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Tag: Comune di Torino

Suicidio assistito? Non firmerò

Prima, si costruisca una società in grado di accompagnare davvero ogni persona in maniera caritatevole e dignitosa nelle ultime fasi della propria esistenza, garantendo cure palliative e hospice in quantità sufficiente.

Prendiamo atto dell’invito al Presidente della Regione e al Sindaco di Torino, da parte dei coordinatori dell’Associazione Radicale Adelaide Aglietta, a sottoscrivere la Proposta di Legge sul suicidio assistito; prendiamo atto dell’intenzione del Sindaco Lo Russo di prendere del tempo per valutare se accogliere o meno l’invito. Io non firmerò. Se i Radicali ripetono la formula “Torino capitale dei diritti” al raggiungimento delle mille firme raccolte, aggiungiamo da parte nostra l’auspicio che Torino e Piemonte siano capitali della dignità e del sostegno a chi soffre. La priorità è per noi un serio piano programmatico e di investimenti affinché siano messi a disposizione dei piemontesi più luoghi di accoglienza e ricovero per malati verso il termine della vita, garantendo a tutti cure palliative, sostegno medico, psicologico e spirituale, nonché interventi terapeutici, diagnostici e assistenziali. 

Suicidio assistito, firma di Cirio e Lo Russo alla PDL regionale? Prima, la Regione e la Città pianifichino e investano seriamente su cure palliative e hospice

Prendiamo atto dell’invito al Presidente della Regione e al Sindaco di Torino, da parte dei coordinatori dell’Associazione Radicale Adelaide Aglietta, a sottoscrivere la Proposta di Legge sul suicidio assistito: se i Radicali fanno appello a “una Torino capitale dei diritti” aggiungiamo da parte nostra l’auspicio che Torino e Piemonte siano capitali della dignità e del sostegno a chi soffre.

Invitiamo dunque Cirio e Lo Russo a considerare, prima di dare qualunque risposta, l’importanza e l’urgenza di un serio piano programmatico e di investimenti affinché siano messi a disposizione dei piemontesi più luoghi, e di maggiore qualità, di accoglienza e ricovero per malati verso il termine della vita, garantendo a tutti cure palliative, sostegno medico, psicologico e spirituale e l’insieme degli interventi terapeutici, diagnostici e assistenziali. L’esempio di altre città – Bologna in testa, con l’hospice pediatrico “La casa sull’albero” progettato da Renzo Piano – dimostra che è una strada che si può e si deve percorrere.

Un fondo per i danni della violenza anarchica di sabato scorso: la mia richiesta oggi in Consiglio Regionale

Discussione sui fatti di sabato scorso: i Moderati a favore dei cittadini, in particolare dei commercianti, danneggiati dalla furia ingiustificata dei manifestanti. Ci attendiamo subito che Regione e Comune di Torino istituiscano un fondo per i danni.

I Moderati sono a favore di qualsiasi iniziativa a favore delle vittime della violenza inaccettabile e ingiustificabile di sabato scorso a Torino che hanno danneggiato anche uno dei simboli della Città, il Santuario della Consolata. Accogliamo quindi positivamente la proposta di destinare al rimborso dei danni subiti da cittadini e, in particolare, dai commercianti, eventuali risarcimenti provenienti dalla costituzione di parte civile delle istituzioni nel processo contro coloro che verranno identificati come probabili responsabili. Ma le vittime non possono attendere, ci sono attività che devono riaprire e per farlo devono riparare i danni subiti; sfortunatamente, dobbiamo accettare il fatto che i tempi della giustizia italiana sono incompatibili con queste necessità. I Moderati, quindi, ribadiscono con forza la necessità che Regione e Comune di Torino costituiscano un fondo per il rimborso dei danni che sappiamo essere ingenti al punto che in molti casi gli indennizzi assicurativi non li copriranno interamente.

Ringrazio in questo senso la Giunta regionale che, con l’intervento dell’Assessore Fabrizio Ricca, si è detta disponibile a seguire questa linea.

Sono convinto che l’esigenza di tutelare la sicurezza pubblica e perseguire i colpevoli di atti di violenza e la necessità di non fare sentire abbandonati cittadini e attività colpite da una violenza inaccettabile debbano essere perseguite di pari passo e rapidamente. A questo aggiungo l’importanza di ribadire la solidarietà e il sostegno alle forze dell’ordine. La scelta di questo pomeriggio da parte del Consiglio Regionale è un primo passo.

Un fondo regionale e comunale per sostenere chi ha subito danni dalla violenza degli anarchici

A 48 ore dalle manifestazioni, questa la mia proposta, utile per integrare i rimborsi dalle assicurazioni e per dimostrare la vicinanza delle Istituzioni a commercianti e privati cittadini, ma anche a un luogo di devozione e fede come la Consolata, colpiti da brutalità e vandalismo. Presidente regionale e Sindaco di Torino si incontrino per definire le modalità.

La mia proposta: sia istituito un fondo regionale e comunale per sostenere dal punto di vista finanziario privati cittadini e commercianti – ma anche un luogo di devozione e fede come la Consolata, insozzata dai violenti con parole blasfeme – che hanno subito danni nel corso delle violenze commesse, lo scorso sabato, dai manifestanti anarchici. Con queste finanze non solo si potrebbe integrare quanto corrisposto dalle coperture assicurative, ma si darebbe convincente espressione di una reale vicinanza delle Istituzioni a chi ha subito un danno a causa dell’inaccettabile furia dei manifestanti. Una misura simile sarebbe la più convincente espressione di solidarietà da parte della Regione Piemonte e del Comune di Torino: il mio auspicio è che il Presidente Cirio e il Sindaco Lo Russo possano, a questo proposito, incontrarsi al più presto. Per i fatti dello scorso sabato a Torino, sono oltre 50 gli anarchici denunciati. La valutazione dei danni è in corso e le stime sono ingenti, tra vetrine sfondate, bancomat dati alle fiamme, decine di auto distrutte e – addirittura – fumogeni lanciati all’interno dei negozi.

Profondo dolore per le ferite inferte dalla cieca violenza degli anarchici

Danni alla città, ai luoghi di devozione e ai negozi.

Profondo dolore: non c’è altro termine per definire, a 24 ore dal corteo, la sensazione che si prova a vedere la città devastata, un luogo di fede come la Consolata violato da graffiti blasfemi e le vetrine dei negozi distrutte da parte di soggetti che non paiono capire che non esistono posizioni politiche legittime se espresse con la violenza, oltretutto agita ai danni di ciò che è patrimonio della collettività o frutto di una vita di sacrificio e lavoro. Mi auguro che i responsabili paghino per quello che hanno fatto. La nostra solidarietà più totale va alle Forze dell’Ordine, che con coraggio e senso di responsabilità hanno impedito danni ancora peggiori – e a chiunque abbia subito un danno a causa di questa violenza inaccettabile. Un grazie sincero ai torinesi che hanno posato fiori sul sagrato del Santuario della Consolata.