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Derivati, la Giunta si attrezzi per un’analisi approfondita dei contratti

Da tempo sollecito l’Amministrazione affinché si avvalga di un’adeguata consulenza per un’analisi scrupolosa dei contratti e delle clausole dei prodotti finanziari derivati attualmente in possesso del Comune. Arrivare a una mediazione con gli istituti bancari non è impossibile. Condivisibile anche la richiesta, da parte dei cittadini, di rendere pubblici i contratti. Da sempre mi occupo di questa tematica: dai tempi del mio primo atto in assoluto in Consiglio Comunale, sette anni fa.

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INTERPELLANZA – Sporcizia e degrado in strada Lanzo 114: ma l’Amministrazione non aveva a cuore le periferie?

PREMESSO CHE

  • strada Lanzo si trova a Torino nel territorio della Circoscrizione V;
  • questa importante arteria viaria cittadina collega corso Grosseto all’estrema periferia nord ovest della Città;
  • lo scrivente ha recentemente effettuato un sopralluogo insieme a un nutrito gruppo di residenti;

RILEVATO  CHE

  • nell’area situata in prossimità del civico 114 si rileva una situazione di forte degrado, incuria e sporcizia;
  • il verde è evidentemente non curato da molto tempo e solo l’arrivo di un precoce inverno e delle gelate notturne, anziché l’intervento degli addetti, ne hanno impedito il rigoglioso proliferare;
  • molti rifiuti di ogni genere (plastica, vetro, gomma, carta, elementi di arredo, umido e scarti alimentari ecc…) sono abbandonati nel verde e forniscono un’immagine di profondo abbandono e degrado (si allega documentazione fotografica);
  • il problema dell’area ovviamente non viene segnalato per una questione meramente “estetica”, quanto piuttosto per una rilevante connotazione sotto il profilo della salubrità e dell’igiene pubblica;

CONSIDERATO CHE

  • a più riprese, durante la campagna elettorale per le elezioni Comunali 2016, l’attuale Amministrazione aveva espresso l’impegno di operare a favore delle cosiddette periferie;
  • da troppo tempo i residenti si aspettano un intervento da parte della Civica Amministrazione per la soluzione delle criticità descritte;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. se l’Amministrazione abbia un progetto per la risistemazione dell’area in oggetto e tempistiche certe per tali interventi;
  2. quanti siano attualmente i passaggi di AMIAT nell’area in oggetto e, alla luce delle oggettive condizioni di sporcizia, se sia intenzione dell’Amministrazione prevedere un intervento straordinario per la pulizia, per la rimozione di tutti i rifiuti presenti e per a “bonifica” dell’area;
  3. se l’Amministrazione abbia intenzione di far eseguire ai propri uffici – o domandi ad ARPA – una verifica dello stato del suolo e della eventuale contaminazione derivante dalla prolungata presenza di rifiuti di ogni tipo;
  4. se l’Amministrazione ritenga utile sollecitare un aumento della presenza delle pattuglie “decoro” della Polizia Municipale per evitare che la situazione peggiori e che vengano conferiti ulteriori rifiuti in quella che sembra essere diventata una discarica a cielo aperto priva di controllo.

Silvio Magliano

INTERPELLANZA – Quale futuro ha in mente l’Assessore al Commercio per i chioschi edicole?

PREMESSO CHE

  • il segnale più evidente della crisi economica in cui versa l’editoria, con il conseguente calo delle vendite dei prodotti cartacei, è rappresentato dalla ripida flessione degli introiti delle edicole fino ad arrivare alla cessazione di molte attività (70 chiusure solo negli ultimi 3 anni);
  • fortissime criticità sono patite soprattutto dai chioschi edicole che, già gravati da una tassazione non di favore, hanno affrontato la crisi del settore vedendosi costretti ad una decisione irrevocabile: la chiusura;
  • in data 18 luglio u.s. presso l’Assessorato al Commercio si è svolto un incontro tra le Organizzazioni Sindacali (di seguito OOSS) rappresentative delle edicole e l’Area Commercio;
  • nel corso di tale confronto è stato affrontato il tema delle nuove destinazioni d’uso per i chioschi edicole, alla luce della nota grave crisi economica del settore;
  • in base alle notizie in possesso dello scrivente, sembra che un ulteriore incontro con le OOSS di categoria si sia tenuto in data 10 novembre u.s.;

CONSIDERATO CHE

  • con DGC mecc 2014 06312 recante disciplina inerente “insediamento di attività di vendita all’interno di chioschi non in esercizio collocati su area pubblica o soggetta ad uso pubblico”, l’Amministrazione stabiliva che “in riferimento alle strutture munite di permesso di costruire in precario per l’attività di vendita al dettaglio, non revocato, e nelle quali sia stata effettivamente svolta l’attività di vendita per almeno un anno nell’ultimo quinquennio decorrente dalla data di approvazione del presente provvedimento, a richiesta dei soggetti interessati, potrà essere rilasciata l’autorizzazione per la vendita di prodotti esclusivamente non alimentari… “stabilendo che le autorizzazioni rilasciate avranno validità temporale fino al 4 luglio 2017”;

VERIFICATO CHE

  • la scarsa pubblicità e divulgazione della delibera ha avuto l’effetto di lasciare fuori dal suo ambito e termine di applicazione molti titolari di chioschi edicole che, attraversando un periodo di forte difficoltà, erano fortemente interessati all’applicazione della stessa per la prosecuzione della loro attività imprenditoriale;
  • nonostante molteplici richieste rivolte agli uffici della Direzione Commercio di via Meucci, molti edicolanti non sono stati messi al corrente dell’esistenza della suddetta delibera;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. se l’Amministrazione abbia intenzione di emanare una nuova delibera simile a quella del 2014 e che consenta un “rientro nei termini“ ai commercianti interessati;
  2. quali siano le motivazioni per cui gli edicolanti, che più volte hanno chiesto informazioni sulla possibilità di trasformare la destinazione d’uso del loro chiosco edicola, non siano stati informati dell’esistenza della suddetta delibera;
  3. se e quali siano stati gli sviluppi dopo l’incontro del 10 novembre u.s.;
  4. se e come l’Amministrazione, pur non potendo interferire con la libera concorrenza delle attività imprenditoriali, consideri l’opportunità che i chioschi non in esercizio possano essere sostituiti da attività che potrebbero nuocere al commercio e all’immagine della Città;
  5. quali strumenti l’Amministrazione intenda adottare di concerto con le OOSS per tutelare la categoria.

Silvio Magliano