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Tag: Sanità

Screening gratuiti per la malattia di Chagas, finalmente ci siamo

Buona notizia: dal 1° aprile 2024 sarà disponibile per i Centri Prelievo/Ambulatori il codice 91.10.8 per la Trypanosoma Cruzi, previo inserimento nell’Agenda di Gravidanza di una nuova impegnativa per effettuare il test sierologico. Lo ha confermato la Giunta rispondendo, poco fa in Consiglio Regionale, al mio Question Time sul tema. Un risultato che attendevamo da anni. Soddisfazione espressa anche dall’Associazione Pintre.

Ottime notizie: dal 1° aprile 2024 sarà disponibile per i Centri Prelievo/Ambulatori il codice 91.10.8 per la Trypanosoma Cruzi ed entro la stessa data il Gruppo di Lavoro Regionale provvederà alla revisione dell’Agenda di Gravidanza inserendo una nuova impegnativa per effettuare il test sierologico per la malattia di Chagas. Questo risultato, che premia anni di impegno da parte dei Moderati a Palazzo Lascaris, è stato confermato dalla Giunta rispondendo poco fa al mio Question Time sul tema. A una settimana esatta dalla Giornata Mondiale delle Malattie Tropicali Neglette – che ha visto, lo scorso 30 gennaio, oltre 100 monumenti in tutto il mondo, Mole Antonelliana compresa, illuminati di arancione e viola – la notizia dell’introduzione di screening gratuiti in Piemonte per la malattia di Chagas è motivo di assoluta soddisfazione. La stessa Isabel Farell, Fondatrice e Presidente dell’Associazione Pintre (Percorsi Intrecciati), ha parlato di 

risultato che si inserisce in un ampio panorama di sforzi congiunti nella lotta a queste malattie, dai colleghi di Negrar ai colleghi in Toscana, e che si somma alla soddisfazione per l’inserimento del test per la malattia di chagas nei LEA, elemento che lo rende facilmente prescrivibile e accessibile alla popolazione, vittoria ottenuta grazie anche al prezioso aiuto del Professor Guido Calleri, Presidente della Società Italiana di Medicina Tropicale e Salute Globale.

Ora verificheremo che i tempi siano rispettati. Un Ordine del Giorno dei Moderati approvato all’unanimità a Palazzo Lascaris a fine 2021 impegnava la Giunta in questo senso. La malattia di Chagas – parassitosi originaria dell’America Latina, in alcuni casi mortale – è da anni presente anche in Italia: la sua trasmissibilità materno-fetale rende a maggior ragione fondamentale la diagnosi precoce, volta a prevenire la trasmissione e a curare i neonati colpiti. Il tasso di guarigione a seguito del trattamento si avvicina al 100% nei primissimi anni di età, per poi ridursi sensibilmente nelle età successive. Regioni come Toscana e Lombardia hanno già introdotto screening gratuiti nei propri protocolli sanitari. La pratica dello screening sulla popolazione è fondamentale per identificare le persone infette. L’Italia è, a livello europeo, il secondo Paese per popolazione di origine latinoamericana, con oltre 400mila le persone di origine latinoamericana residenti. Con 4mila casi l’anno, l’Italia è al quarto posto in Europa per diffusione delle Malattie Tropicali Neglette.

Fibromialgia, Osservatorio Regionale e PSDTA presto attivi

Piccola, ma importante buona notizia per i pazienti piemontesi.

Accogliamo come buona notizia il fatto che i Percorsi di Salute Diagnostico Terapeutici Assistenziali (PSDTA) in materia di fibromialgia siano prossimi a essere completati e validati, come assicurato dalla Giunta rispondendo, poco fa in Aula, al mio Question Time sul tema. Sarà questo uno dei primi compiti dell’Osservatorio Regionale sulla Fibromialgia, che sarà istituito entro i prossimi 90 giorni. Auspichiamo inoltre che il Gruppo di Lavoro sia al più presto convocato dopo l’ultima riunione dello scorso settembre e che il documento finale recepisca le indicazioni delle Associazioni. Oggi si segna un passo importante dopo l’approvazione, il mese scorso, della Legge sulla Fibromialgia. Sono quasi due milioni le italiane e gli italiani con fibromialgia. La sindrome colpisce soprattutto le donne (9 casi su 10). Dolore muscolo-scheletrico cronico diffuso, astenia, stanchezza, disturbi del sonno, problemi dell’alvo, problemi dell’area cognitiva (memoria, attenzione, rallentamento dei tempi di reazione, alterazione delle funzioni esecutive), ansia, depressione, attacchi di panico sono tra i sintomi più diffusi. La fibromialgia, che pure può osservarsi in ogni fascia d’età, compare nella maggior parte dei casi tra i 35 e i 60 anni. Sono in aumento i casi fra gli adolescenti. Questa sindrome compromette, nei casi più gravi, le attività quotidiane e professionali.

Il Governo ripristini i 25 milioni di euro per il contrasto ai disturbi del comportamento alimentare

Inserito tra gli atti da discutere in Consiglio Regionale del Piemonte il mio Ordine del Giorno che chiede alla Giunta di interloquire con il Governo per il ripristino dei fondi e la garanzia della continuità delle cure per i pazienti piemontesi.

Ritengo doveroso e urgente ripristinare i fondi nazionali destinati al contrasto dei Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione, azzerati nella Legge di Bilancio 2024: ho dunque presentato un Ordine del Giorno che chiede alla Giunta Cirio di interloquire con il Governo per il ripristino di questi 25 milioni di euro e di garantire in ogni caso la continuità delle cure per i pazienti piemontesi. Ho chiesto e ottenuto l’inserimento del mio atto nell’ordine del giorno del Consiglio Regionale del Piemonte. Lo scorso venerdì le Associazioni hanno manifestato in 29 piazze italiane, compresa piazza Castello a Torino, per chiedere il ripristino di queste risorse economiche. Da firmatario della prima delle tre Proposte di Legge confluite nel testo finale della Legge sul tema della “Prevenzione, diagnosi e cura dei Disturbi del Comportamento Alimentare” approvato lo scorso anno all’unanimità dal Consiglio Regionale continuo, con questo atto che mi auguro sia al più presto discusso, nel mio impegno a sostegno delle persone colpite dai disturbi alimentari e delle loro famiglie, nella convinzione che tutte le forze politiche possano e debbano collaborare nel contrasto del problema. Sono, secondo le stime, oltre 2 milioni in Italia le persone con disturbi dell’alimentazione. Anche in Piemonte la crescita delle proporzioni di questo fenomeno preoccupante è stata accelerata dalla pandemia, con circa 30mila casi accertati (il dato non include né stima il numero dei casi non diagnosticati).

«Entro fine anno in arrivo un “doppio picco” di influenza stagionale e Covid»

Questa la previsione degli esperti: ho chiesto alla Giunta come si stia preparando la Sanità piemontese, ottenendo risposte rassicuranti.

Un picco “combinato” di casi di COVID-19 e di sindromi influenzali stagionali è previsto dagli esperti entro la fine del 2023: con un Question Time appena discusso ho chiesto alla Giunta quali saranno le contromisure del Sistema Sanitario Regionale a questa fase di particolare pressione che potrebbe mettere in difficoltà Pronto Soccorso e Ospedali proprio tra Natale e Capodanno. Soddisfacenti e rassicuranti le risposte ricevute: il numero 116117 sarà potenziato, anche in vista delle festività; gli audit con tutti i Pronto Soccorso saranno attivati a partire dal prossimo lunedì 18 dicembre; è stato pubblicato un Avviso Pubblico per la manifestazione di interesse per il reperimento di strutture residenziali sanitarie e sociosanitarie dedicate a pazienti non autosufficienti e asintomatici o paucisintomatici COVID; il tavolo di coordinamento presso il DIRMEI sta proseguendo la propria attività per facilitare le dimissioni verso le strutture protette (RSA e CAVS) dei pazienti fragili in dimissione dagli Ospedali; nel periodo immediatamente precedente il Natale saranno le ASL organizzeranno “open days” per facilitare l’accesso dei cittadini alle vaccinazioni; le farmacie territoriali riceveranno ulteriori scorte di dosi di vaccini; è stata raggiunta la soglia del 9% a novembre 2023 per quanto riguarda l’Assistenza Domiciliare, risultato peraltro sollecitato proprio dai Moderati nelle scorse settimane; la Struttura Farmaceutica Territoriale dell’ASL Città di Torino continua a garantire la scorta regionale dei dispositivi di protezione individuale e dei dispositivi medici. Ci fa piacere che la Giunta abbia riconosciuto l’importanza di una questione così importante, che potrebbe potenzialmente comportare difficoltà per il Sistema Sanitario Regionale. Terremo alta l’attenzione per assicurarci che non si verifichino situazioni critiche neppure nelle giornate di massima incidenza prevista dei contagi.

Le strade di Torino? Spesso, per i mezzi del 118, simili a percorsi a ostacoli

Ho appena chiesto e ottenuto l’inserimento tra i temi da trattare in Consiglio Regionale del Piemonte del mio Ordine del Giorno che chiede l’apertura di un Tavolo di Confronto per la risoluzione di tutte quelle criticità che attualmente rallentano l’operatività dei mezzi di soccorso.

Il tratto a una sola corsia di via Nizza tra piazza De Amicis e piazza Carducci, la sempre più angusta corsia nord di corso Monte Lungo, i Murazzi e il Valentino con i loro pilomat: questi sono solo alcuni dei tratti viari torinesi più lenti e difficoltosi da percorrere nell’esperienza di Volontari e personale delle ambulanze, oltre che nelle loro segnalazioni. Rotonde, nuove piste ciclabili e dossi non sempre progettati pensando alle esigenze dei mezzi di soccorso, oltre alle condizioni non sempre ottimali di manutenzione dell’asfalto, sono solo alcuni degli ostacoli che rendono lento e macchinoso il passaggio dei mezzi di soccorso del 118 a Torino, con le conseguenze che si possono immaginare in termini di rapidità di intervento e, dunque, di sicurezza e salute dei cittadini. Ho appena chiesto e ottenuto, per risolvere il problema, l’inserimento nell’ordine del giorno del Consiglio Regionale del Piemonte di un mio OdG che, se approvato, impegnerà la Giunta all’apertura di un Tavolo di Confronto con i rappresentanti di Azienda Zero, della Città di Torino, delle Associazioni di Volontariato operanti sul territorio (ANPAS, Comitato Regionale del Piemonte, Coordinamento Misericordie Piemonte, Associazione ARESA Piemonte, SOGIT Croce di San Giovanni -Comitato Regionale del Piemonte, Associazione della Croce Rossa Italiana – Comitato Regionale del Piemonte), con il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco e con le Forze dell’Ordine, affinché siano identificate soluzioni adeguate e praticabili per la risoluzione del problema.