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Reparto Volo dei Vigili del Fuoco a Collegno: il Consiglio Regionale dice sì

Approvato, sul tema, il mio Ordine del Giorno a Palazzo Lascaris: adesso la Giunta Cirio si farà parte diligente per portare all’Aeroporto Aeritalia questa infrastruttura, potenziando così ulteriormente il nostro sistema di controllo e di intervento sugli incendi e sulle calamità naturali.

La Giunta Regionale si farà parte diligente affinché il nuovo Reparto Volo dei Vigili del Fuoco del Piemonte sia realizzato presso l’Aeroporto Aeritalia di Collegno (Torino): sul tema, il Consiglio ha appena approvato il mio Ordine del Giorno. Grazie all’approvazione del mio atto in Consiglio, auspico che ora si recuperi il tempo perso, anche a causa della pandemia, sulla strada della realizzazione del progetto.

Realizzare a Collegno la Sede dei Vigili del Fuoco è per noi la soluzione preferibile. Il progetto sarebbe utilissimo anche per i nostri AIB e potenzierebbe ulteriormente il nostro già blasonato sistema di controllo e di intervento sugli incendi e sulle calamità naturali. Ci auguriamo di arrivare in tempi brevi all’inaugurazione dell’infrastruttura. Anche così possiamo ringraziare i nostri Vigili del Fuoco per il loro impegno e la loro dedizione. L’aeroporto di Collegno garantirebbe una più efficace operatività. Se realizzata a Caselle, la Sede dei Vigili del Fuoco occuperebbe l’ultimo spazio di possibile ampliamento per le infrastrutture dedicate al traffico passeggeri. L’Aeroporto di Torino-Aeritalia (ICAO: LIMA) si trova sul territorio del Comune di Collegno con ingresso in strada della Berlia 500 a Torino.

Vita indipendente, a Palazzo Lascaris passa anche il mio Ordine del Giorno

Il Consiglio Regionale approva l’atto dei Moderati che impegna la Giunta a valutare un incremento dei fondi annuali affinché percorsi di “Vita Indipendente” siano garantiti a tutte le persone aventi diritto: prosegue il nostro impegno a favore delle persone con disabilità. Questo risultato si aggiunge ai 30mila aggiuntivi garantiti per ogni anno dal 2021 al 2023 grazie a un nostro emendamento già approvato in Commissione. Due segnali importanti.

I Moderati provano a stimolare un cambio di passo rispetto ai diritti delle persone con disabilità: il Consiglio Regionale ha appena approvato un Ordine del Giorno che impegna la Giunta a valutare un incremento dello stanziamento annuale dei fondi regionali previsti per i progetti di “Vita indipendente”, affinché possano essere coperte tutte le richieste degli aventi diritto. I progetti di vita indipendente potranno contare inoltre, per il triennio 2021-23, su 30mila euro in più ogni anno, grazie a un nostro emendamento accolto in Commissione da Maggioranza e Giunta. Un ulteriore sostegno economico da parte della Regione è necessario, dal momento che l’accesso ai progetti di “Vita indipendente” è attualmente limitato a causa delle poche risorse disponibili: il nostro Ordine del Giorno va inteso in questo senso. I progetti di “vita indipendente” hanno lo scopo di permettere alle persone con grave disabilità di intraprendere percorsi di vita autonoma nella propria casa. Le misure mirano a favorire l’autodeterminazione della persona in alternativa a soluzioni di istituzionalizzazione. Ringrazio i colleghi Consiglieri che hanno sostenuto le mie proposte con il voto.

La Regione Piemonte sosterrà maternità e natalità: approvato il mio Ordine del Giorno

La mia richiesta passa in Consiglio Regionale: la Giunta dovrà attivarsi per reperire a Bilancio le risorse necessarie per il sostegno delle donne in gravidanza e in condizioni di difficoltà economica o lavorativa.

Passa a Palazzo Lascaris, con due soli voti contrari, il mio Ordine del Giorno che impegna la Giunta ad attivarsi per reperire nel Bilancio di Previsione 2021-23 le risorse necessarie per garantire un supporto concreto ed efficace alle donne in gravidanza e in condizioni di difficoltà economica o senza lavoro. Un risultato che accogliamo con soddisfazione.

Il sostegno alla famiglia è da sempre una priorità per i Moderati. Con l’atto di oggi, non assicuriamo soltanto un aiuto alle donne che vogliono fare una scelta a favore della vita nonostante condizioni di difficoltà, ma diamo anche un segnale politico. Altre Regioni, come la Lombardia, si sono già mosse su questo fronte, dimostrando che la strada è percorribile. Ora anche il Piemonte potrà imboccarla. 

Circa una donna in gravidanza su due, tra quelle che si rivolgono ai Centri di Aiuto alla Vita, dichiara di trovarsi in una situazione di difficoltà economica e una su cinque è senza lavoro. Nessuna scelta è davvero libera se dettata da una fragilità economica o lavorativa. Finalmente la Regione ascolta la richiesta dei Moderati, da sempre a favore della natalità e della famiglia, temi dei quali tanto si parla. Noi preferiamo far parlare i fatti. Un ringraziamento ai colleghi Consiglieri che ci hanno sostenuti con il voto in Aula.

Grazie ai Moderati, c’è una speranza anche per gli oratori

Passa a Palazzo Lascaris il mio Ordine del Giorno che impegna la Giunta a valutare un incremento delle risorse per il sostegno, sul nostro territorio, di questi luoghi di incontro e crescita per le nuove generazioni.

Approvato l’Ordine del Giorno dei Moderati: la Regione Piemonte valuterà di incrementare le risorse a sostegno degli oratori del Piemonte. Dopo una lunga fase che ha visto continui interventi di sottrazione di risorse, con l’approvazione del mio atto proviamo a invertire la rotta a favore di realtà che, oggi più che mai, è necessario sostenere in quanto luoghi di crescita, educazione, incontro e integrazione.

Gli oratori sono luoghi sicuri, accessibili e aperti a tutti; un adeguato sostegno pubblico è per queste realtà fondamentale affinché siano in grado di portare avanti non solo la loro attività ordinaria, ma anche i loro molti e utili progetti di inclusione sociale. Con l’Ordine del Giorno appena approvato in Aula (passato con due soli voti contrari) proviamo a ricreare le condizioni anche economiche per una reale valorizzazione, come da Legge Regionale 26/2002, della funzione educativa, formativa e sociale svolta dalle Parrocchie attraverso le attività di oratorio.

Oltre un mese per assegnare una casa ATC libera: inaccettabile

Proprio durante le settimane di attesa si verifica la maggior parte delle occupazioni abusive. Tre richieste da parte dei Moderati: ridurre i tempi, aumentare il numero di alloggi assegnabili, garantire la custodia delle unità abitative momentaneamente non utilizzate. Questa mattina in Consiglio Comunale il punto della situazione in Commissione.

Tutto ciò che è vuoto finisce, prima o poi, per essere occupato: possiamo parafrasare una legge della fisica per spiegare ciò che avviene a Torino in tema di case ATC. La questione è presto descritta: prima che un alloggio disponibile sia assegnato passano settimane, talvolta mesi. Un tempo troppo lungo, durante il quale chi intende occupare abusivamente ha tempo di agire.

Tre le richieste da parte dei Moderati: servono più appartamenti da assegnare (tornare ai livelli pre-pandemia non è, da parte di ATC, sufficiente: con la crisi aumenterà anche la richiesta di unità abitative e l’offerta dovrà crescere in proporzione), urge ridurre i tempi di assegnazione, è fondamentale garantire il controllo e la sicurezza degli alloggi vuoti (non possiamo chiedere ai condomini di fare da sentinella e gli allarmi non sono una misura sufficiente).

Comprensibile l’esasperazione degli inquilini che rispettano le regole e di coloro che, avendone titolo, si vedono negare il diritto a una casa a causa di chi occupa: un’esasperazione che si è espressa con una petizione supportata da oltre 500 firme, approfondita questa mattina in Commissione. La normativa tutela chi porta con sé, occupando, persone con disabilità e minori. Chi intende occupare ne è il più delle volte ben consapevole e agisce di conseguenza. Risultato: le Istituzioni riescono a sgomberare un’occupazione abusiva su tre.

Sulla sola Circoscrizione 6 sono attualmente in corso 62 occupazioni, 51 con minori, 3 con persone con disabilità e 3 con donne in gravidanza. Allargando il raggio all’intera città, i numeri non possono che crescere.