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Autore: Redazione sito

“Fa’ attenzione: alcuni degli operatori del suk non hanno niente da perdere”

Con queste parole è stato recentemente minacciato Elio Biasi, tra i promotori del Comitato CarcaNO: un fatto gravissimo. A Elio va tutta la solidarietà dei Moderati e mia personale. Ecco che cosa succede quando si lascia incancrenire un problema anziché provare a contenerlo trovando una soluzione. È questo il modello di integrazione che la Giunta ha in mente? Ora mi aspetto risposte dall’Amministrazione.

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Pasquaretta e “Fondazione per il libro”: va in scena il funerale del senso dell’opportunità politica

Appendino risponde alla mia richiesta di comunicazioni urgenti in Aula: oltre 60 euro l’ora in tre settimane di lavoro per il suo Capo della Comunicazione. Cifre da chirurgo di grido. Il tutto mentre dipendenti e consulenti stanno facendo salti mortali (senza essere pagati) perché la prossima edizione del Salone del Libro possa vedere la luce. E dalla Maggioranza pentastellata non si sente mezza parola di protesta.

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INTERPELLANZA – Quali sono le intenzioni dell’Amministrazione in tema di derivati?

I sottoscritti Consiglieri Comunali,

PREMESSO

che i primi anni Duemila videro la stipula di una serie di contratti di finanza derivata, alcuni scaduti, altri in vita fino al 2037, che hanno comportato oneri finanziari molto rilevanti per le casse comunali e la conseguente necessità di restringere il pacchetto dei servizi alla persona e alla cittadinanza erogati dalla Civica Amministrazione;

RILEVATO CHE

– come da Nota Integrativa allegata al Bilancio di previsione finanziario 2018, risulta che siano 18 i contratti relativi a strumenti finanziari derivati e contratti di finanziamento che includano una componente derivata;

– al 31 dicembre 2017 essi generavano un debito residuo per le casse comunali pari a Euro 586.461.589,56 e un “mark to market” in territorio negativo per Euro 148.457.452;

– il saldo dei derivati ha segno negativo per la Città ormai da molti anni;

– da un esame della documentazione finanziaria disponibile suscita perplessità in taluni casi l’accettazione, da parte della Civica Amministrazione, di tassi fissi doppi rispetto a quelli di mercato dovuti sul prestito sottostante; la presenza di garanzie strutturate a favore degli istituti di credito; le frequente stipula di contratti in lingua inglese che prevedono, in caso di controversie, il ricorso a organi giurisdizionali stranieri;

CONSIDERATO CHE

– la sentenza sul caso “AT 39914” del 3 dicembre 2013 – pubblicata dalla Commissione Europea a fine 2016 e ormai perfettamente operativa – permette a singoli cittadini, imprese ed enti pubblici di chiudere tutti i contratti di mutuo, prestiti e derivati stipulati dal 2005 al 2008;

– la sentenza si basa su due pilastri: da un lato, l’indeterminatezza del tasso quando in parametro di riferimento è l’Euribor (ex articolo 117 T.U.B. l’incertezza della clausola di determinazione degli interessi in un contratto di mutuo determina la nullità della clausola), dall’altro lato, si fa riferimento all’intesa restrittiva della concorrenza operata da un cartello di istituti di credito europei avente la finalità di manipolare, traendone beneficio, il corso dell’Euribor;

– la sentenza riguarda sia i contratti di mutuo ipotecario e fondiario a tasso variabile sia i contratti derivati sul tasso (interest rate swap – IRS);

– gli Enti Locali potrebbero ottenere il risarcimento integrale di tutti gli interessi e flussi negativi su derivati che si sono visti addebitare relativamente a tali contratti nel periodo 2005-2008;

INTERPELLANO

La Sindaca e l’Assessore competente per sapere:

1)  quanti e quali dei contratti derivati attualmente in essere potrebbero essere interessati dalla sopra citata sentenza della Commissione Europea;

2)  se, in caso di risposta affermativa, l’Amministrazione sia a conoscenza della sentenza e stia studiando se far valere i propri diritti;

3) se, in caso di risposta affermativa, l’Amministrazione abbia scelto secondo quali modalità intervenire a cura e salvaguardia dei propri diritti, cioè a difesa della collettività;

4) se e come l’Amministrazione stia studiando di tutelarsi nel caso in cui uno o più contratti derivati prevedano perdite per le casse comunali sia in caso di salita sia in caso di discesa del costo del denaro.

F.to:  Silvio Magliano

           Eleonora Artesio

INTERPELLANZA – Il nostro pregio, il nostro vanto, il nostro fiore all’occhiello: i dipendenti della Civica Amministrazione. Riflessioni intorno alle future e ineludibili scelte organizzative

Il sottoscritto Consigliere Comunale,

PREMESSO CHE

– la Pubblica Amministrazione italiana sta affrontando un importante processo di riforme organizzative, relazionali e di innovazione digitale;

– la nostra Civica Amministrazione ha recentemente conosciuto una riorganizzazione a livello di macrostruttura che non la tiene al riparo dalle difficoltà che inevitabilmente deve e dovrà conoscere a causa dei pensionamenti di taluni Direttori/Dirigenti;

– il percorso di fisiologico ricambio è ostacolato dai vincoli di bilancio e, in conseguenza, dalla difficoltà che diviene impossibilità di assumere nuovo e qualificato personale tramite pubblici concorsi;

RILEVATO CHE

– il lento ma inevitabile procedere del tempo sommato all’approssimarsi del periodo di collocamento a riposo per limiti di età di un cospicuo numero di dipendenti (tra cui molti dirigenti) permette di intravedere un futuro ormai prossimo;

– considerati gli stringenti vincoli di bilancio in tema di nuove assunzioni che comportano un impoverimento, senza dubbio almeno quantitativo, delle risorse umane dell’Ente;

CONSIDERATO

che la valorizzazione delle professionalità interne all’Ente – come ripetuto in molteplici occasioni dalla Sindaca anche nel corso della precedente tornata amministrativa in cui ricopriva il ruolo di Consigliera di opposizione – è un punto particolarmente rilevante come chiave di volta della situazione;

INTERPELLA

La Sindaca e l’Assessore competente per sapere:

1) quanti siano, ad oggi, i dipendenti della Civica Amministrazione;

2) quanti siano, ad oggi, i dipendenti della Civica Amministrazione che rivestono le qualifiche di Dirigente/Direttore;

3) in riferimento al punto 2, quanti di essi cesseranno il servizio entro dicembre 2018;

4) se l’Amministrazione abbia già individuato i criteri oggettivi per procedere alle necessarie sostituzioni;

5) quali siano tali criteri e se le tempistiche prevedano un periodo di affiancamento tra pensionandi e nuovi inserimenti;

6) se l’Amministrazione abbia intenzione di valorizzare le professionalità interne mediante selezioni per il conferimento delle funzioni dirigenziali a dipendenti con determinati curricula vitae e anzianità.

F.to   Silvio Magliano

INTERPELLANZA – Corso Lombardia n. 123 scala B: la casa dei perché dei residenti e dei non so dell’Amministrazione

Il sottoscritto Consigliere Comunale,

PREMESSO CHE

– facendo seguito alle richieste di alcuni cittadini residenti in corso Lombardia n. 123 scala B lo scrivente effettuava un sopralluogo ad inizio novembre 2017 per constatare quanto dai cittadini lamentato;

– il fabbricato sede del sopralluogo è di proprietà della Città di Torino, non entra nel novero delle case popolari, ma si tratta di uno stabile acquistato e gestito dalla Città in conseguenza del fallimento dell’Istituto Agrario Bonafous;

– a seguito del sopralluogo lo scrivente presentava l’interpellanza mecc. 2017 04985/002 che veniva discussa in Consiglio Comunale nel corso della seduta di lunedì 11 dicembre 2017;

RILEVATO CHE

– avendo ricevuto ulteriori segnalazioni dai cittadini nel periodo compreso tra dicembre 2017 e gennaio 2018, lo scrivente – tramite la Segreteria del Gruppo Consiliare – avviava uno scambio di mail con i competenti uffici della Civica Amministrazione per avere informazioni chiare ed univoche sia in merito alle nuove assegnazioni sia con preciso riferimento ai lavori di ristrutturazione presso l’unità immobiliare al piano terreno, così come segnalato dai cittadini del condominio in corso Lombardia n. 123 scala B (mail del 15 gennaio 2018 ore 12:16 a segreteria.assessoreschellino@comune.torino.it);

– il 16 gennaio 2018 ore 10:31 si riceveva mail di risposta dal Responsabile acquisti e vendite unità immobiliari di E.R.P. il quale dichiarava che “non sono previsti nuovi inserimenti di ulteriori unità immobiliari, né risultano in corso lavori di ristrutturazione”;

– ritenendo di non avere ricevuto un preciso riscontro in merito ai quesiti posti, con mail del 16 gennaio 2018 ore 13:49 e del 23 gennaio 2018 lo scrivente risollecitava gli uffici sempre in merito alla previsione di nuovi ingressi/assegnazioni e ai lavori di ristrutturazione presso l’unità immobiliare al piano terreno;

– il Responsabile acquisti e vendite unità immobiliari di E.R.P. rispondeva che le unità immobiliari al numero civico 123 scala B messe a disposizione tramite Lo.C.A.Re erano entrambe al piano settimo (mail del 16 gennaio 2018 ore 14:09) e che “sentito a tal proposito anche il Responsabile Servizio Abitativa Pubblica e per il Sociale ha confermato che non sono previsti lavori di manutenzione straordinaria” (mail del 23 gennaio 2018 ore 13:39 indirizzata anche al Dirigente di Area E.R.P. e allo staff dell’Assessore alle Politiche Sociali e Abitative);

– ritenendo, per l’ennesima volta, che quanto risposto dagli uffici comunali non avesse una perfetta rispondenza con quanto segnalato dai cittadini, lo scrivente inviava un nuovo scritto (mail del 29 gennaio 2018 ore 11:59 inviata a Responsabile acquisti e vendite unità immobiliari di E.R.P. e per conoscenza ad altri funzionari e dirigenti della Divisione Servizi Sociali e della Divisione Patrimonio) dichiarando che “A differenza di quanto risposto dagli uffici risultano in corso lavori nell’unità immobiliare al piano terreno. A questo punto gli uffici hanno intenzione di riferire informazioni riguardo i lavori in corso e la futura destinazione di tale immobile?” ed allegando eloquente documentazione fotografica relativa ai lavori presso l’alloggio al piano terreno;

CONSIDERATO CHE

– l’ultima mail inviata agli uffici (corredata da documentazione fotografica che si allega anche al presente atto) è tristemente rimasta senza risposta;

– la maggior parte, per non dire la totalità, degli inquilini del condominio sito in corso Lombardia n. 123 scala B sono persone anziane, talvolta anche affetti da gravi malattie, e donne sole;

– come risulta dalle molteplici segnalazioni di alcuni cittadini, comprensibilmente esasperati dalla situazione, l’unità immobiliare al piano terreno in corso Lombardia n. 123 scala B è stata completamente ristrutturata (eccetto i pavimenti) ma i disagi per tutti gli altri residenti permangono (androne e scale sporche e continuo viavai di operai, si allega nuova documentazione fotografica) così come i dubbi e le incertezze circa le prossime assegnazioni;

– da quanto riferito allo scrivente, parrebbe che i lavori di ristrutturazione siano stati conclusi in data concomitante con la redazione del presente atto;

– alcuni residenti riferiscono che da anni non vengono garantiti fondi per le manutenzioni e le necessarie riparazioni degli altri appartamenti, delle parti comuni, dei garage e della pavimentazione del cortile;

INTERPELLA

La Sindaca e l’Assessore competente per sapere:

1) perché i competenti uffici della Civica Amministrazione abbiano sempre formalmente negato l’esecuzione di lavori di ristrutturazione presso l’unità immobiliare al piano terreno in corso Lombardia n. 123 scala B, nonostante le segnalazioni e la documentazione fotografica fornite dallo scrivente;

2) se, in relazione allo stesso fabbricato, siano previsti fondi per la manutenzione delle altre unità immobiliari, delle parti comuni e delle relative pertinenze (garage) in cui vengono segnalate infiltrazioni e molte altre problematiche;

3) se l’Amministrazione voglia riferire in merito alle prossime assegnazioni degli alloggi in corso Lombardia n. 123 scala B, con relativi tempi e modalità;

4) se, prima di individuare le persone a cui affidare le unità immobiliari, venga esperita una sorta di “valutazione di impatto sociale” per considerare opportunamente il tessuto umano e relazionale in cui si andranno ad inserire i nuovi arrivati (in gran parte extracomunitari provenienti dall’ex MOI);

5) se e quali azioni l’Amministrazione sia in grado di realizzare per fare in modo che le nuove assegnazioni, a differenza di quanto accaduto in passato, avvengano in maniera armonica rispetto a quanti già risiedono nei condomini di proprietà della Città e non costringa questi ultimi a esercizi di sopportazione oltre la necessaria e fisiologica soglia di umana tollerabilità.

F.to     Silvio Magliano