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Tag: Sanità

Suicidio assistito materia di pertinenza dello Stato

Ecco la ragione della mia astensione sull’ammissibilità della Proposta di Legge.

La definizione dei principi fondamentali del nostro Sistema Sanitario è materia di pertinenza dello Stato, non delle Regioni: a questo dato di fatto si aggiunge il principio deontologico per il quale, come da giuramento di Ippocrate, ogni medico è tenuto a non effettuare azioni finalizzate a provocare la morte del paziente, neppure su richiesta di quest’ultimo. Il tema della Proposta di Legge regionale di iniziativa popolare sulle “Procedure e tempi per l’assistenza sanitaria regionale al suicidio medicalmente assistito” è dunque di piena ed esclusiva competenza statale: la competenza concorrente delle Regioni è del tutto esclusa. Queste sono le ragioni della mia astensione, che equivale a un voto contrario, circa l’ammissibilità giuridica della Proposta di Legge: mi esprimerò con altrettanta nettezza, sulla base dei valori nei quali credo da sempre, quando si entrerà nel merito contenutistico e politico della Proposta di Legge stessa.

Presidio Valletta, buone notizie

La Giunta risponde al mio Question Time e garantisce: «In via Farinelli a Torino servizi sociosanitari non solo mantenuti, ma incrementati». Ci assicureremo che così sia, nei tempi previsti e promessi.

«Non solo in via Farinelli a Torino i servizi sociosanitari saranno mantenuti, ma saranno incrementati.»

Accolgo con sollievo la risposta della Giunta al mio Question Time sul futuro del Presidio Valletta, quartiere Mirafiori Sud. Ai residenti garantisco, da parte mia, impegno assoluto e scrupolosa attenzione affinché alle parole seguano i fatti, secondo i dati elencati dallo stesso Assessore Icardi, che ha definito «significativo» il miglioramento assistenziale assicurato ai cittadini con l’incremento promesso di posti letto di Continuità Assistenziale a Valenza Sanitaria (CAVS). La trasformazione di tutti i 177 posti letto disponibili in letti CAVS andrà a beneficio di tutti gli Ospedali metropolitani e contrasterà il sovraffollamento dei Pronto Soccorso. Resteranno pienamente operativi il Centro Diurno Integrato per Anziani non autosufficienti o parzialmente non autosufficienti, i due hospice, la sede poliambulatoriale e la palestra per la fisioterapia.

Altri servizi saranno implementati: entro fine dicembre saranno terminati i lavori per la COT Fornitura Protesica/Integrativa, entro un mese cominceranno i lavori per la realizzazione dell’Ospedale di Comunità (che sarà pronto entro il 31 dicembre 2025), entro metà 2024 cominceranno i lavori per la realizzazione di una Casa di Comunità (pronta entro il 31 dicembre 2026).

L’impegno dei Moderati continua e ci assicureremo che progettualità e tempistiche siano scrupolosamente rispettate. I residenti di Mirafiori Sud, che da anni vedono il proprio quartiere depauperato di diversi servizi sia pubblici sia privati, si aspettavano rassicurazioni in merito a quello che è stato in tutti questi anni un punto di riferimento. Dopo il mio sopralluogo sul posto giovedì scorso, tornerò prossimamente a incontrare e ad aggiornare i cittadini.

Presidio Valletta (via Farinelli a Torino): quali servizi saranno delocalizzati, quali mantenuti e quali implementati?

Lo chiederò domani alla Giunta con un Question Time appena presentato. Giovedì scorso ho incontrato, sul posto, i residenti di Mirafiori Sud, facendomi carico delle loro preoccupazioni.

Presidio Valletta a Torino: quali servizi sanitari e sociosanitari saranno delocalizzati? Quali, invece, saranno mantenuti e quali implementati? Il futuro del Presidio Antonio Valletta di via Arturo Farinelli 25 a Torino è l’argomento del Question Time che ho appena presentato e che discuterò in Consiglio Regionale del Piemonte durante la seduta di domani. La RSA interna al complesso è destinata alla chiusura e sarà trasformata in Centro di Continuità Assistenziale a Valenza Sanitaria: un’operazione che si inserisce nel più ampio progetto di ristrutturazione dell’intero Presidio. I residenti di Mirafiori Sud, che da anni vedono il proprio quartiere depauperato di diversi servizi sia pubblici sia privati, vogliono rassicurazioni in merito a quello che è stato in tutti questi anni un punto di riferimento e che si aspettano possa garantire anche in futuro servizi sanitari e sociosanitari di qualità e facilmente raggiungibili. Dopo il mio sopralluogo sul posto giovedì scorso, porto all’attenzione della Giunta questo urgente tema, per dare risposte ai residenti.

Accesso anticipato e gratuito al programma Prevenzione Serena se c’è un caso di tumore al seno in famiglia

Approvato all’unanimità il mio Ordine del Giorno che lo chiede: un risultato importante, proprio nella giornata nella quale il Consiglio Regionale sostiene la campagna “Life is Pink” di Candiolo. Una forma su cinque di neoplasia al seno è definibile “familiare”, mentre il 5-10% è dovuto a una predisposizione ereditaria: per queste ragioni è fondamentale consentire l’immediato accesso al programma alle figlie di donne con questa diagnosi.

Il Consiglio Regionale dice sì: è stato approvato all’unanimità, con 37 voti a favore su 37, il mio Ordine del Giorno che impegna la Giunta ad adoperarsi per garantire l’accesso gratuito al programma “Prevenzione Serena” anche prima della fascia d’età prevista per tutte le figlie di donne alle quali sia stato diagnosticato un tumore della mammella: il 20% circa di tutte le diagnosi, infatti, può definirsi “forma familiare”, mentre fino a una diagnosi su dieci è attribuibile a una predisposizione ereditaria. Significativo che il mio atto sia stato approvato proprio oggi, a pochi giorni dalla “Giornata Internazionale contro il Cancro al Seno” e in concomitanza con il sostegno espresso dall’intero Consiglio Regionale a “Life is Pink”, campagna di prevenzione, sensibilizzazione e raccolta fondi per la lotta contro i tumori femminili promossa dalla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, tema al quale è dedicato l’intero mese “rosa” di ottobre. Un ottimo risultato su un argomento che ha sempre visto l’impegno del Gruppo Consiliare dei Moderati.

Aumentare l’impegno e le risorse in tema di prevenzione è fondamentale, dal momento che è proprio grazie alla diagnosi precoce che si sono registrati dati in miglioramento dalla fine degli anni ’90 a oggi, con una continua tendenza alla diminuzione della mortalità per carcinoma mammario (-0,8% annuo). Deve essere affrontato il tema del recente calo, in Piemonte, delle percentuali di adesione agli screening della mammella, scese dal 55% del 2018 al 43% del 2022.

Anticipare il momento di inizio delle eventuali cure è importantissimo in un campo nel quale la tempestività è una variabile cruciale. Prevenzione Serena è il programma organizzato di screening per la prevenzione e la diagnosi precoce del tumore della mammella, del collo dell’utero e del colon-retto messo a punto dalla Regione Piemonte: si rivolge attualmente alle donne di età compresa tra 45 e 75 anni.

Tumore al seno nella madre? Accesso anticipato per le figlie al programma Prevenzione Serena

Una forma su cinque di neoplasia al seno è definibile “familiare”, mentre il 5-10% è dovuto a una predisposizione ereditaria: da qui la mia proposta, che porterò in Aula con un nuovo atto dopo l’interlocutoria risposta ricevuta, poco fa, al mio Question Time sugli elementi da migliorare in tema di diagnosi precoce in Piemonte.

Chiederò di prevedere l’accesso al programma “Prevenzione Serena” anche prima della fascia d’età prevista per tutte le figlie di donne alle quali sia stato diagnosticato un tumore della mammella: il 20% circa di tutte le diagnosi, infatti, possono definirsi “forme familiari”, mentre fino a una diagnosi su dieci è attribuibile a una predisposizione ereditaria. Porterò in Consiglio un nuovo atto, con questa proposta, dopo la risposta piuttosto interlocutoria appena ricevuta in Aula al mio Question Time.

Ritengo fondamentale aumentare l’impegno e le risorse in tema di prevenzione. dal momento che è proprio grazie alla diagnosi precoce che si sono registrati dati in miglioramento dalla fine degli anni ’90 a oggi, con continua tendenza alla diminuzione della mortalità per carcinoma mammario (-0,8% annuo). Deve essere affrontato il tema del recente calo, in Piemonte, delle percentuali di adesione agli screening della mammella, scese dal 55% del 2018 al 43% del 2022 e mi auguro che la Giunta non lesini impegno in questo senso nei prossimi mesi, così come nella ricerca di soluzioni per altre criticità emerse, dall’attesa per una mammografia di routine che può arrivare ai 12 mesi ai ritardi che si registrano in tema di risonanze magnetiche, refertazione degli esami istologici, test genomici e trasmissione dei referti tra le strutture.

Ritardare il momento di inizio delle cure può avere conseguenze gravi, a maggior ragione in un ambito nel quale la tempestività è una variabile cruciale. Prevenzione Serena è il programma organizzato di screening per la prevenzione e la diagnosi precoce del tumore della mammella, del collo dell’utero e del colon-retto messo a punto dalla Regione Piemonte: si rivolge attualmente alle donne di età compresa tra 45 e 75 anni.