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INTERPELLANZA: Progetto “Giovani per l’integrazione”: cosa succede?

PREMESSO

che il progetto “Giovani per l’Integrazione”, consultabile su sito internet della Città di Torino, era finalizzato all’acquisizione di disponibilità da parte di giovani tra 18 e 29 anni per svolgere attività di facilitazione del dialogo tra cittadini/e e Istituzioni e sperimentare nuove modalità di prima informazione sui servizi offerti dalla Città a chi proviene da Paesi terzi;

RILEVATO CHE

–        attraverso l’espletamento dell’iter relativo all’individuazione dei candidati idonei ai sensi dell’avviso pubblico (mecc. 2016 056599) sarebbero state individuate le persone da avviare allo svolgimento delle attività di facilitazione;

–        l’iter non è stato completato “a seguito di problemi tecnici non previsti” (sito internet www.comune.torino.it/torinogiovani/progett-giovani-per-l-integrazione-annullamento);

–        la selezione e la graduatoria sono state annullate con determinazione dirigenziale n. 72 dell’11 dicembre 2017 (mecc. 2017 45231/070);

CONSIDERATO

che a pagina 38 e seguenti del Programma di Governo per la Città di Torino 2016-2021 (mecc. 2016 03358/002) la forza politica alla guida della Civica Amministrazione esprimeva un rigoglioso cahier di attenzioni, apprezzamenti e buone intenzioni circa il tema dei giovani e delle politiche di integrazione;

INTERPELLA

La Sindaca e l’Assessore competente per sapere:

1)      quali siano i motivi “tecnici” che hanno causato l’annullamento del progetto “Giovani per l’Integrazione”;

2)      quanti e quali progetti erano stati presentati;

3)      se sia possibile conoscere la graduatoria stilata e poi cristallizzata a causa dell’annullamento del progetto;

4)      se sia prevedibile un termine entro cui il progetto “Giovani per l’Integrazione” potrà essere riproposto.

F.to Silvio Magliano

Minisuk in corso Racconigi: la Municipale pulisce, la Giunta si assopisce

Ringrazio la Municipale per l’ottimo lavoro di bonifica nell’ultimo tratto del mercato, che era diventato una sorta di succursale del Barattolo; ma questa Giunta, che evidentemente fa fatica a fare due cose insieme, non ha ancora deciso quale soluzione adottare per dare nuova vita ai sessanta metri compresi tra via Foresto e corso Vittorio. Ed è grave perché, senza un progetto preciso, degrado e abusivismo sono destinati a tornare in tempi brevi.

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Asilo Occupato, «Io l’avevo detto»; Ipab, la Giunta proprio non ci sente

Come da me previsto, dopo essersi dichiarato “possibilista” al termine della Commissione di giovedì scorso, oggi l’Assessore Rolando dà in Consiglio parere negativo alla proposta di inserire tra le dismissioni della Città anche l’immobile di via Alessandria. Fronte Ipab: l’Amministrazione continua a utilizzare i fondi derivanti dalle dismissioni per ripianare il disavanzo delle casse comunali.

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ItaliaOnline, il mio sostegno alla proposta degli Azionisti Dipendenti

Il Comune di Torino valuti la possibilità, dal punto di vista giuridico e tecnico, di acquistare quote della ex Seat Pagine Gialle, come proposto da Assonline. La questione va ben oltre la “campanilistica” difesa del territorio e del suo tessuto imprenditoriale: si tratta di contribuire a difendere un capitale di professionalità e gli asset di un’azienda storica. In questo modo la Città può dire la sua. Ritengo grave, inoltre, che i vertici dell’azienda rifiutino il confronto con le istituzioni.

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Dieci buone ragioni per andare a votare

Care Amiche e cari Amici, io ho appena votato. Invito tutti voi (ciascuno di voi!) a fare altrettanto. Elenco qua a seguire dieci buone ragioni per votare, nell’assoluta convinzione che ve ne siano in realtà molte altre (scrivete le vostre, se volete, nei commenti). A tutti #buonvoto! A tutti buona #democrazia!

Dieci buone ragioni per votare

  1. Perché è nostro diritto.
  2. Perché è nostro dovere.
  3. Perché, citando Giorgio Gaber, “libertà è partecipazione”.
  4. Perché il “voto” è “utile” contro la più pericolosa forza politica: l’astensionismo.
  5. Perché, se anche noi non ci occupiamo di politica, comunque la politica si occuperà di noi.
  6. Perché votando esercitiamo attivamente il nostro diritto alla sovranità (Articolo 1 della Costituzione).
  7. Perché solo avendo votato potremo dire, domani, di avere avuto una pur piccola parte di merito per le cose che andranno bene.
  8. Perché solo avendo votato potremo avere davvero, domani, il diritto di lamentarci per le cose che andranno male.
  9. Perché “nel segreto dell’urna” siamo tutti uguali.
  10. Perché il voto è il sale della democrazia, che si rafforza quando sono tanti a partecipare (vedi punto 3) e si indebolisce quando le persone, per disincanto o sfiducia, la abbandonano.