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Un ordine del giorno in Comune per il riconoscimento della Repubblica dell’Artsakh e la condanna dell’aggressione azero-turca

Con questo mio atto, appena depositato, chiedo alla Sala Rossa di esprimersi ufficialmente su questi cruciali temi internazionali, oggi drammaticamente all’onore delle cronache. Durante la precedente consiliatura, il 6 febbraio 2012 il Consiglio approvò all’unanimità un mio ordine del giorno sul riconoscimento da parte della Città di Torino del Genocidio degli Armeni; dal gennaio 2017 Antonia Arslan, scrittrice e saggista padovana di origine armena, è cittadina onoraria di Torino.

Condanna dell’aggressione azera con il supporto della Turchia e riconoscimento della Repubblica dell’Artsakh: lo chiedo in Consiglio Comunale di Torino con un ordine del giorno appena depositato in Sala Rossa. Con il mio atto invito Sindaca e Giunta ad avviare le opportune interlocuzioni con le Autorità nazionali per giungere al riconoscimento della Repubblica dell’Artsakh, che da settimane subisce gli attacchi missilistici delle forze armate dell’Azerbaigian, supportate dall’Esercito della Turchia. Drammatici sono i danni subiti dalla popolazione inerme e dalle infrastrutture innanzitutto civili. La Repubblica dell’Artsakh riveste un ruolo simbolico rilevantissimo per tutto il popolo armeno, disperso nel mondo dopo le deportazioni e le eliminazioni sistematiche perpetrate tra 1915 e 1916. La Repubblica dell’Artsakh (Nagorno Karabakh) da più di un secolo rivendica la propria annessione all’Armenia; è arrivato il momento che la comunità internazionale riconosca ufficialmente questo Paese che è già de facto una Repubblica, con la propria forma di Stato e di Governo, democraticamente eletta dal proprio popolo. Il Comune di Torino riconobbe il Genocidio degli Armeni nel febbraio del 2012, con voto unanime della Sala Rossa al mio Ordine del Giorno sul tema. Dal 2017 la scrittrice e saggista padovana di origine armena Antonia Arslan è, sempre su mia proposta, cittadina onoraria di Torino. Con il mio costante impegno nel corso della mia esperienza di Consigliere Comunale su questi temi mi pongo l’obiettivo di fare la mia parte nel mantenere una continua e alta attenzione, anche a livello istituzionale, sulle tragedie che nel passato hanno travolto il popolo armeno e su un’attualità che rischia di avere risvolti altrettanto tragici.

L’ultima tendenza della Sindaca: negare i problemi che non è in grado di risolvere

Così ha provato a fare poco fa in Sala Rossa rispondendo alla mia interpellanza sulle occupazioni abusive nei complessi ATC di via Aosta 31/37 e di via Bologna 267: per Appendino “non risultano criticità”. Lo spieghi ai residenti, che fanno i conti quotidianamente con unità abitative occupate, degrado, sporcizia, aggressioni non solo verbali e tanti altri problemi. A otto mesi dal voto, questa Giunta ha ufficialmente alzato bandiera bianca.

Via Aosta 31/37 e via Bologna 267? Per la Sindaca Appendino è tutto sotto controllo. E le occupazioni abusive di appartamenti? E le masserizie accumulate nelle cantine? E il degrado? E le minacce ai residenti? E le aggressioni? E gli allacciamenti abusivi alla rete elettrica? Nulla. Va tutto bene, a sentire la risposta in Sala Rossa alla mia interpellanza. Le parole della Prima Cittadina: da un sopralluogo effettuato, cito letteralmente, queste criticità “non risultano”. Condividerò queste sue parole con i residenti: immagino che effetto faranno. Non mi era mai capitato prima, in anni da Consigliere in Sala Rossa, di ricevere una risposta così lapidaria e insieme così poco corrispondente al vero. La verità è che i residenti sono vessati e minacciati; è chiaro che, non essendo l’Amministrazione di risolvere il problema, sta provando a negarlo. Ma gli articoli di giornale, le testimonianze dei residenti e le stesse foto da me allegate all’interpellanza restano inequivocabili: i residenti vivono sotto assedio. Via Bologna e via Aosta, oggetto della mia interpellanza, sono rappresentative di tante altre porzioni delle nostre periferie: completamente abbandonate da questa Amministrazione. Sul tema della sicurezza gli ultimi quattro anni e mezzo sono stati un disastro. I residenti, ascoltando la risposta della Sindaca, oggi hanno capito che, con questa Amministrazione, i loro problemi non troveranno mai soluzione.

ZTL e strisce blu: chiedo la sospensione fino a fine emergenza

Misura necessaria per sostenere il commercio del centro cittadino messo alle corde dalla crisi e anche per evitare un eccesso di affollamento a bordo dei mezzi pubblici: la mia richiesta in Consiglio Comunale con una mozione.

Si proroghi almeno fino a gennaio 2021 (non solo fino a fine ottobre) e comunque fino alla fine dell’emergenza la sospensione della ZTL e si esonerino i torinesi dal pagamento del posteggio in zona blu: lo chiedo con una mozione in Consiglio Comunale. Il commercio cittadino – e non solo il commercio – sta pagando un prezzo salatissimo per l’emergenza in corso e considero fondamentale, da parte del Comune di Torino, agire per assicurare una ripresa del giro d’affari nelle cruciali settimane prenatalizie. Le misure anti-COVID stanno cambiando in maniera radicale e probabilmente irreversibile le nostre abitudini personali e professionali. L’effetto della diffusione dello smart working su locali, bar e negozi del centro cittadino è in molti casi drammatico. Vogliamo inoltre evitare che i mezzi pubblici tornino a essere affollati oltre un livello gestibile e desideriamo permettere anche alle famiglie numerose di accedere facilmente ai quartieri centrali della città. La politica colga il senso dei tempi che stiamo vivendo e abbia il coraggio di apportare le misure necessarie.

Notte di follia in Vanchiglia, innescata una bomba a orologeria epidemiologica

La movida non solo non si ferma, ma accelera in questo weekend di recrudescenza dell’emergenza da COVID-19: come ha potuto l’Amministrazione permettere assembramenti e scene come quelli visti la scorsa notte in Santa Giulia dopo l’orario di chiusura dei locali? Lunedì la mia richiesta di comunicazioni urgenti alla Sindaca Appendino.

Decreti, regole di comportamento e imposizioni anti-COVID valgono sempre per tutti? O forse è prevista un’esenzione per chi crea assembramenti, alle ore piccole della notte, in piazza Santa Giulia? Me lo sono chiesto alla luce di quanto successo in Vanchiglia questa notte (assembramenti, grida, canti e balli nelle poche centinaia di metri quadri della piazza), testimoniato dai video rilanciati sui siti dei quotidiani cittadini, e lo chiederò lunedì in Sala Rossa con una richiesta di comunicazioni urgenti alla Sindaca Appendino. Assurdo sospendere manifestazioni – mercatini tematici, feste di via, Balon – organizzate nel rigoroso rispetto di tutte le misure di sicurezza e poi permettere scene come questa, che vanno ben oltre la “semplice” malamovida, con il suo corollario di frastuono e sporcizia: la questione è ora anche e soprattutto sanitaria. Forse la Sindaca Appendino ha dimenticato che il contagio da COVID-19 è tornato a far registrare cifre da emergenza assoluta, come non si vedevano dagli scorsi mesi di marzo e aprile? Una quantità di gente come quella che si è vista questa notte, in gran parte priva di mascherina e non rispettosa delle regole di comportamento e distanziamento interpersonale, è in una fase come questa una vera e propria bomba a orologeria, dal momento che dubito che tutti i partecipanti alla ressa si siano poi chiusi in isolamento preventivo e volontario. Inaccettabile e inammissibile che si sia permesso che una tale situazione si verificasse.

Tamponi gratuiti ai soccorritori operanti sulle Ambulanze e sui camper COVID-19

Questa la mia richiesta in Consiglio Regionale del Piemonte con un Question Time: al momento non è prevista questa misura di monitoraggio e prevenzione. La questione è di sicurezza.

Anche i soccorritori che operano a bordo delle Ambulanze e dei camper COVID-19 siano sottoposti, con la frequenza necessaria e a titolo completamente gratuito, a tamponi. Ho presentato in Consiglio Regionale un Question Time con il quale chiederò alla Giunta se, come e quando si intenda predisporre le misure necessarie affinché le Asl inizino a effettuare gratuitamente i tamponi a tutti i Volontari che, insieme al personale infermieristico e sanitario, operano quotidianamente nelle ambulanze e nei camper COVID-19. Esattamente come il personale sanitario, i Volontari sono in prima linea nelle ambulanze e nei camper COVID-19 a stretto contatto con il personale infermieristico e medico. Fondamentale è garantire la personale incolumità degli stessi soccorritori, ma anche evitare l’”effetto domino”, ossia il contagio in seconda battuta di personale sanitario, di pazienti non contagiati, di familiari e congiunti. Conto di trovare, da parte della Giunta, un positivo accoglimento alle mie richieste.