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Tag: Comune di Torino

Quattro anni di Appendino, bilancio disastroso

Torino sempre più periferica dopo quattro anni di Amministrazione Cinque Stelle: no a qualsiasi ipotesi di “Appendino Bis”, nella speranza che i prossimi 12 mesi passino in fretta e senza ulteriori danni.

Domani saranno quattro anni: quattro anni di Amministrazione Appendino, quattro anni di agonia per una Torino sempre più periferica e asfittica, quattro anni della peggior Giunta a memoria di molti torinesi. Come se non bastasse, oggi ci tocca leggere le dichiarazioni possibiliste, da parte della Sindaca, su un’eventuale nuova candidatura. No, grazie: ne facciamo a meno. Speriamo piuttosto che questi ultimi 12 mesi passino in fretta e senza ulteriori danni e che, al termine, la città possa contare su una nuova Amministrazione, finalmente all’altezza della situazione. Questi quattro anni, almeno due dei quali all’insegna del braccio di ferro della Sindaca con la sua stessa Maggioranza, che per lunghi tratti l’ha tenuta sotto scacco, ci sono bastati. Speriamo soltanto di non dover vedere nuove boutade ideologiche da qui al voto, a esclusivo danno della città.

Interpellanza generale sull’AD Foti: la Giunta dà la peggiore risposta possibile

Cinque Stelle alfieri della trasparenza e del contenimento dei costi? Non più. Che cosa sarebbe successo se una vicenda come quella discussa oggi in Consiglio con un’interpellanza generale si fosse verificata quando Appendino non era la Sindaca, ma una battagliera Consigliera di opposizione? Domanda retorica, risposta superflua: il finimondo.

Citare il COVID-19 e utilizzare l’emergenza epidemiologica per giustificare l’indifendibile – come ha provato a fare a verbale l’Assessora Lapietra, parlando di scelta fortunata a posteriori – è stata una caduta di stile che non voglio neanche commentare. Abbiamo toccato il fondo: sarebbe stato difficile dare a verbale una risposta peggiore. Che le parcelle per il rilascio dei pareri legali del 2018 e del 2019, riguardanti Foti personalmente, siano state pagate dall’Azienda è un altro fatto gravissimo. Ho chiesto alla Giunta una presa di posizione forte e coerente: GTT faccia a meno di Foti, lo stesso che parlò, lo scorso febbraio, di “Manutenzione prevista” in occasione dell’episodio del padre costretto a prendere in braccio la figlia con disabilità perché l’ascensore della fermata Vinzaglio della Metropolitana non era funzionante.

L’assurdo paradosso dei mercatini tematici

Per esporre è necessario il tesserino, per ottenere il tesserino è necessario rivolgersi allo sportello comunale, lo sportello è (nella quasi totalità dei casi) chiuso, dal momento che gli operatori lavorano attualmente in smartworking: una situazione che si presenta nella gran parte dei Comuni piemontesi, Torino in testa. Come se ne esce? Chiederò, tra Regione e Comune, la revisione di una normativa assurda, la sospensione delle timbrature per tutto il 2020, l’uso gratuito del suolo pubblico anche per gli hobbisti e l’abolizione del limite delle 18 partecipazioni annuali per il singolo espositore.

Mettersi in regola, per un hobbista intenzionato a partecipare a un prossimo mercatino tematico come espositore, può essere molto difficile, quando non, semplicemente, impossibile: gli uffici che rilasciano e rinnovano i tesserini, necessari per esporre, sono infatti chiusi nella maggior parte dei Comuni della nostra regione, a causa delle misure di contenimento della pandemia. Le Associazioni straMercatino, Commercianti Balon, Federvie Piemonte ed Emporium lanciano il loro appello alle Istituzioni: giuste le loro richieste, espresse con una lettera alla Giunta Regionale. Chiederò a mia volta la sospensione (per ragioni organizzative, pratiche e, non ultimo, sanitarie) dell’obbligo di timbratura almeno fino alla fine del 2020. Per molti la partecipazione ai mercatini tematici non è solo un passatempo, ma una fondamentale modalità di integrazione del proprio reddito. Non c’è nulla di peggio che rendere impossibile le operazioni necessarie per mettersi in regola da parte di chi intende farlo. Chiederò, a sostegno di un settore che ha visto causa pandemia la cancellazione di un gran numero di eventi, in Comune la gratuità dell’occupazione del suolo pubblico (ai titolari di attività in sede fissa è stato concesso un aiuto economico con un piano straordinario: è giusto e anzi doveroso, per analogia ed equità, favorire anche gli ambulanti dei mercati tematici) e a Palazzo Lascaris di rivedere la normativa*, a partire dalla possibilità di estendere oltre il limite di 18 “timbrature” annuali il diritto di partecipare come espositori ai mercatini stessi. L’attuale normativa è assurda, restrittiva, penalizzante per un settore che coinvolge migliaia di persone e di fatto non applicata se non a macchia di leopardo.

*Capo “Vendite occasionali su area pubblica” della l.r. n. 28/1999.

Tundo, è di nuovo allarme stipendi

Nuove notizie di ritardi nell’erogazione delle spettanze mensili: ho presentato in Consiglio Comunale una nuova interpellanza sul tema. Chiederò conto della situazione e domanderò se l’Amministrazione intenda creare un apposito capitolo di bilancio per accogliere gli importi delle penali e destinarli alle famiglie con rimborsi o servizi alternativi.

Solito film: dopo il lockdown, torno a ricevere segnalazioni di ritardi e mancate erogazioni, da parte della ditta Tundo, delle spettanze mensili. Il riferimento è, in particolare, alle mensilità relative a gennaio e febbraio 2020, ma non mancano riferimenti ad altri emolumenti non versati. Una situazione che, visto il generale contesto di crisi, rende ancora più difficile la posizione economica di diversi dipendenti Tundo. Ho presentato una nuova interpellanza sul tema per chiedere se l’Amministrazione stia, e come, vigilando in merito a questi sospetti ritardi (sia verso i dipendenti sia verso i subappaltatori) e quali misure si stiano studiando, anche eventualmente ricorrendo a strumenti di integrazione salariale, per scongiurare il ripetersi di situazioni già viste con il precedente appalto. Chiederò inoltre se l’Amministrazione intenda, come già lasciato intendere in occasione della discussione in Sala Rossa della mia precedente interpellanza, creare un capitolo di bilancio per accogliere gli importi delle penali da destinare alle famiglie con rimborsi o servizi alternativi.

Minisuk di corso Racconigi: nono “atto” in Sala Rossa

Torna l’abusivismo all’angolo con corso Vittorio Emanuele II dopo il periodo di lockdown, ho presentato una nuova interpellanza sul tema in Consiglio Comunale.

Porterò nuovamente in Sala Rossa il problema dell’abusivismo commerciale in corso Racconigi. Con la mia nuova interpellanza sul “minisuk” – nona della serie – chiederò nuovamente conto alla Giunta del gran numero di venditori abusivi nuovamente presenti, dopo il periodo di lockdown, tra via Foresto e corso Vittorio Emanuele II. Le auto e i furgoni degli abusivi sono presenti fin dalle prime ore del mattino; terminate le operazioni di spunta, sull’asfalto compaiono i teli della mercanzia esposta: una dinamica che si è ripresentata sabato scorso (6 giugno) dopo la fase di quarantena. All’Amministrazione chiederò di garantire la presenza della Municipale per l’intera giornata e, anche e soprattutto, se, dopo tre anni di parole, intenda finalmente risistemare l’area, possibilmente prevedendo, come richiesto più volte da molti residenti, nuovi posti auto.