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Campi nomadi trasformati in città in muratura: l’Amministrazione lascia fare

Sono 289 le ordinanze di abbattimento di strutture abitative stabili e abusive nei cinque campi nomadi della città: solo 115 sono state fatte rispettare. I “campi nomadi” diventano sempre più “stanziali”. Con il benestare di Palazzo Civico.

I cinque campi nomadi del territorio cittadino si stanno sempre più velocemente trasformando in vere e proprie città nella città, con tanto di palazzi in muratura, edifici in cemento armato, utenze portate dal Comune e tutte le altre caratteristiche proprie degli insediamenti stanziali. Peccato siano totalmente abusivi.

Secondo quanto riportato a verbale, questa mattina in Sala Rossa, dall’Assessore Tedesco, in corso Unione Sovietica sono state emesse 47 ordinanze con 5 sole rimozioni; in via Lega sono state emesse 29 ordinanze, con 4 sole rimozioni; in strada dell’Arrivore sono emesse 91 ordinanze, con sole 34 rimozioni; in via Germagnano sono state emesse 9 ordinanze, con 2 sole rimozione; in strada Aeroporto sono state emesse 113 ordinanze, con 70 rimozioni. Uno scenario inaccettabile: è evidente che questa Amministrazione o non ha nessuna intenzione di affrontare il problema o non ha la più pallida idea di come fare a risolverlo.

Ma c’è una terza, e più inquietante, ipotesi: a questa Amministrazione non manca la volontà né la strategia, quanto piuttosto il coraggio. Basta vedere la severità e l’inesorabilità con cui si agisce nei confronti dei piccoli interventi edilizi non autorizzati da parte di cittadini non nomadi. Una severità e un’inesorabilità che stridono tremendamente se confrontati con il lassismo dimostrato nei confronti delle costruzioni abusive nei campi nomadi, il più delle volte tollerate.

Silvio Magliano – Consigliere Comunale (Moderati)