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Se il semaforo è bifasico, l’atteggiamento della Giunta è “bipolare”

Ho portato in Consiglio il problema del pericolosissimo attraversamento pedonale di viale dei Mughetti. Chiedevo misure concrete, ho ricevuto una risposta surreale: “Impossibile ritardare il verde per i pedoni, neanche di pochi secondi, rendendo così sicuro l’attraversamento. Faremo invece piccoli interventi tampone di traffic-calming”. In parole povere: i cittadini dovranno accontentarsi di palliativi finalizzati al rallentamento dei traffico veicolare. Alla faccia dell’obiettivo “zero morti sulle strade”. 

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Grande vittoria dei Moderati: la Sindaca cede la delega-Sicurezza, grazie all’Assessora uscente, che paga per coprire inefficienze a piani più alti

Saluto con soddisfazione la rinuncia da parte della Sindaca alla delega-Sicurezza, come chiesto dai Moderati una settimana fa. Nel mio intervento in Consiglio Comunale ho voluto esprimere la mia solidarietà a Stefania Giannuzzi, sostituita dall’ex Capogruppo Unia. Spero che ora l’ex Assessora rifiuti ogni incarico di sottogoverno.

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INTERPELLANZA – PROGETTI SPECIALI O ORDINARI?

PREMESSO CHE

–        sul sito web del Movimento 5 Stelle di Torino, dal 4 aprile 2017 compare la notizia che “… la Sindaca Chiara Appendino e la Giunta hanno deliberato la riorganizzazione della macchina comunale. All’interno della riorganizzazione sono stati inseriti 3 nuovi Progetti Speciali che faranno riferimento alle direzioni generali dei settori competenti”;

–        sul medesimo sito web, a proposito dei suddetti Progetti Speciali, si dichiara che:

–        Progetto Speciale Campi Nomadi: per affrontare e risolvere un problema complesso come il superamento delle baraccopoli sarà creata un’area speciale che farà capo alla Direzione Servizi Sociali e gestirà i progetti per il superamento dei campi e il coordinamento delle azioni per il rispetto della legalità;

–        Progetto Speciale Innovazione Fondi Europei e Smart City: l’area si occuperà del reperimento delle risorse derivanti dai fondi europei per la Cultura, Sport, Servizi Civici e Smart City;

–        Progetto Speciale Piano Regolatore: la mappa cittadina verrà ridisegnata insieme a nuove regole per urbanistica ed edilizia. A tal fine verrà creata un’ area dedicata a questo tema;

–        nella pagina web del Comune di Torino (http://www.comune.torino.it/amministrazione trasparente/organizzazione/uffici/index.shtml) è pubblicato il nuovo organigramma in vigore dal 15 maggio 2017, dove si evidenziano i tre dirigenti (Merana, Presutti e Gilardi) responsabili dei tre Progetti Speciali (rispettivamente Nomadi, Smart City e PRG); gli stessi Progetti Speciali non sono tuttavia evidenziati nella Articolazione degli Uffici della stessa pagina web, per cui non è chiaro se oltre alla definizione del dirigente di riferimento siano state allocate risorse operative per ciascun Progetto Speciale;

CONSIDERATO CHE

–        con la deliberazione del 4 aprile 2017 (mecc. 2017 01257/004) (riorganizzazione della struttura amministrativa) si approvano le modifiche al “Regolamento di Organizzazione ed Ordinamento della Dirigenza”, prevedendo la possibilità “… per l’Amministrazione di istituire Progetti Speciali  ovvero unioni coordinate di unità organizzative e/o Servizi che la Giunta può istituire per la gestione di obiettivi di particolare complessità e criticità. Oltre che per la gestione dei Campi Nomadi l’Amministrazione ritiene di istituire progetti speciali per le attività inerenti il Piano Regolatore della Città e per il coordinamento delle politiche di innovazione, dei Progetti Europei e di Smart city demandando a successivi provvedimenti l’individuazione di articolazioni interne e gradi di autonomia.”;

–        con la deliberazione del 10 maggio 2017 (2017 01703/004) (operatività immediata del progetto speciale fondi europei, innovazione, smart city – provvedimenti) si attribuiscono le risorse umane al Progetto Speciale “Fondi Europei, Innovazione e Smart City” ed il coordinamento delle attività;

–        non risultano atti analoghi per i Progetti Speciali Campi Nomadi e Piano Regolatore Generale;

–        il succitato Regolamento, n. 222 , al Titolo II, articolo 5, punto 3, terzo capoverso, prevede che il Progetto Speciale sia “un’unione coordinata di unità organizzative e/o Servizi che la Giunta Comunale può istituire per la gestione di obiettivi di particolare complessità e criticità SPECIFICANDONE DIPENDENZA E GRADO DI AUTONOMIA”;

–        la strutturazione organizzativa dei Progetti Speciali, così come presentati, risulta poco efficace in quanto non garantisce sufficienti livelli di autonomia e di trasversalità;

INTERPELLANO

La Sindaca e l’Assessore competente per conoscere e comprendere le modalità operative e gestionali dei succitati Progetti Speciali alla luce delle seguenti considerazioni:

–        se ciascun Progetto Speciale risulta inserito in una specifica Direzione Amministrativa con un corrispondente Direttore e Assessore di riferimento, come si può determinare la caratteristica di “specialità” del progetto, che per essere tale deve presupporre la interdisciplinarietà a livello di assessorati?;

–        con quale autorevolezza il Direttore o il Dirigente di un Progetto Speciale può ottenere la piena cooperazione e collaborazione da un suo pari Direttore?

–        solo se il Progetto Speciale è coordinato in modo apicale da un superiore gerarchico con poteri di indirizzo e di valutazione si potrà ottenere una reale cooperazione, attenzione, realizzazione di azioni e richieste da parte dei Direttori e Dirigenti di altre Direzioni e Servizi.

F.to:  Francesco Tresso

Eleonora Artesio

Silvio Magliano

PIAZZALE AMELIA PICCININI: IN PIENO CENTRO E CON MOLTI PROBLEMI, L’AMMINISTRAZIONE INTENDE OCCUPARSENE?

Il sottoscritto Consigliere Comunale,

PREMESSO CHE

–        il piazzale Amelia Piccinini è stato intitolato dalla Civica Amministrazione alla memoria della celebre sportiva piemontese con formale cerimonia il 21 gennaio 2015;

–        è situato nel territorio della Circoscrizione 1 e più precisamente occupa il quadrilatero delimitato dalle vie Bligny/Santa Chiara/Piave/Carlo Ignazio Giulio;

–        è destinato alla fruizione dei cittadini come parcheggio a pagamento non custodito (zona blu, sottozona A1) e gestito da G.T.T. S.p.A.;

–        nel piazzale è presente un’area (lato sud, vie Santa Chiara/Piave) con stalli di sosta demarcati a terra con colore giallo;

–        lo scrivente ha effettuato in zona, insieme a un gruppo di cittadini residenti, un sopralluogo in data 22 aprile 2017;

RILEVATO CHE

–        in tutto il piazzale si rilevano degrado, sporcizia, rifiuti abbandonati a terra e vegetazione spontanea e infestante che cresce adiacente ai muri degli edifici circostanti;

–           le facciate degli edifici sono fatiscenti e imbrattate da numerosi graffiti;

–           la pavimentazione in asfalto è, in più punti, sconnessa e carente in manutenzione;

–        i residenti segnalano criticità relative alla sicurezza (microcriminalità e fenomeni di spaccio con presenza costante di tossicodipendenti) durante il corso di tutta la giornata e con particolare gravità durante le ore serali e notturne;

–        il parcheggio risulta inoltre sottoutilizzato dagli automobilisti (dato segnalato dai residenti e verificato dallo scrivente in più di un’occasione);

CONSIDERATO CHE

–        a più riprese, durante la recente campagna elettorale, l’attuale Amministrazione aveva espresso l’impegno di operare a favore della riqualificazione ambientale urbana;

 

–        da tempo i residenti della zona auspicano un intervento da parte della Civica Amministrazione per la soluzione delle criticità descritte;

–        se opportunamente curato – e se si valutasse l’opportunità di trasformare almeno una porzione del piazzale in un’area verde – esso potrebbe diventare un luogo fruibile in sicurezza da parte dei cittadini e sarebbe uno spazio di aggregazione;

INTERPELLA

La Sindaca e l’Assessore competente per sapere:

1)      se, come e in che tempistiche la Giunta intenda intervenire per ripristinare la pulizia e il decoro del piazzale e degli edifici che vi si affacciano;

2)         se sia in previsione un intervento atto a eliminare le erbacce;

3)      quanti siano attualmente i passaggi di A.M.I.A.T. S.p.A. nella zona in oggetto, se siano considerati sufficienti e se sia intenzione dell’Amministrazione incrementarli;

4)         se, più in generale, la Giunta abbia un progetto per la riqualificazione dell’area;

5)      se il Corpo di Polizia Municipale sia a conoscenza delle criticità descritte – sia in termini di decoro urbano sia in termini di furti, atti vandalici e altre manifestazioni di microcriminalità – e se l’Amministrazione ritenga di volere incrementare la presenza di pattuglie della Polizia Municipale.

F.to  Silvio Magliano