Skip to main content

INTERPELLANZA – In piazza d’Armi un parcheggio per i veicoli è diventato area sosta camper: per l’Amministrazione continua a essere tutto regolare?

PREMESSO CHE

  • il Parco Cavalieri di Vittorio Veneto si trova a Torino nel territorio della Circoscrizione II;
  • esso fu inaugurato con questo nome nel 1974 ma per molti torinesi rimane conosciuto con l’antico nome di Piazza d’Armi ed è tra i parchi maggiormente apprezzati e frequentati della città, ricco di alberi d’alto fusto e di angoli ombrosi rilassanti che consentono ai cittadini di poter godere di momenti di relax in piena sintonia con la natura e i suoi ritmi;

RILEVATO CHE

  • nel settore nord di Piazza d’Armi è presente un’ampia area di parcheggio gratuito costituito da un piazzale sterrato a libero accesso;
  • tale area è pressoché quotidianamente occupata da numerosi camper, caravanserragli, roulotte e furgoni;
  • molti di questi mezzi sostano poggiando i “piedini” a terra e accanto ad essi sono collocate bombole a gas;
  • tali caratteristiche inducono a ritenere che il piazzale in oggetto sia utilizzato prevalentemente come area sosta camper e non come area di parcheggio regolato dal Codice della Strada;
  • lo scrivente effettuò un sopralluogo in data 4 luglio 2017, a cui seguì la presentazione di un’interpellanza (mecc. 201703064) discussa in Consiglio Comunale il 25 settembre 2017 e approfondita nella competente Commissione consiliare il 16 gennaio 2018;

CONSIDERATO CHE

  • come riferito dall’Assessore alla Sicurezza leggendo la nota di risposta all’interpellanza (protocollo numero 00054252 del 22 agosto 2017 a firma del Comandante Vicario Polizia Municipale) “In data 26 luglio u.s. è stato effettuato uno specifico controllo dei veicoli in sosta nel parcheggio retrostante la Caserma dei Carabinieri di corso Monte Lungo. Non sono state rilevate violazioni di legge in quanto i veicoli erano in sosta regolare, incluse le roulotte presenti che erano agganciate alle autovetture e non poggiavano con i piedini a terra” e proseguiva indicando che “l’area in oggetto era stata individuata nel 2006 come area sosta camper […] al momento risulta un’area di parcheggio libero, indicato con la cartellonistica “P”, quindi non sottostante alla regolamentazione delle aree di sosta ma disciplinato dalle norme sulla circolazione stradale”;
  • tale situazione veniva confermata dal dirigente della Polizia Municipale intervenuto in Commissione il 16 gennaio u.s.;
  • purtroppo la situazione che tutti i cittadini possono empiricamente riscontrare risulta essere diametralmente opposta rispetto a quanto narrato e, come reso evidente dalla documentazione fotografica che si allega, nell’area continuano ad essere presenti roulotte e camper con i piedini appoggiati a terra (dunque non in sosta regolare) e bombole a gas allacciate ai veicoli;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. se, in quali date e con quali esiti la Polizia Municipale abbia svolto monitoraggi e accertamenti dell’area in oggetto nel periodo compreso tra la seduta della Commissione consiliare del 16 gennaio u.s. e la data di presentazione del presente atto;
  2. se l’Amministrazione abbia intenzione di regolamentare e/o disciplinare l’accesso a tale piazzale collocando manufatti che impediscano fisicamente l’ingresso a veicoli di determinate caratteristiche e dimensioni;
  3. se l’impianto di carico/scarico dell’acqua presente nell’area sia funzionante e in quale data sia stato realizzato l’ultimo intervento manutentivo;
  4. quante volte sia stata pulita la toilette a seguito dell’intervento del 17 agosto 2017, peraltro in casuale coincidenza con il concomitante sopralluogo della Polizia Municipale;
  5. se l’Amministrazione sia in grado di presentare al Consiglio Comunale un progetto, con tempi certi, per la completa riqualificazione dell’area di sosta.

Silvio Magliano

INTERPELLANZA – Nel blu (dell’asfalto) dipinto di blu!

PREMESSO CHE

  • l’articolo 8.2.3. (“Parcheggi”) del D.M. numero 236 del 14 giugno 1989 afferma che “Nelle aree di parcheggio devono comunque essere previsti, nella misura minima di 1 ogni 50 o frazione di 50, posti auto di larghezza non inferiore a m 3,20, e riservati gratuitamente ai veicoli al servizio di persone disabili […]”;
  • l’articolo 381 comma 1 (“Strutture e segnaletica per la mobilità delle persone invalide”) del D.P.R. numero 495 del 16 dicembre 1992 (“Regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo codice della strada”) afferma che “Ai fini di cui all’ articolo 188, comma 1 del codice, gli enti proprietari della strada devono allestire e mantenere funzionali ed efficienti tutte le strutture per consentire ed agevolare la mobilità delle persone invalide.”;
  • una recente sentenza della Cassazione ha stabilito che i disabili devono pagare se parcheggiano nelle strisce blu; nello stesso pronunciamento si dichiara che il costo del parcheggio non vada pagato “qualora l’auto sia stata parcheggiata in uno spazio di sosta a pagamento a causa dell’indisponibilità di uno degli stalli riservati gratuitamente ai disabili”;

RILEVATO  CHE

  • nel territorio della Circoscrizione I la sosta è a pagamento, dunque non sono presenti stalli liberi (stalli bianchi);
  • i posti auto a pagamento nelle strisce blu sono 23.564;
  • gli stalli generici riservati a disabili sono 362;
  • gli stalli ad personam riservati a disabili sono 282;

CONSIDERATO CHE

  • non risulta che sia rispettato il rapporto previsto dal D.M. numero 236/1989 nel territorio della Circoscrizione I;
  • allo scrivente non risulta che il Comune di Torino si sia espresso in merito ad eventuali modifiche urbanistiche in merito agli stalli per persone con disabilità;
  • risulta invece che in molteplici occasioni nelle quali sia accaduto che un veicolo con contrassegno disabili fosse in sosta in uno stallo blu, senza avere corrisposto il relativo pagamento, esso sia stato sanzionato;
  • è fenomeno tristemente noto che sempre più spesso venga utilizzato il contrassegno disabili da chi non ne ha titolo o comunque in maniera fraudolenta, laddove addirittura non accada che esso sia materialmente falsificato;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. se l’Amministrazione abbia un progetto per aumentare il numero di stalli generici riservati alle persone con disabilità;
  2. se, eccetto la Circoscrizione I, nelle altre Circoscrizioni cittadine sia rispettato il rapporto previsto dal D.M. numero 236/1989;
  3. se il recente implemento della zona blu abbia tenuto conto della necessità di tracciare stalli generici per disabili e quale sia la proporzione tra nuovi stalli blu e nuovi stalli “gialli” destinati ai disabili;
  4. quale procedura e quale iter vengano seguiti dall’Amministrazione nel momento in cui, per qualunque motivazione, in capo alla persona con disabilità venga a cessare il diritto allo stallo di sosta ad personam;
  5. quante siano state le sanzioni amministrative elevate a veicoli che esponevano il contrassegno disabili per sosta negli stalli blu senza avere corrisposto il relativo pagamento negli anni 2016, 2017 e anno in corso;
  6. quale sia l’attività della Polizia Municipale per contrastare l’utilizzo fraudolento del contrassegno per disabili e quali i risultati ottenuti negli ultimi tre anni.

Silvio Magliano

INTERPELLANZA – Quando un giorno non è ancora finito e un nuovo giorno non è ancora iniziato in via Buniva angolo via Balbo si fa sempre festa; chi tutela i cittadini onesti che rispettano le regole e vogliono riposare?

PREMESSO CHE

  • via Cesare Balbo attraversa il quartiere Vanchiglia congiungendo il Lungo Po Niccolò Machiavelli a corso Regina Margherita;
  • in corrispondenza dell’intersezione con via Michele Buniva è presente un’attività di somministrazione alimenti e bevande in sede fissa con annesso dehors;
  • lo scrivente ha recentemente effettuato un sopralluogo insieme a un gruppo di cittadini;

RILEVATO  CHE

  • i cittadini riferiscono che sovente i clienti del locale effettuano un’occupazione del suolo pubblico che risulta esorbitante rispetto al dehors, andando ad invadere sia l’arredo urbano sia l’intersezione e perciò creando situazioni di pericolo per la circolazione stradale e di nocumento per i pedoni che malauguratamente si trovano a transitare da quelle parti;
  • gli stessi cittadini lamentano reiterati e insopportabili schiamazzi provenienti dagli avventori del locale che recano grave offesa alla quiete pubblica;
  • alcuni residenti sottolineano le notevoli criticità relative alla sicurezza, particolarmente rilevanti nelle ore serali e notturne;

CONSIDERATO CHE

  • alla base di ogni forma di onesta e serena convivenza sociale deve essere collocato e garantito il rispetto della disciplina normativa e regolamentare e delle sane regole della buona educazione e del vivere civile;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. se la concessione per il dehors in oggetto sia stata regolarmente domandata e ottenuta e se essa sia stata ritirata dal titolare del locale;
  2. se il competente Reparto della Polizia Municipale (che in base a quanto disposto dall’allegato 1 alla DGC mecc. 201703661 del 26 settembre 2017 parrebbe essere il Nucleo Operativo Antievasione) abbia eseguito accertamenti in data antecedente al deposito del presente atto in merito alla regolarità della concessione (rinnovi annuali e relativi pagamenti) e alla conformità della reale occupazione di suolo pubblico mediante dehors rispetto a quanto indicato nella concessione (dimensioni, numero tavolini e sedie e quant’altro);
  3. se lo stesso Reparto abbia verificato il regolare possesso dell’autorizzazione per il mezzo pubblicitario collocato sul marciapiede all’interno dell’area interessata dal dehors (come visibile in una delle foto che si allegano) o se esso risulti autorizzato in quanto inserito nella concessione per il dehors;
  4. in riferimento ai punti 2 e 3 si domandano le date e gli esiti dei controlli;
  5. se l’Amministrazione abbia ravvisato situazioni di criticità relative alla sicurezza urbana (schiamazzi, disturbo della quiete pubblica, microcriminalità) e se la Polizia Municipale abbia ricevuto specifiche segnalazioni e svolto interventi presso il locale in oggetto per fini di sicurezza urbana e di tutela della convivenza civile e della quiete pubblica.

Silvio Magliano

INTERPELLANZA – Sono sempre i sogni a dare forma al mondo, sono sempre i sogni a fare la realtà: ma per l’Amministrazione gli abusivi nel mercato di corso Racconigi sono un brutto sogno o triste realtà?

PREMESSO CHE

  • ogni giorno, dal lunedì al sabato, in corso Racconigi si svolge il mercato nel tratto compreso tra corso Peschiera e corso Vittorio Emanuele II;
  • nel tratto tra via Foresto e corso Vittorio Emanuele II quotidianamente trova collocazione un cospicuo numero di venditori riguardo ai quali sgorga spontaneo un profluvio di dubbi relativi al regolare possesso dei requisiti professionali, amministrativi, contributivi e morali in capo a tali “venditori”;
  • discorso di eguale matrice valga per la provenienza della merce esposta in vendita;
  • lo scrivente effettuò un sopralluogo in data 18 luglio 2017 insieme a un gruppo di cittadini ed è stato recentemente ricontattato sia dagli stessi sia da altri che lamentano il permanere di una evidente e preoccupante situazione di illegalità;

RILEVATO  CHE

  • la competente Sezione Territoriale della Polizia Municipale effettua il servizio di spunta e di controllo dell’area mercatale fino a metà mattina (ore 10 circa);
  • alcune persone sostano con auto e furgoni già dalle prime ore del mattino nel tratto del mercato compreso tra corso Vittorio Emanuele II e via Foresto;
  • appena la Polizia Municipale abbandona il mercato, queste persone piazzano a terra i loro teli, scaricano quanto contenuto nelle auto e nei furgoni ed espongono in vendita la merce (cianfrusaglie, articoli tecnologici di provenienza sospetta, abbigliamento, calzature, pelletteria, pentole e altre tipologie di merce compresi talvolta oggetti di valore);
  • come indicato da residenti e ambulanti, tale fenomeno si verifica con cadenza pressoché quotidiana;
  • a seguito del sopralluogo di luglio 2017 lo scrivente presentò un’interpellanza (mecc. 2017 03114) a cui la Giunta rispose manifestando l’impegno ad attivarsi per trovare soluzioni adeguate in tempi certi;
  • ci furono anche alcuni incontri aperti ai cittadini con l’Assessore al Commercio e la Circoscrizione III;
  • con una delibera di novembre 2017 venne riorganizzata la dislocazione dei banchi e venne deciso di collocarne uno in posizione perpendicolare proprio in corrispondenza di via Foresto, ciò per dare un senso di “conclusione” all’area mercatale e di argine alla collocazione di venditori ambulanti non regolari;
  • recentemente lo scrivente è stato contattato da molti cittadini, tutti residenti nelle immediate vicinanze del mercato, che lamentano il permanere della situazione di degrado e illegalità e che hanno fornito eloquenti fotografie a sostegno delle proprie doglianze;
  • la documentazione fotografica viene allegata al presente atto di cui costituisce parte integrante;
  • tale documentazione dimostra che a tutt’oggi, nonostante quanto risposto dalla Giunta, nel tratto di corso Racconigi compreso tra via Foresto e corso Vittorio Emanuele II sono quotidianamente e abusivamente presenti venditori di merce di dubbia provenienza;
  • inoltre, accade che essi si collochino anche all’interno dell’area mercatale negli spazi numerati di volta in volta non occupati dagli aventi titolo;

CONSIDERATO CHE

  • a più riprese, durante la campagna elettorale per le Comunali 2016, l’attuale Amministrazione aveva espresso l’impegno di operare a favore dell’honestà e della legalità;
  • l’Amministrazione, a seguito della precedente interpellanza, iniziò un percorso di confronti con i cittadini e la Circoscrizione competente che però non ha portato alla realizzazione di soluzioni concrete ed efficaci;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. se l’Amministrazione abbia identificato i soggetti quotidianamente presenti (venditori abusivi sopra descritti);
  2. se sia stato verificato se tali soggetti siano in regola con tutte le autorizzazioni, concessioni, permessi di competenza comunale e con i relativi pagamenti;
  3. se la Divisione Tributi abbia mai ritenuto utile inviare proprio personale per svolgere i controlli di competenza relativi ad accertamenti patrimoniali, fiscali e contributivi nel periodo da settembre 2017 ad oggi;
  4. in caso di risposta affermativa al quesito al punto 3, si chiede di avere precisi riscontri in merito agli interventi eseguiti;
  5. in caso di risposta negativa al quesito al punto 3, se ne domanda un’adeguata motivazione;
  6. poiché tutti i fenomeni di abusivismo commerciale hanno ripercussioni negative sia sotto il profilo economico-amministrativo sia sotto il profilo della sicurezza urbana sia dal punto di vista fiscale, se si ritenga che il Nucleo Antievasione della Polizia Municipale abbia le caratteristiche e le qualifiche funzionali adeguate per eseguire gli opportuni accertamenti di polizia in relazione alla situazione in oggetto tenuto conto che, come da delibera di Giunta del 26 settembre 2017 (mecc. 201703661), esso svolge “attività indirizzate alla tutela e salvaguardia del gettito e alla pretesa impositiva dell’Ente Comune di Torino. Il personale del Nucleo effettua verifiche e accertamenti relativi alle fattispecie di illeciti riferiti al complesso delle entrate locali e da alcuni anni, in virtù della stipula di Protocolli d’Intesa, anche ad indagini patrimoniali e fiscali collegate ad attività di cooperazione fiscale con altri enti (Agenzia delle Entrate, Guardia di Finanza, Città Metropolitana, Regione Piemonte e INPS)”;
  7. in caso di risposta affermativa al punto precedente, quali gli esiti;
  8. se da settembre 2017 ad oggi siano stati eseguiti controlli e accertamenti di polizia stradale in merito ai veicoli utilizzati per il trasporto della merce che poi viene posta in vendita dagli abusivi (copertura assicurativa, immatricolazione, condizioni di sicurezza, eccetera);
  9. in caso di risposta affermativa al precedente quesito, quali gli esiti;
  10. se l’Amministrazione abbia un progetto definitivo per l’area in oggetto e se sia in grado di riferire al Consiglio Comunale modalità e tempi certi per la realizzazione.

Silvio Magliano

INTERPELLANZA – Le stelle sono tante, milioni di milioni… ma a San Giovanni i droni!? Cos’è sta novità!?

PREMESSO CHE

  • san Giovanni Battista è, da tempi antichissimi, il Santo Patrono di Torino;
  • nato alla fine del primo secolo a.C., Giovanni Battista fu un asceta proveniente da un’umile famiglia sacerdotale;
  • già nel 602 esisteva a Torino una chiesa intitolata al Santo;
  • il 24 giugno di ogni anno la Città di Torino dedica al proprio Patrono funzioni religiose, il tradizionale “farò” e altri festeggiamenti (spettacoli in piazza, giochi, concerti e musica dal vivo, animazioni per più piccoli, manifestazioni sportive), che culminano con la sfilata e con il popolare spettacolo pirotecnico sul Po, di fronte alla Gran Madre;
  • san Giovanni Battista, venerato dalla Chiesa Cattolica quale Precursore di Cristo, è onorato anche dall’Islàm, che lo cita nel Corano e lo considera uno dei più grandi profeti prima di Maometto;
  • anche il Duomo di Torino è dedicato a San Giovanni Battista;
  • la Città osserva, in occasione del 24 giugno, un giorno festivo;

RILEVATO  CHE

  • a partire da quest’anno, il tradizionale spettacolo pirotecnico per la festa di San Giovanni sarà sostituito da un’esibizione di droni luminosi;
  • la decisione è stata ufficializzata con una delibera di Giunta dello scorso 22 marzo;
  • in tale documento si definiscono le linee guida per lo spettacolo conclusivo della festa patronale;
  • nel progetto della Giunta si prevedono evoluzioni aeree luminose di oltre 200 droni per uno spettacolo della durata di 15 minuti (come si legge nell’avviso pubblico di consultazione preliminare di mercato pubblicato sul sito della Città di Torino al seguente link: http://www.comune.torino.it/bandi/pdf/files/avviso_luci.pdf);

CONSIDERATO CHE

  • la cittadinanza torinese è da sempre legatissima alla festa di San Giovanni;
  • la ritualità e la tradizione sono parte integrante e irrinunciabile della festa secondo l’opinione di molti torinesi;
  • lo spettacolo pirotecnico sul Po, momento culminante dei festeggiamenti, è un momento insostituibile nella percezione di torinesi e turisti;
  • si sono sollevate alcune voci preoccupate in merito alla sicurezza di uno spettacolo che vedrebbe coinvolti 200 droni in volo in uno spazio aereo sovrastante un grande assembramento di persone;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. se l’Amministrazione ritenga compatibile con la tradizione della festa di San Giovanni un’esibizione di droni fluttuanti e luminosi;
  2. in quali occasioni, quando, in che contesto e con quali misure di sicurezza si siano già tenuti, in passato, spettacoli analoghi;
  3. quali autorizzazioni l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (ENAC) richieda per un tale spettacolo di APR (Aeromobili a Pilotaggio Remoto);
  4. se queste autorizzazioni e/o concessioni siano già state rilasciate o, in caso contrario, entro quali tempistiche lo saranno;
  5. chi saranno, e come saranno selezionati, gli addetti al pilotaggio da remoto dei velivoli;
  6. chi siano i soggetti partecipanti al bando per l’organizzazione dello spettacolo;
  7. chi siano gli sponsor dell’evento;
  8. quanto sono costate le ultime due edizioni di spettacoli pirotecnici in occasione dei festeggiamenti per San Giovanni (2016 e 2017) e quanto costerà l’edizione 2018, tenuto conto dei costi sostenuti dalla Città e delle sponsorizzazioni;
  9. quali speciali misure di sicurezza saranno prese alla luce della peculiarità dell’iniziativa.

       Silvio Magliano