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Il Pronto Soccorso del Mauriziano è al collasso

Sovraffollamento, attese di ore e medici in fuga dalla struttura di corso Turati a Torino: cosa farà la Giunta in merito? Lo chiederò domani in Consiglio Regionale con un Question Time appena presentato.

Il Pronto Soccorso dell’Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino – uno dei principali Pronto Soccorso di Torino e del Piemonte – è al collasso: una situazione alla quale si è giunti a causa di diversi fattori: porterò il tema in Aula domani, con un Question Time appena presentato. Chiederò quali misure intenda attuare la Giunta Cirio per risolvere le principali criticità: sovraffollamento, lunghe attese e abbandono da parte di un gran numero di medici. Anche in largo Turati si sta verificando una dinamica comune ad altre strutture: il Pronto Soccorso, cioè, tende a funzionare sempre più come un reparto ospedaliero, con pazienti che restano giorni in attesa di essere ricoverati. I pazienti sono aumentati e i posti letto non bastano (nel decennio 2010-2020 sono stati tagliati a livello regionale oltre 2mila posti letto per acuti, 173 in riabilitazione e 440 in lungodegenza). Il numero di sanitari è calato, negli stessi anni, da quasi 60mila a poco più di 55mila unità. I carichi di lavoro delle Centrali Operative stanno seguendo la tendenza opposta, con una media giunta ormai alle mille chiamate giornaliere e picchi di oltre 1.200 (25 luglio 2022). Dati inequivocabili, che fotografano una situazione a danno dei piemontesi: i tempi di ricovero raggiungono spesso, e talvolta superano, i 4 giorni. Il personale, scarso per numero, è sempre più provato e demotivato. Le condizioni di sovraffollamento rendono ulteriormente difficile rispettare i tempi di rivalutazione del paziente in attesa di visita. Sono urgenti interventi strutturali per migliorare le condizioni di lavoro nei Pronto Soccorso: è necessario l’aumento dei posti letto per pazienti ed è cruciale l’assunzione di adeguato personale. Riteniamo che la distribuzione di barelle nei reparti e la riconversione di degenze specialistiche in aree di attesa per i pazienti possano essere solo scelte emergenziali, in caso di improvviso e massiccio iperafflusso, ma non possano certamente rappresentare proposte concrete di gestione quotidiana dell’attesa di ricovero dei pazienti in DEA. Domani interrogherò la Giunta per sapere in che modo si intenda agire per permettere ai Pronto Soccorso del territorio piemontese e in particolare quello del Mauriziano di Torino di garantire ai cittadini un servizio pienamente funzionale ed efficiente.

Mauriziano, Pronto Soccorso, Regione Piemonte, Sanità

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