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INTERPELLANZA – Degrado in Via Ceresole: Barriera di Milano attende che alle promesse dell’Amministrazione seguano i fatti

PREMESSO CHE

–        via Ceresole si trova nel quartiere Barriera di Milano, nel territorio della Circoscrizione 6;

–        in via Ceresole n. 30, in corrispondenza dell’incrocio con via Verres, giace in totale stato di abbandono un                      capannone inutilizzato da molti anni;

–        lo scrivente ha effettuato un sopralluogo, insieme ad un gruppo di residenti, in data 20 febbraio 2018;

RILEVATO CHE

–        i residenti segnalano che il capannone, inutilizzato da anni, è diventato rifugio per insetti, roditori e volatili;

–        negli anni passati, prima di alcuni interventi tesi a limitare l’accessibilità all’immobile, l’area era occupata da                extracomunitari ed era luogo di spaccio di sostanze stupefacenti;

–         l’igiene risulta molto carente e stessa connotazione ha il marciapiede antistante;

CONSIDERATO

che nel corso della campagna elettorale per le Comunali 2016 la forza politica alla guida della Civica Amministrazione aveva ripetutamente promesso attenzione per le periferie urbane, dichiarazioni d’intenti a cui è evidentemente seguita una forte “amnesia” che lo scrivente, avendo a cuore il bene della città, auspica sia solo una difficoltà contingente;

INTERPELLA

La Sindaca e l’Assessore competente per sapere:

1)       chi sia il proprietario del capannone;

2)      qualora fosse proprietà di un privato, se l’Amministrazione abbia recentemente contattato la proprietà per                    sollecitare un intervento di pulizia, bonifica e ripristino;

3)      qualora fosse di proprietà pubblica, se l’Amministrazione abbia un progetto per la ristrutturazione o la                            riconversione del capannone in oggetto;

4)      se l’Amministrazione sia in grado di riferire in merito alla probabile presenza di amianto nella struttura del                  capannone;

5)      se, indipendentemente dalla proprietà, l’Amministrazione possa ravvisare esigenze di tutela dell’igiene                           pubblica  tali da programmare un intervento di pulizia, disinfestazione e rimozione di detriti e rifiuti di varia                 natura;

6)      se l’Amministrazione sia in grado di eseguire maggiori controlli per disincentivare l’abbandono di rifiuti di ogni            genere sui marciapiedi adiacenti al capannone in oggetto;

7)      se l’Amministrazione voglia chiedere ad AMIAT una pulizia straordinaria dei marciapiedi per rimuovere i                      rifiuti fuori dai cassonetti e le numerose deiezioni belluine.

F.to  Silvio Magliano

INTERPELLANZA – Degrado in Via Fossata: l’Amministrazione intende intervenire?

PREMESSO CHE

–        in via Fossata n. 88 a Torino è presente un capannone che era la sede operativa della ditta Carlini S.a.s.;

–        esso si trova in una zona di confine tra le Circoscrizioni 5 (quartiere Borgata Vittoria) e 6 (quartiere Barriera di           Milano);

–        lo scrivente ha effettuato un sopralluogo, insieme a un gruppo di residenti, in data 20 febbraio 2018;

RILEVATO CHE

–        la ditta Carlini S.a.s. risulterebbe fallita o comunque non più occupante l’area in oggetto già da tempo;

–        come riferito da numerosi cittadini, il capannone e l’area adiacente versano in totale stato di abbandono e                     degrado;

–        nel mese di aprile 2017 la zona è stata interessata da un incendio che, secondo quanto riportato dagli organi di             informazione, avrebbe natura dolosa;

CONSIDERATO

che l’area ove sorge il capannone in oggetto è parte di un contesto in forte trasformazione dal punto di vista urbanistico;

INTERPELLA

La Sindaca e l’Assessore competente per sapere:

1)       chi sia il proprietario dell’area in cui sorge il capannone in oggetto;

2)      qualora fosse proprietà di un privato, se l’Amministrazione lo abbia recentemente contattato per sollecitare un            intervento di pulizia, bonifica e ripristino;

3)      qualora fosse di proprietà pubblica, se l’Amministrazione abbia un progetto per la ristrutturazione o la                            riconversione dell’area in oggetto;

4)      se l’Amministrazione sia in grado di riferire in merito alla probabile presenza di amianto nella struttura del                 capannone e/o se sia intenzione di domandare l’intervento dell’ARPA;

5)      se, indipendentemente dalla proprietà, l’Amministrazione possa ravvisare esigenze di tutela dell’igiene                            pubblica tali da ritenere opportuno disporre un intervento di pulizia e rimozione dei detriti e dei rifiuti di varia            natura.

F.to  Silvio Magliano

INTERPELLANZA – Tempi semaforici nella zona del cantiere di Corso Grosseto: quando la taratura (dei semafori) manca, il traffico impazzisce!

PREMESSO CHE

–      i lavori per l’abbattimento del cavalcavia di corso Grosseto e la realizzazione della nuova viabilità, iniziati nell’autunno del 2017, richiederanno tempi lunghi per giungere a conclusione;

–        il rinvenimento di amianto alla base dell’infrastruttura e il ricorso al TAR presentato dal Comune di Venaria rischiano concretamente di allungarne ulteriormente i termini;

–           la viabilità della zona è da mesi rivoluzionata e stravolta dalla presenza del cantiere;

–       di grave impatto sono le ripercussioni negative su traffico, perdita di posti auto e calo di fatturato per molti commercianti;

RILEVATO CHE

–         i nuovi flussi di traffico risultano molto caotici, con picchi estremi nelle ore di punta, in tutta la zona interessata dal cantiere;

–             alcune strade sono sovente congestionate dal traffico mentre altre appaiono inutilizzate;

–        la taratura degli impianti semaforici sembra inadeguata a fronteggiare le attuali condizioni di viabilità e traffico;

–        l’intersezione tra le vie Belgirate/Breglio e Stradella (in direzione via Belgirate) è regolata da una lanterna semaforica il cui “verde” dura circa sei secondi, tempo assolutamente insufficiente a fronte di flussi di traffico decisamente consistenti (molti automobilisti percorrono via Cesalpino, parallela alla Spina Reale, come direttrice alternativa nella speranza di evitare gli ingorghi);

–        assolutamente inadeguata è anche la durata del “verde” nell’intersezione tra le vie Lucento e Stradella, primo diretto sfogo derivante dall’assenza del cavalcavia di corso Grosseto;

–        altre intersezioni regolate da impianti semaforici sulle quali si ritiene di dover intervenire sono Cardinal Massaia/Grosseto, Casteldelfino/Grosseto, Roccavione/Grosseto, Breglio/Stradella, Lucento/Borgaro, Stampini/Orbetello e Lulli/Grosseto;

CONSIDERATO CHE

–           da troppo tempo la zona interessata dai lavori del cantiere di corso Grosseto deve patire intollerabili difficoltà;

–       ad eccezione del quotidiano impiego delle pattuglie della Polizia Municipale per servizi di regolazione del traffico, riconosciuto il giusto merito al Corpo di Polizia Municipale per l’impegno profuso, spiace segnalare che l’Amministrazione non abbia ritenuto di predisporre ulteriori interventi rispetto ai disagi vissuti quotidianamente nella zona in oggetto da automobilisti, residenti e commercianti;

INTERPELLA

La Sindaca e l’Assessore competente per sapere se:

1)      l’Amministrazione sia a conoscenza della problematica situazione del traffico nella zona in oggetto;

2)      la taratura delle intersezioni semaforiche della zona sia stata adattata alla presenza del cantiere;

3)    l’Amministrazione ritenga che i cittadini debbano subire questa mitridatizzazione oppure se intenda predisporre un intervento migliorativo in tempi certi e rapidi.

F.to  Silvio Magliano

INTERPELLANZA – C’è una luce in fondo al tunnel per la cascina in strada Bramafame?

PREMESSO CHE

–        la Cascina Città si trova a Torino in strada Bramafame nel territorio della Circoscrizione 5;

–        lo scrivente aveva effettuato un sopralluogo, insieme a un gruppo di cittadini, il 22 giugno 2017; a tale occasione si riferisce la documentazione fotografica che si allega e che si ritiene ancora utile poiché non si hanno notizie circa l’esecuzione di interventi manutentivi;

RILEVATO CHE

–        la Cascina si trova in una situazione di evidente degrado e abbandono e, dunque, conseguente inutilizzo;

–        negli ultimi anni alcune Associazioni del Terzo Settore hanno manifestato interesse per l’immobile in oggetto e l’area adiacente avviando interlocuzioni sia a livello politico sia burocratico/amministrativo per presentare i propri progetti;

–        tutto ciò è rimasto senza esito perché – come enunciato in risposta all’accesso atti presentato dallo scrivente in data 9 gennaio 2018 alla Direzione Patrimonio – “non possono essere avviate interlocuzioni con eventuali terzi interessati se non a seguito dell’approvazione della modifica al Piano Esecutivo Convenzionato con la previsione di cessione a servizi pubblici dell’area”;

CONSIDERATO

che l’immobile in oggetto, se venisse ristrutturato e messo in sicurezza, avrebbe ottime caratteristiche e peculiarità per divenire un luogo a disposizione della cittadinanza;

INTERPELLA

La Sindaca e l’Assessore competente per sapere se:

1)      l’Amministrazione abbia intenzione, con tempistiche certe e ragionevolmente rapide, di farsi promotrice del superamento dell’attuale fase di stallo per realizzare una soluzione utile e fruibile dalla cittadinanza;

2)      l’Amministrazione, condividendo la proposta esposta al punto precedente, intenda convocare un tavolo tra gli attori coinvolti per giungere ad una soluzione definitiva, possibilmente in tempi brevi, nel precipuo interesse della città e dei cittadini.

F.to Silvio Magliano

INTERPELLANZA: Passaggio di dipendenti dal Comune a SORIS: quali parametri alla base della scelta? Quale la ratio dell’operazione?

PREMESSO CHE

–        SORIS (Società Riscossioni S.p.A.) è la società di riscossione della Città di Torino e della Regione Piemonte;

–        SORIS è soggetta alla direzione e al coordinamento del Comune di Torino;

–        la sede legale, gli uffici della Direzione e dell’Amministrazione hanno sede a Torino in via Vigone n. 80;

–      SORIS si pone come obiettivo l’erogazione di un “servizio tempestivo, chiaro e trasparente per garantire al      cittadino-utente efficienza, sicurezza e risparmio di tempo, nonché per coinvolgerlo in una logica di equità contributiva e di rispetto dei diritti dei contribuenti”;

RILEVATO CHE

–       in data 20 febbraio u.s., su proposta dell’Assessore al Bilancio e ai Tributi dott. Sergio Rolando, la Giunta ha deliberato l’approvazione di un protocollo di intesa tra Città e SORIS S.p.A.; tale protocollo prevede il distacco temporaneo di personale comunale per l’attuazione del piano di potenziamento delle attività di riscossione;

–      è pertanto stabilito il “prestito” di risorse professionali dalla Città di Torino a SORIS che, come riferito da organi di stampa, ammonterebbero a dodici unità;

CONSIDERATO CHE

–     con queste nuove dodici risorse, considerando anche altri recenti inserimenti di personale, in pochi mesi gli addetti di SORIS sono passati da 45 a 80;

–       SORIS è considerata un’eccellenza tra le partecipate della Civica Amministrazione;

–   questo alto livello è garantito anche da una rigorosa selezione a monte delle risorse umane, sulla base di competenze ed esperienza;

–       la specificità e la tecnicità della materia esigono una preparazione specifica;

INTERPELLA

La Sindaca e l’Assessore competente per sapere:

1)     quali interlocuzioni – e con quali soggetti (Consiglio di Amministrazione, Regione Piemonte, Presidente) – abbia intrapreso la Giunta prima di decidere tale operazione;

2)    quale sia stato il riscontro di queste interlocuzioni;

3)    quali parametri abbiano guidato la scelta dei dodici dipendenti;

4)    quali competenze e capacità peculiari abbiano dimostrato i dipendenti selezionati per lo spostamento e perché    (in base a quali parametri oggettivi e di merito) siano stati preferiti ad altri;

5)   se tutte le immissioni di personale effettuate fino ad oggi, quindi antecedenti all’operazione in oggetto, siano andate a buon fine.

F.to Silvio Magliano