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Ahmadreza Djalali salvo e libero subito: anche il Consiglio Comunale dice sì

Passa all’unanimità il mio atto che impegna la Giunta Comunale a chiedere al Governo italiano di esercitare la necessaria pressione diplomatica con le autorità iraniane per la revoca della condanna capitale e per l’immediata scarcerazione del medico. La scorsa settimana anche il Consiglio Regionale ha approvato un analogo atto a mia firma.

Un sì unanime: i colleghi Consiglieri votano compattamente a favore del mio ordine del giorno e ora la Giunta potrà chiedere, forte del mandato della Sala Rossa, al Governo italiano di esercitare la necessaria pressione diplomatica affinché Ahmadreza Djalali sia immediatamente liberato. La scorsa settimana è stato approvato dal Consiglio Regionale un atto analogo a mia firma.

La difesa dei diritti umani deve essere trasversale per ambito istituzionale e per nazionalità. È nostro preciso dovere fare tutto il possibile per salvare una vita innocente. Anche il Comune di Torino ora sarà in prima linea nella salvaguardia della vita e della libertà di una figura che ha tanto fatto per il nostro Paese e per la nostra regione – dove a lungo ha vissuto e lavorato (Università del Piemonte Orientale) – e di un uomo che da anni è in carcere da innocente.

Djalali, medico e ricercatore, è un noto e stimato esponente della comunità scientifica internazionale. Il suo arresto risale all’aprile del 2016. Totalmente infondata è l’accusa (spionaggio). Attualmente è in corso una mobilitazione a livello internazionale (a partire dalla petizione lanciata da Amnesty International) perché la condanna a morte sia revocata e lo stato di detenzione cessi immediatamente.

Ringrazio i colleghi per aver voluto sostenere una giusta battaglia, nella quale ho sempre creduto.

Ahmadreza Djalali, Comune di Torino