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Un mese di eventi non autorizzati, l’Amministrazione cade dal pero

Tre Assessori rispondono in Aula alla mia interpellanza sulla manifestazione non autorizzata Estate in Quartiere: “Non siamo riusciti a identificare gli organizzatori”. La verità è che in certe zone della città ci sono realtà che fanno quello che vogliono, nell’indifferenza o con l’implicito benestare dell’Amministrazione. Musica, cinema all’aperto, sport e street food: se a organizzare tutto questo fosse stata, per esempio, un’Associazione di Volontariato, avrebbe dovuto rispettare ogni singolo comma dei regolamenti, accollandosi tutte le spese per migliaia e migliaia di euro. Com’è giusto che sia. Per qualcun altro, invece, le regole di ingaggio sono evidentemente differenti.

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INTERPELLANZA – LA COLLOCAZIONE DI BARATTOLO È PROVVISORIA O DEFINITIVA?

 

I sottoscritti Consiglieri Comunali,

PRESO ATTO

che la Giunta Comunale in data 6 aprile 2017 ha approvato la deliberazione avente come oggetto la collocazione delle attività del mercato “Barattolo” (mecc. 2017 01248/131);

CONSTATATO

che a pagina tre viene riportato che l’area di via Carcano viene “provvisoriamente destinata alle attività di animazione e rigenerazione al sabato e alla domenica alle attività previste da ‘Barattolo'”;

RILEVATO CHE

  • nel corso di una intervista rilasciata al Tg3 Piemonte andata in onda sabato 22 aprile scorso alle ore 19:35 l’Assessore Sacco affermava che la collocazione di “Barattolo” in via Carcano era “definitiva”;
  • durante il sopralluogo di domenica 23 aprile scorso in via Carcano l’Assessore Giusta affermava che la collocazione di “Barattolo” in via Carcano era invece provvisoria e che avrebbe attivato un tavolo di concertazione con Circoscrizione e cittadini;
  • tale affermazione veniva poi riportata nell’articolo apparso sul quotidiano La Stampa di lunedì 24 aprile 2017;

INTERPELLANO

La Sindaca e l’Assessore competente per sapere:

1)      se la collocazione di “Barattolo” su via Carcano sarà definitiva o provvisoria così come riportato dalla deliberazione mecc. 2017 01248/131;

2)      nel caso in cui la collocazione fosse provvisoria entro quale data verrà trasferito in altra sede.

F.to:  Enzo Lavolta

Monica Canalis

Chiara Foglietta

Silvio Magliano

Sopralluogo in via Carcano (9 luglio 2017)

A un mese dalla sua ufficiale entrata in vigore, si può affermare con certezza che il regolamento per un libero scambio “dei sogni” voluto dall’Assessore Giusta si può applicare forse nella sua fantasia: non certo nella realtà. Parlano i fatti: anche oggi, in via Carcano, i furgoni dei “paninari” restavano operativi senza alcun rispetto delle limitazioni di orario, sui teloni degli operatori erano esposti oggetti elettrificati contundenti, cartelli con i prezzi e oggetti tecnologici palesemente nuovi, specialmente – come mi è stato fatto notare da alcuni residenti – dopo l’allentarsi dei controlli in tarda mattinata. Invito l’Assessore a dare un’occhiata alla foto che testimonia l’acquisto di una motosega e a rispondere a questa domanda: non si tratta forse, al di là di ogni ragionevole dubbio, di un oggetto nuovo? Soggetti non identificati introducono costantemente, senza alcun controllo, carretti colmi di merce sotto sacchi neri; non ho visto verifiche neanche per quanto l’identità degli operatori effettivamente presenti rispetto alla lista delle prenotazioni compilata trentasei ore prima. Sono stato testimone di una rissa proprio in corrispondenza dell’ingresso dell’area del barattolo, sedata precipitosamente dagli steward di ViviBalon: i rappresentanti delle Forze dell’Ordine? Non c’erano. Un’ultima notazione: in questi mesi ho visto in via Carcano, sporadicamente, esponenti della Giunta. Mai la Sindaca Appendino. Per quale ragione? Timore di dover prendere atto della triste realtà?

INTERPELLANZA – MENÙ DEL GIORNO AL PASTA FESTIVAL: LE MULTE DELL’AMMINISTRAZIONE

Il sottoscritto Consigliere Comunale,

PREMESSO CHE

–        la prima edizione del “Pasta Festival” si è svolta al Lingotto Fiere (area esterna, piazzale lato via Nizza) dal 28 aprile al 1 maggio 2017;

–        si trattava di una rassegna dedicata alla degustazione ed alla valorizzazione della pasta, con ingresso libero e gratuito, organizzato dalla società Level Up S.r.l. (fonte: sito internet Lingotto Fiere);

RILEVATO CHE

–        l’evento era caratterizzato dalla presenza di una ventina di stand in cui si svolgeva attività di somministrazione con preparazione di primi piatti e vendita “a crudo” di prodotti alimentari (pacchi di pasta, eccetera);

–        gli operatori degli stand avevano il dovere si essere muniti di SCIA sanitaria, mentre era compito del soggetto organizzatore presentare una SCIA commerciale per l’evento nel suo complesso;

–        durante i giorni di svolgimento dell’evento veniva svolta un’attività di controllo ad opera della Polizia Municipale;

–        in conseguenza di questi controlli gli operatori venivano sanzionati ex articoli 28 e 29 D.Lgs. n. 114 del 1998 per mancanza della SCIA commerciale;

CONSIDERATO CHE

–        sia durante la campagna elettorale per le elezioni comunali del 2016 sia nel “Programma di governo per la Città di Torino 2016-2021” (mecc. 2016 03358/002 – allegato 1) l’attuale Amministrazione aveva promesso di operare in favore del piccolo commercio e dell’artigianato con l’intenzione, in tema di feste e manifestazioni, di creare “una cabina di regia e un nuovo regolamento per le manifestazioni temporanee (concessione suolo pubblico, somministrazione, pubblico spettacolo)”;

–        lo scrivente ha richiesto ai competenti Uffici comunali (con mail del 15 e 16 giugno ultimo scorso con notifica di lettura) informazioni in merito all’evento “Pasta Festival” ma l’Ufficio Eventi e Manifestazioni e la Segreteria dell’Assessore ai Tributi e Suolo Pubblico hanno declinato il loro coinvolgimento, mentre l’Ufficio Manifestazioni e la Segreteria dell’Assessore al Commercio non hanno risposto;

INTERPELLA

La Sindaca e l’Assessore competente per sapere:

  1. se l’Amministrazione abbia certezza circa la natura pubblica o privata dell’area in cui si è svolto l’evento “Pasta Festival”;
  2. se non siano state riscontrate responsabilità in capo al soggetto organizzatore;
  3. se l’Amministrazione abbia predisposto atti ufficiali per l’organizzazione dell’evento in oggetto e per disciplinarne forme e modalità di svolgimento (approvazione dello svolgimento della manifestazione con apposita deliberazione della Giunta);
  4. se il controllo sullo svolgimento dell’evento sia stato svolto sulla base di un protocollo elaborato da un apposito Tavolo di concertazione tra la Divisione Commercio ed il Corpo di Polizia Municipale;
  5. quale sia stato, e se sia ritenuto adeguato, il contributo fornito all’organizzazione del “Pasta Festival” dalla cabina di regia e dal nuovo regolamento per le manifestazioni temporanee di cui a pagina 32 del Programma di governo per la Città di Torino 2016-2021.

F.to Silvio Magliano

INTERPELLANZA – PROBLEMI AL SALONE DELL’AUTO: PESSIMA ACCESSIBILITÀ PER I DISABILI E ATTIVITÀ TEMPORANEE DI SOMMINISTRAZIONE, TUTTO REGOLARE?

Il sottoscritto Consigliere Comunale,

PREMESSO CHE

–           quella che si è appena conclusa (7-11 giugno 2017) è la terza edizione del Salone dell’Auto;

–        questa rassegna, visitabile tramite biglietto elettronico gratuito, ha visto in calendario diverse manifestazioni in città ed una parte consistente di esposizione fra i viali del Parco del Valentino ed al Parco Dora;

–           la manifestazione ha fatto registrare circa 700.000 ingressi;

–        al Parco del Valentino esponevano i propri veicoli oltre 40 Case automobilistiche in altrettanti stand;

–           ciascuno stand era una struttura rialzata di circa 30 centimetri rispetto al suolo;

–        dal 2008, il Comune di Torino concede il proprio patrocinio, per regolamento, soltanto a quegli eventi che garantiscano l’accessibilità e l’assistenza alle persone con disabilità, di qualsiasi tipologia essa sia;

–        nell’area di strippaggio del Parco Dora era in programma la realizzazione di raduni automobilistici tematici con drive-in e street food;

–        al Parco del Valentino, ai fini dell’approvvigionamento/somministrazione di prodotti alimentari ai partecipanti all’evento, era autorizzata la presenza di non più di 60 attività temporanee di somministrazione di alimenti e bevande;

RILEVATO CHE

–        degli oltre quaranta stand, uno per ciascuna Casa partecipante, solamente tre risultavano dotati di rampa fissa atta a consentire alle persone con disabilità motoria di accedere allo stand;

–        altre cinque rampe mobili risultavano in teoria disponibili, ma la loro ubicazione non era (chiaramente) segnalata: raramente dunque le rampe di questa seconda tipologia sono state richieste ed utilizzate;

–        al Parco Dora non risultavano in opera stand “alimentari” (street food) mentre al Parco del Valentino l’attività di somministrazione alimenti e bevande si è svolta;

CONSIDERATO CHE

–        lo scrivente ha personalmente ricevuto diverse segnalazioni e lamentele da parte di visitatori con disabilità delusi per non essere stati messi nelle condizioni di accedere alla maggior parte degli stand;

–        una città sempre più turisticamente matura come Torino non può permettersi passi falsi e gaffe a livello di immagine;

–        un evento di questo tipo e di questa portata che risulti non accessibile è un grave e inaccettabile problema di sostanza prima ancora che di forma;

–        secondo quanto riferito allo scrivente, al Parco del Valentino per le attività temporanee di somministrazione risulterebbe essere stato occupato suolo pubblico in modo eccedente rispetto a quanto concesso;

INTERPELLA

La Sindaca e l’Assessore competente per sapere:

1)      quali fondi e benefit siano stati erogati dalla Città di Torino al Comitato Organizzatore del Salone dell’Auto in virtù del patrocinio concesso;

2)      se tre rampe fisse e cinque rampe mobili siano state dall’Amministrazione considerate sufficienti a definire “accessibile” il Salone dell’Auto di Torino;

3)      in caso di risposta negativa, quando si intenda avviare la procedura per il recupero del contributo versato e revocato, regolamento alla mano, alla luce del mancato rispetto del fondamentale requisito dell’accessibilità;

4)      quanti e quali controlli siano stati effettuati, in che tempistiche e secondo quali parametri per verificare l’accessibilità dell’evento;

5)      in riferimento alle attività temporanee di somministrazione alimenti e bevande, per quali motivi – nonostante i programmi esposti – al Parco Dora non si sia svolta attività di street food, se la mancata osservanza di quanto stabilito con la deliberazione della Giunta (mecc. 2017 02038/001) possa comportare oneri per la Città e se siano stati effettuati controlli sulle attività collocate al Parco del Valentino ed eventualmente riscontrate irregolarità amministrative.

F.to Silvio Magliano