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INTERPELLANZA – Cerco un po’ d’Africa nel giardino di via Forlì, ma tra l’oleandro e il baobab trovo di tutto: siringhe, sporcizia e degrado (in compenso, non trovo panchine)

PREMESSO CHE

  • all’incrocio tra via Pianezza e via Forlì si trova una piccola area verde;
  • tale area verde, tra le non moltissime del quartiere Lucento, si estende per meno di trecento metri quadri, è costituita da un boschetto di una ventina di conifere ed è percorsa da un viottolo interno;
  • al piccolo giardino si può accedere soltanto tramite due scalinate – peraltro strette, scoscese e ripide, nonché del tutto inaccessibili alle persone con disabilità motoria – da via Forlì o da via Pianezza, oppure da via Givoletto;
  • lo scrivente ha effettuato in zona un sopralluogo in data 24 aprile u.s. insieme ad alcuni residenti, riscontrando diverse criticità;

RILEVATO  CHE

  • l’erba, le ortiche e altri vegetali a basso fusto crescono rigogliosi su tutta la superficie dell’area verde;
  • tale rigoglio vale sono in parte a coprire la sporcizia (cartacce, rifiuti, resti alimentari di ogni tipo e le confezioni delle siringhe usate dai tossicodipendenti) sottostante;
  • alcuni tronchi, residuo di piante abbattute, non sono stati rimossi, e rappresentano non soltanto un ingombro del tutto superfluo, ma anche un pericolo per i passanti;
  • i residenti riferiscono di aver più volte avvistato topi e ratti aggirarsi sotto gli abeti del giardino;
  • più di uno dei suddetti alberi ancora risulta morente o comunque sofferente, presentando rami secchi, cadenti e pericolanti;
  • le fronde delle piante in corrispondenza del muro di cinta che separa l’area verde dal cortile dei condomini confinanti verso corso Potenza invadono lo spazio del cortile, pertinenza di tali abitazioni;
  • uno degli alberi (il secondo per chi proviene da via Givoletto) è da tempo segnato con vernice rossa a indicare la necessità di un abbattimento;
  • l’area risulta del tutto priva di panchine e di altri arredi urbani (giochi, fontanelle, …) atti a renderla davvero fruibile per la cittadinanza;

CONSIDERATO CHE

  • l’unico scalino da superare per chi desidera accedere al giardino da via Givoletto è comunque una barriera insuperabile per chi si muova in sedia a rotelle, dal momento che non vi sono né scivoli né rampe: il giardino risulta dunque del tutto non accessibile alle persone con disabilità motoria;
  • la cura della città parte dai dettagli (anche uno spazio di pochi metri quadri, in questo caso un’area verde, può fare la differenza in termini di vivibilità per un’intera zona);
  • non sono molte le aree verdi del quartiere Lucento, pertanto ciascuna di esse è particolarmente preziosa per la vivibilità del quartiere;
  • la forza politica al governo della Città di Torino considera la cura per l’ambiente e la vivibilità delle periferie capisaldi fondamentali del proprio programma politico;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. quali siano i progetti dell’Amministrazione relativamente all’area verde oggetto del presente atto;
  2. se sia intenzione dell’Amministrazione provvedere alla collocazione di panchine e/o di altri arredi urbani;
  3. quanti e quali siano i passaggi di Amiat nell’area verde in oggetto, e se tale numero sia considerato adeguato (per risultati ed efficacia) alla luce delle condizioni di carente pulizia;
  4. se l’Amministrazione intenda eventualmente valutare un incremento del numero di passaggi;
  5. quali interventi di taglio dell’erba siano previsti nelle prossime settimane;
  6. come e con quali azioni mirate si intenda intervenire per migliorare le condizioni degli alberi e, in generale, delle piante del giardino, ed eventualmente in quali tempistiche;
  7. se si intenda creare uno scivolo o collocare una rampa per rendere il giardino accessibile per le persone con disabilità motoria perlomeno da via Givoletto.

Silvio Magliano

INTERPELLANZA – Concerto del 25 aprile: la Sindaca in piazza…e il vetro pure

I sottoscritti Consiglieri Comunali,

PREMESSO CHE

– nella giornata di mercoledì 25 aprile 2018 si è tenuto in piazza Castello, a partire dalle 17.30, il concerto dei Modena City Ramblers, in occasione della Festa della Liberazione;

– il concerto, organizzato dal Polo del ‘900 con il sostegno del Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio Regionale del Piemonte per la Festa della Liberazione, si sarebbe dovuto tenere, in un primo momento, in piazza Albarello;

– le foto e le testimonianze di molti dei presenti raccontano di una piazza Castello stipata, alla quale si poteva accedere introducendo liberamente vetro e bottiglie;

– chi era presente parla di assenza, totale o quasi, di controlli, di steward e di transenne;

INTERPELLANO

La Sindaca e l’Assessore competente per sapere:

1) quali atti formali siano stati predisposti dall’Amministrazione Civica per l’organizzazione e per la sicurezza dell’evento e per la tutela dei partecipanti;

2) quali autorizzazioni preventive siano state rilasciate dagli Uffici comunali;

3) se sia stata emessa un’ordinanza “anti-vetro”;

4) se sia stato chiuso il posteggio sotterraneo “piazza Castello”;

5) se (ed eventualmente in che data e con quale modalità) il concerto dei Modena City Ramblers sia stato preceduto da un sopralluogo tecnico;

6) se (ed eventualmente in che data e con quale modalità) prima del concerto si sia riunita una Commissione di vigilanza;

7) se sia stato compilato un piano per la sicurezza (comprensivo delle valutazioni di tutti i rischi) e se siano stati predisposti servizi di vigilanza della Polizia Municipale con appositi ordini di servizio;

8) quali criteri (predisposizione di corridoi di sicurezza, divisione della piazza in settori, disposizione di transenne, presenza di corridoi separati per l’ingresso e per l’uscita del pubblico, …) siano stati seguiti per garantire la sicurezza dei presenti;

9) quanti steward siano stati impiegati durante il concerto e se tale cifra sia considerata sufficiente alla luce della tipologia di evento e del pubblico presente (quasi 10mila persone);

10) quali misure siano state prese per scongiurare la presenza di venditori abusivi;

11) se siano state rispettate le prescrizioni della Circolare Gabrielli.

F.to:  Silvio Magliano, Francesco Tresso, Stefano Lo Russo, Roberto Rosso

INTERPELLANZA – Spina Reale: troppe spine, poche rose!

Il sottoscritto Consigliere Comunale,

PREMESSO CHE

– la Spina Reale è un’opera architettonica e urbanistica che si sviluppa lungo l’asse della vecchia ferrovia Torino -Ceres;

– la realizzazione di questa passeggiata, progettata a partire dai primi anni Novanta, costituiva un passo importante nel più generale intento di riqualificazione dell’intero quartiere Madonna di Campagna;

– questo lungo tratto di passeggiata permetteva ai cittadini ore di svago lontane dal traffico, camminando liberamente e serenamente senza pericoli specialmente per bambini e adolescenti;

– il percorso pedonale, peraltro molto piacevole, era dotato altresì di un’ottima illuminazione ed era curato con una costante manutenzione di alberi, siepi e fioriere; addirittura qua e là spuntavano spontanei cespi di lavanda, rari e inusuali per il contesto urbano;

– questo percorso, particolarmente curato, era liberamente e quotidianamente frequentato  da molti cittadini, così da essere pomposamente soprannominato dai residenti un “lungomare”;

RILEVATO CHE

– lungo tutto il percorso della Spina Reale si rilevano degrado, sporcizia ed evidenti segni di atti vandalici ai danni degli elementi di arredo dell’opera;

– l’iniziale bellezza è degradata e decaduta inesorabilmente;

– i cittadini lamentano un progressivo abbandono, o quanto meno una cura assolutamente insufficiente riguardo alle fioriere e alle siepi, un tempo rigogliose invece oggi per lo più rinsecchite;

– alcune piante – abbattute, potate o rimosse – non sono mai state sostitute;

– gran parte delle opere murarie e degli arredi urbani sono in molti punti ammalorati, con mattoni caduti a terra o totalmente scomparsi e con muretti di contenimento spesso in equilibrio instabile con grave rischio per gli incolpevoli e malcapitati passanti;

– gli spazi immediatamente confinanti, che dovevano creare un contorno gradevole alla vista e vivibile per la cittadinanza, come il piazzale di fronte al civico 192 di via Stradella, presentano oggi arredi urbani degradati e i “toretti” sono ormai senz’acqua e messi a contorno di una piccola vasca ormai priva di acqua;

– altri spazi limitrofi, utili al gioco dei ragazzi, presentano pericolose sconnessioni e numerose buche nel piano lastricato;

– gli spazi sono diventati ormai preda di una crescente e sempre più baldanzosa presenza di viandanti, vagabondi senza stabile dimora e personaggi alquanto equivoci, dediti allo spaccio nelle ore notturne e spesso anche in quelle diurne;

– a causa di questa presenza malavitosa ed incontrastata i cittadini si sentono impossibilitati ad un corretto, tranquillo e sereno utilizzo degli spazi che invece dovrebbero essere, in quanto pubblici, fruibili da tutti senza alcun problema;

– ormai da troppo tempo i cittadini residenti si sentono defraudati nella loro libertà di movimento e protestano vivacemente per una situazione ormai oltre il limine della umana tollerabilità, in uno spazio che sta divenendo una vergognosa “no man’s land” e con il non trascurabile e grave problema che vede le abitazioni circostanti perdere costantemente di valore di mercato;

– la pulizia risulta gravemente carente lungo tutto il percorso in oggetto;

CONSIDERATO CHE

– l’area in oggetto, se venisse opportunamente curata e manutenuta, avrebbe tutte le potenzialità per tornare a essere un luogo autenticamente fruibile da parte dei cittadini, specialmente in vista della bella stagione, delle temperature miti e delle fioriture del periodo;

– se la Spina Reale fosse protagonista di una manutenzione all’altezza del suo nome essa potrebbe tornare ad essere uno spazio pubblico dotato di una propria spiccata soggettività e di particolare pregio, vanto per i cittadini residenti in una zona tanto ricca di storia quanto dimenticata dall’Amministrazione 5 stelle;

INTERPELLA

La Sindaca e l’Assessore competente per sapere se:

1) l’Amministrazione abbia un programma per arginare il degrado ambientale nella Spina Reale;

2) l’Amministrazione intenda intervenire per ripristinare quegli elementi dell’arredo urbano ad oggi danneggiati o mancanti;

3) l’Amministrazione ritenga utile incrementare la presenza di pattuglie della Polizia Municipale lungo la Spina Reale, specialmente durante le ore serali e notturne nel corso dei mesi primaverili/estivi, per finalità di sicurezza urbana;

4) l’Amministrazione ritenga di essere in grado di contrastare i fenomeni di microcriminalità nella Spina Reale disponendo in maniera efficiente delle risorse (umane, strumentali, esperienziali) del Corpo di Polizia Municipale oppure se valuti di portare al Tavolo della Sicurezza la situazione rappresentata per organizzare una risposta coordinata con le altre forze di polizia;

5) e quali provvedimenti abbia intenzione di mettere in atto l’Amministrazione per garantire sicurezza, decoro, manutenzione, pulizia e per restituire alla Spina Reale la dignità che le compete e ai cittadini il rispetto che meritano;

6) e a quali altre misure l’Amministrazione stia pensando per consentire a questa porzione di territorio di rivivere socialmente e culturalmente e per valorizzare e tutelare le attività commerciali presenti, o comunque almeno le poche sopravvissute.

F.to   Silvio Magliano

INTERPELLANZA – Quali sono le intenzioni dell’Amministrazione in tema di derivati?

I sottoscritti Consiglieri Comunali,

PREMESSO

che i primi anni Duemila videro la stipula di una serie di contratti di finanza derivata, alcuni scaduti, altri in vita fino al 2037, che hanno comportato oneri finanziari molto rilevanti per le casse comunali e la conseguente necessità di restringere il pacchetto dei servizi alla persona e alla cittadinanza erogati dalla Civica Amministrazione;

RILEVATO CHE

– come da Nota Integrativa allegata al Bilancio di previsione finanziario 2018, risulta che siano 18 i contratti relativi a strumenti finanziari derivati e contratti di finanziamento che includano una componente derivata;

– al 31 dicembre 2017 essi generavano un debito residuo per le casse comunali pari a Euro 586.461.589,56 e un “mark to market” in territorio negativo per Euro 148.457.452;

– il saldo dei derivati ha segno negativo per la Città ormai da molti anni;

– da un esame della documentazione finanziaria disponibile suscita perplessità in taluni casi l’accettazione, da parte della Civica Amministrazione, di tassi fissi doppi rispetto a quelli di mercato dovuti sul prestito sottostante; la presenza di garanzie strutturate a favore degli istituti di credito; le frequente stipula di contratti in lingua inglese che prevedono, in caso di controversie, il ricorso a organi giurisdizionali stranieri;

CONSIDERATO CHE

– la sentenza sul caso “AT 39914” del 3 dicembre 2013 – pubblicata dalla Commissione Europea a fine 2016 e ormai perfettamente operativa – permette a singoli cittadini, imprese ed enti pubblici di chiudere tutti i contratti di mutuo, prestiti e derivati stipulati dal 2005 al 2008;

– la sentenza si basa su due pilastri: da un lato, l’indeterminatezza del tasso quando in parametro di riferimento è l’Euribor (ex articolo 117 T.U.B. l’incertezza della clausola di determinazione degli interessi in un contratto di mutuo determina la nullità della clausola), dall’altro lato, si fa riferimento all’intesa restrittiva della concorrenza operata da un cartello di istituti di credito europei avente la finalità di manipolare, traendone beneficio, il corso dell’Euribor;

– la sentenza riguarda sia i contratti di mutuo ipotecario e fondiario a tasso variabile sia i contratti derivati sul tasso (interest rate swap – IRS);

– gli Enti Locali potrebbero ottenere il risarcimento integrale di tutti gli interessi e flussi negativi su derivati che si sono visti addebitare relativamente a tali contratti nel periodo 2005-2008;

INTERPELLANO

La Sindaca e l’Assessore competente per sapere:

1)  quanti e quali dei contratti derivati attualmente in essere potrebbero essere interessati dalla sopra citata sentenza della Commissione Europea;

2)  se, in caso di risposta affermativa, l’Amministrazione sia a conoscenza della sentenza e stia studiando se far valere i propri diritti;

3) se, in caso di risposta affermativa, l’Amministrazione abbia scelto secondo quali modalità intervenire a cura e salvaguardia dei propri diritti, cioè a difesa della collettività;

4) se e come l’Amministrazione stia studiando di tutelarsi nel caso in cui uno o più contratti derivati prevedano perdite per le casse comunali sia in caso di salita sia in caso di discesa del costo del denaro.

F.to:  Silvio Magliano

           Eleonora Artesio

INTERPELLANZA – Il nostro pregio, il nostro vanto, il nostro fiore all’occhiello: i dipendenti della Civica Amministrazione. Riflessioni intorno alle future e ineludibili scelte organizzative

Il sottoscritto Consigliere Comunale,

PREMESSO CHE

– la Pubblica Amministrazione italiana sta affrontando un importante processo di riforme organizzative, relazionali e di innovazione digitale;

– la nostra Civica Amministrazione ha recentemente conosciuto una riorganizzazione a livello di macrostruttura che non la tiene al riparo dalle difficoltà che inevitabilmente deve e dovrà conoscere a causa dei pensionamenti di taluni Direttori/Dirigenti;

– il percorso di fisiologico ricambio è ostacolato dai vincoli di bilancio e, in conseguenza, dalla difficoltà che diviene impossibilità di assumere nuovo e qualificato personale tramite pubblici concorsi;

RILEVATO CHE

– il lento ma inevitabile procedere del tempo sommato all’approssimarsi del periodo di collocamento a riposo per limiti di età di un cospicuo numero di dipendenti (tra cui molti dirigenti) permette di intravedere un futuro ormai prossimo;

– considerati gli stringenti vincoli di bilancio in tema di nuove assunzioni che comportano un impoverimento, senza dubbio almeno quantitativo, delle risorse umane dell’Ente;

CONSIDERATO

che la valorizzazione delle professionalità interne all’Ente – come ripetuto in molteplici occasioni dalla Sindaca anche nel corso della precedente tornata amministrativa in cui ricopriva il ruolo di Consigliera di opposizione – è un punto particolarmente rilevante come chiave di volta della situazione;

INTERPELLA

La Sindaca e l’Assessore competente per sapere:

1) quanti siano, ad oggi, i dipendenti della Civica Amministrazione;

2) quanti siano, ad oggi, i dipendenti della Civica Amministrazione che rivestono le qualifiche di Dirigente/Direttore;

3) in riferimento al punto 2, quanti di essi cesseranno il servizio entro dicembre 2018;

4) se l’Amministrazione abbia già individuato i criteri oggettivi per procedere alle necessarie sostituzioni;

5) quali siano tali criteri e se le tempistiche prevedano un periodo di affiancamento tra pensionandi e nuovi inserimenti;

6) se l’Amministrazione abbia intenzione di valorizzare le professionalità interne mediante selezioni per il conferimento delle funzioni dirigenziali a dipendenti con determinati curricula vitae e anzianità.

F.to   Silvio Magliano