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Tag: Regione Piemonte

QUESTION TIME – Potenziamento dei servizi GTT. La Giunta vuole intervenire per supportare gli studenti a raggiungere la propria scuola in orario?

Premesso che:

• l’Agenzia della Mobilità Piemontese è stata istituita nel 2003 ai sensi dell’art. 8 della L.R. 1/2000 ss.mm.ii. ed è l’ente responsabile per la Pubblica Amministrazione della mobilità collettiva su tutto il territorio piemontese. Regione Piemonte possiede il 25% delle quote;
• il Gruppo Torinese Trasporti Spa – GTT – fa capo a FCT Holding Srl, società finanziaria controllata dal Comune di Torino.

Constatato che:

• alcuni studenti frequentanti il Liceo Einstein, l’Istituto Beccari, l’Istituto Bodoni, l’Istituto Birago spesso arrivano in ritardo a scuola;
• tale ritardo non è da attribuire alla condotta degli studenti, bensì dei pullman che “saltano” le corse o sono così colmi da non permettere la salita e il mezzo successivo passa dopo molto tempo, non consentendo ai ragazzi di arrivare puntuali a scuola.

Tenuto conto che:

• le linee maggiormente interessate da tali problemi sono la linea 75 (direzione Cimitero Monumentale), la linea 49 (da Settimo direzione Torino) e la linea 8 (da San Mauro direzione Torino);
• siamo ormai ad oltre quattro mesi dall’inizio dell’anno scolastico e la situazione dei trasporti in questa zona di Torino è molto critica.

Rilevato che:

• l’affluenza che ogni mattina c’è in queste zone è davvero elevata: asse Corso Novara/via Bologna fino a largo Croce Rossa se si viene da Torino oppure asse da Strada Settimo/Strada San Mauro fino a piazza Sofia se si viene dalla periferia;
• le linee 75, 49 e 8 lungo il percorso hanno numerose scuole superiori, solo il Liceo Einstein, considerando tutte le sue sedi, ha circa 1600 studenti;
• gli stessi istituti scolastici ormai accettano la giustificazione per ritardo dei pullman.

Considerato che:

• gli studenti hanno il diritto di fare affidamento su un servizio di trasporto pubblico affidabile, puntuale e costante nella sua operatività;
• è importante incrementare il servizio nelle fasce più richieste dall’utenza e favorire così l’accesso a scuola dei ragazzi nella fascia oraria 7.00-8.00;

Interroga l’Assessore competente

per sapere quali iniziative intenda assumere nei confronti dell’Agenzia della Mobilità Piemontese e di GTT, per assicurare che gli studenti possano arrivare in orario a scuola e beneficiare di un adeguato servizio, evitando così la perdita di momenti di lezione importanti.

INTERPELLANZA – Reparto NPI dell’Ospedale Regina Margherita (OIRM) di Torino, sempre più richieste e meno posti letto: come intende intervenire questa Giunta?

Premesso che:

  • nella realtà italiana i servizi psichiatrici per minori devono far fronte al permanere di diverse criticità: una cronica carenza di investimenti, un’organizzazione non omogenea dei servizi, carenze strutturali ed organizzative;
  • in Piemonte negli ultimi anni sono emersi significativi incrementi del disagio e delle problematiche psichiatriche e psicologiche che iniziano in età precoce e con maggior gravità clinica ed evolutiva;
  • la pandemia non ha fatto altro che incrementare questo fenomeno, accelerando tendenze già in atto.

Considerato che:

  • fenomeni come l’isolamento in una stanza, la didattica spesso effettuata unicamente mediante pc o smartphone, le liti in famiglia sorte dalla convivenza forzata in spazi ridotti hanno innescato negli adolescenti una seconda epidemia, non da virus, ma da depressione, disturbi del comportamento alimentare, crollo della concentrazione e dell’autostima, ansia e autolesionismo.

Sottolineato che:

  • in Italia le prescrizioni di metilfenidato, farmaco contro i disordini dell’attenzione, prescritto solo da specialisti e nel quadro di una terapia, hanno registrato a dicembre 2020 un incremento di circa l’8% rispetto all’anno precedente.

Rilevato che:

  • i dati del servizio informativo regionale mostrano come i minori per i quali in Piemonte siano stati richiesti interventi da parte delle Strutture di Neuropsichiatria Infantile, siano passati dai 37.710 del 2006 ai 50.335 nel 2016, con un incremento del 40%;
  • nello stesso arco di tempo i minori (fascia d’età 10-18 anni), presi in carico dalle medesime strutture per problemi specificamente psichiatrici, sono passati da 5.657 a 10.690 unità (dato quasi raddoppiato, dunque, in dieci anni).

Accertato che:

  • l’attuale articolazione dei servizi territoriali non appare pienamente preparata a intercettare i bisogni della popolazione;
  • in Piemonte nell’anno 2020 le richieste di ricovero per tentativi anticonservativi di adolescenti (in particolare ragazze) è incrementata di 5 volte rispetto al 2019;
  • in questo momento presso l’Ospedale Regina Margherita (OIRM) di Torino, dove si registra l’occupazione stabile di tutti i 18 posti letto del reparto di NPI, i pazienti adolescenti affetti da disturbi psichiatrici affollano anche i posti letto delle ediatrie e del Pronto Soccorso.

Tenuto conto che:

  • il ricovero di un paziente in età adolescenziale, in un reparto diverso da quello di NPI, richiede la presenza di uno dei genitori, o loro sostituto, per assistere giorno e notte il minore;
  • a causa della pandemia il cambio tra i genitori è consentito solo previo tampone molecolare e almeno ogni 7 giorni di ricovero, in alcuni reparti anche ogni 15 giorni;
  • questa situazione genera ripercussioni, sia sulla gestione familiare del paziente ricoverato, sia sulla situazione lavorativa del genitore che lo assiste, a causa dei pochi permessi concessi per l’assistenza di figli adolescenti.

Considerato, inoltre, che:

  • i ricoveri a seguito di episodi di acuzie non devono essere visti come semplici soluzioni di emergenza, bensì vanno contestualizzati nell’ambito di servizi ospedalieri e territoriali fortemente orientati alla prevenzione e alla presa in carico precoce dei pazienti;
  • è necessario potenziare la risposta sanitaria per ogni fase di cura;
  • è pertanto essenziale attivare misure urgenti volte a incrementare il numero di posti letto nel reparto NPI dell’Ospedale Regina Margherita (OIRM) di Torino e a investire maggiori risorse atte ad accogliere questa emergenza psichiatrica e europsichiatrica.

Interpella la Giunta Regionale per sapere

  • quali azioni intenda mettere in campo per garantire una risposta tempestiva ed efficace al crescente disagio psichico adolescenziale;
  • quanti siano i ricoveri ordinari in adolescenza (14-18 anni) degli ultimi due anni nei reparti NPI dell’Ospedale Regina Margherita (OIRM) di Torino e come si intenda soddisfare il fabbisogno di posti letto in emergenza/urgenza e in degenza ordinaria, senza doversi appoggiare ad altri reparti o al Pronto Soccorso.

Arrivare a scuola in orario? Missione (quasi) impossibile

La Giunta interloquisca con GTT e con l’Agenzia della Mobilità Piemontese: urge potenziare il servizio – soprattutto lungo le linee 75, 49 e 8 (Torino) – e lo chiederò domani in Aula con un Question Time appena presentato. Anche garantendo un servizio di trasporto pubblico affidabile si difende il diritto allo studio degli studenti piemontesi.

Potenziamento dei servizi GTT: serve urgentemente, per garantire puntualità e per salvaguardare il diritto allo studio. La Giunta ha intenzione di intervenire per aiutare gli studenti a raggiungere in orario la propria scuola? Lo chiederò domani in Consiglio Regionale con un’interpellanza a risposta immediata appena presentata. La sostanziale impossibilità – da parte degli studenti di alcuni Istituti: il Liceo Einstein, l’Istituto Beccari, l’Istituto Bodoni, l’Istituto Birago di Torino tra gli altri – di giungere in tempo utile alle elezioni a causa delle varie corse “saltate” dai mezzi ha reso urgente la discussione in Aula di questo tema. Talvolta il bus passa, sì, in orario, ma risulta talmente affollato da non potervi accedere. Le linee maggiormente interessate da queste criticità sono la linea 75 (Torino, direzione Cimitero Monumentale), la linea 49 (da Settimo verso Torino) e la linea 8 (da San Mauro verso Torino). Sono direttrici di viabilità a traffico intenso specialmente nelle ore mattutine: proprio la fascia oraria 7.00-8.00 fa registrare i disservizi più gravi. Ormai, diversi Istituti scolastici torinesi accettano la giustificazione per ritardo dei pullman. Quali iniziative intende assumere la Giunta nei confronti dell’Agenzia della Mobilità Piemontese e di GTT per assicurare agli studenti un servizio affidabile e puntuale?

Cresce la domanda di vaccini antinfluenzali, non la scorta di dosi

Ci saremmo aspettati più acquisti rispetto ai due anni precedenti, biennio nel quale distanziamento interpersonale e mascherine hanno limitato la diffusione dell’influenza. Il Piemonte può contare su 1.100.000 dosi, che si potranno aumentare del 20%: stessa quantità dei due precedenti autunni (quando però il virus influenzale circolava meno), a fronte di un numero di richieste in aumento. La Giunta ha appena risposto al mio Question Time sul tema garantendo che le dosi disponibili saranno sufficienti a immunizzare tutta la popolazione target: ci assicureremo che non si verifichino inefficienze e ritardi.

Sono diversi i medici di famiglia a denunciare difficoltà, esaurite le scorte di vaccini a disposizione, nel procurarsi nuove dosi. La Giunta, da me appena interrogata in Consiglio Regionale con un Question Time, garantisce che tutte le richieste saranno coperte. Ci assicureremo che questo accada e chiediamo che la distribuzione avvenga puntualmente e capillarmente. Rileviamo che, a fronte di un numero di somministrazioni in aumento rispetto allo scorso anno, non è aumentato il numero totale di dosi acquistate, che si attesta sugli 1,1 milioni (come nel precedente biennio: quando però c’erano distanziamento interpersonale e mascherine a contenere i contagi). La Giunta garantisce che tutta la popolazione target sarà comunque coperta, eventualmente ricorrendo a nuovi ordini verso le aziende farmaceutiche. La nostra attenzione sarà massima affinché non si verifichino ritardi nella distribuzione né si aprano “finestre”, pur brevi, di mancata copertura. L’influenza – tra le prime dieci cause di morte in Italia – coinvolge ogni anno tra 4 e 12 italiani su cento. Gli esperti si aspettano, per i prossimi mesi, un virus particolarmente aggressivo, che colpirà una popolazione meno immunizzata dopo due anni durante i quali il virus influenzale si è manifestato in maniera meno diffusa rispetto al passato. Inoltre, dal momento che anche per questa stagione è attesa una co-circolazione di virus influenzali e Covid, una copertura vaccinale diffusa è fondamentale per aiutare il Sistema Sanitario a distinguere meglio tra casi sospetti Covid-19 e pazienti affetti da influenza, semplificando la diagnosi e la gestione degli accessi ai Pronto Soccorso ed evitando un sovraccarico di pazienti negli ospedali.

Reumatologia, Piemonte indietro, ma può diventare un’eccellenza: ora parola alle Associazioni e stop al turismo sanitario

La nostra Regione può e deve colmare il gap con altre Regioni e diventare un modello a livello nazionale. Chiederemo che Anmar, Gils, Aapra, Les e Aisf siano presto audite in Commissione Sanità, per intraprendere un percorso condiviso e anche per verificare quanto la Giunta ha affermato in risposta alla mia interpellanza (per esempio in merito al fatto che sia o meno attivo il PDTA e in merito al reale coinvolgimento delle Associazioni nel Tavolo tecnico). Ora serve il massimo impegno anche per cancellare il fenomeno della mobilità extra-regionale dei piemontesi che cercano cure altrove.

Il Sistema Sanitario piemontese può e deve essere un esempio a livello nazionale nell’affrontare la sfida della Reumatologia, ma la strada da fare è ancora lunga, lunghissima: è arrivato il momento di dare la parola alle Associazioni che vivono il tema quotidianamente. Chiederò dunque l’audizione in Commissione Sanità delle realtà che di questa patologia si occupano quotidianamente e che la stessa Giunta ha citato rispondendo, poco fa in Aula, alla mia interpellanza: Anmar, Gils, Aapra e Les (oltre ad Aisf, non menzionata dalla Giunta). Fondamentale anche verificare il loro reale coinvolgimento nel Tavolo tecnico.

Le malattie reumatologiche colpiscono quasi un italiano su dieci (donne soprattutto) e rappresentano la seconda causa più frequente di disabilità. Due Associazioni su tre hanno ricevuto segnalazioni relative a licenziamenti o interruzione del rapporto di lavoro, a causa della patologia, della persona con malattia cronica e rara.

Con queste stesse realtà associative ci confronteremo per capire se le misure citate dalla Giunta (quanto è realmente aggiornata e operativa la rete PDTA? A che punto è lo sviluppo dei servizi? Qual è il reale coinvolgimento delle Associazioni nel Tavolo tecnico?) rispecchino il vero e rappresentino davvero una risposta efficace alle esigenze dei pazienti e delle loro famiglie. Chiediamo inoltre di recuperare il tempo perso a causa della pandemia, per quanto riguarda i protocolli e le riunioni del Tavolo tecnico. Chiediamo un cambio di passo e l’inizio di un dialogo e di un percorso che dovrà includere, anche, l’approvazione di una Legge Regionale. La nostra Regione può dare risposte d’eccellenza, in grado tra l’altro di ridimensionare il fenomeno del turismo sanitario, attualmente consistente.

A proposito del riferimento alla scuola di specialità che dovrebbe sorgere al Mauriziano, vigileremo affinché questa progettualità non si interrompa e diventi anzi in punto importante per la reumatologica. Anche il Piemonte deve avere finalmente la sua scuola di specialità, in grado di formare fornire adeguate figure professionali.

A cinque anni dall’approvazione della Delibera sui PDTA in Reumatologia e dalla costituzione della Commissione regionale per la cura del paziente affetto da patologia reumatica, chiediamo infine di velocizzare i tempi affinché sia presto e davvero implementata la componente specialistica reumatologica nel sistema informatico “Portale Medici e Pediatri Regione Piemonte”, sul quale già attualmente insiste la gestione del diabete.