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Tag: Regione Piemonte

ASL Città di Torino, ancora ritardi nella Protesica: l’impegno dei Moderati per risolvere il problema

Nonostante il Piano di Efficientamento introdotto negli ultimi mesi, le attese per gli utenti restano lunghe: domani si discute in Consiglio Regionale, sul tema, un nuovo Question Time a mia firma, con il quale chiediamo misure finalmente risolutive.

Torniamo, come Moderati, ad affrontare in Consiglio Regionale un problema tutt’altro che risolto, almeno secondo le numerosissime segnalazioni che ci giungono e che fanno riferimento a pratiche ferme da mesi o prese in carico dopo settimane, a utenti che hanno preferito acquistare per proprio conto gli ausili necessari nell’impossibilità di aspettare ancora o, addirittura, deceduti prima di ricevere quanto loro dovuto. Rispondendo al precedente interrogativo dei Moderati (maggio 2023), la Giunta aveva previsto, grazie al nuovo Piano di Efficientamento, l’azzeramento delle criticità in atto. Ho dunque presentato un nuovo Question Time per chiedere un aggiornamento sullo stato dell’arte: l’atto si discuterà domani alle ore 14.00. Riteniamo fondamentale una politica di assunzioni e una più stretta interlocuzione con Associazioni e professionisti del settore. Gli ausili sono necessari a decine di migliaia di piemontesi per mantenere un’accettabile qualità della vita. L’importanza del tema è fotografata dai numeri: nel 2022 gli utenti presi in carico sono stati 27.793 per la protesica (letti, carrozzine, scarpe, ausili vari), 3.700 per celiachia, 25.252 per l’assistenza domiciliare, 3.496 per l’assistenza in RSA: in totale, dunque, 58.241 utenti. Quasi 88mila sono le autorizzazioni concesse ogni anno, per 165.443 articoli erogati. L’anno scorso la spesa a preconsuntivo a carico dell’Azienda Sanitaria sfiorava i 36 milioni.

1.200 euro al mese per una baby sitter? I bonus funzionano: siano introdotti anche in Piemonte

Lo chiederò con un Ordine del Giorno a Palazzo Lascaris: gli esempi positivi di Lazio e Liguria dimostrano l’efficacia di una simile misura, fondamentale a maggior ragione alla luce del recente e consistente aumento dei costi, stimato da Yoopies sui 1.200 euro al mese per famiglia.

L’inflazione non risparmia il servizio di baby sitting, necessario per un numero crescente di famiglie piemontesi, che anzi devono farsi carico, secondo la più recente statistica (agosto 2023) del sito specializzato Yoopies, di costi superiori alla media nazionale. Da tempo consapevoli di quanto questa voce incida sempre più pesantemente sui bilanci delle famiglie piemontesi, gravati da due anni di inflazione, abbiamo come Moderati presentato, in Consiglio Regionale del Piemonte, un Ordine del Giorno che chiederà nuove ed efficaci misure per garantire una reale conciliazione dei tempi di vita e lavoro con l’introduzione di contributi per l’acquisto di servizi di baby sitting: una strada già intrapresa, con risultati positivi, da Regioni quali Lazio e Liguria. Il Piemonte ha già introdotto, per quanto riguarda la domiciliarità, il bonus Scelta Sociale: è giusto e sensato immaginare una misura analoga anche per il servizio di baby sitting. La nascita di un figlio ha un impatto economico rilevante e comporta la crescita delle spese sostenute dalla famiglia. A questi dati di fatto, si aggiunge in molti casi una carenza di servizi, a partire da quelli per la prima infanzia, a disposizione della famiglia. Anche con misure di questo tipo si possono sostenere le famiglie che hanno scelto di mettere al mondo dei figli, in un contesto di crisi economica, di inflazione e nel quale il livello medio di povertà familiare è pari al 7,5% a livello nazionale, aumentando – secondo le cifre pubblicate da Istat – fino  al 22,6% nelle famiglie numerose.

Buone notizie per i piemontesi che soffrono di insufficienza pancreatica e che assumono Creon 10.000: continuità terapeutica garantita nonostante la carenza del farmaco

La Giunta dà garanzie: Aziende Sanitarie regionali autorizzate, in caso di esaurimento delle scorte, ad acquistare un medicinale analogo commercializzato all’estero. Premiato l’impegno dei Moderati, appena discusso in Consiglio Regionale il mio Question Time sul tema.

Ottima notizia: nonostante la penuria del Creon 10.000, la continuità terapeutica è garantita ai piemontesi che soffrono di patologie del pancreas. Ci siamo fatti carico, come Moderati, della preoccupazione dei pazienti, oncologici e non solo, che non possono alimentarsi senza assumere questo medicinale salvavita per l’insufficienza pancreatica: i positivi aggiornamenti sono stati riferiti dalla stessa Giunta in risposta al nostro quesito.

Questa la procedura: nel caso in cui il farmaco risultasse irreperibile presso le farmacie aperte al pubblico, le Aziende Sanitarie Regionali sono state invitate, su richiesta dell’assistito, a erogare direttamente al paziente il farmaco prescritto, se necessario attivando la procedura di importazione di un medicinale analogo commercializzato all’estero. La continuità terapeutica sarà dunque garantita, nonostante il Creon 10.000, sia nel dosaggio da 10.000 UI (unità internazionali) che da 25.000 UI, sia attualmente e fino al 31 dicembre prossimo in distribuzione contingentata.

Esprimo soddisfazione e mi assicurerò che non si presentino criticità o, localmente o a livello regionale, ulteriori situazioni di penuria. Possiamo soltanto immaginare l’angoscia di coloro che, senza assumere quotidianamente la dose del medicinale loro prescritta, sanno che non potranno alimentarsi senza avere effetti collaterali gravi o gravissimi e comunque incompatibili con una qualità della vita accettabile (il Creon 10.000 surroga le funzioni di un pancreas asportato o ridotto).

«Ora dovremo pagare centinaia di migliaia di euro?» Il mio Ordine del Giorno affinché le ex Onlus ora iscritte al Runts conservino il diritto alle agevolazioni Irap

Ho chiesto e ottenuto l’inserimento del mio atto nell’ordine del giorno della seduta in corso del Consiglio Regionale del Piemonte.

Paradosso: le ex Onlus diventate “Enti del Terzo Settore” hanno perso il diritto alle agevolazioni Irap, pur svolgendo la stessa attività di prima. Ciò avviene causa di una svista nella normativa alla quale le Regioni devono porre rimedio. Piemonte compreso: ecco perché, con un Ordine del Giorno, chiedo immediate contromisure, per evitare che i costi economici di questa dimenticanza possano essere ingenti per le realtà del territorio. In generale, riteniamo che questa imposta, per sua stessa natura, non dovrebbe gravare sulle realtà non profit.

Se approvato dai colleghi Consiglieri il mio OdG, il cui inserimento nell’ordine del giorno della seduta in corso del Consiglio Regionale del Piemonte ho appena chiesto e ottenuto, impegnerà la Giunta definire, in maniera autonoma o seguendo le strategie già messe in atto da altre Regioni, ogni misura utile all’azzeramento dell’aliquota dell’Imposta regionale sulle Attività Produttive (Irap) anche per le realtà iscritte al Runts. L’allarme tra le Associazioni è forte e il timore è dover sborsare somme ingenti, pari anche decine o centinaia di migliaia di euro per realtà medie o grandi. Sull’Imposta Regionale sulle Attività Produttive le Regioni prevedono spesso esenzioni o sconti per le Onlus, per le APS, per le ODV, per le ex Ipab e per i CSV: non risulta ancora coperta, invece, la natura di Ente del Terzo Settore. Particolarmente penalizzati sarebbero, naturalmente, gli Enti del Terzo Settore che possono contare su più personale (questo il parametro utilizzato per le realtà che non svolgono attività commerciale). Garantire la continuità delle esenzioni anche per le realtà iscritte al Runts è fondamentale.

Grave penuria in Piemonte di Creon 10.000: i Moderati presentano un Question Time in Consiglio Regionale

Ci facciamo carico della preoccupazione dei pazienti, oncologici e non solo, che non possono alimentarsi senza assumere questo medicinale salvavita per l’insufficienza pancreatica: domani la discussione in Aula, chiederemo alla Giunta interventi per risolvere la situazione.

Il Creon 10.000 è, da un mese e mezzo, praticamente introvabile in Piemonte: una carenza che mette in gravissima difficoltà le migliaia di piemontesi che soffrono di insufficienza pancreatica, neoplasie o tumori del pancreas. Facciamo nostra la loro preoccupazione: con un Question Time già presentato chiediamo alla Regione Piemonte di farsi parte attiva nell’identificazione e nel superamento delle cause di questa penuria. Possiamo soltanto immaginare l’angoscia di coloro che, senza assumere quotidianamente la dose del medicinale loro prescritta, sanno che non potranno alimentarsi senza avere effetti collaterali gravi o gravissimi e comunque incompatibili con una qualità della vita accettabile (il Creon 10.000 surroga le funzioni di un pancreas asportato o ridotto). Il mio interrogativo sarà discusso nella seduta di domani, martedì 12 settembre, del Consiglio Regionale. L’accesso alle cure deve essere garantito ai piemontesi che soffrono di queste patologie. Sappiamo di pazienti che stanno vivendo vere e proprie odissee alla ricerca delle introvabili confezioni e di pazienti che non hanno trovato altra soluzione che rifornirsi all’estero, dall’Inghilterra alla Svizzera, dove i costi sono anche quadruplicati rispetto ai 17 euro circa del mercato italiano. Il farmaco è stato incluso nell’elenco di medicinali carenti stilato dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) e non esistono, al momento, farmaci alternativi o generici con il quale sostituirlo. L’Assessorato alla Sanità intervenga e applichi tutte le misure necessarie, compresa la possibilità di accedere alle farmacie ospedaliere presso le quali il farmaco sia eventualmente disponibile, per garantire il diritto alla salute.