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La Regione Piemonte sosterrà maternità e natalità: approvato il mio Ordine del Giorno

La mia richiesta passa in Consiglio Regionale: la Giunta dovrà attivarsi per reperire a Bilancio le risorse necessarie per il sostegno delle donne in gravidanza e in condizioni di difficoltà economica o lavorativa.

Passa a Palazzo Lascaris, con due soli voti contrari, il mio Ordine del Giorno che impegna la Giunta ad attivarsi per reperire nel Bilancio di Previsione 2021-23 le risorse necessarie per garantire un supporto concreto ed efficace alle donne in gravidanza e in condizioni di difficoltà economica o senza lavoro. Un risultato che accogliamo con soddisfazione.

Il sostegno alla famiglia è da sempre una priorità per i Moderati. Con l’atto di oggi, non assicuriamo soltanto un aiuto alle donne che vogliono fare una scelta a favore della vita nonostante condizioni di difficoltà, ma diamo anche un segnale politico. Altre Regioni, come la Lombardia, si sono già mosse su questo fronte, dimostrando che la strada è percorribile. Ora anche il Piemonte potrà imboccarla. 

Circa una donna in gravidanza su due, tra quelle che si rivolgono ai Centri di Aiuto alla Vita, dichiara di trovarsi in una situazione di difficoltà economica e una su cinque è senza lavoro. Nessuna scelta è davvero libera se dettata da una fragilità economica o lavorativa. Finalmente la Regione ascolta la richiesta dei Moderati, da sempre a favore della natalità e della famiglia, temi dei quali tanto si parla. Noi preferiamo far parlare i fatti. Un ringraziamento ai colleghi Consiglieri che ci hanno sostenuti con il voto in Aula.

Grazie ai Moderati, c’è una speranza anche per gli oratori

Passa a Palazzo Lascaris il mio Ordine del Giorno che impegna la Giunta a valutare un incremento delle risorse per il sostegno, sul nostro territorio, di questi luoghi di incontro e crescita per le nuove generazioni.

Approvato l’Ordine del Giorno dei Moderati: la Regione Piemonte valuterà di incrementare le risorse a sostegno degli oratori del Piemonte. Dopo una lunga fase che ha visto continui interventi di sottrazione di risorse, con l’approvazione del mio atto proviamo a invertire la rotta a favore di realtà che, oggi più che mai, è necessario sostenere in quanto luoghi di crescita, educazione, incontro e integrazione.

Gli oratori sono luoghi sicuri, accessibili e aperti a tutti; un adeguato sostegno pubblico è per queste realtà fondamentale affinché siano in grado di portare avanti non solo la loro attività ordinaria, ma anche i loro molti e utili progetti di inclusione sociale. Con l’Ordine del Giorno appena approvato in Aula (passato con due soli voti contrari) proviamo a ricreare le condizioni anche economiche per una reale valorizzazione, come da Legge Regionale 26/2002, della funzione educativa, formativa e sociale svolta dalle Parrocchie attraverso le attività di oratorio.

Oltre un mese per assegnare una casa ATC libera: inaccettabile

Proprio durante le settimane di attesa si verifica la maggior parte delle occupazioni abusive. Tre richieste da parte dei Moderati: ridurre i tempi, aumentare il numero di alloggi assegnabili, garantire la custodia delle unità abitative momentaneamente non utilizzate. Questa mattina in Consiglio Comunale il punto della situazione in Commissione.

Tutto ciò che è vuoto finisce, prima o poi, per essere occupato: possiamo parafrasare una legge della fisica per spiegare ciò che avviene a Torino in tema di case ATC. La questione è presto descritta: prima che un alloggio disponibile sia assegnato passano settimane, talvolta mesi. Un tempo troppo lungo, durante il quale chi intende occupare abusivamente ha tempo di agire.

Tre le richieste da parte dei Moderati: servono più appartamenti da assegnare (tornare ai livelli pre-pandemia non è, da parte di ATC, sufficiente: con la crisi aumenterà anche la richiesta di unità abitative e l’offerta dovrà crescere in proporzione), urge ridurre i tempi di assegnazione, è fondamentale garantire il controllo e la sicurezza degli alloggi vuoti (non possiamo chiedere ai condomini di fare da sentinella e gli allarmi non sono una misura sufficiente).

Comprensibile l’esasperazione degli inquilini che rispettano le regole e di coloro che, avendone titolo, si vedono negare il diritto a una casa a causa di chi occupa: un’esasperazione che si è espressa con una petizione supportata da oltre 500 firme, approfondita questa mattina in Commissione. La normativa tutela chi porta con sé, occupando, persone con disabilità e minori. Chi intende occupare ne è il più delle volte ben consapevole e agisce di conseguenza. Risultato: le Istituzioni riescono a sgomberare un’occupazione abusiva su tre.

Sulla sola Circoscrizione 6 sono attualmente in corso 62 occupazioni, 51 con minori, 3 con persone con disabilità e 3 con donne in gravidanza. Allargando il raggio all’intera città, i numeri non possono che crescere. 

Bilancio Regionale, per la cultura un’occasione gettata al vento

Dopo un anno di crisi mai vista prima, il centrodestra respinge tutti gli emendamenti dei Moderati per sostenere questo comparto con nuove risorse finanziarie per 3 milioni e 950mila euro. Il taglio sulla cultura è stato ridotto, ma è comunque maggiore che in altri settori. Oltre ad aver bocciato numerosi emendamenti in Commissione, il centrodestra ha detto no a un emendamento da 3 milioni e 300mila euro per sostenere l’Associazionismo culturale.

Questa Maggioranza e questa Giunta, prontissime a dire no a tutti i nostri emendamenti pensati per dare ossigeno al settore della cultura dopo un anno di crisi terrificante, ha perso oggi un’occasione: se gli emendamenti dei Moderati fossero stati approvati, avremmo almeno recuperato la cifra allocata lo scorso anno per questo comparto; invece, siamo a commentare un taglio che, per quanto in parte ridotto, resta maggiore che in altri settori.

Avevamo richiesto, in particolare, fondi pari a 3 milioni e 300mila euro per la tutela e la valorizzazione dei beni e delle attività culturali (con un emendamento pensato per sostenere in particolare l’Associazionismo culturale del nostro territorio), risorse pari a 600mila euro per il restauro e la manutenzione di immobili di interesse storico e una cifra pari a 50mila euro per le società di mutuo soccorso.

Il segnale dato oggi fa il paio con il fatto che risultavano, a Bilancio, oltre 3,2 milioni di euro impegnati e non spesi, per il settore, a fine 2020. Dati che ci inducono a riflettere sulla capacità di pianificazione e programmazione di questa Giunta e sul suo reale interesse verso un settore che significa posti di lavoro per decine di migliaia di famiglie in Piemonte.  

Crisi Embraco, la solidarietà non basta più

Fermo il progetto Italcomp, urge dare un futuro ai 400 dipendenti stamattina in piazza. Vogliamo sapere a che punto siano le trattative e che cosa stia facendo il Governo. Ribadiamo come Moderati la vicinanza ai lavoratori: ma adesso servono i fatti. Inoltre, la fine del blocco dei licenziamenti sarà una bomba sociale a orologeria pronta a esplodere: che cosa pensa di fare la Regione per disinnescarla?

Crisi Embraco, il 25 aprile, giorno dei licenziamenti, si avvicina rapidamente. I dipendenti, oggi in piazza, dell’azienda di Riva di Chieri sollecitano dalle Istituzioni un intervento immediato. Fermo attualmente il progetto Italcomp, che coinvolge anche i colleghi della Acc Wanbao, nel bellunese: ribadiamo la totale solidarietà e vicinanza ai dipendenti da parte del Gruppo dei Moderati, sapendo che ormai solidarietà e vicinanza non bastano più. Ora servono fatti. Ci auguriamo che il Governo agisca al più presto per salvare questi posti di lavoro, dietro i quali ci sono lavoratori che hanno avuto fin troppa pazienza e le loro famiglie.

Chiediamo poi un confronto in Commissione su tutte le crisi attualmente aperte a livello regionale. Inoltre, guardiamo con preoccupazione alla fine del blocco dei licenziamenti, che rischia di trasformarsi in una bomba a orologeria sociale. Da questa Giunta non abbiamo ancora sentito, sul tema, una parola su come intenda evitare o contenere l’esplosione.