Profondo dolore per le ferite inferte dalla cieca violenza degli anarchici
Danni alla città, ai luoghi di devozione e ai negozi.
Profondo dolore: non c’è altro termine per definire, a 24 ore dal corteo, la sensazione che si prova a vedere la città devastata, un luogo di fede come la Consolata violato da graffiti blasfemi e le vetrine dei negozi distrutte da parte di soggetti che non paiono capire che non esistono posizioni politiche legittime se espresse con la violenza, oltretutto agita ai danni di ciò che è patrimonio della collettività o frutto di una vita di sacrificio e lavoro. Mi auguro che i responsabili paghino per quello che hanno fatto. La nostra solidarietà più totale va alle Forze dell’Ordine, che con coraggio e senso di responsabilità hanno impedito danni ancora peggiori – e a chiunque abbia subito un danno a causa di questa violenza inaccettabile. Un grazie sincero ai torinesi che hanno posato fiori sul sagrato del Santuario della Consolata.