Ematologia all’Ospedale di Chieri: sia consolidata e potenziata
Ho presentato un’interpellanza in Consiglio Regionale per chiedere l’assunzione di un secondo medico specializzato e che il servizio sia finalmente ufficializzato e stabilizzato dopo anni di effettiva attività.
La lezione impartita dalla pandemia dovrebbe ormai essere chiara a tutti: il Sistema Sanitario deve essere potenziato, non smantellato. Ne va della salute di tutti i cittadini. Ho appena presentato un’interpellanza in Consiglio Regionale per chiedere alla Giunta di attivarsi nei confronti dell’Asl To5 affinché quest’ultima assuma un nuovo ematologo che, affiancando l’unico specialista attualmente rimasto in servizio, possa garantire la continuità delle cure ai 150 pazienti rimasti in carico presso il servizio di Ematologia dell’Ospedale Maggiore di Chieri. Chiederò inoltre l’ufficializzazione del servizio che, nei fatti, l’Ambulatorio di Ematologia dell’Ospedale garantisce da decenni. I residenti tra la collina torinese e il Carmagnolese devono poter contare su un polo attivo a pieno regime com’era fino alla pandemia. Al momento 44 pazienti su circa 200 fino a poche settimane fa in carico presso l’Ospedale Maggiore di Chieri sono stati accolti a Candiolo, polo che – se rappresenta un’eccellenza a livello nazionale e oltre – non è sufficientemente collegato dal trasporto pubblico con le zone di Chieri e di Carmagnola, con i disagi e le difficoltà che questo comporta per i pazienti. Consolidare il servizio di Ematologia a Chieri non significa soltanto garantire il diritto alla salute dei 300mila residenti dell’Asl To5, ma evitare che Chieri e il suo territorio perdano un altro pezzo di sanità. Chiederò inoltre, con la mia interpellanza, quanti siano in tutta l’Asl To5 i medici specializzati in Ematologia, suddivisi per presidio.
Ematologia, Ospedale Maggiore di Chieri, Regione Piemonte, Sanità