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Sopralluogo in via Carcano (9 luglio 2017)

A un mese dalla sua ufficiale entrata in vigore, si può affermare con certezza che il regolamento per un libero scambio “dei sogni” voluto dall’Assessore Giusta si può applicare forse nella sua fantasia: non certo nella realtà. Parlano i fatti: anche oggi, in via Carcano, i furgoni dei “paninari” restavano operativi senza alcun rispetto delle limitazioni di orario, sui teloni degli operatori erano esposti oggetti elettrificati contundenti, cartelli con i prezzi e oggetti tecnologici palesemente nuovi, specialmente – come mi è stato fatto notare da alcuni residenti – dopo l’allentarsi dei controlli in tarda mattinata. Invito l’Assessore a dare un’occhiata alla foto che testimonia l’acquisto di una motosega e a rispondere a questa domanda: non si tratta forse, al di là di ogni ragionevole dubbio, di un oggetto nuovo? Soggetti non identificati introducono costantemente, senza alcun controllo, carretti colmi di merce sotto sacchi neri; non ho visto verifiche neanche per quanto l’identità degli operatori effettivamente presenti rispetto alla lista delle prenotazioni compilata trentasei ore prima. Sono stato testimone di una rissa proprio in corrispondenza dell’ingresso dell’area del barattolo, sedata precipitosamente dagli steward di ViviBalon: i rappresentanti delle Forze dell’Ordine? Non c’erano. Un’ultima notazione: in questi mesi ho visto in via Carcano, sporadicamente, esponenti della Giunta. Mai la Sindaca Appendino. Per quale ragione? Timore di dover prendere atto della triste realtà?

#ioinmezzoavoi, sopralluogo