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Sul suk la pazienza è finita

Il luogo della nuova collocazione c’è, ma ancora manca la data. Ancora volta la Giunta prima fissa una scadenza e poi non la rispetta: prima il 31 maggio 2017, ora il 21 marzo 2018. E il Barattolo è ancora lì. La stessa possibilità di liberare il parcheggio di San Pietro in Vincoli è un rischio, in assenza di una nuova sede per il libero scambio: gli espositori si riverseranno in via Carcano? O altrove? Le Minoranze si sono sempre dette disponibili a dare il proprio contributo nella gestione del problema: ma questa Amministrazione ha sempre voluto fare (male) di testa propria.

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INTERPELLANZA – Tempi semaforici nella zona del cantiere di Corso Grosseto: quando la taratura (dei semafori) manca, il traffico impazzisce!

PREMESSO CHE

–      i lavori per l’abbattimento del cavalcavia di corso Grosseto e la realizzazione della nuova viabilità, iniziati nell’autunno del 2017, richiederanno tempi lunghi per giungere a conclusione;

–        il rinvenimento di amianto alla base dell’infrastruttura e il ricorso al TAR presentato dal Comune di Venaria rischiano concretamente di allungarne ulteriormente i termini;

–           la viabilità della zona è da mesi rivoluzionata e stravolta dalla presenza del cantiere;

–       di grave impatto sono le ripercussioni negative su traffico, perdita di posti auto e calo di fatturato per molti commercianti;

RILEVATO CHE

–         i nuovi flussi di traffico risultano molto caotici, con picchi estremi nelle ore di punta, in tutta la zona interessata dal cantiere;

–             alcune strade sono sovente congestionate dal traffico mentre altre appaiono inutilizzate;

–        la taratura degli impianti semaforici sembra inadeguata a fronteggiare le attuali condizioni di viabilità e traffico;

–        l’intersezione tra le vie Belgirate/Breglio e Stradella (in direzione via Belgirate) è regolata da una lanterna semaforica il cui “verde” dura circa sei secondi, tempo assolutamente insufficiente a fronte di flussi di traffico decisamente consistenti (molti automobilisti percorrono via Cesalpino, parallela alla Spina Reale, come direttrice alternativa nella speranza di evitare gli ingorghi);

–        assolutamente inadeguata è anche la durata del “verde” nell’intersezione tra le vie Lucento e Stradella, primo diretto sfogo derivante dall’assenza del cavalcavia di corso Grosseto;

–        altre intersezioni regolate da impianti semaforici sulle quali si ritiene di dover intervenire sono Cardinal Massaia/Grosseto, Casteldelfino/Grosseto, Roccavione/Grosseto, Breglio/Stradella, Lucento/Borgaro, Stampini/Orbetello e Lulli/Grosseto;

CONSIDERATO CHE

–           da troppo tempo la zona interessata dai lavori del cantiere di corso Grosseto deve patire intollerabili difficoltà;

–       ad eccezione del quotidiano impiego delle pattuglie della Polizia Municipale per servizi di regolazione del traffico, riconosciuto il giusto merito al Corpo di Polizia Municipale per l’impegno profuso, spiace segnalare che l’Amministrazione non abbia ritenuto di predisporre ulteriori interventi rispetto ai disagi vissuti quotidianamente nella zona in oggetto da automobilisti, residenti e commercianti;

INTERPELLA

La Sindaca e l’Assessore competente per sapere se:

1)      l’Amministrazione sia a conoscenza della problematica situazione del traffico nella zona in oggetto;

2)      la taratura delle intersezioni semaforiche della zona sia stata adattata alla presenza del cantiere;

3)    l’Amministrazione ritenga che i cittadini debbano subire questa mitridatizzazione oppure se intenda predisporre un intervento migliorativo in tempi certi e rapidi.

F.to  Silvio Magliano

INTERPELLANZA – C’è una luce in fondo al tunnel per la cascina in strada Bramafame?

PREMESSO CHE

–        la Cascina Città si trova a Torino in strada Bramafame nel territorio della Circoscrizione 5;

–        lo scrivente aveva effettuato un sopralluogo, insieme a un gruppo di cittadini, il 22 giugno 2017; a tale occasione si riferisce la documentazione fotografica che si allega e che si ritiene ancora utile poiché non si hanno notizie circa l’esecuzione di interventi manutentivi;

RILEVATO CHE

–        la Cascina si trova in una situazione di evidente degrado e abbandono e, dunque, conseguente inutilizzo;

–        negli ultimi anni alcune Associazioni del Terzo Settore hanno manifestato interesse per l’immobile in oggetto e l’area adiacente avviando interlocuzioni sia a livello politico sia burocratico/amministrativo per presentare i propri progetti;

–        tutto ciò è rimasto senza esito perché – come enunciato in risposta all’accesso atti presentato dallo scrivente in data 9 gennaio 2018 alla Direzione Patrimonio – “non possono essere avviate interlocuzioni con eventuali terzi interessati se non a seguito dell’approvazione della modifica al Piano Esecutivo Convenzionato con la previsione di cessione a servizi pubblici dell’area”;

CONSIDERATO

che l’immobile in oggetto, se venisse ristrutturato e messo in sicurezza, avrebbe ottime caratteristiche e peculiarità per divenire un luogo a disposizione della cittadinanza;

INTERPELLA

La Sindaca e l’Assessore competente per sapere se:

1)      l’Amministrazione abbia intenzione, con tempistiche certe e ragionevolmente rapide, di farsi promotrice del superamento dell’attuale fase di stallo per realizzare una soluzione utile e fruibile dalla cittadinanza;

2)      l’Amministrazione, condividendo la proposta esposta al punto precedente, intenda convocare un tavolo tra gli attori coinvolti per giungere ad una soluzione definitiva, possibilmente in tempi brevi, nel precipuo interesse della città e dei cittadini.

F.to Silvio Magliano

Costruzioni abusive? Lor signori si accomodino

Comune di fatto impotente di fronte all’abusivismo edilizio: nel solo Campo Nomadi Le Rose sono 30 gli edifici non autorizzati (per un totale di 48 pratiche aperte), ma mancano i fondi per le demolizioni. Ho notizia del fatto che in questo preciso momento, proprio nel Campo Le Rose, si sta costruendo una palazzina abusiva di due piani.

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Trasporto persone con disabilità, il grido d’allarme dei dipendenti

Dipendenti Tundo da mesi senza stipendio, senza ticket e senza tredicesima. La situazione è gravissima anche per i subappaltatori e relativi dipendenti. La Città faccia sentire la sua voce: se con questa azienda il Comune fa capitolati di gara per il trasporto pubblico, poi non può accettare che la stessa azienda ritardi nel pagamento dei dipendenti.

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