San Salvario: ma chi ha dato l’autorizzazione ad aprire locali nei cortili?
L’Assessore Tedesco ripercorre le azioni per stemperare la movida selvaggia a San Salvario. Al di là di azioni tardive e forse non risolutive, come è stato possibile arrivare a questo punto?
In Sala Rossa l’Assessore Tedesco ha ripercorso le azioni di controllo su alcuni locali di San Salvario e ha illustrato le iniziative per arginare la movida selvaggia, in particolare i pattugliamenti di agenti di Polizia Municipale, in divisa, fino alla mezzanotte, oggetto tra l’altro di un Consiglio aperto della Circoscrizione 8 la settimana scorsa. Al di là della possibilità che queste misure possano essere efficaci, visto che la movida comincia verso mezzanotte e poi prosegue tra schiamazzi e musica ad alto volume fino alle quattro e oltre, mi chiedo se gli agenti si limiteranno a una presenza deterrente o se, per esempio, applicheranno sanzioni ai locali che somministrano bevande in vetro. In ogni caso mi chiedo come sia stato possibile rilasciare licenze a locali che si trovano all’interno di cortili di abitazioni e chi vigili sul fatto che, per esempio, i circoli privati ammettano nei loro locali e servano bevande e alimenti a soli soci. Il problema non è solo il rispetto formale della burocrazia, ma il controllo che regolamenti e norme vengano applicati nello spirito, non soltanto nella lettera. Una situazione che, evidentemente e per esperienza personale derivante da un sopralluogo alcuni giorni fa, a San Salvario non si verifica: la movida selvaggia richiede un prezzo troppo alto ai cittadini residenti. La Giunta faccia tesoro di questa disastrosa esperienza ed eviti di commettere gli stessi errori anche in altri luoghi della Città: a Vanchiglia siamo già sulla stessa, pessima, strada.