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La Sala Rossa approva la tariffa taxi agevolata per le donne che si spostano da sole la sera

Il Consiglio comunale approva la mia mozione che impegna la Giunta a stipulare con le Cooperative una convenzione per una tariffa agevolata per le donne che alla sera scelgono il taxi per spostarsi in Città.
Il Consiglio Comunale ha approvato all’unanimità (29 favorevoli su 29 presenti) poco fa la mozione, da me presentata e sottoscritta anche da numerosi altri consiglieri comunali, che impegna la Giunta di Torino a concordare, con le cooperative che gestiscono i taxi cittadini, tariffe speciali ridotte per le donne sole che usufruiscono di questo servizio tra le 8 di sera e le 5 di mattina, per lavoro o per il tempo libero.

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Rom sfollati presso i locali della Protezione Civile: non c’è un’altra soluzione?

Famiglie rom, in caso di emergenza, sono state ospitate nei locali della Protezione Civile di via delle Magnolie 5. Per evitare furti, gli uomini del Comune devono fare la ronda tutta la notte, ma spesso non basta. Visto che in via delle Magnolie c’è anche la centrale operativa della Polizia Municipale, non sarebbe opportuno individuare altre strutture per l’emergenza?

Alcune famiglie rom evacuate dai campi, in seguito a un incendio divampato per l’esplosione di una bombola di gas, sono state ospitate nella struttura della Protezione Civile della Città di Torino di via delle Magnolie 5, dove è ubicata anche la centrale operativa della Polizia Municipale: è successo in almeno due occasione, descritte oggi dall’Assessore Tedesco in risposta a una mia interpellanza, ma anche nella sera del 13 dicembre, quando un incendio è divampato in lungo Stura Lazio, la struttura è stata messa in allerta per dare asilo agli sfollati, anche se non se ne è poi effettivamente riscontrata la necessità.

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Fondazione Maugeri, solidarietà ai dipendenti

Trattativa sindacale in corso per la ridefinizione dei contratti di lavoro per un centinaio di dipendenti del presidio Major, eccellenza sanitaria della Fondazione Maugeri nel cuore di Vanchiglia. I posti di lavoro non sembrano a rischio, ma lo stato di difficoltà della Fondazione impone una grande attenzione che, mi auguro, la Giunta voglia mantenere insieme all’Assessorato regionale alla Sanità.
La Fondazione Salvatore Maugeri è composta da circa ventuno strutture dislocate su tutto il territorio nazionale: tra queste il Presidio Major di Torino, situato in via Santa Giulia n. 60, ospita circa ottanta posti letto e conta un centinaio di dipendenti tra personale medico, fisioterapico, infermieristico, tecnico e amministrativo. La peculiarità del Presidio Major risiede proprio nella specializzazione e nella preparazione del personale medico in due rami scientifici importantissimi quali la cardiologia riabilitativa e la riabilitazione neuromotoria dei pazienti, prevalentemente oncologici, neurologici con ictus, paraplegici, politraumatizzati in seguito a tentativi anticonservativi, amputati, ustionati.

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Campo Rom corso Tazzoli: l’amministrazione non vuole risolvere il problema

Oggi, durante il Diritto di Tribuna, ho avuto ulteriore conferma che la Giunta non vuole risolvere il problema del campo Rom abusivo di corso Tazzoli e, ancora una volta, mi sono trovato di fronte alla disperazione di cittadini, famiglie, abbandonati. Ribadisco le mie proposte: apriamo al traffico le vie tra corso Tazzoli e corso Orbassano per aumentare la sicurezza e diamo garanzie a chi fino ad ora ha visto i sacrifici di una vita venire devastati da furti, saccheggi, insicurezza e illegalità, ma nonostante tutto non si arrende.
Oggi, durante il Diritto di Tribuna dedicato al disperato grido di aiuto delle persone che vivono e lavorano nelle vicinanze del Campo Rom di corso Tazzoli, mi sono di nuovo trovato a fianco con tante persone che stanno perdendo la speranza e non ce la fanno più, famiglie e imprenditori che hanno investito tutto e che chiedono solo un motivo per non arrendersi, ma in cambio ricevono solo (poche) vane promesse e abbandono.

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La decisione del Tribunale di Torino è incomprensibile e apre scenari di totale e assoluta indeterminatezza

La Corte d’Appello ordina allo Stato Civile di registrare come madri di un bimbo nato in Spagna la sua mamma biologica e la sua ex compagna: una situazione che non ha precedenti in Italia, di cui non capisco i fondamenti giuridici, ma di cui soprattutto colpiscono le motivazioni, legate al benessere di un bimbo in una relazione con una persona che non è sua madre biologica e con la quale non avrà nemmeno un legame familiare. Il problema è che gli uomini non possono stravolgere la natura a loro uso e consumo, nemmeno se hanno la toga.

Stravolgente la decisione della Corte d’Appello di Torino che ha ingiunto allo Stato Civile di Torino di registrare come madri di un bimbo nato in Spagna e trasferito in città sia la mamma biologica, sia la sua ex compagna. A sconcertare maggiormente sono però le motivazioni della sentenza, quelle cioè di garantire la massima tutela per il bambino e la continuità di relazione, oltre che il diritto alla successione nei confronti della madre non partoriente. Quindi la tutela del bambino significa registrare per sempre come sua madre una persona che non l’ha partorita e che non convive neanche più con lei.

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