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Subito un Tavolo per garantire la rappresentanza alle Minoranze nelle Unioni Montane

Lo richiede anche il Ministero dell’Interno: ho presentato un Question Time in Consiglio Regionale del Piemonte.

La lettera del Ministero dell’Interno inviata alla Prefettura di Torino conferma che presso i Consigli e le Giunte delle Unioni Montane devono essere rappresentate le Minoranze di tutti i Consigli Comunali: cosa che a oggi non sempre accade – vedi per esempio i casi di Valsusa, Val Sangone e via Lattea – con il risultato di un vero e proprio vuoto di rappresentanza democratica. Ho presentato un Question Time in Consiglio Regionale del Piemonte per chiedere alla Giunta Cirio di attivarsi tempestivamente per correggere ogni irregolarità e tornare a garantire una piena rappresentanza democratica di tutte le espressioni politiche, fatto particolarmente importante in un momento nel quale il nostro territorio, con la sua economia, sta provando a ripartire dopo quindici mesi di crisi. La Regione convochi subito un Tavolo con i soggetti interessati. Il Ministero precisa inoltre che i Sindaci non possono avere il doppio ruolo di governo e controllo nell’Unione Montana. Le Unioni Montane si sono sempre basate, per comporre Giunte e Consigli, sulle linee guida espresse dall’Uncem. Le Unioni Montane tutelano e promuovono lo sviluppo della montagna; svolgono inoltre, in forma associata, funzioni e servizi comunali. La Regione Piemonte individua nell’Unione Montana la forma organizzativa dei Comuni idonea a rendere effettive, in armonia con le specifiche politiche settoriali regionali, le misure di promozione e sviluppo economico, di tutela e valorizzazione dei territori montani.

Kastamonu riapre a Frossasco, buona notizia? Sì, a patto che siano tutelati salute e territorio

La multinazionale ha presentato in Città Metropolitana un progetto di ripristino degli impianti ex Annovati e poi Trombini (produzione di pannello per l’industria dell’arredamento) sul territorio del Comune in provincia di Torino: destano però preoccupazione l’impatto sul territorio, a vocazione agricola e residenziale, e il progetto di installazione di un nuovo bruciatore di biomasse a poche centinaia di metri da abitazioni e allevamenti. Ho presentato un’interpellanza in Consiglio Regionale e una in Città Metropolitana per assicurarmi che tutte le misure di sicurezza siano prese e che ambiente e salute siano opportunamente difesi.

L’impianto ex Annovati e poi Trombini a Frossasco, ora di proprietà Kastamonu, potrebbe ripartire dopo anni di inattività e dopo l’incendio della primavera del 2019: la multinazionale specializzata nella produzione di pannello per l’industria dell’arredamento ha infatti presentato lo scorso 28 aprile, presso la Città Metropolitana di Torino, un progetto di ripristino dell’impianto di via Piscina 2-6. Una buona notizia per il territorio? Sì, alla luce delle possibili ricadute occupazionali dopo due anni di crisi durissima. A patto che la sicurezza e la salute dei residenti sia garantita e che l’impatto su un territorio a vocazione agricola e residenziale sia ammortizzato. Su entrambi i temi, vogliamo vederci chiaro. In particolare, desta preoccupazione la prospettiva di vedere prossimamente in attività un nuovo Energy Plant (bruciatore da 25 MW) per lo smaltimento di biomasse dal sito produttivo. Ho presentato dunque due interpellanze, una in Consiglio Regionale del Piemonte e una in Consiglio Metropolitano, per avere un aggiornamento sui controlli e sulle misure necessarie per garantire sicurezza e salute, nonché sulle modalità di rilevamento dei dati sulle emissioni. Con i miei due atti chiedo inoltre se siano previsti controlli e rilievi per verificare la salubrità del terreno e del sottosuolo di pertinenza dell’impianto, dal momento che, a sua volta, l’ipotesi di residui inquinanti o tossici presenti nel sottosuolo dell’area produttiva genera preoccupazioni.

A Torino il Centro IA per l’automotive, buona notizia

Fieri di aver sostenuto la proposta dal primo momento.

Buona notizia: il Decreto Sostegni bis assegna a Torino il Centro per l’Intelligenza Artificiale applicata all’Automotive. Un passo importante. Non inutili sono stati, evidentemente, i ripetuti solleciti e appelli della politica torinese, Moderati in testa, al Governo. Il primo stanziamento da 30 milioni è un indizio di progettualità e intenzioni serie. Il Centro per l’Intelligenza Artificiale per l’Automotive porterà a Torino opportunità per i giovani, per l’Università e per il Terzo Settore e garantirà ricadute positive in termini occupazionali, di sviluppo e di prestigio. La vocazione torinese, da sempre legata all’automotive, si aggiorna e si proietta verso il futuro con questo importante risultato. Come Moderati, siamo orgogliosi di aver convintamente sostenuto la proposta di Don Luca Peyron, Direttore della Pastorale Universitaria e Coordinatore dell’Apostolato Digitale di Torino, fin dal primo momento.

La mia proposta in Comune: gratuità Cosap per le farmacie torinesi

Con una mozione appena presentata in Sala Rossa, chiedo l’esenzione dal canone dovuto per i gazebo esterni utilizzati per effettuare i tamponi (e, prossimamente, le vaccinazioni): è giusto che la Città riconosca questo sgravio ai farmacisti, che da quindici mesi stanno svolgendo un ruolo decisivo nel contrasto alla pandemia. Presso le farmacie si effettuano tamponi rapidi (grazie all’impegno dei Moderati a prezzi calmierati) e, in un prossimo futuro, ci si potrà anche vaccinare. Mi auguro di trovare sul mio atto il consenso sia dei colleghi Consiglieri sia della Giunta. Simili misure sono già state prese a vantaggio di altre tipologie di attività, dai bar ai ristoranti, e sarebbe assurdo non muoversi nella stessa direzione anche a vantaggio di attività che svolgono un ruolo determinante nella salute pubblica.

Ho presentato in Comune una proposta di mozione per chiedere alla Giunta di esentare le farmacie torinesi dal canone Cosap dovuto per l’occupazione del suolo pubblico con i gazebo e con le altre strutture provvisorie utilizzate per effettuare i tamponi rapidi. Il ruolo delle farmacie, sempre fondamentale, è risultato decisivo in questi quindici mesi di pandemia. In un futuro che ci auguriamo prossimo, oltre ai tamponi rapidi si potranno effettuare in farmacia anche le vaccinazioni anti-COVID. Molte farmacie hanno, inoltre, accettato di effettuare tamponi a prezzi stabiliti e uniformi (grazie ai diversi atti presentati dai Moderati in Consiglio Comunale e Regionale, si è giunti a un’intesa tra Regione Piemonte, Federmarma e Assofarm per l’effettuazione dei tamponi a 25 euro, 30 alla presenza di un medico). Alla luce di tutte queste premesse, mi auguro che i colleghi Consiglieri si esprimano in Sala Rossa a sostegno della mia proposta. Sul tema, l’Assessorato al Commercio ha in passato espresso posizioni di sostanziale apertura e disponibilità: spero che la Giunta voglia confermare la propria posizione favorevole. Simili misure sono già state adottate a sostegno di altre tipologie di attività, dai bar ai ristoranti, e sarebbe assurdo non coinvolgere anche le farmacie, alla luce del ruolo che svolgono per la salute di tutti in questa fase così difficile.

Entro nel Comitato Diritti Umani del Consiglio Regionale: un onore, una responsabilità

I colleghi Consiglieri hanno riconosciuto il mio impegno su questo cruciale argomento e li ringrazio per questo. Con 18 voti entro a far parte di questo Organismo di Consultazione e Partecipazione in rappresentanza delle Minoranze a Palazzo Lascaris. Tutti i casi di diritti umani negati o soffocati da poteri dittatoriali saranno oggetto del mio lavoro e del mio impegno, così come i diritti delle persone con disabilità e tutte quelle situazioni che vedono ancora i cristiani, in diverse parti del mondo, perseguitati e uccisi per la loro fede. Ringrazio l’Onorevole Portas, leader dei Moderati, per avermi sempre sostenuto in questa candidatura e i colleghi Capigruppo di Minoranza.

Da oggi entro a far parte ufficialmente e attivamente del Comitato Diritti Umani del Consiglio Regionale. Con 18 voti da parte dei colleghi Consiglieri, rappresenterò le minoranze a Palazzo Lascaris in questo Organismo di Consultazione e Partecipazione della Regione. Il voto dei 18 Consiglieri di Minoranza è la misura del riconoscimento da parte dei colleghi del mio impegno in tema di diritti umani. Negli ultimi mesi ho presentato atti, in Consiglio Regionale, a sostegno di persone e popoli ai quali i diritti umani sono negati, occupandomi, tra gli altri, della detenzione in Iran del ricercatore iraniano-svedese Ahmadreza Djalali, dell’affermazione della pace e della verità storica nella regione dell’Artsakh (Nagorno Karabakh), della difesa della democrazia in Myanmar/Birmania.

Questo incarico è per me una soddisfazione, un onore e una responsabilità. Interpreterò il mio nuovo ruolo con dedizione e in maniera propositiva. Ringrazio i Capigruppo e i colleghi di Minoranza per avermi votato. Oggetto della mia attenzione, del mio impegno e del mio lavoro saranno tutti i casi di diritti umani negati o soffocati da poteri dittatoriali; mi impegnerò per i diritti delle persone con disabilità e mi occuperò di tutte quelle situazioni che vedono ancora i cristiani, in diverse parti del mondo, perseguitati e uccisi per la loro fede, spesso nel silenzio dei media. Ringrazio l’Onorevole Portas, leader dei Moderati, per avermi sempre sostenuto in questa candidatura.

Il Comitato è un organismo di consultazione e partecipazione volto alla promozione della tutela dei diritti umani ad ampio raggio, con particolare riferimento all’autodeterminazione dei popoli. Compito dell’organismo è anche formulare proposte al Consiglio Regionale relative al rispetto e alla tutela dei diritti umani e collaborare con le associazioni e organizzazioni non governative nazionali e internazionali che si riconoscono nei principi di solidarietà internazionale e che si occupano della salvaguardia dei diritti umani.