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Scuola Borgarello, che cosa deve ancora (ac)cadere?

Nuovi distacchi di controsoffitti si sono verificati a giugno dopo gli analoghi episodi dell’autunno scorso. Le parti interessate sarebbero le stesse: prova provata, nel caso, della scarsa qualità degli interventi di ripristino. Urge intervenire: il 7 settembre si discute in Sala Rossa la mia interpellanza sul tema.

I controsoffitti continuano a venire giù, ma di interventi degni di questo nome ancora non se ne sono visti: alla Scuola Borgarello di corso Sicilia 24 (parte dell’Istituto Comprensivo Matteotti-Pellico) nuovi crolli si sono registrati a giugno 2020 dopo gli analoghi episodi dello scorso novembre. È veri che a cedere sono state le medesime parti già distaccatesi nell’autunno scorso? Se sì, è stata accertata la qualità degli interventi di ripristino? È già stata svolta una valutazione economica dei danni? Per quali motivi, tenuto conto degli eventi già occorsi nell’autunno 2019, l’Amministrazione non ha ritenuto di intervenire con carattere d’urgenza presso la Scuola Borgarello di corso Sicilia 24, a maggior ragione considerando che con una recente delibera (23 giugno 2020) la Giunta ha stabilito di intervenire presso l’Asilo Nido di corso Sicilia 28? Quando e come l’Amministrazione intende intervenire presso la Scuola Borgarello e quali sono gli interventi previsti? Tutte domande alle quali la Giunta dovrà rispondere in Aula durante il Consiglio del prossimo 7 settembre, discutendo la mia Interpellanza sull’argomento.

Manfrina dei mille euro ai rom, la Giunta sapeva benissimo; a questo punto, delle due l’una: o qualcuno è incapace o qualcuno deve dimettersi

«Ci aspettavamo che qualcuno (dei nomadi) facesse di testa sua», dichiara l’Assessore: una previsione che si è puntualmente verificata. Con quelle decine di migliaia di euro si sarebbero potute sostenere tante famiglie e imprese torinesi messe in ginocchio dalla crisi. Gravissimo agire a Consiglio chiuso: ma i Moderati chiederanno conto alla Sindaca in occasione della prima seduta utile. Ci sono tutti gli estremi per le dimissioni dell’Assessore. Questa è materia da Conte dei Conti.

Le parole dell’Assessore non lasciano dubbi: l’Amministrazione, dunque, sapeva benissimo che qualcuno avrebbe “fatto di testa sua”. Cosa che si è puntualmente verificata: con i soldi erogati dal Comune (dai 400 ai mille euro a nucleo) diverse famiglie si sono costruite una nuova baracca in via Reiss Romoli dopo aver lasciato via Germagnano. La Giunta non si nasconda dietro un dito, quello rappresentato dal fatto che il terreno del nuovo insediamento è privato. Quella che si sta configurando è una truffa bella e buona ai danni dei cittadini: materia per la Corte dei Conti, con l’aggravante rappresentata dal fatto che le casse comunali sono a secco causa emergenza sanitaria, e ragione più che sufficiente per le dimissioni dell’Assessore, che sapeva benissimo che queste persone si sarebbero semplicemente spostate da un insediamento all’altro. Altro che superamento dei Campi Nomadi: forse questa Amministrazione ci sta prendendo gusto a porre le condizioni perché terreni privati (e case ATC) siano occupati. Quante famiglie torinesi in difficoltà e quante piccole imprese messe in ginocchio dalla crisi si sarebbero potute aiutare con questi soldi? Totalmente inaccettabile, poi, la scelta, consapevole e politica, di agire in questo senso nelle settimane di non attività del Consiglio Comunale: ma Appendino e la sua Amministrazione sappiano che il Gruppo dei Moderati chiederà conto di tutto in occasione della prima seduta utile. 

Tundo, continuano i ritardi nei pagamenti e ricominciano i disservizi

Servizio trasporto persone con disabilità: dopo un’estate di disservizi e ritardi, non nascondo la mia preoccupazione per l’autunno.

Tundo: tra ritardi nel pagamento degli stipendi, TFR non erogati e disservizi (che mi sono stati segnalati da diversi utenti) si va verso la conclusione di un’estate caldissima. Tante le “spie” che si stanno accendendo, descrivendo una situazione già critica. Ma ancora di più mi preoccupa la situazione in prospettiva, a pochi giorni dall’inizio dell’anno scolastico. La situazione penalizza tutti: gli utenti, i loro familiari, i dipendenti e i subappaltatori. Non siamo giunti a questo punto per caso, ma alla luce di un bando, quello di fine 2018, costruito “addosso” a Tundo, come un abito di sartoria. Nel frattempo, la Giunta non muove un dito: ci aspettano altri mesi di fuoco. La mia battaglia in Consiglio Comunale prosegue.

Aggiornamento del 29 settembre 2020: alla luce di quanto affermato in risposta alla mia interpellanza (Consiglio Comunale del 7 settembre 2020) dall’Assessora Di Martino («Non si può tacere dello sconcerto nel leggere […] accuse gravi», per le quali si sta «valutando di chiedere ragione nelle sedi competenti»), preciso che con la locuzione «costruito “addosso” a Tundo, come un abito di sartoria» intendevo riassumere i fatti descritti nelle righe che seguono.

Il 16 febbraio 2016 (mecc. 2016 40598/005) Tundo Vincenzo S.p.A. si aggiudica la gestione del servizio di trasporto per persone con disabilità per un importo pari a 1.082.400,00 euro (compresa IVA 10%): l’aggiudicazione è approvata con determinazione dirigenziale dell’Area Appalti ed Economato 2016 (mecc. 2016 40598/005). L’indizione della procedura di gara pubblica mediante procedura aperta (ai sensi dell’art. 55 comma 5 del D.Lgs. 163/06 s.m.i.) per l’affidamento del servizio per il periodo 1 marzo 2016-28 febbraio 2019 era stata approvata con determinazione del 24 settembre 2015 (mecc. 2015 04343/007), esecutiva dal 28 ottobre 2015, per un importo presunto, riferito al servizio prestato a favore della Direzione Infrastrutture e Mobilità, di 1.320.000,00 (compresa IVA 10%).

La consegna anticipata del servizio a partire dal 1° marzo 2016, mantenendo inalterata la scadenza al 28 febbraio 2019 (come previsto dal capitolato speciale d’appalto), al fine di consentire la puntuale erogazione del servizio, è stata autorizzata con determinazione dirigenziale del 26 febbraio 2016 (mecc. 2016 00860/119), esecutiva dal 29 febbraio 2016. Con successive determinazioni si sono poi impegnati fondi sino a coprire l’intero importo contrattuale previsto inizialmente, pari a totali 1.082.400,00 euro (compresa IVA 10%).

Una determinazione dirigenziale del 26 aprile 2018 (mecc. 2018 01541/119) ha esteso, al fine di giungere alla scadenza prevista dal contratto, l’efficacia dello stesso (ai sensi dell’art. 106, comma 12, D.lgs. 50/2016 e s.m.i. e come già previsto dall’art. 2.2. del capitolato speciale d’appalto relativo alla procedura aperta n. 102/2015) sino alla concorrenza del quinto dell’importo iniziale contrattuale, pari a 216.480,00 euro (compresa IVA al 10%).

Con l’affidamento del servizio di trasporto per persone con disabilità gestito mediante minibus in scadenza il 28 febbraio 2019 erano stati predisposti gli atti, congiuntamente tra le Divisione Servizi Educativi e la Divisione Infrastrutture e Mobilità, per individuare il nuovo affidatario del servizio.

Una nuova procedura aperta, questa volta suddivisa in dieci lotti, per l’affidamento del servizio di trasporto scolastico e per persone con disabilità, per il servizio di accompagnamento e per la gestione amministrativa (ai sensi degli artt. 59, comma 1, e 60 del D. lgs. N. 50/2016) è stata indetta con determinazione dirigenziale del 5 dicembre 2018, esecutiva dal 7 dicembre 2018 (mecc. 2018 06488/007).

La gestione e il finanziamento del servizio di trasporto collettivo su prenotazione, non scolastico, di persone adulte con disabilità e su carrozzella da effettuarsi con minibus specificamente attrezzati allo scopo, oggetto del lotto numero 9 della procedura suddetta, rientra nella competenza della Divisione Infrastrutture e Mobilità: il Servizio Esercizio ha provveduto (con determinazione dirigenziale mecc. n. 2018 6561/119 del 5 dicembre 2018, esecutiva dal 14 dicembre 2018) alla prenotazione di impegno di spesa limitato per 688.000,00 euro (compresa IVA), dei quali 364.000,00 euro per l’anno 2019 e 324.000,00 euro per il 2020.

Il Bando numero 98/2018, pubblicato in Gazzetta ufficiale il 21 dicembre 2018, è suddiviso in 10 lotti per un valore complessivo presunto di 6.180.000 euro: solo due lotti – il numero 8 (gestione amministrativa) e il numero 10 (servizio di accompagnamento) – si aggiudicano immediatamente; il numero 3 non è aggiudicato per offerta ritenuta inadeguata; tutti gli altri lotti sono andati deserti. Sette lotti su dieci, dunque, sono risultati economicamente insostenibili per la totalità dei player.

Si sarebbe potuto proporre un nuovo bando per una cifra ricalibrata? Si indice a questo punto (con determinazione dirigenziale n. mecc. 2019 40915/007 approvata il 4 marzo 2019) la procedura negoziata, secondo quanto previsto dall’art. 63, comma 2 lett. A) del D. lgs. N. 50/2016 e s.m.i., per i lotti non assegnati. Tundo si aggiudica così i lotti in una prima fase non assegnati.

Si verificano intanto in tutti questi anni a più riprese disservizi, ritardi nell’erogazione del servizio e ritardi nella corresponsione degli emolumenti ai dipendenti da parte dell’azienda. Di questi eventi ho ripetutamente chiesto conto in Sala Rossa con un considerevole numero di interpellanze:

16 luglio 2020, interpellanza 2020-01574 (sottoscritta anche dalle colleghe Foglietta e Pollicino) “DITTA TUNDO E TFR AGLI EX DIPENDENTI”;

12 giugno 2020 Interpellanza 2020-01321 (sottoscritta anche dalla collega Montalbano) “SERVIZIO TRASPORTO GESTITO DALLA DITTA TUNDO: NELLA CAPITALE DEL CINEMA SI GIRA SEMPRE LA SOLITA PELLICOLA”, con la quale cui domandavo, tra le altre cose, “se l’Amministrazione stia vigilando attivamente per verificare che non sussistano ritardi nei pagamenti degli emolumenti ai lavoratori da parte della ditta Tundo per l’appalto in corso (sia verso i dipendenti sia verso i subappaltatori)”;

21 febbraio 2020 interpellanza 2020-00716 “SERVIZIO TRASPORTO SCOLASTICO E DISABILI: NELLA CAPITALE DEL CINEMA SI GIRA SEMPRE IL SOLITO FILM?”, con la quale domandavo, tra l’altro, se all’Amministrazione risultassero ritardi nei pagamenti da parte di Tundo Spa per l’appalto in corso e se risultassero sanate tutte le pendenze di quello precedente (sia verso i dipendenti sia verso i subappaltatori);

16 settembre 2019 Question Time 2019-03771 (interviene a verbale anche il collega Lavolta) TRASPORTO SCOLASTICO PER DISABILI: ANNO (SCOLASTICO) NUOVO, PROBLEMI VECCHI?”;

6 febbraio 2018 interpellanza 2018-00465 “TUNDO: LAVORO SÍ, STIPENDI NO?”, con la quale rilevavo che “da circa un anno molti dipendenti non ricevono gli stipendi con la normale cadenza mensile, ma con ritardi considerevoli (anche alcuni mesi); come segnalato allo scrivente, gli stipendi vengono versati con ritardi sempre variabili e a scaglioni di dipendenti, con una caratterizzazione disordinata sia nella tempistica sia relativamente ai bisogni dei lavoratori; ai suddetti ritardi si sommano gli omessi versamenti delle tredicesime e dell’erogazione dei buoni pasto; i subappaltatori attendono gli stipendi dallo scorso mese di maggio 2017 (e dei mesi seguenti); i dipendenti hanno contattato sia la sede centrale dell’azienda sia le organizzazioni sindacali ma senza riuscire a risolvere positivamente la questione; molti dipendenti sono stremati dalla situazione e hanno fortissime difficoltà nell’assolvere ai pagamenti degli affitti e delle utenze, nonché a provvedere alla propria sussistenza; nel mese di ottobre 2017 alcuni organi di stampa dedicavano spazio alla narrazione della situazione;”, considerando che fosse “precipuo interesse dell’Amministrazione che il servizio di trasporto disabili sia effettuato con efficacia ed efficienza dal soggetto affidatario, nel pieno rispetto della normativa vigente e conciliando le necessità degli assistiti con i diritti dei dipendenti e dei subappaltatori dell’azienda” e domandando se l’Amministrazione fosse a conoscenza della situazione, se la Civica Amministrazione fosse in ritardo nei pagamenti alla ditta Tundo Vincenzo spa, se sì per quali motivi, per quali importi e se e con quali tempistiche intenda provvedere all’erogazione degli importi a saldo, se l’Amministrazione intendesse incontrare i dirigenti/gli amministratori della Tundo Vincenzo spa per sollecitare una positiva soluzione della vicenda che prevedesse tempi certi per i pagamenti degli stipendi arretrati, delle tredicesime e per l’erogazione dei buoni pasto e se l’Amministrazione intendesse farsi parte diligente organizzando quanto prima un tavolo di confronto tra azienda e lavoratori”.

Atti di analogo tenore sono stati presentati anche da altri colleghi (per esempio Fabrizio Ricca: 10 giugno 2019, 12 dicembre 2016).

Un passo indietro: nelle more dello svolgimento della nuova procedura di evidenza pubblica, svolta necessariamente oltre la scadenza contrattuale del 28 febbraio 2019, occorreva approvare, in ragione del principio di continuità dell’azione amministrativa, una proroga tecnica della durata contrattuale, ai sensi dell’art. 106, comma 11 del D.Lgs 50/2016. La proroga era giustificata dai tempi tecnici necessari per addivenire al nuovo affidamento del servizio e per il solo tempo necessario per l’espletamento della procedura stessa, sino all’individuazione di nuovo aggiudicatario e comunque fino al 31 maggio 2019, fatta salva la possibilità per la Città di posticipare ulteriormente il termine del 31 maggio in caso di ritardo nell’aggiudicazione della nuova procedura di gara.

La società affidataria è stata informata, con nota del 8 febbraio 2019 protocollo n. 3266, della volontà di prorogare la durata del contratto stipulato in data 29 giugno 2016, con il mantenimento, come da normativa, degli stessi importi e delle stesse condizioni. La Società Tundo Vincenzo S.p.A. comunicava la propria disponibilità alla proroga tecnica (nota di risposta dell’8 febbraio, protocollata l’11 febbraio 2019, prot. N. 3461). La spesa complessiva massima presunta per il periodo 1 marzo 2019-31 maggio 2019 era pari a 90.000,00 euro (inclusa IVA 10% inclusa).

La proposta di aggiudicazione della procedura negoziata è stata approvata con determinazione dirigenziale mecc. n. 2019 41639/007 del 4 marzo 2019. La ditta aggiudicataria è risultata unico concorrente per tutti i lotti oggetto di procedura negoziata. Si è reso necessario un affidamento anticipato a partire dal 1° giugno 2019 (ai sensi dell’articolo 32, comma 8 13 del D.L. vo 50/2016), in attesa del perfezionamento del contratto, per garantire la prosecuzione del servizio ed evitare interruzioni dello stesso ai danni dell’interesse pubblico e del diritto alla mobilità delle persone con disabilità.

Quello che ci si domandava e che ci si continua a domandare è: l’Amministrazione non avrebbe potuto, per esempio, proporre una gara d’appalto con un coefficiente economico più alto? Non avrebbe potuto, come più volte da noi sostenuto, mettere in campo la società di trasporto pubblico GTT, garantendo così un servizio privo di intoppi operativi e di natura finanziaria? Nelle more delle varie aggiudicazioni i disservizi sono stati innumerevoli e i familiari degli utenti si sono costituiti in comitato con l’intenzione di procedere per vie legali. Le persone che si sono rivolte a noi per segnalare criticità, disservizi e problemi sono decine. L’Amministrazione è dovuta intervenire con l’articolo 30.

Tribunale dei Brevetti: Cirio e Appendino battano un colpo per evitare l’ennesima “fuga” a Milano

Chiedo al Presidente e alla Sindaca di farsi sentire in risposta al pressing della Lega a favore della candidatura del capoluogo lombardo: Cirio può far sentire la propria voce ad alto livello, Appendino può dimostrare di tenere più alla città che al proprio percorso politico personale. Torino ha tutte le caratteristiche per essere una candidata credibile.

Torino e il Piemonte si facciano sentire. Che cosa rispondono Cirio e Appendino al pressing della Lega sul Governo per la candidatura di Milano come sede del Tribunale Europeo dei Brevetti? Il tema è cruciale perché, tra meno di tre settimane, i rappresentanti dell’Unione Europea si riuniranno per decidere la nuova sede del Tribunale, attualmente a Londra (da dove, però, dovrà traslocare per effetto della Brexit). Se Francia e Olanda hanno già indicato Parigi e Amsterdam, l’Italia deve ancora scegliere quale città candidare. Torino avrebbe, da questo punto di vista, tutte le carte in regola. Che cosa stanno aspettando, a livelli diversi, il Presidente Alberto Cirio e la Sindaca Chiara Appendino a far sentire la propria voce? Vogliamo fare la nostra parte per garantire questa chance al nostro territorio. Cirio e Appendino battano un colpo e cerchino un’interlocuzione con i rispettivi alleati alla guida della Regione e del Paese. Le varie classi dirigenti che si sono alternate al governo di Regione e Comune sono riuscite, ultimamente, a portare davvero poco sul nostro territorio: questa è un’occasione da non perdere. 

Il mistero della certificazione (mancante) dei dehors

Non risultano, in Italia, fornitori in grado di rilasciare le certificazioni CE per gli ombrelloni, richieste come necessarie dal Comune di Torino: decine e decine di pratiche sarebbero dunque attualmente bloccate presso gli uffici. Danni economici gravissimi per i gestori dei locali e per i professionisti – geometri e architetti – ai quali si sono rivolti: porterò il tema in Sala Rossa con un’interpellanza.

Il nuovo Regolamento per dehors e padiglioni è stato approvato e la delibera straordinaria e temporanea per l’occupazione del suolo pubblico è in vigore: ma decine e decine di pratiche per la collocazione di ombrelloni si sono “arenate” presso gli uffici della Città. Lo fanno sapere geometri e architetti, che riferiscono che tutte le pratiche relative a ombrelloni per dehors da loro protocollate a partire dallo scorso gennaio sono state bloccate in quanto prive di certificazione CE, richiesta come condizione imprescindibile. Non risulterebbero, su tutto il territorio nazionale, fornitori in grado di rilasciare certificazioni di questo tipo: tutto ciò corrisponde al vero? Se sì, la Città di Torino si troverebbe nell’impossibilità di garantire l’approvazione dei dehors. Il danno economico, per i gestori dei locali e per gli studi di geometri e architetti, è ingente. Chiederò alla Giunta, con un’interpellanza già depositata e la cui discussione è prevista per lunedì 21 settembre, come intenda sbloccare questa situazione di stallo.