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Tag: Comune di Torino

INTERPELLANZA – Piazza Risorgimento, cura e tutela dei Beni Comuni

PREMESSO CHE

  • piazza Risorgimento si trova nella zona ovest di Torino nel quartiere Campidoglio, a cavallo tra Parella e San Donato, nel territorio della Circoscrizione IV;
  • è una piazza molto frequentata ed è caratterizzata dalla presenza di spazi verdi e da un’alberata che ne delimita il perimetro;
  • sono presenti un’area gioco bimbi, numerose panchine, una cd “area sociale” con campo di bocce e area destinata agli orti urbani e un paio di piccoli fabbricati in muratura utilizzati per accedere al parcheggio interrato;

RILEVATO  CHE

  • già nel mese di luglio 2017 lo scrivente aveva presentato un’interpellanza (mecc. 2017 02791) per evidenziare pregi e difetti della piazza, aspetti positivi e criticità: in alcuni punti piazza Risorgimento risultava ben curata anche e soprattutto grazie ad alcuni cittadini che, in modo assolutamente spontaneo e volontario, se ne prendevano cura coltivando piccole porzioni di terra e occupandosi della quotidiana e ordinaria manutenzione della cd “area sociale”, mentre in altri punti si rilevavano degrado, sporcizia ed evidenti segni di atti vandalici ai danni degli elementi di arredo, una pulizia molto carente, gravi criticità relative alla sicurezza e alla presenza (soprattutto in orario serale) di persone che bivaccavano sulle panchine bevendo alcolici, ascoltando musica ad alto volume e gettando a terra i resti dei loro pasti;
  • era inoltre presente un chiosco edicola chiuso e abbandonato da alcuni anni;
  • nel corso del Consiglio Comunale del 31 luglio 2017 l’assessore Finardi rispondeva all’interpellanza enunciando le risposte dei Servizi competenti per ciascun ambito richiamato;

CONSIDERATO CHE

  • a distanza di quasi 3 anni molti problemi permangono ed ora viene in evidenza la situazione della cd “area sociale”, cioè la bocciofila e la struttura annessa e la zona verde dedicata agli orti urbani;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. da quale soggetto sia gestita la bocciofila, se esista un patto/convenzione con la Città/Circoscrizione e quali siano i contenuti di tale accordo;
  2. a chi competa la pulizia e la manutenzione ordinaria e straordinaria dell’area della bocciofila, che comprende oltre ai campi da bocce anche un manufatto e uno spazio a cielo libero con sedie e tavolini;
  3. quali siano le attività consentite all’interno dell’area della bocciofila: se soltanto le attività strettamente connesse al giuoco delle bocce oppure anche sporadici eventi (quali, ad esempio, pranzi, cene, grigliate e momenti musicali);
  4. da chi siano gestiti gli spazi verdi destinati agli orti urbani e se l’Amministrazione possieda progetti al riguardo;
  5. a chi competa la manutenzione ordinaria e straordinaria degli orti e se l’Amministrazione sia in grado di fornire materiale utile allo scopo (ad esempio, nuovo terriccio);
  6. se si intenda predisporre la recinzione degli orti per proteggerli dalla presenza dei cani;
  7. se l’Amministrazione desideri meglio disciplinare e verificare la presenza e il comportamento dei cani (e dei loro conduttori) all’interno della piazza;
  8. se l’Amministrazione intenda accertare lo stato di salute del verde della piazza e se vi sia la possibilità di cura o sostituzione delle piante ammalorate.
  9. se negli ultimi 3 anni sia stata incrementata, in quantità ed efficacia, la presenza delle pattuglie della Polizia Municipale.

MOZIONE – Misure di riduzione e compensazione delle conseguenze economiche e sociali della sorveglianza sanitaria connessa al coronavirus

Il Consiglio Comunale di Torino,

PREMESSO CHE

– l’alto livello di esposizione al rischio di contagio della regione Piemonte e lo stato di allerta cui è chiamato l’intero Paese in relazione alla diffusione del Coronavirus comportano misure di precauzione che hanno previsto la sospensione delle attività educative e scolastiche, nonché impedimenti e cautele relativi alla frequentazione di luoghi pubblici, conseguentemente annullando eventi sportivi e culturali, rallentando gli approvvigionamenti e le produzioni, riducendo le fruizioni del settore della ristorazione
e alberghiero, compromettendo il circuito turistico;
– in conseguenza dalle associazioni di rappresentanza prevalentemente del settore terziario si sono levate la preoccupazione e la richiesta di sostegno, accolte dal Governo con misure di defiscalizzazione e iniezioni di liquidità, cui le Regioni e gli Enti Locali concorrono nelle rispettive competenze, infatti la Città ha annunciato la dilazione dei pagamenti, tra i tributi locali, della TARI per le utenze non domestiche;

CONSIDERATO

che l’Amministrazione Comunale è sia committente per un significativo circuito di imprese, sia rappresentante degli interessi generali, in specie della popolazione vulnerabile o utente delle opportunità comunali, infatti ci si è impegnati al rimborso delle rette di frequenza per servizi non fruiti, ad esempio nelle scuole per l’infanzia.

IMPEGNA

La Sindaca e la Giunta a:

1) verificare lo stato delle quietanze di pagamento del Comune verso i propri fornitori o prestatori di servizi, affinché le imprese operanti nel circuito pubblico non abbiano a patire oltre alla depressione generale anche i ritardi dell’ente Comune;

2) analizzare le diverse forme di affidamento e di concessione di servizi, al fine di misurare le riduzioni di entrata conseguenti alla sospensione delle frequenze, onde individuare forme sostenibili di compensazione dei soggetti erogatori, ad esempio nella ristorazione e nei trasporti scolastici nonché negli asili nido appaltati, anche a prevenire misure di riduzione del personale;

3) coinvolgere le società partecipate negli interventi di sollievo, sia per quanto concerne le dilazioni di pagamenti alle imprese, sia per enfatizzare la responsabilità pubblica verso la comunità, ad esempio attivando Farmacie Comunali Torino S.p.A. nelle forniture essenziali, quali i prodotti disinfettanti di semplice preparazione secondo le indicazioni ufficiali della OMS, anche a titolo gratuito verso presidi e sedi pubblici, oppure favorendo la consegna a domicilio di farmaci e presidi sanitari alla popolazione più vulnerabile, per la quale è raccomandata la permanenza a domicilio;

4) accompagnare, alleviandola, la quotidianità delle persone fragili, in specie anziani, anziani soli, famiglie con persone disabili, per i quali/le quali la prevenzione necessaria e l’aumento dei compiti di cura in sospensione temporanea dei servizi pubblici rende più difficile la conduzione normale della vita e la soddisfazione dei bisogni, ad esempio attivando la rete in capo al comparto delle politiche sociali di domiciliarità leggera per consegne a domicilio, svolgimento di pratiche, compagnia, sostituzione per brevi assenze;

5) sostenere e promuovere, in periodo di sospensione delle attività educative e scolastiche, le famiglie nella gestione del tempo delle bambine e dei bambini, delle e degli adolescenti, affinché- accanto agli eventuali programmi di formazione scolastica a distanza- possano essere agibili opportunità – come annunciato – di intrattenimenti digitali creativi, predisposti dal personale dei servizi educativi con il coordinamento pedagogico comunale;

6) verificare la praticabilità di quanto contemplato dal punto g) del comma 1. dell’articolo 3 del D.P.C.M. dell’8 marzo 2020 laddove “è raccomandato ai Comuni e agli altri Enti territoriali, nonché alle associazioni culturali e sportive di offrire attività ricreative individuali alternative a quelle collettive interdette dal presente decreto, che promuovano e favoriscano le attività svolte all’aperto, purché svolte senza creare assembramenti di persone ovvero svolte presso il domicilio degli interessati”, avvalendosi nella ideazione della qualificata professionalità dei servizi comunali, della rete dell’associazionismo sportivo, delle pratiche di animazione diffuse nei contesti educativi e sociali del terzo settore, nonché di eventuali e adeguati spazi in loro dotazione.