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Tag: Regione Piemonte

Sgombero delle occupazioni di case ATC in Borgo vittoria, prova di grande efficienza

Complimenti e grazie alle Forze dell’Ordine per il decisivo intervento tra corso Grosseto e via Chiesa della Salute: ora, subito la messa in sicurezza delle unità libere e assegnazioni rapide da parte della Città di Torino per evitare nuovi casi.

Le operazioni di sgombero, questa mattina, dei cinque appartamenti abusivamente occupati nell’isolato compreso fra corso Grosseto e le vie Bibiana, Sospello e Chiesa della Salute in Borgo Vittoria sono un esempio e una prova di efficienza e tempismo davvero ottimali. Ci congratuliamo e ringraziamo sentitamente la Polizia di Stato, i Carabinieri, gli agenti della Polizia locale del Nucleo Polizia Abitativa, del Reparto Operativo Speciale e del Reparto Informativo Sicurezza e Integrazione per la perfetta collaborazione e l’efficacia dell’intervento. Questa dovrebbe sempre essere la linea da tenere e come Moderati lo affermiamo da sempre in tutte le sedi. Ci sono due misure urgenti da mettere in atto per evitare nuovi casi simili: la messa in sicurezza e la rapida assegnazione, da parte della Città di Torino, delle unità abitative libere. Ribadiamo che lo sgombero di tutte le occupazioni abusive di case ATC è necessario e urgente. Nella sola Torino gli appartamenti che attendono di essere restituiti ai piemontesi sono ancora oltre 200. Chi occupa abusivamente una casa ATC sta impedendo ad altre persone, in condizioni di bisogno, di fruire di un proprio pieno diritto e quest’ultimo deve essere tutelato.

Metropolitana di Torino, le scale mobili esterne devono essere coperte subito

Non esistono altre soluzioni per garantire, finalmente, un servizio efficiente e accessibile a residenti e turisti e per contenere le spese di manutenzione (oltre 800mila euro l’anno). Un intervento simile non sarebbe una spesa, ma un investimento. Attualmente, sono 21 su 50 gli impianti esterni non funzionanti: inaccettabile. L’accessibilità dovrebbe essere il primo obiettivo.

Un dato: ogni anno GTT spende 800mila euro per la manutenzione delle 142 scale mobili, 50 delle quali esterne, e dei 73 ascensori della Metropolitana di Torino. Una domanda: quanto avrebbe risparmiato e quanto risparmierebbe l’azienda, in termini finanziari e di disservizi evitati ai cittadini, realizzando per tempo coperture in grado di proteggere dalle intemperie gli impianti esterni? Un intervento di questo tipo non è più rimandabile e ne sono ancora più convinti dopo aver discusso, poco fa in Consiglio, il mio Question Time sul tema. La Giunta conferma percentuali preoccupanti: attualmente 29 scale mobili sulle 142 disponibili (20%) non sono in funzione; delle 50 scale mobili esterne, 21 non sono attive (42%): numeri non compatibili con un servizio accessibile e fruibile, adeguato alle esigenze di residenti e turisti. Ci auguriamo che la richiesta di finanziamento, cui la Giunta ha fatto riferimento rispondendo al mio quesito, sia accordata dal Ministero dei Trasporti e che si possa iniziare l’iter per realizzare questi interventi. La nuova azienda incaricata della manutenzione sta provvedendo – riferisce ancora l’Assessore – alla verifica dei guasti e al ripristino degli impianti non funzionanti: anche in questo caso, l’attenzione sarà massima da parte nostra e scrupolosa la verifica dei tempi. Nell’anno in corso la disponibilità media degli ascensori delle stazioni della Metropolitana è stata del 96,7%; la disponibilità media delle scale mobili è stata del 94,2%. Ma la percezione dell’utenza è di disservizi ancora più gravi e frequenti. L’accessibilità dovrebbe essere il primo obiettivo anche di GTT: torneremo in Aula, se necessario, con nuovi atti, finché il risultato non sarà raggiunto.

Piemonte, l’elenco degli amministratori di condominio è prossimo a vedere la luce

Lo ha confermato la Giunta, rispondendo alla mia interpellanza sul tema appena discussa in Consiglio: è stata individuata la Direzione Regionale di competenza, l’iter è partito, le audizioni delle Associazioni di categoria sono previste per settembre. Ho chiesto di garantire tempi brevi affinché, in un momento cruciale come quello che stiamo vivendo, si arrivi presto al risultato. L’impegno dei Moderati continua e resta alta la nostra attenzione.

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Metrò di Torino: 31 scale mobili non funzionanti su 142

Guasti a 21 delle 50 scale mobili esterne, tre scale mobili esterne su quattro non funzionanti nella sola stazione di Porta Nuova, 22% di guasti sul totale dell’intera tratta: una situazione molto penalizzante per gli utenti. Che ne è stato dell’ipotesi di realizzare coperture per proteggere dalle intemperie le scale esterne? Quali misure intende porre in essere la Giunta per rendere non solo i treni, ma le stazioni della Metropolitana davvero accessibili e utilizzabili dal pubblico? Domani, sul tema, il mio Question Time in Consiglio Regionale del Piemonte.

Più scale mobili non funzionanti che anni di servizio: è questa la realtà dei fatti dell’unica linea della Metropolitana di Torino. Inaugurata nel 2006 e dunque attiva da 17 anni, fa attualmente registrare guasti in 31 delle 142 scale mobili presenti nelle 23 stazioni. Criticità si segnalano anche in alcuni dei 73 ascensori. Una situazione grave, che di fatto non consente ai cittadini una fruizione piena ed efficiente del servizio e rende difficilmente accessibili diverse stazioni. A essere penalizzate sono soprattutto le persone con disabilità, gli anziani e i genitori con bambini. Le scale mobili esterne – esposte dunque alle intemperie – fanno registrare il maggior numero di guasti: solo 29 scale esterne sono attualmente funzionanti (50 il numero totale). Presso la Stazione di Porta Nuova, tre scale mobili esterne su quattro sono attualmente ferme per guasti; il computo sale a 6 scale mobili non attive su 10 considerando anche quelle interne. In generale risulta fuori uso quasi un impianto su 4. Non risulta abbia avuto seguito il concorso internazionale di idee del 2008 per la realizzazione di coperture degli ingressi delle stazioni della Metropolitana: il progetto vincitore non ha mai trovato realizzazione. Per la sostituzione di tutte le scale mobili servirebbe un investimento superiore ai 42 milioni di euro, per un costo medio a intervento di circa 300 mila euro. Domani chiederò alla Giunta, con un Question Time appena depositato, quali azioni si intendano porre in essere, tramite l’Agenzia della Mobilità Piemontese, per risolvere le criticità legate alle scale mobili e agli ascensori della Metropolitana di Torino.

Passo verso “salvezza” dei motori a scoppio

Sul biofuel buone notizie dal Parlamento Europeo.

Giunge dal Parlamento Europeo la buona notizia della prima definizione europea di “carburanti CO2 neutri”. Sono inclusi, accanto agli e-fuel, anche i biofuel. Un passo che potrebbe consentire la conservazione dei motori a scoppio anche dopo il 2035. Abbiamo sempre sostenuto che – rispetto al tema dello stop ai motori endotermici – occorre rifiutare ogni posizione ideologica, che si limiti cioè ad affermare un principio astrattamente ambientalista senza considerare le conseguenze sociali e occupazionali. Se la prospettiva della diffusione delle auto elettriche è un’ottima notizia, dobbiamo evitare forzature nella transizione ecologica che rischierebbero di avere conseguenze sociali drammatiche.