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Tag: Regione Piemonte

Censimento e rimozione di tutti i veicoli abbandonati nei cortili ATC: si faccia in fretta

Un obiettivo per il quale ci stiamo impegnando come Moderati (con Ordini del Giorno in Consiglio Regionale e in Circoscrizione 2): sappiamo che la Giunta regionale è, sul tema, sensibile e auspichiamo un’efficace cooperazione per la vivibilità e il decoro di tutti gli spazi comuni dei caseggiati di edilizia popolare del territorio. Sono oltre 150 in tutto il Piemonte le auto in condizioni di abbandono segnalate dai residenti nei complessi ATC.

Sia al più presto intrapreso un percorso condiviso tra ATC, Comuni e Regione per il censimento e la conseguente rimozione dei veicoli abbandonati nei cortili o in aree di pertinenza degli stabili di edilizia residenziale pubblica del territorio: lo chiediamo, come Moderati, con due Ordini del Giorno che discuteremo rispettivamente in Consiglio Regionale del Piemonte e in Circoscrizione 2. Il problema è della massima urgenza, viste le sue implicazioni in termini di decoro, sicurezza, igiene e vivibilità. La stessa Giunta regionale ha definito, con le dichiarazioni dell’Assessore Caucino, “troppe” le auto, ma anche i furgoni, che si trovano in stato di abbandono nelle aree di pertinenza dei caseggiati. Riconosciamo alla Giunta regionale una sensibilità sul tema e ci assicureremo che i tempi del censimento – che sarà richiesto alle tre Atc Piemonte Nord, Centrale e Sud – siano rispettati, con mappatura disponibile entro fine anno. A quel punto, sarà possibile risalire ai proprietari dei mezzi, che potranno essere sanzionati per aver abbandonato il veicolo senza consegnarlo a un centro di raccolta autorizzato o a un rivenditore.

Silvio Magliano – Presidente Gruppo Consiliare Moderati, Consiglio Regionale del Piemonte.
Alessandro Nucera – Capogruppo Moderati, Circoscrizione 2 Torino.

L’Amministrazione Lo Russo non attenda una tragedia per mettere in sicurezza l’attraversamento pedonale davanti alla Scuola Bonacossa di via Nizza a Torino

Che attraversare la strada di fronte alla Scuola dell’Infanzia Stefano Bonacossa sia pericolosissimo è un dato di fatto. Da anni chiediamo soluzioni, con un’interpellanza sul tema discussa in Sala Rossa già a fine 2020 con l’allora Giunta Appendino.

Due nonni sono stati investiti lo scorso maggio: che un nuovo incidente si sarebbe prima o poi verificato era chiaro a tutti e ora, dopo che un insegnante è stato investito da un furgone lo scorso lunedì riportando traumi, fratture e una prognosi di 40 giorni, speriamo che finalmente l’Amministrazione prenda coscienza di quanto sia urgente intervenire. Lo stesso Presidente della Circoscrizione 8 Massimiliano Miano, che ha a cuore la questione, è attualmente in attesa di risposte dalla Città. Facciamo nostra la richiesta dei genitori, che chiedono la collocazione di un attraversamento pedonale rialzato con dosso in prossimità delle strisce e la presenza negli orari di entrata e di uscita di Agenti della Polizia Municipale. Chiediamo inoltre il potenziamento della segnaletica sia orizzontale sia verticale e ogni altra misura utile a ridurre la velocità media di chi percorre – a bordo di un veicolo a motore, su una bici o in monopattino – il tratto di via Nizza compreso tra corso Marconi e via Thesauro.

Silvio Magliano – Presidente Gruppo Consiliare Moderati, Consiglio Regionale del Piemonte.
Simone Fissolo – Capogruppo Moderati, Consiglio Comunale di Torino.

Carenza di infermieri, la Giunta sta provando a fare la sua parte: ma il problema deve essere affrontato dal Governo

La scarsità di queste figure professionali è un fenomeno di portata nazionale e deve essere contrastato allo stesso livello istituzionale. Urge inoltre un ragionamento sui gettonisti, modalità di esternalizzazione dei servizi che spesso si traduce in maggiori costi per la nostra Sanità. Ci sono Regioni che hanno ridotto al minimo questo fenomeno: il Piemonte può fare lo stesso. Con un Question Time appena discusso in Aula, ho portato questi temi all’attenzione dell’Assessore.

Numeri che parlano da soli: solo presso la Città della Salute di Torino, si quantifica in 500 unità la carenza di infermiere e infermiere. Considerando l’intera regione, il dato va aumentato di un ordine di grandezza o quasi, come già evidenziato da Nursind e Nursing Up. Riconosciamo alla Giunta e l’impegno e il tentativo – consistente, per quanto perfettibile – di mitigare la criticità in Piemonte, con misure organizzative (esaurimento delle graduatorie disponibili, nuove procedure concorsuali centralizzate, processi di reinternalizzazione), con le politiche di nuove assunzioni, con la stabilizzazione dei precari e con l’impiego a questo fine di parte 175 milioni di euro del progetto “Rilancio della Sanità Pubblica”. Valuteremo l’efficacia della Governance delle Risorse Umane in Sanità. Ma serve di più (ci sono Ospedali in particolare difficoltà dai tempi della pandemia) e ci aspettiamo che il Governo stesso provi a dare risposte. Occorre inoltre affrontare il fenomeno, in crescita, delle dimissioni dalle Aziende Sanitarie e dai presidi ospedalieri della Sanità Regionale di un numero crescente di infermieri altamente specializzati, che poi in molti casi riprendono l’attività quali liberi professionisti “gettonisti”, presso quelle stesse agenzie esterne chiamate a lavorare in appalto proprio presso le ASL e presso gli Ospedali, con costi decisamente maggiori per la Sanità della Regione. Ci sono alcune Regione che hanno ridotto al minimo l’impiego dei gettonisti ed è una strada che, pensiamo, anche il Piemonte dovrebbe seguire. Una misura sensata potrebbe essere l’innalzamento dell’età pensionabile su base volontaria.

Blocco Euro 5 diesel, occorre prepararsi fin da ora

Un Ordine del Giorno per chiedere esenzioni per il Volontariato.

Il tempo guadagnato con i due anni di proroga è fondamentale, non metterlo a frutto per prepararci al 2025 sarebbe imperdonabile: urgenti sono per esempio misure per garantire l’operatività dei mezzi di Associazioni ed Enti del Terzo Settore. Non vogliamo che i piemontesi più fragili siano i più penalizzati dai blocchi del traffico, presenti e futuri. Ho chiesto e ottenuto l’inserimento all’ordine del giorno della seduta in corso del Consiglio Regionale del mio atto che chiede apposite deroghe, alla luce di risorse sempre più scarse per il rinnovamento dei parchi auto.

Non possiamo permettere che le realtà che giorno dopo giorno garantiscono assistenza agli anziani, alle persone con disabilità e ai malati – o che sono impegnate in altri fondamentali ambiti: dal trasporto di persone alla prevenzione, dal trasporto di derrate alimentari a quello di medicinali – si trovino nelle condizioni di dover interrompere la propria attività a causa dei blocchi della circolazione. I due anni di proroga al blocco rappresentano l’occasione per immaginare per tempo le misure necessarie. Chiediamo dunque specifiche esenzioni per il Volontariato al fine di garantire la continuità dei servizi, senza la quale gravissime sarebbero le ricadute negative su decine di migliaia di piemontesi. Anche le Associazioni che hanno ancora mezzi Euro 5 che non possono permettersi, al momento, di sostituire devono essere messe nelle condizioni di proseguire la propria azione. I bandi e dunque le risorse disponibili per il rinnovo del parco auto sono sempre meno e chiediamo, sulla base di un preciso elenco stilato sulla base del Codice del Terzo Settore, di poter prevedere altrettante esenzioni.

Più risorse in conto capitale per sostenere la cultura

Alla Giunta chiediamo un ulteriore sforzo (e lo facciamo con buone ragioni).

Attualmente i programmi strategici possono contare, per il triennio 2023-25, su 20 milioni di euro di fondi FESR, 45 milioni di euro dal PNRR, 7,3 milioni di FSC, a fronte di 3,6 milioni di euro di fondi regionali: fare di più è probabilmente possibile, ci auguriamo in ogni caso – e lo verificheremo – che le risorse siano impiegate al meglio. Appena discussa, sul tema, la mia interpellanza: la cultura, da sempre al centro dell’impegno politico dei Moderati, è un investimento per il futuro.

Cultura significa futuro, per la cui programmazione e costruzione, per fortuna, possiamo contare sugli ingenti fondi della programmazione europea e su quelli per lo Sviluppo e la Coesione: più contenuti quelli regionali, che non raggiungono i 4 milioni di euro per il triennio 2023-25. Per chiedere alla Giunta, per questo obiettivo, più risorse in conto capitale (e riconoscendo invece lo sforzo effettuato per quanto riguarda la spesa corrente) ho presentato e discusso poco fa un’interpellanza: chiediamo risorse per finanziare investimenti su beni che poi restano a disposizione dei piemontesi. Ci auguriamo che tutte le risorse a disposizione siano impiegate al meglio e che poi si possa aumentare il contributo in conto capitale, a maggior ragione per le piccole realtà delle aree interne, che spesso sono testimonianze straordinarie della storia del Piemonte. Progetti lanciati con la spesa in conto capitale trovano poi spesso, a medio termine, una propria autonoma sostenibilità, con ricadute positive da tutti i punti di vista.