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Con l’appoggio della Presidenza del mio partito, continuerò a lavorare per costruire il Nuovo Centrodestra a Torino

Apprendo e sono sconcertato dalla scelta dei miei compagni di partito di arrivare alla mia esclusione dal Gruppo NCD in Comune a seguito di una situazione che chiaramente ha trasceso le mie intenzioni. Confortato dall’appoggio dei vertici di NCD, proseguirò nel mio impegno per il partito, sperando che i miei colleghi in Consiglio ritornino su una decisione chiaramente sproporzionata.

Apprendo con sconcerto dell’estromissione dal gruppo NCD in Comune in seguito a una lettera inviata con altri colleghi consiglieri a un quotidiano torinese, compiuta a livello personale. Ritengo che sia chiaramente un’azione fuori misura e inconsulta, nata tra l’altro da una serie di considerazioni non espresse da me direttamente. Ringrazio la Presidenza del mio partito, dalla quale mi è giunto appoggio totale e incondizionato: resto convintamente nel mio partito e continuerò a costruire il Nuovo Centrodestra, confermando la mia totale adesione ai principi e alle ragioni che hanno portato alla costituzione di un movimento politico innovativo per il quale nell’ultimo anno ho lavorato con attenzione e assiduità come testimoniano i dati del mio impegno in Consiglio Comunale. Mi auguro che i miei colleghi Consiglieri comunali possano ritornare sulla loro scelta assolutamente fuori misura e fuori luogo. Io, comunque, continuo a costruire il Nuovo Centrodestra, un movimento di cui il Paese ha bisogno come area popolare e liberale non estremista.

Tariffe agevolate per le donne che utilizzano il taxi alla sera

Licenziata per l’aula dalla Commissione Viabilità e Trasporti la mia proposta che impegna il Comune a concordare, con le cooperative che gestiscono il servizio taxi a Torino, una percentuale di sconto o tariffe agevolate per le donne sole che, di sera o di notte, utilizzano questo mezzo di trasporto in città. Una scelta necessaria per la sicurezza.
La II Commissione (Viabilità e Trasporti) del Comune di Torino ha licenziato per l’Aula la mia mozione che impegna il Comune di Torino a concordare, con le cooperative che gestiscono i taxi cittadini, tariffe speciali ridotte per le donne sole che usufruiscono di questo servizio tra le 8 di sera e le 5 di mattina, per lavoro o per il tempo libero.

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Via Cigna: necessario dare risposte ai cittadini

Riqualificazione in via Cigna: i privati non procedono ai lavori a causa della crisi economica, 20 famiglie che aspettano di essere spostate in un edificio di nuova costruzione sono in attesa da tre anni e vivono in un limbo inaccettabile.

Dimenticate in un limbo tra burocrazia e crisi economica, 20 famiglie del palazzo di via Cigna 173 attendono da tre anni di sapere se dovranno trasferirsi in un palazzo nuovo, costruito dai privati, Gondrand e Ferrero SpA, per permettere la realizzazione di un insediamento residenziale e commerciale sull’area tra via Cigna, via Fossata e via Lauro Rossi. Il Progetto Integrato, approvato nel dicembre 2011, tra richieste di rinvio e stralci dei destini delle due aree, Gondrand e Ferrero appunto, è arrivato fino a oggi senza che ci siano sostanziali novità, soprattutto per i residenti del condominio che dovrebbe essere abbattuto e ricostruito e che da tre anni non effettuano manutenzioni, lavori, investimenti sulla propria casa, aspettando in pratica sempre con le valigie in mano che venga l’ora di sgomberare.

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Nomadi al parco Colonnetti: rischio nuovo insediamento abusivo

I cittadini sono preoccupati da un evidente problema di ordine pubblico: dalla Giunta risposte insoddisfacenti su come evitare che abusivi soggiornino stabilmente in aree dove è proibito. Una situazione pericolosa per tutti alla quale bisogna porre rimedio prima di trovarsi di fronte a situazioni come lungo Stura Lazio e corso Tazzoli: non basta qualche controllo, serve un piano organizzato di interventi.

I disagi dei cittadini per la carovana di nomadi che ha preso dimora al parco Colonnetti, tra via Artom, strada Delle Cacce, strada Castello di Mirafiori, preoccupano non soltanto per una situazione che mette in difficoltà i residenti e genera rischi per gli stessi nomadi, in particolare i bambini che corrono liberi anche in mezzo al traffico, ma anche per il metodo di intervento scelto dalla Giunta, che denota la mancanza di una gestione in prospettiva ma soltanto il controllo puntuale di violazioni a regolamenti.

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Poliambulatorio via Petitti: non garantita la sicurezza per i cittadini

Dopo innumerevoli rinvii dovrebbe essere completato a breve l’allestimento del nuovo poliambulatorio in piena San Salvario: l’apertura è prevista per aprile, con ambulatori di odontoiatria, protesica e salute mentale. Al di là dei disagi di una simile struttura in piena zona blu, è impensabile che non sia stato previsto un servizio di guardiania o portineria, indispensabile ove si trovino ambulatori del servizio di salute mentale e del SERT. Senza sorveglianza il Poliambulatorio non deve aprire.

Senza portineria, senza una forma di sorveglianza che tuteli i cittadini che vi si recano, il Polimabulatorio di via Petitti non deve aprire. Ma andiamo con ordine: il Poliambulatorio in via Petitti, piena Circoscrizione 8 e pieno San Salvario, una zona di Torino che ha molte difficoltà, dovrebbe finalmente aprire ad aprile.

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