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Tag: Regione Piemonte

Libertà di educazione, coperte tutte le domande di Voucher: premiato l’impegno dei Moderati

Siamo da sempre per la libertà di educazione: alla Giunta, che ringraziamo, riconosciamo il merito di aver rispettato il nostro Ordine del Giorno dello scorso aprile.

«Le 4.603 domande per il Voucher di iscrizione alle Scuole Paritarie saranno soddisfatte»

Buone notizie in arrivo sul fronte della libertà di educazione. Con l’incremento di 3,2 milioni di euro per i Voucher scuola la Giunta rispetta gli impegni presi coprendo il 100% delle domande legate al Voucher “iscrizione e frequenza”. Un ottimo risultato, che premia la costanza delle nostre battaglie in Aula e che rappresenta una risposta al grande aumento di richieste e alla crisi economica in atto. Notizie positive anche dal fronte del Diritto allo Studio, con la copertura di tutte le richieste di Voucher per materiale didattico e trasporti fino a un ISEE pari a 6.464 euro. L’approvazione, lo scorso aprile, del nostro Ordine del Giorno collegato al Bilancio aveva impegnato la Giunta Cirio a reperire 3 ulteriori milioni di euro per il triennio in corso per garantire una reale parità scolastica: è stato così possibile aumentare il numero di studenti beneficiari di Assegni di Iscrizione e Frequenza di diverse centinaia.

Fibromialgia, “salvi” i 375mila euro in arrivo dal Ministero: ma sono una goccia nel mare

Con l’identificazione, da parte della Giunta, delle cinque Aziende beneficiarie, arriveranno in Piemonte, per la cura della patologia, risorse pari al 7.35% dei 5 milioni totali messi a disposizione dal Ministero della Salute per lo studio, la diagnosi e la cura della fibromialgia. Appena discusso in Consiglio Regionale il mio Question Time sul tema: dobbiamo puntualizzare ancora una volta che mancano una vera presa in carico e una vera tutela dei pazienti; che urge l’apertura del Tavolo di Lavoro, richiesto più di un anno fa e mai convocato; e che una Legge regionale su questo tema serve ora più che mai.

Con l’identificazione delle cinque Aziende beneficiarie il Piemonte riceverà dal Ministero della Salute 375mila euro per lo studio, la diagnosi e la cura della fibromialgia: fondi utili, ma che rappresentano poco più di una goccia in quel metaforico mare rappresentato dalle migliaia di piemontesi che soffrono di questa sindrome diffusa e invalidante. Restano criticità annose, a partire dalla sostanziale mancanza di tutele e presa in carico dei pazienti, al di là delle più o meno convincenti rassicurazioni da parte della Politica. La Giunta ha appena risposto, sul tema, al mio Question Time: le cinque strutture identificate – A.O.U. “Città della Salute e della Scienza di Torino”, A.O. “S. Croce e Carle” di Cuneo, A.O. “S.S. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo” di Alessandria, San Giovanni Bosco di Torino e ASL di Alessandria – hanno sì un  servizio di reumatologia, ma non una particolare e specifica vocazione alla cura della sindrome fibromialgica. Il loro inserimento in lista è comunque una buona notizia, essendo condizione necessaria per ricevere le risorse ministeriali. Nel frattempo, continuano però a giungere testimonianze di pazienti che lamentano di non essere tutelati e per i quali la “presa in carico” si riduce, spesso, a un’unica, sporadica e troppo rapida visita, peraltro attesa molti mesi. Ancora non si è diffuso quell’approccio multidisciplinare e quella continuità di controlli che sarebbero invece fondamentali nell’ottica di un piano diagnostico-teraputico-assistenziale. Troppo spesso i pazienti sono costretti a rivolgersi al privato. Per tutti gli altri il vuoto è desolante.. Continuiamo ad attendere che si apra il Tavolo di confronto più volte richiesto. Serve più che mai la Legge Regionale per il riconoscimento della fibromialgia quale sindrome invalidante, per l’istituzione di un Tavolo di Lavoro con la partecipazione delle Associazioni, per la creazione di programmi di formazione e aggiornamento per il personale medico e per il lancio di campagne di sensibilizzazione presso i cittadini, nonché per l’istituzione del Registro Regionale della Fibromialgia. 

Fibromialgia, 375mila euro a rischio se la Regione non si attiva prontamente

La Regione Piemonte ha provveduto ai necessari adempimenti per ottenere questi fondi, pari al 7.35% dei 5 milioni messi a disposizione dal Ministero della Salute? In particolare: le strutture sanitarie beneficiarie sono state identificate e comunicate? Lo chiederò domani in Consiglio Regionale del Piemonte con un Question Time appena presentato. Le risorse servono per finanziare studio, diagnosi e cura di questa sindrome invalidante. Lo scorso marzo, il Consiglio Regionale ha approvato all’unanimità una mozione dei Moderati che impegna la Giunta a definire un PDTA specifico per questa patologia.

Cinque milioni di euro per lo studio, la diagnosi e la cura della fibromialgia: i fondi sono stati previsti dal Ministero della Salute e al Piemonte andrebbero 375mila euro. Condizionale d’obbligo, dal momento che, per attenere la propria aliquota (pari al 7,37% del totale, la Regione Piemonte deve comunicare – anzi, avrebbe già dovuto comunicare – l’elenco dei centri potenziali beneficiari dei fondi, tra quelli specializzati nella diagnosi e nella cura della fibromialgia. Senza questa comunicazione, non sarà possibile ottenere il contributo stabilito. Chiederò domani in Consiglio Regionale se – per non perdere questi fondi per lo studio, la diagnosi e la cura della fibromialgia – la Giunta abbia provveduto agli adempimenti previsti dal Decreto e in particolare se abbia comunicato le strutture beneficiarie di tali risorse. Il mese scorso la Giunta stessa ha definito “non possibile non essendo nota la cifra assegnata al Piemonte” l’iscrizione del fondo a Bilancio e “non opportuna” la formalizzazione di un atto volto all’approvazione del criterio di distribuzione del fondo con indicazione delle Aziende Sanitarie beneficiarie. Ma – Decreto dello scorso 8 luglio alla mano, che conferma i 375mila euro per il Piemonte – la Regione avrebbe già dovuto individuare e comunicare al Ministero della Salute l’elenco delle realtà beneficiarie. Ci auguriamo che tutti gli adempimenti siano, a questo punto, finalizzati al più presto dalla Giunta, che resta impegnata, dalla mia mozione dello scorso marzo, a definire un Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) specifico per la fibromialgia per l’individuazione di competenze, riferimenti territoriali, procedure diagnostiche e terapeutiche per i pazienti.

Sono quasi due milioni le italiane e gli italiani con fibromialgia. La sindrome colpisce soprattutto le donne (9 casi su 10). Tra i sintomi più gravi si segnalano dolore muscolo-scheletrico cronico diffuso, sintomi extrascheletrici come astenia, stanchezza, disturbi del sonno, problemi dell’area cognitiva (memoria, attenzione, rallentamento dei tempi di reazione, alterazione delle funzioni esecutive) e sintomi di tipo psicologico (ansia, depressione, attacchi di panico). La fibromialgia, che pure può osservarsi in ogni fascia d’età, compare nella maggior parte dei casi tra i 35 e i 60 anni. Sono in aumento i casi fra gli adolescenti. Questa sindrome compromette, nei casi più gravi, le attività quotidiane e professionali. 

La mia lettera per il Santo Natale 2022

«La speranza ha due bellissimi figli: lo sdegno per la realtà delle cose, il coraggio di cambiarle.»
Sant’Agostino

Dicembre 2022

Cara amica, caro amico,

anche questo 2022 va verso la fine e, con la fine dell’anno, giungono, come ormai da anni, quei giorni nei quali ho il piacere di scriverti questa lettera. Ben più di un’abitudine: un piacere, appunto, ma anche l’utile esercizio di ragionare sugli ultimi mesi condividendo con te le mie riflessioni, il mio impegno e le mie speranze. L’anno che si sta chiudendo, apertosi con un grave picco pandemico a gennaio, ha visto nei mesi successivi l’invasione dell’Ucraina a opera della Russia di Putin e lo scoppio di un terribile conflitto a poche centinaia di chilometri dall’Italia. Anche io ho sottoscritto l’appello al Santo Padre Papa Francesco, insieme ai colleghi Consiglieri, per la pace. «La pace mondiale non potrà essere salvaguardata se non con sforzi proporzionati ai pericoli che la minacciano» rifletteva uno dei grandi padri dell’Europa, Robert Schuman.

Mesi di siccità, di proporzioni raramente viste in passato, hanno messo a dura prova le nostre campagne. Crisi energetica e inflazione a doppia cifra, scenario che non si vedeva dagli anni ‘70 e ‘80, stanno riducendo il potere d’acquisto dei piemontesi. Esistono però segnali di fiducia: emergono, per esempio, dai dati relativi alla capacità produttiva (PIL che cresce del 2,3% nei primi nove mesi dell’anno) e attrattiva del nostro Piemonte (capace di superare i dati pre-Covid19 in termini di arrivi e presenze e di far registrare il 43% di arrivi e il 45% di pernottamenti in più rispetto al 2021, secondo i dati di VisitPiemonte e dell’Osservatorio Turistico Regionale), oltre alla capacità dell’export delle nostre imprese piemontesi che non si è mai arrestata. La stessa visita del Santo Padre Papa Francesco nella sua terra d’origine alla fine del mese scorso ci appare un simbolo potente di speranza, a poche settimane dal Santo Natale.

Tutto il mio impegno politico si è concentrato, per la prima volta dopo tre anni, sul solo fronte del Consiglio Regionale del Piemonte: ho costantemente cercato di portare tra i banchi dell’Aula di Palazzo Lascaris gli ideali nei quali credo come persona e come cattolico, considerando priorità e primo ambito del mio impegno politico valori quali la famiglia, la libertà di educazione, la difesa della vita, la solidarietà come valore e metodo, la Carità e la Gratuità delle quali il Volontariato è esempio, con un fine sempre indirizzato al Bene Comune. Ho inoltre rivolto il mio impegno al mondo produttivo, ai settori del commercio e dell’artigianato, senza tralasciare mai un’attenzione viva e costante ai temi sanitari e sociali.

Riassumo, nelle righe che seguono, alcune delle battaglie più significative da me portate avanti in questi dodici mesi. C’è, anzitutto, una dimensione quantitativa dell’impegno, che si può esprimere in numeri e che appare necessaria – anche se non sufficiente – per un’efficace azione politica. Ho presentato, nel corso del 2022, oltre cinquanta tra Question Time e Interpellanze e oltre venti tra Ordini del Giorno e Mozioni: ho discusso, cioè, una media vicina ai due atti a mia firma per ogni seduta del Consiglio Regionale, alle cui convocazioni sono stato presente nel 100 per cento dei casi. Anche il dato relativo alle presenze in Commissione è superiore al 90 per cento.

Se la quantità si può esprimere in cifre, la qualità deve emergere dai risultati. Abbiamo sempre, come Gruppo Consiliare dei Moderati, dimostrato un approccio costruttivo, per quanto fermo, nella nostra attività di opposizione: ci interessa il dato politico, non la sterile polemica. Anche grazie alla nostra riconosciuta capacità di posizionarci quali interlocutori seri per la Giunta e per la Maggioranza, siamo stati in grado di ottenere frutti importanti.

Il testo unico della Legge sui Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione, nel quale è confluita anche la mia Proposta di Legge sul tema della “Prevenzione, diagnosi e cura dei Disturbi del Comportamento Alimentare”, è stato approvato dall’Aula lo scorso luglio. Il mio impegno, a questo proposito, continua: ho presentato un emendamento – purtroppo non accolto – al Bilancio Regionale di Previsione per il triennio 2022-2024 per chiedere fondi regionali pari a 400mila euro a sostegno di questa stessa Legge.

Ben sette degli otto Ordini del Giorno collegati al Bilancio approvati lo scorso maggio hanno in calce la mia firma: un dato, di per sé, significativo. Se il dato numerico può essere impressionante, più rilevante è il senso politico di questo risultato: con questi sette atti impegniamo la Giunta, rispettivamente, a reperire ulteriori 3 milioni di euro nel triennio 2022-24 per la Libertà di Educazione, a interloquire con il Governo per il sostegno delle professioni infermieristiche, ad attivarsi per la riapertura della Psichiatria al Mauriziano di Torino, a chiedere al Governo ulteriori risorse per i progetti di Vita Indipendente, a garantire la continuità nell’attività degli Uffici di Pubblica Tutela, ad assicurare equa e puntuale liquidazione dei contributi regionali alle Fondazioni e alle Associazioni culturali, ad aderire al Manifesto “La salute nelle città: bene comune”.

Dopo la fase di “semina”, cominciamo a raccogliere i primi frutti: tutti i Voucher Scuola per iscrizione e frequenza saranno finanziati fino ai 26mila euro di ISEE, esaurendo la graduatoria fino a questa soglia. La Giunta ha rispettato l’impegnativa del nostro Ordine del Giorno e 4.619 famiglie piemontesi potranno usufruire dei Voucher per iscrizione e frequenza presso le Scuole Paritarie. Un ulteriore milione è stato allocato sul tema della Disabilità e della Vita Indipendente.

Anche in merito all’assestamento di Bilancio di Previsione per il triennio 2022-2024, sono riuscito a ottenere l’approvazione di quattro Ordini del Giorno che impegnano la Giunta a valutare la possibilità di allocare a Bilancio risorse economiche dedicate a quattro temi che considero cruciali, come la Cybersicurezza, l’operatività del Centro Alcologico dell’Ospedale Mauriziano di Torino, la tutela dei diritti delle persone con emofilia e con disturbo dello spettro autistico (e loro famiglie).

Una Sanità più efficiente, un territorio più sicuro, una più ampia e radicata cultura dell’accessibilità, libertà di impresa e diritto al lavoro, sostegno al Volontariato e diritto alla casa sono stati altri ambiti di costante impegno. Tante sono state le battaglie portate avanti.

Ne cito alcune soltanto, ricordando l’impegno dei Moderati per il futuro dell’Ospedale di Settimo, nella convinzione che quella porzione di territorio abbia bisogno di un potenziamento dell’offerta sanitaria, e dell’Ospedale Maggiore di Chieri, presso il quale chiediamo che il Servizio di Ematologia sia consolidato e potenziato; l’impegno affinché torni a livelli accettabili l’offerta di posti letto per i pazienti psichiatrici (a partire dai Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura presso l’Ospedale Mauriziano di Torino); l’impegno a difesa dell’Unità Spinale Unipolare del CTO di Torino. Mi sono impegnato per il diritto allo studio, che parte, per esempio, dall’urgenza di finanziare un maggior numero di richieste accolte di Voucher per i trasporti e per l’acquisto di materiale didattico. Ho inoltre cercato di arginare il problema, sempre più grave, delle occupazioni abusive di case ATC, provando a proporre soluzioni applicabili.

Da sempre la mia attività politica parte dall’incontro, dal dialogo, dal rapporto – schietto, diretto e, ora che è di nuovo possibile, in presenza – con le persone: continuano costantemente gli incontri con i cittadini, su appuntamento, in via Arsenale 14 a Torino, presso gli uffici del Gruppo Consiliare dei Moderati in Consiglio Regionale. Da quest’anno, ho attivato “Silvio Magliano Informa”, canale Telegram sul quale condivido quotidianamente bandi, concorsi e altre utili opportunità. «È primo canone dell’arte politica essere franco e fuggire dall’infingimento» diceva Don Luigi Sturzo.

Anche così è possibile creare luoghi di incontro e, potenzialmente, di comunità. Pertanto, ribadisco l’invito: se ti fa piacere, incontriamoci. Confrontiamoci. Discutiamo insieme del nostro Piemonte, di com’è, di come vorremmo che diventasse, di come fare la nostra parte per avvicinarci, un passo alla volta, al modello rappresentato dal nostro desiderio. La mia porta è sempre aperta anche per chi desidera impegnarsi in prima persona.

Un saluto caro e i miei più sinceri auguri di buon Santo Natale e felice Anno Nuovo a te e a tutti i tuoi cari.

Silvio Magliano

«Per vedere la luce è necessario aver visto il buio.»
Alcide De Gasperi

Picco di ricoveri infantili per malattie respiratorie al Regina Margherita: il nuovo reparto serve subito

Non possiamo attendere fino alle festività natalizie, come ipotizzato dalla Giunta, per l’attivazione dei dieci ulteriori posti letto presso l’Ospedale Infantile di Torino. Polmoniti, bronchiti, influenza (e Covid) colpiscono duramente e lo stanno facendo da mesi, intasando i reparti: sarebbe gravissimo farsi trovare ulteriormente impreparati.

La situazione è chiara da tempo e i dati non lasciano spazio a interpretazioni: i ricoveri per problemi respiratori – polmoniti e bronchiti, influenza e bronchiolite – sono più che raddoppiati presso l’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino, passando da 29 a 59 (senza contare i ricoveri per Covid). La stessa Giunta ha riconosciuto, rispondendo poco fa al mio Question Time sul tema, la necessità di un intervento, rivendicando misure apprezzabili ma di per sé non sufficienti (vedi gli 8 posti letto introdotti progressivamente da inizio ottobre e il pur importante reclutamento di personale infermieristico e di supporto). Gli ulteriori 10 letti del nuovo reparto, che la Giunta ha menzionato come ipotesi “in caso di necessità” per i giorni di Natale, servono senz’ombra di dubbio e servono subito: che la necessità ci sia è provato dai numeri stessi. La situazione si sarebbe potuta prevedere da settimane ed è grave essersi fatti trovare impreparati. I reparti sono colmi e vi è carenza di posti letto: presso il Regina Margherita si sta verificando una delle situazioni più gravi a livello regionale. Diversi altri virus sono stati isolati: adenovirus, rinovirus, virus parainfluenzale, virus respiratorio sinciziale (la causa più comune di bronchiolite, infiammazione delle piccole vie aeree dei polmoni). In assenza, dopo due anni, di misure obbligatorie di distanziamento e relative all’uso della mascherina, l’incidenza settimanale di casi è nettamente in aumento rispetto: siamo a 14 casi per mille settimanali segnalati dai medici sentinella, con crescita costante. Fondamentale è, ora, evitare di farsi cogliere ulteriormente di sorpresa, dal momento che la pressione verosimilmente continuerà ad aumentare nelle prossime settimane.