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Ahmadreza Djalali salvo e libero subito: lunedì si discute il mio OdG in Consiglio Comunale

La Giunta Comunale chieda al Governo di esercitare la necessaria pressione diplomatica con le autorità iraniane per la revoca della condanna capitale e per l’immediata scarcerazione del medico. Il mio atto in Comune andrà in Aula, ex Articolo 93, già lunedì (14 dicembre 2020). Ieri il Consiglio Regionale ha approvato un analogo atto a mia firma.

Il Comune di Torino chieda al Governo di esercitare la necessaria pressione diplomatica affinché Ahmadreza Djalali sia immediatamente liberato. Lo chiedo in Consiglio Comunale con un Ordine del Giorno che si discuterà nella prossima seduta del Consiglio, quella di lunedì 14 dicembre 2020. Proprio ieri è stato approvato dal Consiglio Regionale un atto analogo, da me presentato insieme ai colleghi Domenico Rossi e Raffaele Gallo.

È nostro preciso dovere fare tutto il possibile per salvare una vita innocente. La difesa dei diritti umani deve essere trasversale per ambito istituzionale e per nazionalità. Anche il Comune di Torino sia in prima linea nella salvaguardia della vita e della libertà di una figura che ha tanto fatto per il nostro Paese e per la nostra regione – dove a lungo ha vissuto e lavorato – e di un uomo che da anni è in carcere da innocente.

Djalali, medico e ricercatore, è un noto e stimato esponente della comunità scientifica internazionale. Il suo arresto risale all’aprile del 2016. Totalmente infondata è l’accusa (spionaggio). Attualmente è in corso una mobilitazione a livello internazionale (a partire dalla petizione lanciata da Amnesty International) perché la condanna a morte sia revocata e lo stato di detenzione cessi immediatamente.

Porto avanti a mia volta, con il mio Ordine del Giorno (che andrà in Aula, ex Articolo 93, in occasione della prossima seduta), le stesse richieste. Auspico che i colleghi Consiglieri votino compattamente a favore.

Ahmadreza Djalali, Comune di Torino