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Tag: Comune di Torino

TSO e disagio mentale, ci preoccupano i dati in crescita

La lezione della tragedia di Andrea Soldi non sia dimenticata.

La crescita, già evidente a metà anno nel numero di TSO effettuati a Torino è un dato che va nella stessa direzione di diversi altri indicatori, confermandoli. Ci preoccupano i dati resi noti dalla Giunta Comunale di Torino e condividiamo la parola “emergenza” usata dall’Assessore. Da tempo ci battiamo in Consiglio Regionale, come Moderati, affinché i Reparti di Psichiatria e di Neuropsichiatria Infantile siano adeguatamente potenziati sul territorio regionale per far fronte alla drammatica situazione fotografata dai dati. Al momento, l’investimento (in impegno e in risorse economiche) da noi auspicato non si è stato adeguato. “Il Sole 24 Ore” riporta che, se nel 2019 quasi un miliardo di persone – di cui il 14% adolescenti – viveva con un disturbo mentale, già dopo il primo anno di pandemia queste patologie sono aumentate rispettivamente del 26% e 28% e i dati sono in ulteriore crescita. Mi auguro che la lezione impartita dalla tragedia di Andrea Soldi, morto durante un TSO nell’estate del 2015, sia finalmente appresa nella sua interezza, portando la politica a un sostanziale ripensamento del modello della psichiatria regionale e all’impegno per cambiare quanto, in questo ambito, ancora non funziona. Un risultato che non si potrà raggiungere senza che su questo settore si mettano finalmente risorse finanziarie adeguate. Le condizioni oggettive rendono questo cambio di rotta più che mai urgente.

Centro Intelligenza Artificiale auto e aerospazio a Torino, grande notizia

Nonché prova del fatto che grandi risultati si possono ottenere con la collaborazione tra Istituzioni.

Il Centro per l’intelligenza artificiale applicata all’automotive e all’aerospazio avrà sede a Torino con valenza nazionale e questo è un risultato importantissimo per il capoluogo e per l’intero Piemonte. Il mio grazie al Sindaco Lo Russo e al Presidente Cirio per la proficua interlocuzione con il ministro dell’Economia, Daniele Franco. Il Governo mantenga ora gli impegni approvando entro giugno, come garantito, il decreto di nomina del Comitato che scriverà lo Statuto della Fondazione. A risultati come questi porta la collaborazione tra Istituzioni per il bene del territorio.

Dopo Torino, subito un “Patto per il Piemonte”

Il capoluogo ha appena usufruito del “Decreto Salva Città”: proponiamo, come Moderati a Palazzo Lascaris, che il Parlamento ipotizzi una formula analoga anche per le Regioni, a partire da quelle più in difficoltà dal punto di vista del Bilancio. La Giunta si faccia parte attiva, portando il tema in Conferenza Stato-Regioni e intraprendendo interlocuzioni con le altre Regioni potenzialmente interessate.

Oltre un miliardo di euro in vent’anni per cambiare il volto di Torino: dopo Napoli, anche il capoluogo piemontese usufruisce del “Decreto Salva Città”. Proponiamo, come Gruppo dei Moderati in Consiglio Regionale, che anche per le Regioni più indebitate si studi un ipotetico e analogo “Decreto Salva Regioni”. Chiediamo alla Giunta Cirio di portare il tema in Conferenza Stato-Regioni.

Risorse finanziarie ingenti, ma vincolate al rispetto di parametri chiari e univocamente misurabili, alla razionalizzazione di tutti gli ambiti della propria attività istituzionale e alla riduzione degli sprechi: sulla base di questa formula le Regioni maggiormente gravate da difficoltà di Bilancio, tra le quali il Piemonte, potranno mettere in sicurezza i propri conti e ottenere fondi economici.

La Giunta Cirio è d’accordo con questa proposta? Se sì, intraprenda un’interlocuzione con le altre Regioni in modo da farsi parte attiva affinché lo studio di uno strumento analogo arrivi in Parlamento. “Il Decreto Salva Città” prevede l’impegno del Comune interessato a una serie di adempimenti, stabiliti con una apposita convenzione.

Diventa davvero difficile – per una Regione gravata da problemi di Bilancio – mettere in atto efficaci politiche in ambiti, come quello sanitario, messi a dura prova da due anni di pandemia senza un adeguato e continuativo sostegno economico. Per quanto riguarda il Piemonte, lo stesso Presidente Cirio ha ricordato i 648 milioni spesi lo scorso anno per la sola emergenza COVID. Con le nuove risorse si potrà e dovrà, inoltre, dare nuovo impulso all’economia, alle imprese, alle infrastrutture e ai servizi del territorio.

Un Piemonte nuovamente florido dal punto di vista finanziario, capace di emendarsi da lungaggini e sprechi, di nuovo in grado di investire sarebbe un valore per l’intero Paese. Il “Patto” obbligherebbe le Giunte Regionali a essere ancora più virtuose e attente, premessa e condizione perché si inneschi un circolo virtuoso a livello economico.

Gigafactory Audi ghiotta opportunità per tutto il Piemonte

Istituzioni cooperino per il raggiungimento dell’obiettivo.

Dopo tante occasioni mancate, mi auguro davvero che la possibilità, per ora solo ventilata, di avere a Torino la gigafactory Audi si possa concretizzare. L’impianto per la produzione di batterie per auto elettriche del marchio del gruppo Volkswagen rappresenterebbe un’occasione per consolidare e rilanciare la vocazione automotive del nostro territorio, per creare lavoro e per riportare il Piemonte al centro dell’economia europea. La combinazione tra produzione industriale e innovazione è la strada giusta da percorrere: mi auguro che le Istituzioni collaborino utilmente a tutti i livelli per raggiungere l’obiettivo.

Zona Omogenea 4 (Torino Nord), sia la tratta Stura-Leinì sia il raddoppio della Linea 46 sono inutili

Le due ipotesi, costose e inefficaci, sono al vaglio di AMP (Agenzia Mobilità Piemontese): ma il territorio ha semmai bisogno, come peraltro più volte espresso dagli stessi Sindaci, di un accesso diretto alle stazioni ferroviarie di Volpiano e Caselle. Sul tema, presenterò un’interpellanza in Consiglio Regionale.

In merito al collegamento tra Torino e Leinì, gestito da GTT con la Linea bus 46, ribadiamo che qualunque modifica al servizio deve lasciare inalterato questo collegamento: a questa porzione di territorio servirebbe, semmai, il più volte richiesto collegamento con le stazioni di Volpiano e Caselle. Ribadiamo oggi questi concetti, già oggetto di una mia interpellanza in Consiglio Metropolitano e più volte espressi dalle locali Amministrazioni, essendo venuti a conoscenza di una lettera inviata dall’Agenzia Mobilità Piemontese (AMP) alla stessa GTT e alle Giunte di Torino, Leinì e Mappano (oggetto del documento: “Proposta di miglioramento dei collegamenti tra i Comuni di Leinì e Mappano con il Movicentro Stura”).

Nel testo si fa riferimento all’ipotesi di istituire una nuova Linea suburbana di collegamento Leinì-Mappano-Stura oppure, in alternativa, di sdoppiare la Linea 46 (Leinì-Torino Porta Susa) in Linea 46 Urbana (Movicentro Stura-Torino Porta Susa) e Linea 26 Suburbana (Movicentro Stura-Leinì). Consideriamo entrambe le possibilità non solo inutili, ma dispendiose e controproducenti per la mobilità di questa porzione di territorio regionale. La linea Leinì-Stura può funzionare solo in aggiunta a un’altra Linea verso le altre stazioni (la sola Leinì-Stura non sarebbe sufficiente a tagliare i tempi, che ora sono dì un’ora e un quarto verso il centro). Il dramma dello sdoppiamento è che comporta passaggi più radi in tutte le fasce orarie e soprattutto sospende la Linea 26 dopo le ore 21.00. Quindi la sera Leinì e Mappano sarebbero isolate.

I Comuni del territorio si sono già detti, nei mesi scorsi, pronti a garantire parte delle necessarie risorse economiche per realizzare la gronda di collegamento con le stazioni di Volpiano e Caselle, questa sì necessaria. Non si esclude la possibilità di allargare il progetto anche a Brandizzo. Solo con una simile progettualità si potrà permettere un rapido accesso ai servizi ferroviari e all’aeroporto per tutti i cittadini della zona territoriale omogenea Area 4. Molti sarebbero gli effetti positivi sull’intensità del traffico su nodi e arterie particolarmente congestionati di tutta l’area. I cittadini hanno inoltre necessità di un accesso diretto, che attualmente manca in alcuni comuni, al Sistema Ferroviario Metropolitano. Presenterò, sul tema, un’interpellanza in Consiglio Regionale del Piemonte, per chiedere che le esigenze del territorio siano ascoltate accolte.