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INTERPELLANZA – Quartiere Aeronautica: se questa è pulizia…

PREMESSO CHE

–        il quartiere Aeronautica si trova nella zona ovest della città, quasi al confine con il Comune di Grugliasco, nel territorio della Circoscrizione 3;

–        da tempo i residenti segnalano fenomeni di degrado inerenti la zona compresa tra le vie Crea, Chambery, Eritrea, Adamello e limitrofe;

–        lo scrivente ha effettuato una serie di sopralluoghi, insieme a un gruppo di residenti, tra il 29 gennaio 2018 e il 12 febbraio 2018, sia in orario antelucano sia crepuscolare, e ha contestualmente raccolto la documentazione fotografica;

RILEVATO CHE

–           la zona in oggetto è caratterizzata da condizioni di elevato degrado, sporcizia e incuria;

–        come riferito dai residenti, i cestini vengono svuotati dagli operatori dell’AMIAT con una certa regolarità ma, come certificato dalla documentazione fotografica e che è stata raccolta sia in orario mattutino sia in orario vespertino nei giorni immediatamente antecedenti alla redazione del presente atto, sui marciapiedi e sulla carreggiata sono presenti numerosi rifiuti di ogni genere;

–        molti marciapiedi presentano una pavimentazione fortemente dissestata e pertanto potenzialmente perigliosa per i pedoni;

–        gli stessi marciapiedi sono occupati da sporcizia e rifiuti e sono in condizioni tali da risultare, in alcuni tratti, di difficoltosa percorribilità per i pedoni;

–        la situazione di degrado e sporcizia è particolarmente accentuata nei pressi dell’area sita in via Crea 28, al cui interno risultano presenti alcuni veicoli, in quello che è de facto diventato un deposito e non si sa se autorizzato o meno;

CONSIDERATO CHE

–        solo nei facili slogan elettorali la forza politica alla guida della Civica Amministrazione esprime impegno e attenzione per i quartieri non centrali;

–        lo scrivente aveva già rappresentato la situazione di degrado del quartiere Aeronautica con un’interpellanza (mecc. 2017 03503/002) presentata il 6 settembre 2017 e discussa in Consiglio Comunale il 9 ottobre 2017, evidentemente improduttiva di efficacia empiricamente riscontrabile;

INTERPELLA

La Sindaca e l’Assessore competente per sapere:

1)      quanti siano attualmente i passaggi di AMIAT nella zona in oggetto: giorni, orari e eventuale azienda in subappalto;

2)      quali tipi di interventi vengano eseguiti nella zona per la pulizia dei marciapiedi e delle carreggiate (spazzamento manuale, pulizia meccanizzata, svuotamento cestini, svuotamento bidoni/cassonetti, eccetera);

3)      quale sia il giudizio dell’Amministrazione in merito agli interventi di AMIAT (e delle eventuali aziende in subappalto), se venga effettuato un controllo di qualità del servizio e, se sì, con quali esiti;

4)      se l’Amministrazione ritenga che i cittadini, residenti in un quartiere non centrale della nostra amata città, meritino di passeggiare in orario crepuscolare o vespertino in una tale situazione di carenza di igiene;

5)      se, in quali e quante occasioni l’Amministrazione abbia formalmente contattato i frontisti per sollecitarli affinché si attivassero per la pulizia dei marciapiedi di loro competenza;

6)      se la motivazione dell’attuale stato di sporcizia dei marciapiedi sia da ricercarsi nella carenza di attenzione dei frontisti oppure in una mancata collaborazione tra frontisti e Amministrazione (per quanto di competenza concorrente) oppure se sia colpa dell’inerzia dell’Amministrazione stessa;

7)      chi sia ritenuto responsabile dall’Amministrazione per lo stato di sporcizia delle carreggiate;

8)      se l’Amministrazione intenda stanziare nel Bilancio di Previsione 2018 maggiori risorse finanziarie per pianificare un incremento della pulizia e dell’igiene della città;

9)      se l’Amministrazione abbia intenzione di provvedere al rifacimento della pavimentazione dei molti marciapiedi dissestati presenti nelle vie oggetto del presente atto;

10)    se l’Amministrazione abbia un progetto per l’area occupata da una fabbrica abbandonata in via Chambery angolo via Parmetola oppure se sia stato avviato un confronto con il proprietario dell’area/fabbrica per pianificare il risanamento e/o la ristrutturazione;

11)    se l’Amministrazione abbia eseguito controlli e accertamenti nell’area occupata come deposito di auto in via Crea 28 e quali gli eventuali esiti;

12)    se l’Amministrazione abbia effettuato controlli (da ottobre 2017 ad oggi) in via Eritrea 60 presso il locale “Bum Bum club”, per quanto di competenza della Polizia Municipale, e abbia attivato una collaborazione con le forze dell’ordine per realizzare soluzioni efficaci rispetto ai frequenti problemi di disturbo della quiete pubblica e risse;

13)    se la Polizia Municipale abbia recentemente effettuato controlli rispetto all’osservanza del dettato del Regolamento di Polizia Urbana – nello specifico in merito alla vendita di bevande in contenitori di vetro e al disturbo della quiete pubblica da parte degli avventori nelle immediate adiacenze del locale – tenuto conto sia del gran numero di bottiglie di birra, spesso spaccate e pertanto appuntite e taglienti, che quasi quotidianamente caratterizzano il tratto di marciapiede e di carreggiata antistante il locale sia delle frequenti lamentele dei residenti per il disturbo e le frequenti risse.

F.to     Silvio Magliano

INTERPELLANZA – Camminare fa bene ma può essere pericoloso: l’Amministrazione cosa fa per gli scolari di Borgo Crimea?

PREMESSO CHE

–        la Scuola Primaria San Giovanni Bosco ha sede in via Manara 10, quartiere Borgo Crimea nel territorio della Circoscrizione 8;

–        lo scrivente ha effettuato un sopralluogo in data 6 febbraio 2018 insieme a un gruppo di genitori e cittadini per verificare di persona la problematica lamentata;

RILEVATO CHE

–        gli scolari della Scuola San Giovanni Bosco si recano presso la palestra della Scuola Media Statale Nievo Matteotti per svolgere le lezioni di educazione fisica;

–        lo spostamento avviene a piedi percorrendo via Manara, largo Mentana con l’attraversamento di via della Brocca, per poi riprendere via Manara e giungere a destinazione;

CONSIDERATO CHE

–        il percorso è abbastanza breve ma si tratta di un gran numero di bambini in età scolare che quotidianamente intraprendono il suddetto percorso accompagnati dalle loro insegnanti;

–        lungo via Manara è presente il marciapiede, invece il passaggio in largo Mentana e l’attraversamento di via della Brocca è a raso e non è né demarcato né protetto;

–        si aggiunga che spesso molti veicoli occupano l’area di intersezione in largo Mentana, in posizione che parrebbe vietata dal Codice della Strada, impedendo la visuale ai veicoli in circolazione dinamica e costringendo i bambini a districarsi tra le auto in sosta;

–        l’attraversamento pedonale di via della Brocca è caratterizzato dalla presenza di sola segnaletica orizzontale;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. se l’Amministrazione, sollecitato un rapido e necessario concerto tra i Settori competenti, sia in grado di collocare elementi di arredo urbano per proteggere il passaggio dei pedoni in largo Mentana e impedire la sosta dei veicoli in area di intersezione;
  2. quanti siano i controlli di polizia stradale (quindi eccetto gli eventuali servizi di sorveglianza e regolazione traffico per entrata/uscita scuole) nella zona in oggetto da parte della competente Sezione Territoriale della Polizia Municipale e quante le sanzioni per divieto di sosta in area di intersezione largo Mentana/via della Brocca riferite all’anno 2017;
  3. se e quali altre misure l’Amministrazione abbia intenzione di realizzare o abbia già in programma per garantire maggiore sicurezza.

F.to  Silvio Magliano

INTERPELLANZA: Progetto “Giovani per l’integrazione”: cosa succede?

PREMESSO

che il progetto “Giovani per l’Integrazione”, consultabile su sito internet della Città di Torino, era finalizzato all’acquisizione di disponibilità da parte di giovani tra 18 e 29 anni per svolgere attività di facilitazione del dialogo tra cittadini/e e Istituzioni e sperimentare nuove modalità di prima informazione sui servizi offerti dalla Città a chi proviene da Paesi terzi;

RILEVATO CHE

–        attraverso l’espletamento dell’iter relativo all’individuazione dei candidati idonei ai sensi dell’avviso pubblico (mecc. 2016 056599) sarebbero state individuate le persone da avviare allo svolgimento delle attività di facilitazione;

–        l’iter non è stato completato “a seguito di problemi tecnici non previsti” (sito internet www.comune.torino.it/torinogiovani/progett-giovani-per-l-integrazione-annullamento);

–        la selezione e la graduatoria sono state annullate con determinazione dirigenziale n. 72 dell’11 dicembre 2017 (mecc. 2017 45231/070);

CONSIDERATO

che a pagina 38 e seguenti del Programma di Governo per la Città di Torino 2016-2021 (mecc. 2016 03358/002) la forza politica alla guida della Civica Amministrazione esprimeva un rigoglioso cahier di attenzioni, apprezzamenti e buone intenzioni circa il tema dei giovani e delle politiche di integrazione;

INTERPELLA

La Sindaca e l’Assessore competente per sapere:

1)      quali siano i motivi “tecnici” che hanno causato l’annullamento del progetto “Giovani per l’Integrazione”;

2)      quanti e quali progetti erano stati presentati;

3)      se sia possibile conoscere la graduatoria stilata e poi cristallizzata a causa dell’annullamento del progetto;

4)      se sia prevedibile un termine entro cui il progetto “Giovani per l’Integrazione” potrà essere riproposto.

F.to Silvio Magliano

INTERPELLANZA – Madonna del Pilone: perché si stravolge la viabilità anziché fare rispettare il codice della strada?

PREMESSO CHE

–        il complesso ex Villa Angelica Santissimo Redentore, risalente al 1700, è attualmente oggetto di un ampio e importante intervento di restauro, con attenzione posta agli aspetti energetici e della sostenibilità per convertirlo a finalità residenziale civile;

–        il riferimento è all’area compresa tra via Don Cocchi e strada comunale Val San Martino nel quartiere Madonna del Pilone;

–        lo scrivente ha effettuato un sopralluogo in data 30 gennaio 2018 insieme a un gruppo di residenti;

RILEVATO CHE

–        come risulterebbe da una recente riunione in Circoscrizione, la società incaricata della ristrutturazione, presentando il proprio progetto, ha domandato/manifestato l’intenzione di allargare i marciapiedi di via Don Cocchi e di piantare filari di alberate per l’intera lunghezza della via;

–        via Don Cocchi è attualmente una strada a doppio senso di marcia che funge da bretella di collegamento tra largo Tabacchi e piazza Hermada/strada comunale Val San Martino, percorso molto utile per decongestionare il traffico sempre presente in prossimità dell’intersezione semaforica in corso Sella/corso Gabetti;

CONSIDERATO CHE

–        via Don Cocchi è una strada molto utilizzata per salire/scendere dalla collina fungendo da naturale bypass per evitare il traffico intenso che caratterizza la suddetta intersezione tra corso Sella e corso Gabetti;

–        l’area di piazza Hermada e le vie limitrofe continuano ad essere connotate dall’assidua presenza di veicoli in sosta a centro strada, realtà in netto contrasto con l’impegno dichiarato dall’Amministrazione contro la “mala sosta”;

–        per sottolineare la rilevanza della questione, in merito a quanto esposto al punto precedente lo scrivente aveva presentato un’interpellanza il 7 settembre 2017 (mecc. 2017 03512/002);

INTERPELLA

La Sindaca e l’Assessore competente per sapere:

1)      chi sia il proprietario dell’area compresa tra via Don Cocchi e strada comunale Val San Martino e quale sia l’impresa immobiliare incaricata dell’esecuzione dei lavori di ristrutturazione;

2)      se gli uffici della Civica Amministrazione abbiano accertato la presenza del cartello di cantiere (ex articolo 27 comma 4 D.P.R. 380/2001);

3)      se abbiano fondamento le ipotesi di realizzazione del senso unico di marcia in via Don Cocchi con contestuale ampliamento dei marciapiedi e posa alberature;

4)      se, in merito al quesito di cui al punto precedente, l’Amministrazione abbia intrapreso un percorso partecipato con i residenti, per condividere le scelte e ascoltare le opinioni, prima di giungere alla decisione definitiva e se contestualmente siano stati effettuati studi e valutazioni in merito ai flussi di traffico;

5)      se l’Amministrazione abbia intenzione di incrementare la presenza di pattuglie della Polizia Municipale in piazza Hermada e vie limitrofe per controlli di polizia stradale, viabilità e soste;

6)      quante siano le sanzioni comminate dalla Polizia Municipale per divieto di sosta, da settembre 2017 ad oggi, nella zona di piazza Hermada e vie limitrofe;

7)      se l’Amministrazione, eseguite le valutazioni tecniche all’uopo necessarie, intenda intervenire per realizzare un manufatto (ad esempio una banchina rialzata, come suggerito nella precedente interpellanza) che impedisca la sosta dei veicoli a centro strada in una posizione molto pericolosa.

F.to  Silvio Magliano

INTERPELLANZA – Permessi di sosta per associazioni di volontariato

PREMESSO

che fino all’anno trascorso le associazioni di volontariato usufruivano di permessi di sosta gratuiti per alcuni mezzi dei volontari, laddove la sede operativa fosse in zona sosta a pagamento. In occasione della richiesta di rinnovo, agevolazione concessa in funzione della utilità sociale da circa 20 anni, alcune organizzazioni (tra cui Fondazione di Promozione sociale che coordina circa venti associazioni e beneficiava di sette permessi) hanno ricevuto un diniego, in quanto la esenzione sarà dal 2018 rinnovata solo per le attività di assistenza sanitaria, ad esempio accompagnamento di malati;

CONSIDERATO

che le funzioni di tutela e di assistenza si esercitano anche attraverso la attività di informazione e di consulenza, nonché di assistenza e – se del caso- di vertenza in sede giudiziaria o in pratiche per e verso le pubbliche amministrazioni, esplicandosi quindi in accoglienza, sportello, colloqui, compilazioni, eccetera erogati attraverso i volontari;

SOTTOLINEATO

che le associazioni di tutela e di promozione dei diritti non si avvalgono di contributi pubblici, in quanto non erogano direttamente servizi che gli Enti potrebbero convenzionare, ma la loro funzione si esercita in piena indipendenza. Nella preoccupazione che l’onere della sosta possa rallentare la disponibilità dei volontari che già offrono il loro tempo e le loro competenze, limitando conseguentemente gli orari di ricevimento delle persone bisognose di orientamento e di supporto;

INTERPELLANO

La Sindaca e l’Assessore competente per conoscere:

1)  se siano informati delle determinazioni di esclusione assunte da GTT;

2)  se non ritengano di intervenire per riallineare le agevolazioni allo stato precedente, in considerazione della funzione sociale erogata dalle associazioni in ambiti sensibili di diritti primari.

F.to  Eleonora Artesio, Silvio Magliano