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INTERPELLANZA – A pensar male si fa solo peccato?

PREMESSO CHE

  • la mancata o erronea pulizia del manto stradale a seguito di incidenti comporta problematiche sociali, ambientali ed economiche da affrontare con efficienza e precisione;
  • in considerazione della notevole mole di traffico veicolare che quotidianamente occupa le strade cittadine risulta sempre più importante che, a seguito di sinistro, il manto stradale venga prontamente ripulito con professionalità;
  • la Città di Torino ha da tempo esternalizzato tale servizio alla ditta Sicurezza & Ambiente spa, mediante aggiudicazione definitiva avvenuta con Determinazione dirigenziale del Corpo di Polizia Municipale numero 9 del 5 febbraio 2016;
  • tra le caratteristiche più rilevanti del servizio viene in evidenza il tempo di intervento offerto dalla società aggiudicataria: 12 minuti dalla ricezione di ciascuna chiamata;

RILEVATO  CHE

  • con due distinte istanze di accesso atti entrambe datate 25 ottobre 2017, in virtù delle prerogative di carattere ispettivo-sindacale in capo a ciascun Consigliere, lo scrivente rivolgeva alla Direzione Patrimonio e al Corpo di Polizia Municipale specifiche domande per avere informazioni relative sia alla situazione di diritto (convenzione stipulata dalla Città con la società Sicurezza & Ambiente spa) sia alla situazione di fatto (dettagli operativi circa lo svolgimento del servizio);
  • la Direzione Patrimonio comunicava che la competenza era tutta in carico al Corpo di Polizia Municipale;
  • in seguito, entro le tempistiche previste, lo scrivente riceveva i riscontri ai propri quesiti;
  • tra le tante informazioni ricevute – relativamente al periodo compreso tra maggio e ottobre 2017 – veniva in accecante evidenza la frequente inosservanza (89% dei casi) della tempistica di intervento dichiarata (i 12 minuti tra la chiamata e l’arrivo sul luogo del sinistro);
  • a fronte di 820 interventi, solo in 92 occasioni il personale di Sicurezza & Ambiente spa è arrivato nei 12 minuti previsti;
  • valutata la situazione, lo scrivente presentava un’interpellanza (mecc. 201705215) in data 23 novembre 2017 che veniva discussa in Consiglio Comunale in data 11 dicembre 2017;
  • con successivo accesso atti, il terzo, lo scrivente domandava l’elenco e le tempistiche degli interventi di Sicurezza e Ambiente spa per gli anni 2016 e 2017;
  • in esito a tale richiesta risultava evidente che la percentuale degli interventi eccedenti la tempistica prevista fosse particolarmente elevata e costitutiva di una maggioranza particolarmente qualificata;

CONSIDERATO CHE

  • a seguito della discussione dell’interpellanza in Consiglio Comunale lo scrivente domandava che l’argomento fosse approfondito con le modalità ordinarie e tipizzate degli atti consiliari;
  • valutata la situazione, la Presidenza del Consiglio Comunale riteneva che l’oggetto rientrasse nel perimetro di interesse e competenza della Commissione consiliare Controllo di Gestione;
  • tale supplemento, avvenuto a porte chiuse, richiedeva lo svolgimento di due sedute della sopra citata Commissione, tenutesi il 24 gennaio e il 14 febbraio uu.ss. alla presenza dell’Assessore alla Sicurezza e del Comandante del Corpo di Polizia Municipale;
  • il Comandante interveniva per descrivere in maniera articolata lo stato della situazione e dichiarando quali fossero le sue intenzioni, assumendo impegni precisi e formali;
  • sono trascorsi più di 4 mesi dall’ultimo incontro ma il Consiglio Comunale non ha avuto ragguagli in merito allo stato della situazione e ad eventuali decisioni assunte dall’Amministrazione;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. quale sia l’opinione dell’Amministrazione, ovviamente in punto di diritto, in merito alle molteplici inosservanze relative alla tempistica (12 minuti) di arrivo sul luogo del sinistro da parte della ditta Sicurezza & Ambiente spa;
  2. se, in esito a tali molteplici inadempienze, l’Amministrazione abbia applicato puntualmente le penalità di cui all’articolo 8 della convenzione;
  3. se ad ogni ritardo/inadempienza corrisponda una sanzione, quale sia l’importo e, in caso negativo, quale sia la motivazione oggettiva per le penalità non irrogate;
  4. se l’Amministrazione, tenuto conto di quanto riferito in sede di discussione della sopra citata interpellanza in Consiglio Comunale e in Commissione Controllo di Gestione, abbia inviato formale lettera di revoca a Sicurezza & Ambiente spa (ex articolo 7 della convenzione);
  5. se l’89% degli interventi avvenuti senza rispetto della tempistica stabilita sia ritenuta dall’Amministrazione una percentuale sufficiente per dare avvio ad una formale procedura di revoca del servizio;
  6. in caso di mancato invio della comunicazione di revoca, per quale motivo l’Amministrazione, trasparente e imparziale per definizione, abbia scelto di non intervenire in modo fermo e deciso;
  7. se non si ritenga che tale atteggiamento possa causare una distorsione del mercato e della libera concorrenza in altre e future gare (nei prossimi mesi in Città Metropolitana) alle quali potrà ovviamente partecipare Sicurezza e Ambiente spa, senza però che vi sia alcun cenno formale circa le molteplici inadempienze riscontrate nello svolgimento del servizio per la Città;
  8. quanti sinistri abbiano richiesto l’intervento della Polizia Municipale e di Sicurezza & Ambiente spa dal 1° gennaio 2018 ad oggi e quali le tempistiche di intervento (tempo intercorso tra chiamata e arrivo sul posto della ditta incaricata per la pulizia e il ripristino);
  9. in riferimento al quesito di cui al punto precedente, quanti siano gli interventi entro i 12 minuti in rapporto al totale degli stessi;

      Silvio Magliano

Diritto alla mobilità in piazza della Repubblica: #AppendinoDoveSei?

Torno a collocare un appendino per la mia campagna #AppendinoDoveSei.
Questa volta parliamo di stalli numerati per persone con disabilità, di diritto alla mobilità e all’indipendenza e di quanto assurda e miope possa talvolta essere la burocrazia.
Vedete e sentite quanto racconto nel video e fatemi sapere che cosa ne pensate.

Appendino alla guida di Torino: a rischio la sicurezza di tutti

Imbarazzanti (non) risposte della Sindaca sul concerto del 25 aprile in piazza Castello: le misure sono state calibrate su una stima pari a 2.500 persone presenti, ma in piazza erano quattro volte tanto. È così che, a un anno dalla tragedia di piazza San Carlo, si garantisce la sicurezza dei torinesi? Sono seriamente preoccupato per i prossimi eventi di piazza: questa Amministrazione mette a repentaglio l’incolumità di tutti.

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INTERPELLANZA – Spingendo la ‘notte’ più in là…i problemi restano gravi e insopportabili!

PREMESSO CHE

  • lo scrivente ha recentemente effettuato un sopralluogo nel quartiere Aurora (Circoscrizione VII), insieme a un gruppo di residenti, ponendo l’attenzione alla situazione del tratto iniziale di corso Vercelli e della zona adiacente;

RILEVATO  CHE

  • con preciso riferimento al tratto compreso tra corso Emilia e corso Novara, spiace segnalare un livello di assoluto degrado, sporcizia e trascuratezza;
  • se i recenti interventi per l’installazione di dieci telecamere di ultima generazione, meritoriamente dichiarati dall’Assessore alla Sicurezza, hanno avuto un immediato effetto deterrente e positivo in riferimento alla situazione dei giardini intitolati a Madre Teresa di Calcutta, resta da dire che i dolori e i patimenti a carico dei residenti e dei cittadini onesti non sono esauriti ma semplicemente spostati di qualche metro;
  • non c’è tratto di muro di corso Vercelli che non sia interessato da imbrattamenti e da graffiti che definire forme di espressione artistica costituirebbe uno sfregio a tutti quegli artisti che con la loro qualità e il loro talento hanno dato risalto e splendore a spazi della Città altrimenti depressi e lugubri;
  • spesso tali scritte contengono espressioni denigratorie dell’autorità costituita;
  • la sporcizia avanza e non risparmia nemmeno l’area adiacente alla sede della Circoscrizione VII;
  • rimane senza soluzione la questione della riqualificazione dell’area occupata dalle Officine Grandi Motori;
  • i residenti segnalano inoltre urgenti criticità relative alla sicurezza (microcriminalità e fenomeni di spaccio), particolarmente rilevanti nelle ore serali e notturne ed ora concentrate soprattutto nei pressi dei giardini Alimonda e via Damiano;
  • molti cittadini hanno segnalato allo scrivente che alcuni nomadi stazionano con i loro caravan, in numero sempre crescente, lungo il marciapiede lato ovest di corso Vercelli nel tratto tra via Cuneo e corso Novara;
  • come conseguenza di tale presenza accade che spesso si trovino a terra vetri e specchi rotti della auto posteggiate la sera antecedente;
  • inoltre, vi sono eloquenti segni di bivacchi e di un utilizzo di tale marciapiede ad uso esclusivo di tali personaggi, certamente non dediti ad attività di cura e amorevole attenzione verso il prossimo;

CONSIDERATO CHE

  • la zona in oggetto è a poche centinaia di metri dal centro cittadino ma evidentemente ancora molto distante dalla soluzione delle sue tante problematiche;
  • è evidente che un intervento “a sineddoche” (una parte per il tutto) quale si può considerare l’installazione di numerose telecamere di ultima generazione non può essere considerato generatore di benefici effetti ad ampio raggio per tutto il quartiere;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. se, dopo l’installazione delle telecamere, l’Amministrazione consideri esaurito il proprio interesse per la zona o se abbia da presentare ai cittadini idee, progetti e tempi certi per la sua riqualificazione;
  2. se l’Amministrazione intenda dichiarare al Consiglio Comunale e ai cittadini la piena “soddisfazione” per lo stato di degrado e sporcizia;
  3. quanti siano attualmente i passaggi di AMIAT nella zona in oggetto, se siano considerati sufficienti e se sia intenzione dell’Amministrazione incrementarli;
  4. se l’Amministrazione sia in grado di effettuare un intervento straordinario di pulizia dei muri imbrattati da segni e scritte che deturpano l’ambiente e la sensibilità dei cittadini onesti;
  5. se l’Amministrazione ritenga utile incrementare i passaggi delle pattuglie della Polizia Municipale a contrasto del degrado urbano e a tutela della convivenza civile che sono, come noto, competenze (in materia di sicurezza urbana) specifiche del Corpo;
  6. se sia stato verificato il titolo per l’occupazione di suolo pubblico effettuata dai nomadi presso il marciapiede e con le modalità indicate nel paragrafo precedente e se essi posseggano regolare concessione;
  7. se il Reparto Informativo Minoranze Etniche della Polizia Municipale sia già intervenuto e abbia già assunto formali iniziative per contenere il dilagante fenomeno del bivacco e dell’insudiciamento del marciapiede a detrimento della sua destinazione e uso pubblico quale bene dell’ente proprietario della strada.

Silvio Magliano

INTERPELLANZA – La storia infinita del cantiere di corso Grosseto

PREMESSO CHE

  • l’area compresa tra corso Grosseto, via Ala di Stura e il Raccordo Torino-Caselle si trova a Torino nel quartiere Borgo Vittoria nel territorio della Circoscrizione V;
  • è un’area ad alta densità abitativa che da tempo soffre di notevoli disagi prima per la costruzione del Passante Ferroviario, poi per il Viale della Spina ed ora per il collegamento ferroviario Torino-Ceres;

RILEVATO  CHE

  • i disagi causati ai cittadini residenti nelle vicinanze del cantiere, peraltro attivo ormai da molti anni, sono tanti e di ampia natura;
  • i macchinari per il movimento terra presenti nel cantiere per il collegamento ferroviario Torino-Ceres provocano un fastidioso e incessante inquinamento acustico e sollevano nell’aria molta polvere;
  • i lavori nel cantiere movimentano terra e sabbia (perforazione terreno e rimozione terra) per 8-10 ore al giorno;
  • a causa di tale situazione i residenti sono costretti a pulire i loro balconi e le loro finestre per rimuovere lo sporco con cadenza quotidiana (e ovviamente non è una questione di mera pulizia);
  • i molti camion che quotidianamente entrano ed escono nel cantiere aumentano il livello dell’inquinamento acustico e atmosferico;
  • risulta essere presente un generatore di corrente che viene tenuto in funzione per molte ore del dì (i cittadini riferiscono dalle 6 alle 22);
  • il marciapiede limitrofo al Parco Sempione lato ovest nei pressi degli interni del civico 53 di corso Grosseto risulta danneggiato per un lungo tratto;
  • lo stato precario del marciapiede molto probabilmente è causato anche dal frequente passaggio di mezzi pesanti;
  • la rottura del cordolo, la presenza di buche, di erbacce non sfalciate e di sconnessioni mettono a serio rischio l’incolumità dei pedoni, con particolare accentuazione per le persone con difficoltà deambulatorie e/o sensoriali;
  • nello stesso tratto di strada è stata modificata la viabilità, da senso unico a doppio senso senza uscita su corso Grosseto;
  • nella stessa via sono stati rimossi i cassonetti dei rifiuti costringendo i cittadini a estenuanti “passeggiate”, o addirittura ad utilizzare l’auto, per gettare i sacchetti della spazzatura;
  • le modifiche alla viabilità costringono i residenti che hanno necessità di dirigersi in direzione ovest a giungere fino in piazza Derna, allungando di molto il loro percorso e andando a congestionare un tratto di strada già molto trafficato;
  • inoltre, l’attraversamento pedonale collocato in corso Grosseto all’ingresso della rampa di accesso alla tangenziale è poco visibile e pertanto molto pericoloso per gli utenti deboli della strada;

CONSIDERATO CHE

  • durante la campagna elettorale per le elezioni comunali 2016 l’attuale Amministrazione aveva espresso l’impegno di operare a favore delle cosiddette periferie;
  • i cittadini residenti nel complesso immobiliare in corso Grosseto 53 interni e nei palazzi adiacenti sono costretti da anni a subire di un cantiere che definire infinito potrebbe apparire ottimistico;

INTERPELLA

         Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. se l’Amministrazione abbia intenzione – svolte le opportune valutazioni tecniche e anche in collaborazione con ARPA – di collocare una centralina nella zona in oggetto per il rilevamento dei livelli di rumorosità e di inquinamento atmosferico derivanti dalle operazioni del cantiere;
  2. se l’Amministrazione svolga scrupolosi e quotidiani accertamenti in merito sia alla pulizia delle strade adiacenti al cantiere sia al lavaggio dei camion di cui è responsabile la ditta operante;
  3. in caso di risposta affermativa, si domanda di elencare le date degli accertamenti e gli esiti;
  4. se, come e con quali tempistiche l’Amministrazione intenda intervenire per eseguire i necessari lavori di ripristino del marciapiede rovinato dal passaggio dei mezzi e già segnalato con l’interpellanza mecc. 201702972 presentata dallo scrivente il 20 luglio 2017;
  5. se l’Amministrazione sia in grado, in accordo con AMIAT, di collocare i cassonetti per la raccolta rifiuti lungo la strada individuata come interni di corso Grosseto 53 per permettere ai cittadini di gettare i rifiuti senza essere costretti a sostenere estenuanti “trasferte”;
  6. se l’Amministrazione intenda eseguire interventi per aumentare la visibilità e mettere in sicurezza l’attraversamento pedonale collocato all’inizio della rampa di accesso alla tangenziale;
  7. se, tenuto conto della durata del cantiere e dei molteplici disagi patiti da molti anni dai cittadini, l’Amministrazione intenda concedere una riduzione dell’importo TARI dovuto dai residenti nelle zone adiacenti al cantiere in oggetto (corso Grosseto 53 interni e da 55 a 85, via Ala di Stura da 24 a 38, via Sospello da 195 a 225) almeno con riferimento al corrente anno e fino alla conclusione dei lavori.

          Silvio Magliano