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Associassion Piemontèisa, patrimonio da salvare

L’Associazione è una realtà attualmente non attiva e gravata dai debiti: in pericolo il prezioso patrimonio librario e archivistico e un inestimabile patrimonio culturale. Ho portato il tema in Consiglio Comunale per cercare di sbloccare la situazione.

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INTERPELLANZA – MENO PERMESSI ZTL, MENO LAVORO: L’AMMINISTRAZIONE SI ASSUME LA RESPONSABILITÀ DI DANNEGGIARE LE ATTIVITÀ IMPRENDITORIALI?

PREMESSO CHE

  • con l’ordinanza n. 81355 del 15 aprile 2015 si delineava la nuova disciplina dei permessi di circolazione e sosta in ZTL;
  • con tale atto si abolivano i permessi VIOLA, ARGENTO e ROSSO che venivano sostituiti dai nuovi permessi BLU A, BLU B e CANTIERE;
  • con l’ordinanza n. 81596 del 21 aprile 2016 si integrava e modificava la precedente ordinanza, precisando le modalità per il rilascio e il rinnovo del permesso ZTL BLU A alle attività di cui ai punti da 10 a 18 e 22 della precedente ordinanza;
  • con successivi atti è stata completata la riorganizzazione della nuova disciplina della ZTL e, proprio pochi giorni fa, sono stati attivati nuovi varchi elettronici di controllo;

RILEVATO  CHE

  • era certamente necessaria una razionalizzazione inerente i criteri per il rilascio e il rinnovo dei permessi ZTL tale da diminuire il numero di veicoli privati circolanti in ZTL e, in conseguenza di ciò, favorendo l’efficienza dei mezzi del TPL;

CONSIDERATO CHE

  • tale riorganizzazione non deve recare nocumento alle attività commerciali e imprenditoriali, ponendo vincoli tali da costringere de facto talune attività a perdere quote di mercato e pertanto mettendo a rischio la loro stessa esistenza e numerosi posti di lavoro;
  • lo scrivente ha ricevuto segnalazioni da alcuni imprenditori titolari di permesso ZTL da parecchi anni che, nonostante avessero presentato domanda di rinnovo corredandola con la documentazione indicata in delibera e la lista clienti, non si sono visti rinnovare il permesso;
  • tale diniego, pur lasciando libera la possibilità di accedere in ZTL dopo le ore 10:30, interviene provocando effetti negativi irreversibili nell’organizzazione quotidiana dell’attività lavorativa;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. secondo quali criteri oggettivi vengono concessi i permessi ex punto 30 dell’ordinanza n 81355 del 15 aprile 2015 (permesso ZTL BLU A);
  2. quali caratteristiche e/o condizioni oggettive devono possedere i richiedenti affinchè le loro richieste, sempre documentate ed essenzialmente per motivi di lavoro, vengano accolte;
  3. se sia intenzione dell’Amministrazione continuare danneggiare le attività imprenditoriali o se, pur mantenendo vincoli stringenti al rilascio e rinnovo dei permessi ZTL, sia intenzione della stessa prendere in considerazione le reali esigenze di organizzazione del lavoro, smettendola di brandire una presunta supremazia ideologica scevra di elementi fattuali, disconnessa e sorda rispetto alle necessità dei cittadini.

Silvio Magliano

INTERPELLANZA – CONVIVENZA CIVILE IN VIA VAL DELLA TORRE: L’AMMINISTRAZIONE VUOLE INTERVENIRE?

PREMESSO CHE

  • lo scrivente ha effettuato un sopralluogo in data 14 ottobre u.s. nel territorio della Circoscrizione V, nello specifico in via Val della Torre 45/6;
  • in prossimità della rotatoria situata alla confluenza tra le vie Val della Torre e Viterbo, è presente un piazzale compreso tra i due supercondomini di via Val della Torre civici 45 e 39;

RILEVATO  CHE

  • il piazzale in oggetto è al servizio dei residenti ed è aperto alla fruizione dei cittadini;
  • esso è costituito da una parte situata al piano strada e da una porzione collocata più in basso e collegata alla precedente mediante scale e scivolo;
  • la pavimentazione della prima porzione di piazzale è in cemento ed è arricchita dalla presenza di alberi, panchine e archetti per biciclette;
  • la seconda porzione di piazzale oltre a verde, alberi e panchine ospitava tre vasche con fontane;
  • da luglio scorso lo spazio occupato dalle vasche è stato livellato e sostituito con una pavimentazione in colore rosso;
  • si è dunque creata un’area molto ampia utilizzata dai giovani come libero spazio di gioco;
  • spesso, con frequenza quotidiana nel corso dei mesi estivi, il gioco del pallone prosegue fino a tarda notte e avviene utilizzando come sponda il muro di contenimento alto circa 3 metri (con conseguente effetto amplificato dall’eco);
  • pur considerando positivamente l’utilizzo degli spazi aperti da parte dei giovani, tale situazione ha creato notevoli frizioni con quei residenti che, per questioni di lavoro o di salute, hanno la necessità di riposare anche in orario diurno;

CONSIDERATO CHE

  • se nel piazzale in oggetto venissero posizionati nuovi arredi urbani e si coniugasse la loro collocazione in maniera funzionale con quelli già presenti, la qualità della vita dei residenti ne trarrebbe un beneficio immediato e concreto;
  • è necessario che qualunque scelta, per essere effettivamente migliorativa, sia condivisa con i cittadini e i residenti affinché sia salvaguardata sia l’esigenza dei giovani di giocare e trascorrere il tempo libero all’aria aperta sia la necessità che le ore trascorse in casa dagli altri residenti siano confortevoli;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. se l’Amministrazione ritenga di volere avviare un percorso partecipato con i cittadini che frequentano il piazzale e i residenti nella zona per giungere a soluzioni efficaci e soddisfacenti per tutti, che consentano la coesistenza del diritto di giocare e del diritto di riposare;
  2. se sia già prevista una revisione generale della sistemazione dell’arredo urbano del piazzale, con l’aggiunta di nuovi elementi e con la collocazione di una barriera fonoassorbente o altro (ad esempio una gabbia metallica riempita con pietrisco e piante rampicanti) sul muro di contenimento alto circa 3 metri;
  3. se, nelle more delle eventuali decisioni suggerite ai punti precedenti, l’Amministrazione voglia valutare la collocazione di segnaletica verticale riportante i limiti consentiti dal Regolamento di Polizia Urbana;
  4. se si possa allestire il prato collocato a sud del piazzale in oggetto (identificato come Parco Dora sul sito internet Google Maps, di cui si allega scansione) con un minimo di attrezzature sportive, anche solo due porte per il calcio/calcetto, tali da consentire ai giovani di giocare a pallone in un luogo sicuro e protetto e più distante dalle abitazioni.

Silvio Magliano

INTERPELLANZA – HA UN FUTURO IL VASTO PATROMONIO CULTURALE DELL’ASSOCIASSION PIEMONTÈISA?

PREMESSO CHE

  • l’Associassion Piemontèisa fu fondata nel 1957 da Andrea Flamini con lo scopo di valorizzare la cultura popolare e le tradizioni folcloristiche piemontesi;
  • l’Associassion si è occupata dello studio, conservazione e diffusione della cultura e della tradizione piemontese;
  • ha promosso numerose iniziative, conferenze, dibattiti, mostre fotografiche e manifestazioni gastronomiche;
  • ha organizzato numerosi corsi di lingua e letteratura piemontese e corsi di tradizioni popolari presso le scuole dell’obbligo;
  • ha partecipato all’Europeade, massima manifestazione folcloristica europea;
  • era un “centro di documentazione demologica” e un “centro europeo di cultura folcloristica” con molte documentazioni su usi e costumi europei;
  • dal 1971 ha allestito il grande farò di San Giovanni e si occupava del corteo storico;

RILEVATO  CHE

  • a causa di ingenti problemi di carattere economico, a cui si aggiunga il decesso del fondatore Andrea Flamini, l’Associassion Piemontèisa ha recentemente interrotto le sue importanti attività;

CONSIDERATO CHE

  • resta vivo il corposo patrimonio dell’Associassion Piemontèisa che era ed è costituito da una biblioteca e archivio per lo studio delle tradizioni popolari con oltre 12.000 libri, alcuni introvabili e di grande valore, sul territorio e sulla lingua piemontese;
  • tutti i volumi sono ancora custoditi presso la sede dell’Associassion a Palazzo Birago di Vische;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. se l’Amministrazione abbia un progetto per dare nuovo impulso alla rinascita dell’Associassion Piemontèisa, riconoscendo l’importanza del lavoro da essa svolto nel corso dei 60 anni di attività;
  2. se sia intenzione dell’Amministrazione prendersi cura del vasto patrimonio librario dell’Associassion riaprendo la sede e/o traslocando i testi in altra struttura per renderli fruibili al pubblico degli appassionati, dei curiosi e dei turisti;
  3. nel caso in cui l’Amministrazione non abbia una risposta immediatamente praticabile, si domanda se essa abbia almeno impostato la valutazione di un progetto per la biblioteca dell’Associassion, di concerto con la Regione Piemonte, o se intenda disinteressarsi del patrimonio folcloristico e culturale sia cittadino sia regionale.

Silvio Magliano