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Niente soldi per la manutenzione, ma aumentano le strisce blu…

Interessante discussione questa mattina in Sala Rossa con l’Assessore Lubatti. Rispondendo a un’interpellanza sui manti stradali rifatti a strisce, ha candidamente ammesso che è una scelta dovuta alla mancanza di risorse. Ma sulle strisce blu allargate a macchia d’olio, senza una corrispondente quantità di strisce bianche, ha affermato che, in pratica, i parcheggi gratuiti non sono tecnicamente necessari. Tecnicamente no, però la scelta ha una base politica e una finalità economica: fare cassa. Ma poi che ne facciamo dei soldi incassati?

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Toilette a cielo aperto fuori dallo stadio

All’uscita dalla partita i tifosi, prima di salire sugli autobus, si liberano un po’ ovunque, in particolare nelle aree verdi e sui muri dei condomini. Ma chi paga danni e pulizie? Come al solito i cittadini.

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Un palo della luce crolla sulla strada. La Città cade a pezzi: la Giunta si svegli

Non basta la farsa dei venditori senza scrupoli per Iren. Una tranquilla domenica pomeriggio in via Allasonatti, dietro al Maria Vittoria: uno dei tre pali della luce, marcio alla base, si abbatte improvvisamente sul selciato. È un miracolo se in quel momento non passava nessuno a piedi, in bici o in auto, né ha fatto danni perché, casualmente, è caduto su un tratto di strada dove non c’erano vetture in sosta. Nella via ci sono altri due pali identici, collocati nello stesso periodo, nel 1985: crolleranno anche questi? E se uno dovesse finire su corso Tassoni? Quanti altri pali in queste condizioni ci saranno a Torino? La Città sta cadendo a pezzi: per i cittadini i rischi ora non vengono solo più da buche e marciapiede sconnessi, ma anche dal cielo. La Giunta deve incominciare a fare e non solo a dire.

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Danni all’ex-Moi occupato: negare l’evidenza di spese e devastazioni significa accettare che a pagare sia la Città. Amministrazione immobile

L’Assessore Passoni oggi ha finalmente risposto alla mia interpellanza sulla situazione all’ex-Moi, citando dati palesemente incompleti e, di fatto, raccontando l’impotenza e l’inazione della Città. Non intervenire, invece, significa accettare l’idea che i danni aumenteranno e che alla fine a pagare saranno i cittadini: intanto, oltre alle bollette alle stelle, le spese per il ripristino dei locali saranno altissime e i rischi per le persone, tanto occupanti quanto inquilini del condominio, sono elevatissimi.

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Preferenza: un diritto di scelta, una responsabilità doverosa

In un Politica che mette la persona al centro della sua azione, nella visione di Politica che come cattolici non possiamo non perseguire, seguendo l’invito di Papa Francesco a “non lavarsi le mani dalla Politica, perché essa realizzi il Bene Comune”, la preferenza non può che essere fondamentale.

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