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Sui diritti delle persone con disabilità, questa Amministrazione arriva sempre dopo

Ultimo caso in ordine cronologico: affinché l’Assessorato intervenisse, una delegazione di cittadini ha dovuto far presente a questa Giunta la mancanza, sulle app delle società che gestiscono sul territorio cittadino il servizio di sharing di monopattini e biciclette, di indicazioni puntuali sulle modalità di posteggio. Un monopattino abbandonato “di traverso” su un marciapiede rende quest’ultimo non accessibile: discussa poco fa in Sala Rossa la mia interpellanza proprio su questo tema.

Dopo, non prima: succede spesso così, quando si parla del rapporto tra questa Amministrazione cittadina e i diritti delle persone con disabilità. Se – come ho fatto presente poco fa in Sala Rossa discutendo la mia più recente interpellanza sul tema – sui nostri marciapiedi e sulle nostre strade si trovano moltissimi monopattini e altrettante biciclette posteggiate in maniera selvaggia dopo l’affitto in sharing, la responsabilità è, certo, dei singoli utenti, ma non solo loro. In questo caso, l’Amministrazione forse ignorava, fino all’incontro di pochi giorni fa con una delegazione di Associazioni che avevano manifestato davanti a Palazzo Civico, che sulle app delle società di sharing mancavano spesso indicazioni puntuali sulle modalità di parcheggio di monopattini e bici. Impegnata com’è nella propria furiosa lotta all’auto privata, questa Giunta tralascia troppo spesso i diritti delle persone con disabilità. Una buona Amministrazione non dovrebbe aspettare una manifestazione di piazza per capire che un monopattino parcheggiato “di traverso” su un marciapiede rende quello stesso marciapiede non accessibile. I diritti delle persone con disabilità non possono arrivare sempre dopo.

Niente scuola se un congiunto dell’alunno ha avuto un raffreddore tre giorni prima?

Il mio Question Time in Consiglio Regionale per chiarire la situazione.

Niente scuola per gli alunni o studenti con un familiare convivente che abbia presentato “sintomi indicativi” nei tre giorni precedenti: lo prescrivono le direttive regionali (in una piccola postilla riportata nel Decreto 95 con le “Linee di indirizzo per la riapertura delle Scuole in Piemonte” e non altrimenti o altrove comunicata), mentre in quelle nazionali (Circolare “Riapertura delle Scuole” del Ministero della Salute) non si riporta alcuna indicazione simile. Una piccola postilla con grandi potenziali conseguenze: che cosa si intende esattamente con sintomi “indicativi”? Come si deve comportare, per esempio, una famiglia numerosa con un componente che, tre giorni prima, ha avuto lievi sintomi da raffreddore? Nessun familiare deve recarsi né a scuola né al lavoro? Oppure i figli soli devono restare soli a casa, potendo e dovendo i genitori recarsi al lavoro? In sostanza: le famiglie come devono regolarsi? C’è anche un grande tema relativo alla preoccupazione dei Dirigenti Scolastici, che temono gravi ripercussioni sulla quotidianità e sulla didattica, con classi sempre mezze vuote. Chiederò lumi e dettagli più precisi domani in Consiglio Regionale con un Question Time appena depositato.

INTERPELLANZA – É nato prima l’albero o la pista ciclabile? Paradosso contemporaneo in salsa 5 Stelle

PREMESSO CHE

  • l’asse di corso Francia è interessato da un nuovo progetto dell’Amministrazione in tema di viabilità ciclabile, mediante adeguamento della segnaletica, introduzione del limite di 20 km/h nei controviali (che diventano condivisi tra veicoli e velocipedi) e altri interventi necessari all’uopo, tra cui l’impegno alla rimozione delle barriere architettoniche;

RILEVATO CHE

  • nei pressi di piazza Rivoli/via Piedicavallo, in direzione Collegno, ha sede un attraversamento ciclabile e pedonale collocato proprio in corrispondenza di un’evidente barriera architettonica: un albero;
  • lo scrivente è stato contattato da numerosi cittadini (tra cui molti con disabilità) che hanno desiderato esprimere il loro disappunto e tutte le loro difficoltà nell’attraversare la strada nel punto appena descritto;
  • pare che l’albero non permetta il regolare attraversamento in sicurezza dei pedoni, rendendo l’attraversamento poco sicuro ed evidentemente non a norma (art. 40 CdS e art. 145 Regolamento Esecuzione CdS);
  • inoltre l’attraversamento supererebbe la pendenza dell’8%, limite al di sotto del quale è garantito il transito in sicurezza delle persone in carrozzina;
  • la riduzione dello spazio per l’attraversamento dedicato ai pedoni, per dare maggiore ampiezza all’attraversamento ciclabile, fa sì che i pedoni abbiano uno spazio inferiore a quanto previsto dalle norme;
  • l’attraversamento in questione è stato oggetto di recente revisione per rendere il tratto percorribile anche dai ciclisti, senza però garantire allo stesso modo l’attraversamento pedonale, che risulta essere interrotto dall’albero;
  • come evidenziato da un cittadino sui social: “Dopo aver misurato 18 cm verticali in circa 70 cm orizzontali, quindi circa 25% di pendenza, possiamo dire che l’attraversamento pedonale non è a norma. La pendenza di una rampa per disabili che va dallo 0% al 4% è facilmente accessibile; diventa moderatamente accessibile una pendenza dal 4% all’8%. Una pendenza maggiore dell’8% è accessibile solo con accompagnatore. La pendenza delle rampe non deve superare l’8%. Sono ammesse pendenze superiori, nei casi di adeguamento, rapportate allo sviluppo lineare effettivo della rampa. In tal caso il rapporto tra la pendenza e la lunghezza deve essere comunque di valore inferiore rispetto a quelli individuati dalla linea di interpolazione. Il dislivello, tra il piano del marciapiede e zone carrabili ad esso adiacenti non deve, salvo giustificate eccezioni, superare i 15 cm. La larghezza dei marciapiedi realizzati in interventi di nuova urbanizzazione deve essere tale da consentire la fruizione anche da parte di persone su sedia a ruote. Nelle strade ad alto volume di traffico gli attraversamenti pedonali devono essere illuminati nelle ore notturne o di scarsa visibilità. TUTTO CIÒ NON VIENE RISPETTATO NELL’ATTRAVERSAMENTO DI CORSO FRANCIA (PIAZZA RIVOLI – ATTRAVERSANDO DAL LATO TESORIERA AL LATO SUD DI CORSO FRANCIA). Fonti: decreto “SCIA 2” (d.lgs. 222/2016) e artt. 5 e 6 D.P.R. 503/96.”;

CONSIDERATO CHE

  • il 1° luglio u.s. l’Assessore Lapietra è intervenuta in Commissione II in merito alla realizzazione della nuova pista ciclabile Torino-Collegno e sulla nuova viabilità di corso Francia, garantendo un miglioramento della circolazione per pedoni e ciclisti;
  • l’Amministrazione si è più volte espressa, a parole, a favore dell’abbattimento delle barriere architettoniche della Città;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. se l’Amministrazione abbia notizie da riferire circa l’origine della questione: se sia sorto prima l’albero o la pista ciclabile e se quest’ultima non potesse essere realizzata senza costringere i pedoni (gli utenti più deboli della strada) allo sconveniente incontro con l’arbusto;
  2. se l’Amministrazione intenda intervenire per rivedere/ristudiare/risistemare/adeguare l’attraversamento in oggetto, in modo tale da consentire il transito a norma e in sicurezza sia dei pedoni (compresi quelli con disabilità e in carrozzina) sia dei ciclisti, senza ricorrere alla potatura e sradicamento dell’albero in questione;
  3. se, di pari passo con la creazione di nuove/adeguamento delle preesistenti piste ciclabili, sia prevista la realizzazione di una mappatura delle barriere architettoniche cittadine;
  4. se gli attraversamenti stradali, in corrispondenza della realizzazione o dell’adeguamento delle piste ciclabili, siano realizzate secondo caratteristiche tecniche e di legge tali da consentire l’attraversamento anche da parte delle persone con disabilità che utilizzano la carrozzina elettrica.

Silvio Magliano

INTERPELLANZA – Borgo Dora Camminabile e parcheggio di San Pietro in Vincoli: simul stabunt, simul cadent

PREMESSO CHE

  • Borgo Dora è una zona in storica continuità con il Centro da cui dista poche centinaia di metri senza soluzione di continuità;

RILEVATO CHE

  • già nel mese di aprile 2019 numerosi cittadini, commercianti, Associazioni, Comitati avevano avuto modo di rappresentare all’Amministrazione il vasto tema della camminabilità/vivibilità della zona conosciuta come Balon: si riteneva fosse giunto il momento di lavorare affinché a questa porzione di città fosse riconsegnato quel ruolo culturale e storico che da sempre ne contraddistingue l’identità;
  • la proposta riguardava la “camminabilità” dell’intero Borgo Dora, prendendo spunto dall’apertura alla pedonalizzazione di alcune vie;
  • pensare ad un Borgo “da camminare” prevedeva scelte operative implicanti concessioni e rinunce, si riteneva di raggiungere lo scopo limitando la circolazione dei veicoli, pur mantenendo la possibilità per esercizi commerciali e residenti di effettuare il carico e scarico e di accedere alle loro pertinenze;
  • di contorno all’area camminabile erano state individuate alcune aree destinate a parcheggio dei veicoli, tra queste vi era l’area di San Pietro in Vincoli;

CONSIDERATO CHE

  • il progetto Borgo Dora Camminabile prevedeva una serie di interventi: la realizzazione di ampie aiuole con la piantumazione di siepi e alberi d’alto e medio fusto, l’uso del verde verticale e altre soluzioni da studiare, la garanzia dei posteggi ai residenti e commercianti al di fuori dell’area camminabile (potendo accedere all’area camminabile solo per carico e scarico o per raggiungere il proprio garage); 
  • la previsione era di creare un circolo virtuoso fra via San Pietro in Vincoli, via Andreis, Canale dei Molassi, piazzetta San Pietro in Vincoli di modo che non si potesse attraversare il Borgo fino a corso Giulio Cesare;
  • decisamente funzionale e complementare sia alla nuova area camminabile di Borgo Dora sia rispetto al raggiungimento di alcune preziose realtà del territorio (quali, ad esempio, il Cottolengo, il SERMIG, la Scuola Holden) sarebbe la destinazione (o il mantenimento) di talune aree a parcheggio (San Pietro in Vincoli, Canale dei Molassi, fronte ex Stazione Ciriè Lanzo, lato sinistro via Andreis);
  • lo scrivente ha appreso che in precedenti incontri intercorsi tra i rappresentanti dei cittadini, commercianti, mondo dell’associazionismo ed esponenti della Giunta si è avuto modo di assistere ad una divaricazione di vedute e progettualità tra Assessore all’Ambiente e Assessore alla Viabilità in merito all’area di San Pietro in Vincoli: l’Assessore alla Viabilità avrebbe affermato una positiva disponibilità mentre l’Assessore all’Ambiente si sarebbe detto più orientato ad individuare un’altra progettualità;
  • il tempo scorre inesorabile ma, ad oggi, pare che il progetto dell’Assessore all’Ambiente per l’area di San Pietro in Vincoli non sia ancora stato disvelato al mondo;
  • in compenso, tale area inizia ad essere utilizzata da persone che, senza alcuna autorizzazione, si dedicano nottetempo all’ascolto e alla propagazione di musica amplificata ad alto volume e alla proiezione di pellicole: tali attività, seppure di per sé non illecite, potrebbero però fungere da volano per una rapida involuzione nell’utilizzo di tale area;
  • con la recente deliberazione di Giunta mecc. 2020 01537 (citata dai giornali nell’edizione del 15 luglio ma in pari data non ancora visionabile dai Consiglieri Comunali) sono state individuate alcune nuove aree pedonali nel territorio cittadino e, tra queste, una riguarda proprio Borgo Dora;
  • l’individuazione di aree destinate a parcheggio poste ai margini dell’area camminabile avevano incontrato il parere favorevole della maggioranza dei cittadini, commercianti, associazioni enti e di tutti gli altri attori dell’area in oggetto;   

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. quale sia la progettualità dell’Amministrazione per l’area di Borgo Dora, comprese le aree di parcheggio poste ai margini dell’area camminabile;
  2. se l’Amministrazione abbia previsto e organizzato adeguati controlli da parte della Polizia Municipale al fine di impedire l’utilizzo improprio dell’area di San Pietro in Vincoli;
  3. se l’Amministrazione abbia una visione unitaria circa l’area camminabile di Borgo Dora (con riferimento al progetto presentato da cittadini, commercianti, Associazioni, Enti) e alla necessità che si tenga conto delle aree destinate a parcheggio dei veicoli;
  4. se, in considerazione degli sforzi compiuti al fine di restituire disponibilità totale dell’area parcheggio ai residenti e a quanti gravitano sul territorio, siano state individuate le opportune ed adeguate strategie atte ad evitare eventuali future occupazioni abusive.

Silvio Magliano

INTERPELLANZA – Pericolosità delle strade di periferia: sì, proprio le periferie, il solito problema di questa Amministrazione…

PREMESSO CHE

  • via Onorato Vigliani è un’importante arteria stradale che attraversa da est a ovest (e viceversa) il quartiere Mirafiori sud: si tratta di un lungo rettifilo che collega corso Unione Sovietica a piazza Bengasi, intervallato da alcuni incroci semaforizzati e da molte intersezioni con sola segnaletica;

RILEVATO CHE

  • numerosi cittadini hanno voluto narrare allo scrivente la pericolosità dell’intersezione via Vigliani/via Villa;
  • l’elevata frequenza dei sinistri accaduti – e i molti evitati solo all’ultimo istante – portano a rendere indifferibile e urgente la richiesta di un intervento dell’Amministrazione finalizzato ad incrementare il livello di visibilità e di sicurezza dell’intersezione, tutelando innanzitutto gli utenti più deboli della strada (i pedoni);

CONSIDERATO CHE

  • era proprio “Vision Zero” (niente morti o feriti gravi sulle strade di Torino entro il 2050, come espresso nel Piano Operativo della Sicurezza Stradale approvato dalla Giunta nel novembre 2019) uno dei principali concetti propagandati dal movimento 5 stelle nella scorsa campagna elettorale in tema di mobilità;
  • è sotto gli occhi di tutti la condizione delle strade cittadine;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. se l’Amministrazione sia a conoscenza della pericolosità dell’intersezione in oggetto;
  2. se l’Amministrazione intenda comunicare i dati in suo possesso circa il numero di sinistri avvenuti negli ultimi anni (ovviamente tenuto conto che si può contezza ufficiale solo del numero di casi nei quali è stata chiamata ad intervenire la Polizia Municipale);
  3. l’importo delle risorse finanziarie impiegate dall’Amministrazione negli ultimi 4 anni per incrementare il livello di sicurezza dell’intersezione via Vigliani/via Villa;
  4. se l’Amministrazione abbia già un progetto (e relative tempistiche di realizzazione) per la messa in sicurezza dell’intersezione in oggetto.

Silvio Magliano