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Tag: Sanità

Di fronte allo tsunami dell’iperafflusso, la Giunta non lasci sola la Direzione del Mauriziano

Appena discusso in Consiglio Regionale il mio Question Time sul tema della situazione di “collasso” del Pronto Soccorso dell’Ospedale torinese: consideriamo sensate le misure in via di applicazione, dalle nuove assunzioni al potenziamento dei servizi, e ci fa piacere che la Direzione della struttura si stia muovendo nella giusta direzione; ora sollecitiamo la Regione a garantire adeguate risorse a sostegno di chi sta affrontando l’emergenza in prima linea. La Giunta ha evitato di esporsi esplicitamente in tema di tempistiche esatte: chiediamo comunque che tutte le azioni citate a verbale siano applicate entro la fine di questo 2022. Sarebbe il miglior regalo di Natale per i piemontesi.

Un buon grado di soddisfazione: con questo stato d’animo accogliamo la risposta della Giunta Cirio al nostro Question Time, appena discusso, sull’attuale situazione di iperafflusso e conseguente sovraffollamento del Pronto Soccorso del Mauriziano di Torino. C’è una sorta di tsunami che sta investendo le nostre strutture sanitarie: le ragioni si devono ricercare in anni di tagli e di insufficiente programmazione. Serve una pronta risposta e ci fa piacere che la Direzione Generale del Mauriziano si stia muovendo, in questo senso, nella strada giusta: ora spetta alla Giunta – che, va sottolineato, non si è presa impegni specifici per quanto riguarda le tempistiche – supportare adeguatamente l’impegno, con strumenti e risorse finanziarie.

Ci auguriamo inoltre che le misure riferite dalla Giunta siano attuate entro la fine dell’anno: sarebbe il migliore dei regali natalizi per i cittadini piemontesi. Le procedure di assunzione degli undici medici urgentisti selezionati con il concorso del mese scorso procedano speditamente; si proceda al più presto al potenziamento dei turni di medici e infermieri; il nuovo spazio da dieci posti letto per l’osservazione breve dei pazienti sia allestito quanto prima e con identico tempismo si attivi il fast track di Ortopedia e Otorinolaringoiatria. Bene che sia stata potenziata l’attività di triage con l’attivazione della terza postazione in orario diurno.

Il Pronto Soccorso del Mauriziano è al collasso

Sovraffollamento, attese di ore e medici in fuga dalla struttura di corso Turati a Torino: cosa farà la Giunta in merito? Lo chiederò domani in Consiglio Regionale con un Question Time appena presentato.

Il Pronto Soccorso dell’Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino – uno dei principali Pronto Soccorso di Torino e del Piemonte – è al collasso: una situazione alla quale si è giunti a causa di diversi fattori: porterò il tema in Aula domani, con un Question Time appena presentato. Chiederò quali misure intenda attuare la Giunta Cirio per risolvere le principali criticità: sovraffollamento, lunghe attese e abbandono da parte di un gran numero di medici. Anche in largo Turati si sta verificando una dinamica comune ad altre strutture: il Pronto Soccorso, cioè, tende a funzionare sempre più come un reparto ospedaliero, con pazienti che restano giorni in attesa di essere ricoverati. I pazienti sono aumentati e i posti letto non bastano (nel decennio 2010-2020 sono stati tagliati a livello regionale oltre 2mila posti letto per acuti, 173 in riabilitazione e 440 in lungodegenza). Il numero di sanitari è calato, negli stessi anni, da quasi 60mila a poco più di 55mila unità. I carichi di lavoro delle Centrali Operative stanno seguendo la tendenza opposta, con una media giunta ormai alle mille chiamate giornaliere e picchi di oltre 1.200 (25 luglio 2022). Dati inequivocabili, che fotografano una situazione a danno dei piemontesi: i tempi di ricovero raggiungono spesso, e talvolta superano, i 4 giorni. Il personale, scarso per numero, è sempre più provato e demotivato. Le condizioni di sovraffollamento rendono ulteriormente difficile rispettare i tempi di rivalutazione del paziente in attesa di visita. Sono urgenti interventi strutturali per migliorare le condizioni di lavoro nei Pronto Soccorso: è necessario l’aumento dei posti letto per pazienti ed è cruciale l’assunzione di adeguato personale. Riteniamo che la distribuzione di barelle nei reparti e la riconversione di degenze specialistiche in aree di attesa per i pazienti possano essere solo scelte emergenziali, in caso di improvviso e massiccio iperafflusso, ma non possano certamente rappresentare proposte concrete di gestione quotidiana dell’attesa di ricovero dei pazienti in DEA. Domani interrogherò la Giunta per sapere in che modo si intenda agire per permettere ai Pronto Soccorso del territorio piemontese e in particolare quello del Mauriziano di Torino di garantire ai cittadini un servizio pienamente funzionale ed efficiente.

Cybersicurezza, Alcologia al Mauriziano di Torino, emofilia e autismo: buone notizie da questi quattro fronti

Accolti a Palazzo Lascaris altrettanti miei Ordini del Giorno: la Giunta si impegna a valutare la possibilità di mettere a bilancio risorse economiche dedicate per sostenere o potenziare questi quattro ambiti.

Soddisfazione per un buon risultato ottenuto: la Giunta accoglie quattro Ordini del Giorno presentati dai Moderati e si impegna a valutare la possibilità di allocare a Bilancio risorse economiche dedicate a quattro temi per noi fondamentali, come la Cybersicurezza, l’operatività del Centro Alcologico dell’Ospedale Mauriziano di Torino, la tutela dei diritti delle persone con emofilia e con disturbo dello spettro autistico (e loro famiglie).

La Giunta si impegna dunque, rispettivamente:

a valutare il potenziamento delle funzioni di cybersicurezza anche tramite uno specifico reperimento di risorse finanziarie e sostenendo percorsi di aggiornamento degli utenti. L’obiettivo di medio termine, dai Moderati a più riprese rivendicato, è rendere il Piemonte una regione pienamente cyberprotetta. Questo può essere un buon punto di partenza;

a provare a reperire le risorse finanziarie necessarie a sostenere il Centro Alcologico di Torino presso l’Ospedale Mauriziano, punto di riferimento per il capoluogo, per l’AOU San Luigi di Orbassano, per l’ASL To3, per l’IRCC Candiolo e per l’AOU Città della Salute e della Scienza. Questo punto è stato oltretutto inaugurato alla presenza del Presidente Cirio e della Giunta;

a valutare di trasferire più risorse alle ASL per il sostegno delle famiglie con programmi cognitivo-comportamentali e per un incremento di personale necessario per raggiungere livelli di assistenza adeguati in favore dei bambini e dei ragazzi con disturbi dello spettro autistico;

a prevedere l’assunzione di personale cui pazienti e familiari dei due Centri Emofilia (pediatrico e adulti) della Città della Salute e della Scienza di Torino possano fare riferimento, agevolando così la comunicazione tra i pazienti emofilici e il personale medico. Sono circa mille le persone affette da emofilia sul territorio piemontese.

Su tutti e quattro i temi manterremo alta l’attenzione e ci assicureremo che alle parole seguano fatti concreti.

Recuperare posti letto per i pazienti Covid è purtroppo ancora necessario

Ma perché proprio togliendoli alla Psichiatria del Mauriziano?

I Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura (SPDC) presso l’Ospedale Mauriziano di Torino sono stati chiusi a marzo 2020 e mai più riaperti: garantivano fino allo scoppio della pandemia da Covid-19 16 posti letto, poi ridotti a 12, sui 70 disponibili a Torino. In questa fase quei 12 posti in meno pesano in maniera rilevante: non condividiamo la scelta di mettere “una pandemia contro l’altra”, quella da Covid e quella, sempre più grave, della salute mentale. La metafora della “pandemia” non è esagerata: tra giovani e giovanissimi, secondo le stime del “Sole 24 Ore”, uno su cinque presenta disturbi d’ansia e uno su quattro depressione. I disturbi neuropsichici sono a loro volta, come riportato dalla stessa fonte, in costante aumento in tutte le fasce d’età: si contano 6,7 nuovi casi di depressione ogni 1.000 pazienti (addirittura 9 casi per 1.000 fra le donne): 6,4% in più rispetto al 2020, anno non certo facile poprio per l’esplosione dell’emergenza Covid. Il 13% degli italiani e delle italiane ha una depressione diagnosticata. Si tratta di percentuali in crescita dal 2019 per tutte le fasce d’età e per tutte le aree geografiche. Di fronte a questa situazione, i Servizi Psichiatrici al Mauriziano riapriranno? La risposta della Giunta al mio Question Time appena discusso è chiarissima: «I Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura riprenderanno l’attività al Mauriziano, ma solo a emergenza Covid terminata». Terremo alta l’attenzione e ci assicureremo che questo avvenga. Fin da ora, esprimiamo perplessità per una scelta che ci pare discutibile: quei posti si sarebbero potuti trovare in altro modo.

Un Sistema Sanitario più umano e sostenibile? La telemedicina è la strada

Il Piemonte può ambire a essere, su questo fronte, un’eccellenza: ho portato il tema in Consiglio Regionale, poco fa, con un’interpellanza. Sappiamo bene che, senza una svolta tecnologica in grado di trasferire sempre più prestazioni e servizi dagli ospedali al territorio, l’intero sistema sanitario rischia di non reggere. Chiederemo, sul tema, l’audizione dell’Assessore Icardi e ci auguriamo che si registri un’accelerata in termini di infrastrutturazione tecnologica. Ci auguriamo che l’Azienda Zero sia un elemento propulsore e non un freno vero la messa in atto di questo nuovo modello, con il quale sarà possibile gestire al meglio, per esempio, le cronicità, in maniera capillare anche in aree periferiche o poco collegate del nostro territorio.

La popolazione invecchia: un fenomeno che accelera anno dopo anno, rendendo urgente una riconfigurazione – tecnologica e organizzativa – dei nostri servizi sanitari. In particolare, con la telemedicina è possibile dare impulso a un sempre più urgente processo di trasferimento di prestazioni e servizi dall’ospedale al territorio. Una convinzione che la Giunta ha dimostrato, sostanzialmente, di condividere, rispondendo poco fa in Consiglio Regionale alla mia interpellanza sul tema.

I più recenti dati Istat parlano chiaro: la popolazione piemontese presenta una struttura per età più vecchia di quella italiana, con un’età media pari a 46,8 anni contro i 45,2 del dato nazionale. Il 25,9% dei piemontesi ha più di 64 anni (contro il 23,2% della media italiana).  

La telemedicina, che permette di garantire continuità e capillarità di consulenze e servizi, è il futuro e il Piemonte può svolgere un ruolo di esempio e capofila: è positivo che già attualmente sia in corso una prima fase di sperimentazione (che riguarda l’assistenza domiciliare, con implementazioni nei settori pediatrico e oncologico), presso la ASL Città di Torino, l’ASL Alessandria, l’ASL Cuneo 1 e l’ASL Cuneo 2. Ci auguriamo che le diverse sperimentazioni citate dalla Giunta ci diano presto la possibilità di applicare su tutto il territorio regionale questa tipologia di approccio medico. Il trend demografico segna un andamento chiarissimo: un uso opportuno e ben gestito della telemedicina non soltanto potrà rendere più efficiente il sistema (limitando, tra l’altro, il fenomeno dei ricoveri inappropriati, con relativa spesa sanitaria), ma sarà un elemento di umanizzazione delle cure.

Chiediamo un’accelerata in merito all’implementazione delle infrastrutture tecnologiche necessarie (affidabilità della rete, qualità dei software) e chiedere all’Assessore Icardi un aggiornamento in Commissione Sanità. Ci auguriamo inoltre che l’Azienda Zero, che sta attualmente portando avanti un’attività di approfondimento proprio in tema di infrastruttura tecnologica, si dimostri un fattore di propulsione del processo.