Skip to main content

Tag: Sanità

Bilancio Regionale, dai Moderati due emendamenti per dare risorse alla Legge sui Disturbi dell’Alimentazione

Due possibilità presentate dal nostro Gruppo: risorse per 1,2 milioni di euro o per 1,8 milioni di euro per il triennio in corso. Ci auguriamo che Giunta e Maggioranza colgano l’importanza di approvare questa nostra proposta.

Con due emendamenti specifici, chiederemo come Moderati risorse da destinare alla Legge Regionale del 27 luglio 2022 sui Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione. L’informazione su questo tema, la cura dei pazienti e il sostegno alle famiglie sono per noi elementi essenziali. Altrettanto lo è la prevenzione. Abbiamo dunque chiesto con due diversi emendamenti al Bilancio di trasferire fondi per 400mila o per 600mila euro per ciascun anno del triennio in corso alle ASL regionali per il finanziamento di progetti nell’ambito della prevenzione. Abbiamo voluto proporre a Giunta e Maggioranza due possibilità, diverse per quantificazione economica. La Legge approvata lo scorso luglio – che include la prima Proposta di Legge a essere stata presentata, quella a mia firma – si concentra sull’urgenza di una diagnosi precoce, della prevenzione, della formazione del personale medico e infermieristico, di percorsi di informazione e sensibilizzazione nelle scuole, del sostegno alle ragazze, ai ragazzi e alle famiglie anche dopo la fase acuta. La Legge è unanimemente considerata tra le migliori a livello nazionale, ma solo con adeguate risorse finanziarie potrà essere davvero efficace e in grado di cambiare la vita delle ragazze e dei ragazzi colpiti da queste patologie e delle loro famiglie.

Dental School, i tempi di attesa devono tornare ai livelli pre-Covid anche per le seconde visite e per gli interventi in narcosi non urgenti

Sperimentazione della sedazione cosciente e sperimentazione della narcosi con protossido d’azoto: sono queste le ipotesi riferite dalla Giunta rispondendo, poco fa, al mio Question Time sul tema. In merito, ci confronteremo con le Associazioni, pronti a tornare in Aula in caso di criticità o necessità. Vigileremo anche in merito all’intento di individuare altri spazi operatori. Urge difendere il diritto alle cure delle persone con disabilità non collaboranti o con autismo: attualmente sono oltre 250 i pazienti in lista d’attesa. Davvero troppi.

Dental School Lingotto (via Nizza 230, Torino), se le criticità relative ai ritardi accumulati per le visite di controllo periodiche (oggetto di un altro mio atto lo scorso autunno) sono state in buona parte risolte, ora i ritardi si accumulano per quanto riguarda gli interventi in narcosi: la lista d’attesa comprende attualmente più di 250 pazienti (ai quali, naturalmente, i pazienti in attesa per un interventi urgente passano avanti). Davvero troppi. La nostra richiesta è un intervento immediato ed efficace per tornare quantomeno ai livelli pre-pandemici. Ho portato il tema in Consiglio Regionale con un Question Time: prendiamo atto della risposta della Giunta, che ha menzionato la sperimentazione della sedazione cosciente e della narcosi con protossido d’azoto, dallo scorso giugno in corso presso la Dental School, quale misura utile. Da parte nostra, ci confronteremo con le Associazioni in merito a questa novità e porteremo prontamente all’attenzione della Giunta eventuali criticità. Vigileremo e ci assicureremo che anche l’intento di individuare altri spazi operatori oltre al blocco operatorio del San Lazzaro, per ridurre le liste d’attesa, sia prontamente applicata.

Le persone non collaboranti con disabilità intellettiva o autismo non possono contare su altri luoghi di cura. L’intervento da parte di una struttura attrezzata, quale la Dental School, con il suo personale specializzato è indispensabile per garantire il loro diritto alla salute. La Dental School eroga circa 110mila prestazioni l’anno. Le strutture – pubbliche e private, regionali e non solo – inviano alla Dental School pazienti che diversamente non potrebbero ricevere cure ortodontiche adeguate: malati oncologici, persone cardiopatiche, pazienti affetti da malattie rare a interesse odontostomatologico, quali la epidermolisi bollosa o malattia dei bambini-farfalla, di cui la Dental School è un centro pilota a livello nazionale. Le persone con disabilità intellettiva grave non sono in genere in grado di riferire eventuali problemi o dolori, non sono collaboranti né per l’igiene dentale quotidiana né per le normali visite. Anche semplici interventi di otturazione diventano un problema difficilmente gestibile se non in narcosi totale. La lunga attesa prima di intervenire in narcosi su esigenze conclamate rende altamente probabile lo sviluppo di complicanze, anche molto serie. 

QUESTION TIME – Dental School di Torino, lunghe attese per gli interventi in narcosi per i pazienti con disabilità: la Giunta intende intervenire?

Premesso che:

  • la Dental School è una struttura universitaria parte dell’Azienda Ospedaliera Città della Salute e della Scienza e la sua attività principale è la formazione;
  • presso la struttura hanno sede il Corso di Laurea Magistrale in Odontoiatria, quello in Igiene Dentale, le Scuole di Specializzazione in Odontoiatria Pediatrica e Ortodonzia, oltre a 10 master di secondo livello.

    Premesso altresì che:
  • insieme all’attività didattica, la Dental School fornisce anche un’attività clinico-assistenziale con circa 80-100.000 prestazioni l’anno;
  • è un centro di eccellenza per cure odontoiatriche in convenzione con il Sistema Sanitario Nazionale;
  • la Dental School è uno dei pochi centri in Italia specializzati nelle cure per fasce deboli dal punto di vista sanitario, quali persone con disabilità non collaboranti, malati oncologici, cardiopatici e pazienti affetti da malattie rare a interesse odontostomatologico, in particolare la Epidermolisi Bollosa o malattia dei bimbi-farfalla, di cui la Dental School è un centro pilota a livello nazionale;
  • le strutture pubbliche e private regionali e non solo inviano alla Dental School pazienti che diversamente non potrebbero ricevere cure ortodontiche adeguate.

    Evidenziato che:
  • in data 25 ottobre 2022 lo scrivente aveva presentato l’interrogazione n. 1202, avente ad oggetto “Dental School di Torino, lunghe attese per i pazienti con disabilità. La Giunta intende intervenire?”;
  • le criticità segnalate relativamente ai ritardi accumulati per le visite di controllo periodiche ai pazienti con disabilità intellettiva grave, a seguito delle limitazioni indotte dalla pandemia, appaiono in netto miglioramento.

    Rilevato che:
  • attualmente le criticità più urgenti si segnalano relativamente all’elemento delle cure che eventualmente si rendano necessarie a seguito delle visite di controllo effettuate. In particolar modo, nei casi che necessitino di anestesia generale, per pazienti con disabilità non collaboranti;
  • risulterebbe, da segnalazioni pervenute, che i tempi necessari per un intervento in narcosi raggiungano i 18 mesi, senza considerare tutti i casi nei quali il paziente in attesa è scavalcato da casi considerati di maggiore urgenza.

    Considerato che:
  • la lunga attesa prima di intervenire in narcosi su esigenze comunque conclamate rende altamente probabile lo sviluppo di complicanze, anche molto serie, in persone con disabilità intellettiva grave che non sono in genere in grado di comunicare eventuali problemi o dolori. Una situazione che contribuisce ad apportare un aggravamento delle condizioni di salute nella quasi totalità dei casi.

    Considerato altresì che:
  • le persone non collaboranti con disabilità intellettiva o autismo non possono contare su altri luoghi di cura. L’intervento da parte di una struttura attrezzata, quale la Dental School, con il suo personale specializzato è indispensabile per garantire il loro diritto alla salute;

Interroga l’Assessore competente per sapere se la Giunta intenda intervenire per potenziare le prestazioni di cure dentarie, al fine di ridurre la lista d’attesa per gli interventi in narcosi in favore delle persone con grave disabilità intellettiva o con autismo, puntando a ridurre tali liste quanto meno ai livelli pre-Covid19, evitando così l’ulteriore peggioramento delle condizioni di salute dei pazienti e tutelando il loro diritto alle cure.

Dental School, chiediamo l’impegno della Giunta per l’abbattimento dei tempi di attesa per gli interventi in narcosi

Si discuterà domani il mio Question Time in Consiglio Regionale del Piemonte per chiedere che questo servizio della Città della Salute di Torino – fondamentale per il diritto alle cure delle persone con gravi disabilità intellettive, con autismo o con particolari patologie – sia potenziato. In gioco c’è il diritto alla salute di decine di migliaia di piemontesi. Si registra invece un netto miglioramento per quanto riguarda i tempi necessari per le visite di controllo periodiche.

Qualcuno attende fino a 18 mesi per un intervento in narcosi: queste le tempistiche che, sulla base delle segnalazioni pervenuteci, risulterebbero necessarie presso la Dental School Lingotto (via Nizza 230, Torino). Ho presentato un Question Time per chiedere un intervento della Giunta per il potenziamento delle prestazioni di cure dentarie presso questo servizio della Città della Salute di Torino. Il mio atto, che intende difendere il diritto alla salute di persone con gravi disabilità, autismo o patologie diverse, si discuterà nel primo pomeriggio di domani in Consiglio Regionale del Piemonte.

Se le criticità segnalate relativamente ai ritardi accumulati per le visite di controllo periodiche ai pazienti con disabilità intellettiva grave a seguito delle limitazioni indotte dalla pandemia appaiono in netto miglioramento (a questo tema avevo dedicato lo scorso autunno una prima interrogazione a risposta immediata), attualmente le criticità più urgenti si segnalano relativamente all’elemento delle cure che eventualmente si rendano necessarie a seguito delle prime visite di controllo effettuate: in particolar modo, nei casi che necessitano di anestesia generale, per pazienti con disabilità non collaboranti. La lunga attesa prima di intervenire in narcosi su esigenze conclamate rende altamente probabile lo sviluppo di complicanze, anche molto serie, in persone con disabilità intellettiva grave.

Le persone non collaboranti con disabilità intellettiva o autismo non possono contare su altri luoghi di cura. L’intervento da parte di una struttura attrezzata, quale la Dental School, con il suo personale specializzato è indispensabile per garantire il loro diritto alla salute. La Dental School eroga circa 110mila prestazioni l’anno. Le strutture – pubbliche e private, regionali e non solo – inviano alla Dental School pazienti che diversamente non potrebbero ricevere cure ortodontiche adeguate: malati oncologici, persone cardiopatiche, pazienti affetti da malattie rare a interesse odontostomatologico, quali la epidermolisi bollosa o malattia dei bambini-farfalla, di cui la Dental School è un centro pilota a livello nazionale. Le persone con disabilità intellettiva grave non sono in genere in grado di riferire eventuali problemi o dolori, non sono collaboranti né per l’igiene dentale quotidiana né per le normali visite. Anche semplici interventi di otturazione diventano un problema difficilmente gestibile se non in narcosi totale.

Cefalea cronica invalidante, raggiunto l’accordo per l’attivazione dei progetti regionali

L’intesa è stata sancita ieri in Conferenza Stato Regioni. Un mio Ordine del Giorno approvato in Consiglio Regionale lo scorso gennaio aveva impegnato la Giunta a sollecitare presso il Governo l’emanazione dei decreti attuativi della Legge sulle “Disposizioni per il riconoscimento della cefalea primaria cronica come malattia sociale”. Per il biennio 2023-2024 sono stati stanziati, per le Regioni, 10 milioni di euro.

Buona notizia per i 6 milioni di italiane e italiani che soffrono di cefalea: sono state ufficialmente adottate le linee di indirizzo per la realizzazione dei progetti regionali finalizzati alla sperimentazione di metodi innovativi di presa in carico delle persone affette da cefalea primaria cronica. L’intesa è stata sancita ieri in Conferenza Stato Regioni. Anche il Piemonte ha, così, tempo fino al 31 dicembre per la presentazione del proprio progetto. La Giunta Regionale era stata impegnata dal mio Ordine del Giorno, approvato all’unanimità a Palazzo Lascaris lo scorso gennaio, a sollecitare l’emanazione dei Decreti attuativi relativi alla Legge 81 del 14 luglio 2020. Alle Regioni vanno 5 milioni di euro per l’anno in corso e altrettanti per il 2024. Quasi un italiano su due, tra quelli che soffrono di questa patologia, attende oltre 5 anni prima di ricevere un trattamento efficace: conseguenza immediata è un significativo peggioramento della qualità della vita di queste persone, con inevitabili ripercussioni sociali, lavorative e familiari. Da parte nostra, l’impegno non mancherà affinché la nostra Regione produca una progettualità efficace e siano garantiti risultati quali l’inserimento della Cefalea Cronica nei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza), la garanzia di accesso tempestivo ai Percorsi Diagnostico-Terapeutici Assistenziali (PDTA) e in generale tutte quelle misure in grado di far sentire meno sola la persona che soffre di cefalea o di emicrania cronica.