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Affidare agli operatori la pulizia dei mercati e abbassare la tassa rifiuti

Questa Amministrazione sbandiera come un grande successo il fatto che il contratto di servizio con Amiat non sia aumentato rispetto allo scorso anno. Sarebbe invece il momento di abbassare davvero la tassa rifiuti per i residenti nella città più tartassata d’Italia. Sono gli stessi mercatali a chiedere di poter gestire in prima persona le operazioni di pulizia delle sedi di mercato: risparmierebbero loro, risparmierebbe il Comune e risparmierebbero i cittadini.

Questa Maggioranza, per bocca dell’Assessore Lavolta, ostenta come un grande successo politico e amministrativo il mantenimento, presentato come risultato clamoroso, del costo del contratto di servizio 2015 Amiat sui livelli dell’anno passato.

A prescindere dal fatto che un anno senza aumento dopo una lievitazione dei costi pari a quasi 30 milioni di euro nei sei anni precedenti (135 milioni di euro nel 2008 contro i 163milioni di euro del 2015) non è un risultato di cui andare fieri, ritengo che la priorità debba essere sgravare il peso delle tasse sui cittadini torinesi. Che sono, da questo punto di vista, più tartassati d’Italia.

Gli stessi operatori dei mercati hanno più volte chiesto di organizzare in prima persona la pulizia delle aree di mercato. Concederglielo garantirebbe un triplice risparmio: risparmierebbero gli operatori stessi, per i quali il costo dell’Amiat è tra i più gravosi della loro attività; risparmierebbero i cittadini sui quali, lo ricordiamo, grava il 50% del costo della pulizia delle aree di mercato; e risparmierebbe naturalmente il Comune, che non dovrebbe più pagare questo servizio all’Amiat.

A questo punto sarebbe possibile uno sconto sulla tariffa rifiuti per tutti i cittadini. La Giunta Fassino ha appena approvato un apposito Regolamento per chiedere ai cittadini di occuparsi di aiuole, giardini e piazzette. Eccoci alla prova dei fatti: chissà se la sussidiarietà vale sempre o se vale solo quando fa comodo perché non ci sono i soldi…

Silvio Magliano – Consigliere Comunale (Moderati)

La “collaborazione tra cittadini e amministrazione” non diventi una moratoria per le occupazioni abusive

Mi preoccupa anche una possibile disparità di trattamento penalizzante nei confronti delle Associazioni e delle Onlus che pagano gli affitti per le loro sedi in strutture comunali. Una proposta: perché non incentivare le iniziative dei cittadini studiando un sistema di sgravi fiscali?

“Con qualche decennio di ritardo, finalmente anche la sinistra scopre la sussidiarietà”. Con una semplificazione volutamente brutale, potremmo riassumere così il significato del regolamento sulla “Collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura, la gestione condivisa e la rigenerazione dei beni comuni urbani”, che norma e prevede in maniera anche formale la possibilità che qualsiasi cittadino, in maniera volontaria, possa operare per il bene comune (a partire dalle questioni più spicciole, come la manutenzione di un’aiuola o la restituzione ai residenti di un tratto di via mediante la condivisione di sedie e panchine private).

La mia preoccupazione principale è che, testo alla mano, questo documento altro non sia che uno strumento politico finalizzato a condonare e di fatto rendere irreversibili le tante occupazioni abusive (non ideologicamente neutre ma decisamente schierate, a opera di autonomi, anarchici e antagonisti), da anni insediate in diversi edifici questa città.

Mi chiedo inoltre quale potrebbe essere la reazione dei dirigenti e dei volontari delle Associazioni e delle Onlus che, offrendo alla collettività servizi altrettanto preziosi, da anni pagano salati affitti a prezzi di mercato per le loro sedi in stabili comunali, di fronte al fatto che nuovi soggetti siano esentati da quegli stessi affitti in virtù dei servizi che erogano, così come previsto da questo regolamento.

Questa è la città con le tasse più alte d’Italia: un livello altissimo di spesa al quale dovrebbe corrispondere un livello altrettanto alto di qualità nei servizi. Purtroppo non è così, tanto che chiediamo ai cittadini di fare qualcosa per aiutare l’amministrazione. Benissimo, ma allora a questo punto faccio una proposta: studiamo degli sgravi fiscali per tutti coloro che aderiscono al “Regolamento” e che prestano opere o servizi utili alla collettività.

Silvio Magliano – Consigliere Comunale (Moderati)03

Campi nomadi trasformati in città in muratura: l’Amministrazione lascia fare

Sono 289 le ordinanze di abbattimento di strutture abitative stabili e abusive nei cinque campi nomadi della città: solo 115 sono state fatte rispettare. I “campi nomadi” diventano sempre più “stanziali”. Con il benestare di Palazzo Civico.

I cinque campi nomadi del territorio cittadino si stanno sempre più velocemente trasformando in vere e proprie città nella città, con tanto di palazzi in muratura, edifici in cemento armato, utenze portate dal Comune e tutte le altre caratteristiche proprie degli insediamenti stanziali. Peccato siano totalmente abusivi.

Secondo quanto riportato a verbale, questa mattina in Sala Rossa, dall’Assessore Tedesco, in corso Unione Sovietica sono state emesse 47 ordinanze con 5 sole rimozioni; in via Lega sono state emesse 29 ordinanze, con 4 sole rimozioni; in strada dell’Arrivore sono emesse 91 ordinanze, con sole 34 rimozioni; in via Germagnano sono state emesse 9 ordinanze, con 2 sole rimozione; in strada Aeroporto sono state emesse 113 ordinanze, con 70 rimozioni. Uno scenario inaccettabile: è evidente che questa Amministrazione o non ha nessuna intenzione di affrontare il problema o non ha la più pallida idea di come fare a risolverlo.

Ma c’è una terza, e più inquietante, ipotesi: a questa Amministrazione non manca la volontà né la strategia, quanto piuttosto il coraggio. Basta vedere la severità e l’inesorabilità con cui si agisce nei confronti dei piccoli interventi edilizi non autorizzati da parte di cittadini non nomadi. Una severità e un’inesorabilità che stridono tremendamente se confrontati con il lassismo dimostrato nei confronti delle costruzioni abusive nei campi nomadi, il più delle volte tollerate.

Silvio Magliano – Consigliere Comunale (Moderati)

Torino sotto l’afa, ma la Piscina Comunale dispone di un solo wc ogni 165 bagnanti

Imbarazzante situazione alla Monumentale: la piscina è invasa dai cittadini in cerca di refrigerio dall’ondata di afa. Ma dei sei servizi igienici a disposizione due hanno la porta rotta e tre sono privi di luce elettrica: ne restano due soli agibili per 330 ospiti. Intanto, nella struttura di corso Galileo Ferraris si disputano eventi importanti quali la Coppa Piemonte di nuoto…

Sei soli bagni a disposizione degli utenti a fronte di una capienza di 330 bagnanti; come se non bastasse, di questi sei locali wc soltanto due sono agibili: in uno manca la porta, in un altro la porta è priva di maniglia e la luce non funziona, così come in altri due locali. Ne restano due soli, uno ogni 165 ospiti della piscina.

Come se non bastasse, al momento tutta la struttura non può contare su un servizio di manutenzione ordinaria, dal momento che il precedente contratto è terminato lo scorso marzo e non sarà attivato il prossimo prima della fine di luglio.

La situazione è rimasta invariata, nonostante sia stata segnalata a far data dallo scorso dicembre 2014, e nonostante la struttura ospiti eventi sportivi di grande rilievo come i campionati regionali “Coppa Piemonte” dello scorso 13-14 giugno.

Intanto, la piscina è letteralmente presa d’assalto dai cittadini in cerca di refrigerio data l’ondata di caldo africano che si sta abbattendo sulla città. Gli ospiti sono letteralmente costretti a sgomitare per accaparrarsi il diritto a una sosta alla toilette.

Uno scenario intollerabile per i cittadini e imbarazzante per la Città.

Silvio Magliano – Consigliere Comunale (Moderati)

Trasformiamo il Silverado: da club techno a luogo di aggregazione per famiglie

Il Comune acquisti il terreno su cui sorge il club privato e si impegni a trasformare l’area in un luogo di incontro e socializzazione per gli abitanti del quartiere.

Sound Factory prima (2008-09), Silverado poi (2013-2015). Cambiano i nomi dei locali ospitati dal prefabbricato di via Nietzsche (nel cuore del parco del Meisino), non la sostanza: musica sparata con stereo potentissimi, orari folli, vibrazioni emanate dalle frequenze di basso e batteria che risultano devastanti per il sonno dei vicini, per i loro nervi e per l’avifauna del parco (tanto che uccelli e animali si stanno spostando alcune centinaia di metri più in là).

Controlli fonometrici, segnalazioni e controlli sono stati, fino ad ora, inutili: ora la situazione per i residenti della zona Borgata Rosa – Sassi è diventata insopportabile.

La mia proposta per risolvere il problema è cambiare radicalmente la destinazione dell’area. Nel quartiere manca un’area di aggregazione per famiglie e quella porzione di Parco ha tutte le caratteristiche per ospitarla. Molti terreni attorno al Silverado sono già di proprietà del Comune di Torino. Sostengo con forza l’opportunità di valutare un piccolo investimento per l’acquisto anche di quest’ultima area.

Silvio Magliano – Consigliere Comunale (Moderati)