Skip to main content

INTERPELLANZA – Ritornando dal futuro (tra droni e bar robotici) l’Amministrazione ha ancora voglia di dedicare attenzione al proprio passato (patrimonio storico, culturale e militare) per capire il presente?

PREMESSO CHE

  • la Cittadella di Torino fu una fortezza pentagonale sabauda ubicata lungo l’antica cinta muraria, posta a sud-ovest rispetto al centro cittadino;
  • eretta nel periodo 1564-1577 su disegni di Paciotto e guida dei lavori del Generale Robilant, fu commissionata dal Duca Emanuele Filiberto che intendeva rafforzare le difese urbane dopo lo spostamento della capitale del Ducato da Chambery a Torino;
  • viene ricordata soprattutto come teatro della Guerra di successione spagnola, durante i giorni dell’assedio del 1706 da parte dell’esercito franco-spagnolo del re Luigi XIV;
  • nella primavera del 1799 il Mastio ospitò per breve tempo papa Pio VI, in viaggio verso la Francia;
  • durante l’occupazione napoleonica nel 1800-1814 molte mura e bastioni della città furono demoliti, ma il Mastio fu risparmiato;
  • l’evoluzione delle tecniche d’assedio nel corso dell’Ottocento portò all’obsolescenza della Cittadella, degradata a semplice caserma;
  • caduta la sua funzione difensiva, nel 1856 si decise la completa demolizione della fortezza ad esclusione, appunto, del solo Mastio;
  • nel 1891 venne ceduto al Comune di Torino con il vincolo, tuttora vigente, che fosse destinato a sede del Museo Storico Nazionale d’Artiglieria;
  • attualmente esso costituisce l’unica parte esterna dell’antica Cittadella ed è sempre adibito a Museo Storico Nazionale d’Artiglieria;

RILEVATO  CHE

  • nel 2008 hanno avuto inizio i lavori per la ristrutturazione del Mastio della Cittadella;
  • tutti gli allestimenti e i preziosi documenti conservati nel Museo dell’Artiglieria sono stati opportunamente traslocati presso la Caserma “Carlo Amione” in piazza Rivoli;
  • per circa un decennio (2008-2018) il Mastio è rimasto nella disponibilità della Città per i lavori di restauro e sono anche state allestite alcune mostre temporanee, quali “World Press Photo” (3 novembre-3 dicembre 2017) e “Senzatomica” (17 gennaio-27 febbraio 2018);

CONSIDERATO CHE

  • risulta che poche settimane fa siano stati completati i lavori di restauro del Mastio inerenti al “Lotto 1”;
  • tutti i beni del Museo d’Artiglieria sono attualmente ancora conservati presso la Caserma “Carlo Amione”;
  • recentemente è stato bandito dall’Agenzia del Demanio, in accordo con Città di Torino, Ministero della Difesa e Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, con la programmazione della Fondazione per l’architettura, il concorso di idee finalizzato alla predisposizione di una proposta ideativa per la rifunzionalizzazione della Caserma “Carlo Amione” nella quale è in programma la realizzazione del “Federal Building”, destinato a ospitare le pubbliche amministrazioni centrali attualmente in locazione passiva;
  • si rende necessario trovare una nuova collocazione per il vasto patrimonio del Museo d’Artiglieria e non si hanno certezze in merito alla disponibilità del Ministero della Difesa e dell’Esercito italiano ad allestire parte delle collezioni del Museo d’Artiglieria nuovamente presso il Mastio della Cittadella;
  • l’Esercito Italiano, di concerto con l’Agenzia del Demanio, pare abbia individuato una porzione dell’area della Caserma “Vittorio Dabormida” in corso Unione Sovietica da destinare, dopo adeguato ammodernamento e ristrutturazione, a nuova sede per l’esposizione e la custodia dei beni del Museo d’Artiglieria;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. quali siano le idee e i progetti dell’Amministrazione per valorizzare le preziosissime collezioni custodite dal Museo d’Artiglieria e per aumentare l’offerta culturale della Città facendo leva sulla propria ricchissima storia;
  2. per quanto tempo ancora il patrimonio del Museo resterà presso la Caserma “Carlo Amione”;
  3. quali interlocuzioni ha avviato o intende avviare la Città con Agenzia del Demanio e Ministero della Difesa per verificare la concreta realizzabilità del trasloco alla Caserma “Vittorio Dabormida”.

Silvio Magliano

INTERPELLANZA – Quanto vale per questa Amministrazione il sorriso di un bambino?

PREMESSO CHE

  • presso l’Ospedale Infantile Regina Margherita – Sant’Anna una ventina di associazioni di volontariato prestano quotidianamente la loro meritevole opera, a titolo squisitamente gratuito, a sostegno dei piccoli ricoverati per alleviarne le sofferenze e per donare loro un sorriso;
  • lo scrivente ha recentemente incontrato una rappresentanza di tali associazioni che hanno avuto modo di narrare lo stato della situazione;

RILEVATO  CHE

  • con il piano di estensione della zona blu a pagamento, tenacemente realizzato dall’Assessora Lapietra, anche l’area degli ospedali/Città della Salute viene coinvolta entro il perimetro della sosta a pagamento (zona blu);
  • ciò reca nocumento a tutti i dipendenti della Città della Salute, ai parenti dei ricoverati e alle associazioni di volontariato che trascorrono quotidianamente molte ore all’interno del nosocomio e che spesso entrano o escono dalle strutture ospedaliera in orari non serviti dalle linee del trasporto pubblico;
  • con la nuova geografia della zona blu l’intera piazza Polonia, antistante l’ingresso del Regina Margherita, risulta a pagamento in orario diurno;
  • ciò significa che i volontari, spesso provenienti da fuori Torino, dovrebbero sostenere costi considerati ragionevoli se valutati sulla singola giornata, ma va necessariamente tenere conto che la meritevole opera di tali associazioni è quotidiana ma nella continuità, non conoscendo Festività, ponti o giorni rossi sul calendario;

CONSIDERATO CHE

  • un’associazione di volontariato ha un bilancio di poche migliaia di Euro;
  • se le limitate risorse delle associazioni dovessero essere finalizzate al pagamento della sosta in zona blu dei veicoli dei volontari ciò significherebbe che gran parte delle risorse finanziarie verrebbero assorbite da tale voce;
  • diretta conseguenza ne sarebbe la cessazione dell’attività presso il nosocomio infantile Regina Margherita di molte delle associazioni attualmente coinvolte;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. se vale più l’incasso della zona blu o l’impegno encomiabile, gratuito e non retribuito dei volontari per regalare qualche momento di leggerezza, di sorriso e di gioco ai piccoli ricoverati presso il Regina Margherita;
  2. se questa Amministrazione sia in grado di farsi carico delle sofferenze altrui erogando immediatamente e direttamente il servizio attualmente fornito dalle associazioni qualora esse fossero costrette a dimettere il loro impegno;
  3. se l’Amministrazione intenda avviare un confronto con le associazioni di volontariato impegnate al Regina Margherita per trovare una soluzione concreta alla situazione e che consenta la continuità del servizio;
  4. se oltre a preoccuparsi di rendere difficoltosa la vita ai volontari, l’Amministrazione intenda spendere tempo e risorse per aumentare (almeno) la percezione della sicurezza nella zona degli ospedali, per impedire ai posteggiatori abusivi di molestare quotidianamente i cittadini che si recano negli ospedali certamente non per diletto e per impedire il bivacco e l’accattonaggio di personaggi di dubbia etica e moralità.

Silvio Magliano

INTERPELLANZA – Dopo due anni grave ritardo nella nomina del Disability Manager

La sottoscritta Consigliera comunale e i sottoscritti Consiglieri Comunali,

PREMESSO CHE

– il Consiglio dei Ministri ha recentemente approvato, in esame definitivo, il “Programma di azione biennale per la promozione dei diritti e dell’integrazione delle persone con disabilità” predisposto dall’Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone disabili, che in continuità con il precedente, approvato nel 2013, ha come fine il raggiungimento degli obiettivi generali della Strategia europea sulla disabilità e della Convenzione dell’ONU sui diritti delle persone con disabilità, conformemente al quadro delle raccomandazioni del Consiglio d’Europa in materia di disabilità;

– il suddetto Programma di azione biennale contempla il Disability Manager, figura ancora non propriamente definita ma al quale dovrebbero ricondursi nelle Pubbliche Amministrazioni, le funzioni di promuovere all’inclusione i lavoratori con disabilità; sensibilizzare al tema e ai diritti relativi, segnalare situazioni non conformi alla Convenzione Internazionale, verificare l’effettiva accessibilità alle strutture comunali, anche attraverso segnaletiche conformi;

– con Mozione n. 10/2017 approvata in data 30 gennaio 2017 (mecc. 2016 05010/002) si impegnava la Sindaca e gli Assessori competenti ad individuare attraverso un avviso interno, una figura di comprovata esperienza e competenza che potesse assumere la funzione del Disability Manager, attenta alle problematiche della disabilità riscontrabili all’interno dell’organizzazione comunale nonché “per poter riconoscere ed intraprendere eventuali azioni a livello interistituzionale, allo scopo di individuare soluzioni ed implementare politiche con l’obiettivo di superare ogni barriera architettonica, sensoriale, cognitiva e culturale nei confronti della disabilità”;

– successivamente all’approvazione della suddetta Mozione, si avviava un tavolo di studio, aperto a tutte le Associazioni a tutela dei disabili, su iniziativa degli Assessori all’Integrazione e alle Politiche Sociali dalla quale sarebbe emersa l’inidoneità di affidare l’incarico in oggetto a personale interno, al fine di garantirne efficacemente l’imparzialità del ruolo di monitoraggio e coordinamento: idea promossa direttamente dagli Assessori e condivisa dalla maggioranza delle Associazioni presenti;

CONSIDERATO CHE

– in data 14 dicembre scorso, contrariamente a quanto promosso nel tavolo di studio con le Associazioni, è stato pubblicato l’Avviso per la ricerca di professionalità interna idonea a ricoprire la figura del “Disability Manager”, la quale non ha avuto esito positivo;

– la contrarietà di molte Associazioni si è concretizzata in lettere e comunicati stampa;

– in data 7 marzo 2018 la Giunta Comunale ha approvato la deliberazione relativa al “Regolamento Disability Manager della Città di Torino” (mecc. 2018 00827/130) da sottoporre al Consiglio Comunale ma che a tutt’oggi non risulta calendarizzata nelle Commissioni competenti;

INTERPELLANO

La Sindaca e l’Assessore competente per conoscere lo stato attuale rispetto alla individuazione del “Disability Manager”.

F.to:  Elide Tisi

           Silvio Magliano

           Francesco Tresso

INTERPELLANZA – La terra di nessuno vuole diventare spazio per tutti

Il sottoscritto Consigliere Comunale,

PREMESSO CHE

– lo scrivente ha effettuato un sopralluogo in via Bellardi n. 71 (Circoscrizione 4) insieme ad un gruppo di cittadini in data 1 giugno 2018;

– proprio di fronte alla scuola municipale è presente un’ampia area occupata fino al 2009 dallo stabilimento Ghibaudi (officina meccanica Ghibaudi&Mignacco) e compresa tra strada Basse di Dora e via Bellardi;

RILEVATO CHE

– la recinzione è facilmente rimovibile e in alcuni punti presenta ampi squarci tali da consentire un facile accesso all’area;

– all’interno di tale area la vegetazione è visibilmente incolta e si è sviluppata con caratteristiche non dissimili rispetto alle foreste incontaminate;

– la stessa area ospita rifiuti di ogni tipo quali televisori, sanitari wc, estintori, bottiglie di vetro, plastica, pneumatici, carte e cartoni, lattine, materiale ferroso e ligneo;

– i cittadini segnalano la presenza di una colonia felina non autorizzata e non registrata;

– risulta che con frequenza quotidiana qualche “gattaro” si introduca nell’area per portare i viveri ai piccoli felini;

CONSIDERATO CHE

– sono troppi anni che tale area è abbandonata al degrado e all’incuria e i cittadini non meritano di dover continuare a dover sopportare questo scempio;

– un articolo pubblicato in data 5 ottobre 2011 sul sito internet “ediliziaurbanistica.it” riportava l’approvazione da parte del Consiglio Comunale cittadino di una variante urbanistica che avrebbe consentito la trasformazione dell’area in oggetto da “produttiva” ad area “prevalentemente residenziale”;

– la Città avrebbe acquisito a titolo gratuito un’area di circa 4.000 metri quadri, metà dei quali da destinare a verde pubblico e i restanti a residenza libera;

INTERPELLA

La Sindaca e l’Assessore competente per sapere:

1) se corrisponda al vero che l’area sia della Città;

2) in caso di risposta affermativa, se l’Amministrazione abbia un progetto concreto, con tempistiche certe e definite, oppure se intenda mantenere intatto l’ambiente conservando ancora per molti anni questa discarica a cielo aperto;

3) qualora invece si trattasse di proprietà privata, se l’Amministrazione intenda avviare un confronto con il privato per giungere ad una sistemazione armonica dell’area;

4) se siano stati svolti controlli per accertare la presenza di una colonia felina abusiva e se la Città intenda farsi parte diligente segnalandola all’ASL e alle associazioni animaliste;

5) se, nelle more di interventi risolutori, l’Amministrazione sia in grado di programmare una pulizia straordinaria dell’area comprensiva di disinfestazione, sfalcio e potatura della vegetazione e pulizia del marciapiede antistante o – nel caso in cui l’area fosse di proprietà di un privato e tenuto conto dell’evidente stato di degrado – se l’Amministrazione intenda provvedere con atti formali e contingenti a invitare il proprietario ad eseguire con urgenza gli interventi sopra citati.

F.to Silvio Magliano

INTERPELLANZA – Si moltiplicano gli avvistamenti di Topo Gigio in via Sineo, pare abbia dichiarato: ‘una groviera da leccarsi i baffi!’

PREMESSO CHE

  • Riccardo Sineo fu un politico che ricoprì incarichi parlamentari e di governo nel periodo storico del Regno di Sardegna e del Regno d’Italia;
  • la via a lui dedicata dalla Città si trova nel quartiere Vanchiglia e congiunge il controviale sud di corso Regina Margherita ai Murazzi del Po Ferdinando Buscaglione;
  • lo scrivente ha recentemente effettuato un sopralluogo insieme a un gruppo di residenti focalizzandosi con particolare attenzione alla situazione dell’asfalto in corrispondenza del numero civico 7 e dei suoi secondari;

RILEVATO  CHE

  • la via presenta numerose sconnessioni del manto stradale e molte buche piuttosto perigliose per ampiezza e profondità come documentato dalle fotografie che si allegano;
  • di rado i tecnici del magazzino comunale intervengono eseguendo rattoppi che mostrano tutta la loro precarietà non superando indenni nemmeno il primo evento atmosferico;

CONSIDERATO CHE

  • recentemente la Sindaca ha tranquillizzato i cittadini annunciando formalmente e senza alcun timore di smentita l’avvio dell’ambiziosa e attesissima operazione “tappa buche”;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. se via Sineo sia già inserita nell’elenco delle strade in cui intervenire;
  2. se l’Amministrazione sia in grado di riferire ai residenti le tempistiche per la realizzazione di tale intervento;
  3. tenuto conto dell’operazione in oggetto, se via Sineo possa essere destinataria di un intervento di completo rifacimento del manto stradale con nuova asfaltatura.

Silvio Magliano