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Corso Bramante 15/17, quanti interrogativi ancora senza risposta

Da ex concessionaria Fiat a ipermercato Esselunga: la delibera sul progetto di rifunzionalizzazione è passata in Sala Rossa (con i soli voti della sola Maggioranza), ma le domande in sospeso (e le preoccupazioni dei residenti) sono ancora molte. Il tessuto commerciale del quartiere può assorbire un nuovo “colosso” di questo tipo? Sono del tutto scongiurati i rischi per sanitari e ambientali (amianto, inquinamento)? Ho presentato un’interpellanza sul tema per rivolgere alla Giunta queste e altre questioni ancora.

Corso Bramante 15/17: dove fino a pochi anni fa si trovava una concessionaria Fiat, vedremo presto un nuovo ipermercato (Esselunga) dentro lo stesso edificio dov’è già presente Carrefour: sarà in grado il tessuto commerciale del quartiere di assorbire il colpo? Sono a rischio posti di lavoro? Quanti? Possiamo liquidare come prive di fondamento, in maniera inequivocabile e convincente, le voci che farebbero pensare a una presenza di amianto? Se invece questo pericoloso materiale è davvero presente, lo è in che quantità? Dai necessari lavori di rifunzionalizzazione della struttura possono nascere, come temono i residenti, rischi di inquinamento atmosferico e di falda? Questi e altri interrogativi rivolgerò prossimamente alla Giunta in Sala Rossa: ho infatti appena presentato un’interpellanza sul progetto di rifunzionalizzazione con ristrutturazione edilizia e cambio di destinazione d’uso del fabbricato esistente. Il provvedimento è stato approvato in Sala Rossa con i soli voti dei 5 Stelle: quegli stessi 5 Stelle che, cinque anni fa in campagna elettorale, ben diversamente promettevano di comportarsi in tema di tutela del piccolo commercio. Mesi fa un’interpellanza sullo stesso argomento fu presentata e discussa da parte di Diego Giacobbi, residente molto attivo che continua a occuparsi del tema: mi auguro che, questa volta, le risposte dell’Amministrazione siano più convincenti e puntuali di quelle fornite nel 2019.

INTERPELLANZA – Notti d’estate in Vanchiglia: nessun rispetto per l’emergenza sanitaria e per la quiete pubblica

PREMESSO CHE

  • con precedenti segnalazioni e formali atti consiliari lo scrivente da tempo ha reso evidente la propria preoccupazione per la gestione della “movida” serale e notturna in piazza Santa Giulia e, in generale, presso il quartiere Vanchiglia;
  • considerando lo stato di emergenza tuttora vigente e tenuto conto della riapertura delle attività di somministrazione, è stata precipua premura dello scrivente di attenzionare la situazione della “movida” serale e notturna nella zona in oggetto;

EVIDENZIATO CHE

  • in data 15 ottobre 2019 lo scrivente ha depositato una proposta di mozione (mecc. 2019 04296) con la quale si chiedeva di “impegnare il Sindaco e la Giunta Comunale ad interloquire con Prefetto e Questore della Provincia di Torino affinché il Tavolo per la Sicurezza e l’Ordine Pubblico giunga all’individuazione di soluzioni efficaci che pongano termine al degrado e all’illegalità diffusa presso il quartiere Vanchiglia, generati dalla “malamovida” in piazza Santa Giulia e aree limitrofe, mediante l’organizzazione di costanti pattugliamenti interforze (“pattuglione” composto da forze dell’ordine, forze e servizi di polizia e forze armate) e con l’istituzione di postazioni fisse interforze quali importanti presidi di legalità.”;
  • tale proposta di mozione, assegnata in data 21 ottobre 2019 alle Commissioni consiliari I, III e Legalità e contrasto dei fenomeni mafiosi, ad oggi non ha ancora conosciuto l’opportunità di essere esaminata e discussa;

RILEVATO CHE

  • con la riapertura dei locali avvenuta nel mese di giugno la “movida” in Vanchiglia ha pressoché ripreso da dove era stata costretta ad interrompersi;
  • a partire dal mese di giugno i gestori dei locali di somministrazione presenti in piazza Santa Giulia hanno, per quanto di competenza, tentato di coniugare la riapertura delle attività con l’osservanza dei protocolli sanitari da parte della clientela: spesso ciò si è scontrato con lo scarso senso del vivere civile e l’irresponsabile ostilità al rispetto delle regole di taluni frequentatori della piazza;
  • sovente si sono verificati assembramenti, ingenti gruppi di persone sedute a terra intente a consumare bevande, tutto corredato da musica ad alto volume e da un conseguente chiasso disturbante;
  • il presidio fisso della Polizia Municipale in collaborazione con le forze di polizia statali, richiesto dallo scrivente con la proposta di mozione sopra citata, non si è visto;
  • il pattuglione interforze, anch’esso richiesto dallo scrivente con la proposta di mozione sopra richiamata, si è visto solo per un brevissimo – e insufficiente – periodo;
  • nel corso delle serate e delle nottate estive appena trascorse i clienti dei locali hanno consumato le loro bevande in quello che è a tutti gli effetti un ampio dehors “en plein air”, purtroppo spesso diffondendo chiassosamente tutta la loro frizzante e inebriante allegria;
  • è stato narrato allo scrivente che in almeno un’occasione un gruppo di irresponsabili ha divelti alcuni cassonetti per la raccolta del vetro e ha utilizzato le bottiglie reperite per esibirsi in un pericolosissimo lancio;
  • sovente gli spazi laterali della piazza divengono gabinetti a cielo aperto;
  • oltre alla irresponsabile inosservanza dei protocolli sanitari, la “movida” ha avuto risvolti negativi a danno dei residenti che hanno lamentato reiterati e insopportabili schiamazzi provenienti dagli avventori dei locali recando grave lesione alla quiete pubblica e al diritto al riposo notturno;
  • è stata inoltre segnalata allo scrivente la presenza di due minimarket in via Vanchiglia aperti fino a tarda notte, in violazione dei divieti, nonché facenti uso dell’insegna di esercizio dell’attività precedente: da quanto appreso pare che uno dei due si sia recentemente regolarizzato, rimarrebbe pertanto l’attività al civico 34/A recante insegna “Pellicceria Enza” (si allega foto);

CONSIDERATO CHE

  • a fondamento di ogni forma di una serena convivenza sociale deve essere collocato e garantito il rispetto della disciplina normativa e regolamentare e delle sane regole della buona educazione e del vivere civile, tanto più in un periodo di emergenza sanitaria;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. per quali motivi l’Amministrazione, consapevole della nota “movida” serale-notturna in Vanchiglia e nello specifico in piazza Santa Giulia, non abbia disposto adeguati controlli e previsto la presenza di pattuglie della Polizia Municipale in concomitanza con la riapertura dei locali di somministrazione nel periodo post-lockdown;
  2. se e come intenda intervenire l’Amministrazione, al fianco dei residenti e dei gestori dei locali, per fare in modo che le serate e le nottate in Vanchiglia si svolgano nel pieno rispetto della legalità e dei protocolli sanitari in vigore;  
  3. se siano stati verificati i due minimarket presenti in via Vanchiglia con ispezioni di polizia amministrativa.

Silvio Magliano

Emergenza maltempo, il Volontariato risponde ancora una volta presente

L’emergenza maltempo colpisce tutto il Piemonte, con danni particolarmente gravi nelle province di Cuneo e Vercelli: paesi isolati, devastazione di strade e infrastrutture.

Piogge torrenziali, vento e frane anche su Liguria, Lombardia e Valle d’Aosta. In quest’ultima regione un Volontario ha perso la vita mentre era impegnato nella difesa del territorio e di tutti noi: perdiamo con lui una persona speciale e generosa, esempio per tutti. Esprimo la mia totale vicinanza alle famiglie coinvolte dall’emergenza e in particolare a chi ha perso o non ha ancora ritrovato un proprio caro disperso. Il mio ringraziamento più profondo va a tutti i Volontari, ai Vigili del Fuoco e alla Protezione Civile che in queste ore sono impegnati sul territorio, portando aiuto e soccorso. Continuo a seguire con apprensione e partecipazione l’evolversi della situazione, in particolare per quanto riguarda la ricerca delle persone che ancora risultano disperse.

Notte di scontri nel quartiere Aurora

È riduttivo chiamare rissa uno scontro che ha visto bottiglie rotte usate come armi e che ha lasciato a terra un ragazzo ferito.

Tanto è successo poche ore fa in corso Vercelli, quasi all’angolo con il Lungo Dora. I Moderati chiedono da anni, in Comune e in Circoscrizione, una presenza di agenti, in zona, adeguata alle esigenze e in grado di garantire sicurezza e vivibilità a una porzione di città che ormai è difficile non definire terra di nessuno. Torniamo a ribadire oggi la nostra richiesta. Non vorremmo dover commentare in futuro nuovi e ancora più gravi episodi. L’Amministrazione, finalmente, risponda. La sicurezza (di tutti: residenti, passanti e commercianti) torni a essere garantita.

L’Ospedale di Settimo abbia un futuro

Terminata e non più rinnovabile la fase sperimentale (che ha dato risultati ottimi) di gestione di tipo pubblico-privato, il mio impegno in Consiglio Regionale perché la struttura non sia ora né depotenziata né snaturata: appena presentata un’interpellanza sul tema.

I giornali cominciano a parlare di situazione di crisi, addirittura di ipotesi di mancati pagamenti alla Cooperativa Frassati (socia e fornitrice di servizi e non solo): urge una svolta, perché l’Ospedale Civico Città di Settimo Torinese deve avere un futuro. Ne sono profondamente convinto, alla luce del fatto che questa struttura è un’eccellenza da tutti i punti di vista: sia in un’ottica puramente tecnica e medica, sia sotto il profilo della gestione, ed è dal 2006 un riferimento per l’intera area, tanto per l’Asl To2 quanto per l’Asl To4. Con un recente atto (interrogazione dello scorso luglio) avevo già chiesto alla Giunta regionale di riferire su progetti e prospettive, sia dal punto di vista delle modalità gestionali sia dal punto di vista dell’operatività. La sperimentazione gestionale, modello innovativo di management delle attività sanitarie pubbliche, ha dato in questi anni risultati di rilievo, per esempio – ma non solo – nei campi della lungodegenza e della riabilitazione. Questo modello prevede il coinvolgimento nel programma di sperimentazione del settore privato, privilegiando quello appartenente alla sfera della cooperazione sociale. Ho appena protocollato un’interpellanza in Regione Piemonte per sapere quali siano le intenzioni della Giunta Regionale sul futuro dell’Ospedale, ovvero se vi sia l’intenzione di mantenere l’attuale gestione o se sia al vaglio un’ipotesi di cessione.