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Moderati di parola, sventato il rischio di vedere un discount all’ex Cinema Arlecchino

In un’assemblea pubblica avevamo assicurato che mai ci saremmo prestati alla realizzazione di nuove piattaforme commerciali di tale tipologia in Borgo San Secondo e oggi abbiamo contribuito, con il voto in Consiglio Comunale, a scongiurare una simile ipotesi.

Il commercio di vicinato non si supporta certo aprendo nuovi minimarket e nuovi discount. Tanto meno in una zona urbana che già attualmente vede diversi supermercati attivi nel raggio di poche centinaia di metri, alcuni dei quali, a pochi isolati di distanza, fattore e ricettacolo di degrado. 

C’è l’esenzione IMU per chi mette un proprio immobile a disposizione delle Organizzazioni di Volontariato: grande risultato, punto di svolta che segna un cambio di mentalità in senso solidale

Approvata all’unanimità in Consiglio Comunale la mia proposta di modifica al Regolamento IMU: bella vittoria dei Moderati in Sala Rossa. Possibilità che serve a tutti: alla Città come ai proprietari (che pagano l’Imposta anche su beni sfitti), alle Associazioni come al territorio (con tanti luoghi oggi abbandonati che potranno tornare a nuova vita). Questa opportunità è garantita ai Comuni dalla Legge di Bilancio 2019, Torino è la prima Città ad avvalersene.

Oggi è un giorno importante: il Consiglio Comunale ha appena approvato all’unanimità (34 voti favorevoli su 34) la mia proposta di riconosce l’esenzione dall’IMU per i soggetti proprietari (cittadini o aziende) che mettano a disposizione gratuitamente beni immobiliari a una o più Organizzazioni di Volontariato (OdV), con contratto registrato della durata pluriennale.

Grazie alle mie richieste il mondo del Volontariato può da oggi contare su un’opportunità in più; lo stesso vale per le aziende e i cittadini torinesi. Trovano oggi un punto di incontro e un ambito di collaborazione la necessità di tante OdV, alla ricerca di spazi presso i quali portare avanti la propria attività istituzionale, e di tanti soggetti proprietari di spazi sfitti (sui quali, tuttavia, pagano l’IMU) a causa della crisi o delle condizioni avverse del mercato. Traggono un vantaggio evidente anche la Città e i torinesi, dal momento che – se l’iniziativa sarà ben comunicata, cosa che mi auguro sentitamente – tanti luoghi attualmente abbandonati, magari in qualche quartiere di cosiddetta periferia, potranno rinascere a nuova vita.

Il mio emendamento alla deliberazione che modifica il Regolamento IMU interessa le 423 Organizzazione di Volontariato (OdV) con sede legale a Torino e iscritte all’Albo Regionale, nelle more dell’istituzione del Registro Unico Nazionale del Terzo Settore.

Ringrazio i colleghi Consiglieri e la Giunta per aver voluto capire l’utilità della mia proposta. La platea è limitata, in questa prima fase sperimentale, alle sole OdV; restano esclusi dalla misura i beni di lusso o di proprietà di uno dei soci o di legali rappresentanti dell’ente comodatario. L’immobile potrà essere utilizzato soltanto per scopi istituzionali e statutari dei comodatari, per le attività di cui al DL 30 dicembre 1992, n. 504, articolo 7, comma 1, lettera i.

Oggi registriamo un momento importante e un fondamentale cambio di paradigma in senso solidale nei Regolamenti della nostra Città.

Non si chiuda il sipario sul comparto teatrale piemontese

Per la seconda volta consecutiva, la Giornata Mondiale del Teatro si celebra a sale chiuse causa pandemia: il settore non è “solo” svago e cultura, ma un asset strategico dell’economia regionale e fonte di sostentamento per migliaia di famiglie, la politica lo sostenga. La Germania dimostra che è possibile organizzare eventi in presenza nella massima sicurezza.

La Giornata Mondiale del Teatro si celebra per il secondo anno consecutivo a sale chiuse: le previsioni più ottimistiche, che avrebbero voluto proprio nella giornata odierna la riapertura dei sipari, sono state smentite dai fatti. I numeri spiegano perché è necessario permettere la ripartenza di un settore che sarebbe miope considerare di solo svago: una media (pre 2020) di 8mila spettacoli organizzati ogni anno sul nostro territorio e 1,3 milioni di biglietti venduti. Sono oltre 20mila le imprese culturali e creative in attività sul territorio regionale. Questo settore non è dunque “solo” svago e cultura, ma rappresenta la fonte di reddito per migliaia di famiglie e rappresenta un asset strategico dell’economia della nostra regione. Ci auguriamo come Moderati che non si ripetano in questo 2021, da parte della Giunta Regionale, le incertezze e i ritardi visti nel 2020 nella pubblicazione dei bandi e nella programmazione triennale. Garantiamo ai teatri piemontesi, messi alle corde dalla crisi, il sostegno necessario a non sparire. In Germania è stato lanciato un progetto pilota per la ripresa delle attività culturali. Diversi eventi, tra i quali un concerto con mille spettatori appena tenutosi alla Filarmonica di Berlino, dimostrano che, con rigide misure di sicurezza, è possibile.

«Nelle RSA di abbandono si muore»

Il dolore di nonne e nonni che da 400 giorni non abbracciano figli e nipoti è una tragedia nella tragedia della pandemia: le drammatiche testimonianze di familiari di ospiti deceduti nelle strutture ci ricordano che anche la solitudine uccide. Faccio mio l’appello della Fondazione Promozione Sociale Onlus: si riprendano presso le RSA le visite di figli e familiari.

«Non è morto di Covid, ma di solitudine, trascuratezza, abbandono»: parole che ricorrono in tante, troppe testimonianze di figli, nipoti, familiari di ospiti delle nostre RSA. Ospiti che da 400 giorni non vedono i propri cari nella propria stanza. Faccio mie le parole e le richieste espresse dalla Fondazione Promozione Sociale Onlus al Presidente Cirio e al Consiglio Regionale del Piemonte: riprendiamo le visite presso le strutture residenziali piemontesi.

Le visite possono essere organizzate in assoluta sicurezza, con stanze dedicate, plexiglass, guanti e camici. Non perdere i contatti con i propri affetti è fondamentale nella tutela della salute psicofisica, oltre che essere un diritto della persona. La maggior parte degli ospiti è oggi vaccinata contro il Covid-19, quale ulteriore e decisivo fattore di sicurezza. Chiediamo che il Presidente Cirio si pronunci ufficialmente con un’ordinanza e chiediamo alle stesse strutture e a chi le gestisce di permettere ai propri ospiti di vedere figli e nipoti.

Pazienti reumatici autoimmuni e rari: subito i vaccini

Mi associo all’appello di AAPRA ONLUS (Associazione Ammalati Pazienti Reumatici Autoimmuni), aderente ANMAR ONLUS (Associazione Nazionale Malati Reumatici), insieme a GILS ODV (Gruppo Italiano per la Lotta alla Sclerodermia), per l’immediato avvio della fase 2 e l’immediata vaccinazione contro il Covid-19 per i pazienti affetti da patologie reumatiche infiammatorie, autoimmuni e rare.

Mi farò portavoce di questa giusta richiesta in Consiglio Regionale. Queste persone stanno sopportando, da 13 mesi, sofferenze e peculiari disagi: ultima tappa di questo calvario è proprio la questione vaccinale. I pazienti con queste patologie rientrano a pieno titolo nella categoria persone a elevata fragilità, per le quali il piano nazionale di vaccinazione prevede ora la priorità. Questi pazienti non possono aspettare oltre né essere ulteriormente penalizzati da nuovi ritardi, dopo aver dovuto fronteggiare il fenomeno dei rinvii degli esami specialistici e degli screening. Entrambe le situazioni di ritardo portano con sé rischi che non possiamo permetterci di correre.