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INTERPELLANZA – Schiuma nel Po: quali motivi e quali soluzioni?

RILEVATO CHE

– numerosi cittadini hanno recentemente desiderato contattare lo scrivente per segnalare un fenomeno che da alcuni mesi investe il fiume Po in un ampio tratto del suo percorso cittadino;

– da alcuni mesi le acque superficiali del fiume presentano un’ampia diffusione di schiume, con particolare evidenza nel tratto adiacente al ponte di corso Regina Margherita;

– secondo quanto narrato, ciò avverrebbe principalmente nelle ore mattutine e con particolare accentuazione nei giorni feriali;

CONSIDERATO CHE

– alcuni siti di informazione hanno riferito (nel mese di marzo) di un interessamento al fenomeno da parte di ARPA: “Secondo le ricerche dell’Arpa, la provenienza dei versamenti è individuabile negli scarichi degli impianti di depurazione, Che rilasciando una quantità minore di acqua, aumentano la concentrazione di detersivi. Ma non solo, a volte si tratta invece di scarichi industriali, che ovviamente non sono completamento depurati, così come anche sversamenti illeciti. I controlli sono andati principalmente a interessare le acque del Sangone e del Chisola, i tecnici infatti sono riusciti a individuare diverse irregolarità, per le quali sono stati poi multati i responsabili. […] Adesso l’agenzia e il Comune di Torino lavoreranno per formulare un piano di monitoraggio del livello di inquinamento, con lo scopo di risolvere un problema che in ogni caso si trova a monte del tratto torinese del fiume.” (da “mole24.it” del 20 marzo 2021);

– come riferito da ARPA nel proprio sito istituzionale con una nota del 16 aprile 2021: “Con il progressivo aumento della quantità di acqua all’interno dei bacini idrici superficiali a monte di Torino, grazie alle piogge cadute in questi giorni, sono riapparse le schiume nel tratto di Po che attraversa la città di Torino. Le cause della presenza di queste schiume sono da ricercarsi nella gran quantità di tensioattivi che sono recapitati nel Po e nei suoi affluenti principali attraverso gli scarichi idrici dei depuratori ed in parte dalle attività industriali e zootecniche che nonostante la depurazione determinano condizioni di deterioramento della qualità delle acque anche a causa della ridotta diluizione. Oltre al tratto a monte di Moncalieri del Po contribuisce alla formazione di queste schiume l’acqua riversata dal torrente Sangone e Chisola, che sono bacini idrici caratterizzati da una elevata densità abitativa in particolare nel tratto terminale e dalla presenza di attività industriali e agricole. Il contributo degli scarichi diretti nel Po nel tratto torinese risultano residuali e minoritari rispetto all’intero corso del fiume. Nei vari campionamenti che si sono succeduti in questi giorni da parte di Arpa si è sempre rilevata la presenza di tensioattivi non ionici (detergenti) all’interno del fiume con concentrazioni comprese tra 0,3 mg/ litro e 0,8 mg/litro. Tali concentrazioni, pur non essendo particolarmente elevate, formano in prossimità di un cambio di regime idrico, da calmo a turbolento, la formazione di schiume dovute all’inglobamento di aria all’interno dell’acqua. Siamo quindi in presenza di una serie di sorgenti diffuse disposte lungo diversi tratti di fiumi e di torrenti che sono stati individuati, ma che per la loro natura presentano una certa difficoltà risolutiva se non con interventi tecnologici mirati al momento in fase di studio.”;

– il fiume Po è un bene prezioso per la Città e per la collettività e va preservato e protetto sia dal punto di vista biologico/antropico sia da tutte le esternalità di altra natura;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. se si abbia conferma dell’origine “non naturale” delle schiume;
  2. se l’osservazione del fenomeno sopra sinteticamente descritto sia proseguita anche nelle ultime settimane (da parte dei tecnici e degli uffici competenti) e con quali modalità;
  3. se vi siano aggiornamenti da riferire in merito alla soluzione della questione attraverso “interventi tecnologici mirati al momento in fase di studio.”;
  4. a quale punto sia il lavoro congiunto tra Civica Amministrazione e ARPA in merito al “piano di monitoraggio del livello di inquinamento, con lo scopo di risolvere un problema che in ogni caso si trova a monte del tratto torinese del fiume” e quali i risultati raggiunti.

Silvio Magliano

INTERPELLANZA – Assunzioni e progressioni per irrobustire il Corpo di Polizia Municipale

PREMESSO CHE

– lo scrivente ha recentemente avuto occasione di dialogare sia con alcuni partecipanti all’ultimo concorso bandito dal Comune per l’assunzione di Agenti di Polizia Municipale sia con alcuni dipendenti in servizio presso il Corpo di Polizia Municipale: da tali confronti sono emersi gli elementi di dubbio e di doglianza che di seguito vengono espressi;

CONSIDERATO CHE

– come riportato nel testo del bando, “in esecuzione della deliberazione della Giunta Comunale del 15 maggio 2018 (mecc. 2018 01647/004), immediatamente eseguibile, e della propria determinazione n. 999 del 20 giugno 2018 (mecc. 2018 43007/004), è indetta una selezione pubblica per la copertura, tramite contratto di formazione e lavoro della durata di 12 mesi, di n. 50 posti nel profilo specifico di Agente di Polizia Municipale – categoria C, posizione economica 1 – (F.L. n. 01/18), di cui 10 riservati agli/alle aventi diritto ai sensi dell’art. 1014, comma 1, lett. B del D. Lgs. 15 marzo 2010, n. 66 e s.m.i.”;

– in data 27 febbraio 2019 veniva pubblicata la graduatoria definitiva, approvata con determinazione dirigenziale n. 292 del 25/02/2019 (mecc. n. 2019 040806/04);

– con successivi provvedimenti dell’Amministrazione, consistenti nello “scorrimento” della graduatoria degli idonei, l’Amministrazione ha assunto ulteriore personale fino ad arrivare, ad oggi, ad un totale di 90 assunti (come riportato nel sito del Comune);

– la scadenza della graduatoria della selezione pubblica in oggetto (FL 01/18 – Selezione pubblica per la copertura, tramite contratto di Formazione e Lavoro della durata di 12 mesi, di 50 posti nel profilo specifico di Agente di Polizia Municipale, cat. C. 1) è fissata al 24 febbraio 2022;

– nell’allegato 1 della DGC del 12 marzo 2021 (recante oggetto “Piano assunzioni anno 2021”) è presente una tabella con il totale complessivo delle assunzioni per le varie categorie e qualifiche specifiche: per la categoria C è prevista l’assunzione di 100 unità, ma non è chiaro quante siano quelle destinate alla Polizia Municipale;

CONSIDERATO INOLTRE CHE

– come riportato in un comunicato stampa pubblicato nel mese di marzo nel sito istituzionale del Comune di Torino: “MILLE GIOVANI TALENTI PER TORINO. Parte il piano assunzioni triennale che prevede l’inserimento di nuove risorse con contratto di formazione e lavoro. Il mondo delle competenze nel settore pubblico, sia pubblico, sia privato, è di fronte a un cambiamento epocale. Le tecnologie emergenti giocano un ruolo fondamentale in questa dinamica poiché creano nuovi bisogni di specializzazione e pertanto nuove opportunità di crescita sia per giovani profili di formazione universitaria, sia per la Pubblica Amministrazione. Il Comune di Torino, a fronte di una organica cessazione prevista nel prossimo triennio, ha individuato l’opportunità di fare leva sulla programmazione di fondi Next Generation EU per lanciare un programma di nuove assunzioni, con contratto di formazione lavoro, per mille giovani di età inferiore ai 32 anni in possesso di laurea, prevedendo un inserimento progressivo entro il 2023. Il provvedimento che prevede l’inserimento della prima tranche di queste nuove risorse a partire dal mese di luglio 2021 è passato stamattina in Giunta. ‘In questa ripartenza i Comuni, gli Enti locali e i territori, come ho sempre sostenuto, saranno indubbiamente protagonisti – afferma la Sindaca Chiara Appendino -. Nei prossimi anni si svilupperanno i principali progetti per investire quelle risorse e qui, sui territori, saranno necessarie forze nuove, giovani, con competenze specifiche, capaci di immaginare un futuro, anche fuori dagli schemi, lanciando il cuore oltre l’ostacolo’. ‘Si tratta di un atto di forte responsabilità da parte di questa amministrazione – sottolinea Sergio Rolando, assessore al personale della Città di Torino -. È nostra priorità riorganizzare la macchina comunale con nuove risorse per affrontare delle scelte che toccheranno anche il futuro prossimo di questa città’. ‘Il programma mille giovani talenti in Comune rappresenta una virtuosa prospettiva per la Città in termini di iniezione di giovani con competenze digitali native e dimestichezza con le nuove tecnologie della comunicazione e dell’innovazione – dichiara Marco Pironti, assessore per l’innovazione e la Smart City -. Le nuove sfide indotte dal Recovery Plan richiederanno una struttura organizzativa con esperienze e conoscenze nuove e multidisciplinari al fine di aumentare l’efficacia progettuale’. Questa azione inoltre è sinergica al progetto complessivo Piano per l’occupazione giovanile promosso dall’assessore Giusta rilanciato a tutti gli enti del territorio. Un percorso che ha identificato quattro linee di azione per contrastare la disoccupazione giovanile, la prima delle quali è proprio un programma di assunzione nella pubblica amministrazione (oltre a un piano di rilancio dell’apprendistato e dei percorsi di avviamento al lavoro, un centro per l’orientamento diffuso, e la creazione di un sistema di rete per l’innovazione e l’avvio di nuove imprese). A febbraio, con delibera di Giunta, l’Amministrazione comunale ha approvato ‘Revisione organizzativa seconda fase. Modificazione Regolamento di organizzazione e ordinamento della dirigenza’ e creato uno specifico ‘Dipartimento Progetti Programmazione Comunitaria e Nazionale’ a cui è stato affidato il presidio dei processi di spesa che, data la complessità degli interventi e l’entità dei fondi che saranno assegnati, coinvolgerà un numero significativo di divisioni dell’Ente che dovranno coordinarsi. Il Dipartimento, inoltre, dovrà curare direttamente lo sviluppo e l’esecuzione dei programmi compresi nell’ambito dell’innovazione digitale e sovraintendere l’iniziativa Next Generation Eu. La nuova programmazione destina infatti il 50% dell’importo finanziario al sostegno della modernizzazione tramite la ricerca e l’innovazione, le transizioni climatiche e digitali eque, la preparazione, la ripresa e la resilienza. Per far fronte a queste richieste la Città necessita di potenziare le proprie strutture tecniche e amministrative con l’inserimento di un consistente numero di specialisti. La politica di assunzioni definita “Mille giovani talenti in Comune” mira infatti a selezionare e inserire con contratti di Formazione e Lavoro mille unità in Cat. D1, profilo di riferimento Direttivo così suddivisi: 350 nel 2021, 350 nel 2022 e 300 nel 2023. Si tratta di un contratto flessibile, della durata di ventiquattro mesi, e si rivolge ai giovani con meno di 32 anni in possesso di laurea e prevede un periodo obbligatorio di formazione non inferiore a 130 ore complessive e consente la possibilità, terminato il periodo previsto dalla normativa di riferimento, di acquisire stabilmente, nei ventiquattro mesi successivi, le professionalità formate previa idonea verifica e con le modalità da concertare con le OO.SS. Una tipologia contrattuale che appare come la migliore modalità di inserimento (l’attuale situazione pandemica rende estremamente complessa la normale fase selettiva) in quanto consente: di inserire con buona rapidità personale specialistico per le attività necessarie per potenziare la capacità di risposta dell’Ente alle necessità di ripresa e resilienza; di formare giovani talenti e di fidelizzarli all’azienda, contribuendo a costruire percorsi di lavoro e di sviluppo di carriera; di invertire, imprimendo una maggiore velocità, la curva anagrafica del personale dipendente attestata sui 54 anni, con un consistente miglioramento del livello di scolarizzazione dei funzionari. Alla scadenza dei ventiquattro mesi, l’Amministrazione potrà trasformare i rapporti in contratti a tempo indeterminato per fronteggiare le cessazioni programmate, non secondo logiche meramente sostitutive, ma coerenti con il disegno che guarda a un rinnovato protagonismo delle Amministrazioni pubbliche a supporto dei processi di sviluppo. Le assunzioni, inoltre, poiché legate al progetto Next Generation EU sono vincolate ai programmi di finanziamento che verranno approvati e al ricevimento dei relativi fondi. Le macro-aree che necessitano di un incremento di professionalità che si potrà raggiungere solo con apporti straordinari di personale qualificato in ambito ingegneristico, urbanistico, economico, risorse umane, pianificazione programmazione e rendicontazione delle politiche pubbliche informatico, socio sanitario, giuridico, culturale.”;

– a tale notizia è stata fornita vasta eco da molti organi di informazione;

– l’assunzione di un migliaio giovani in tre anni è senza dubbio un evento di per sé positivo;

– ciò che preoccupa molti dipendenti – che hanno avuto il piacere di condividere le loro osservazioni con lo scrivente – è il rischio che l’ingresso di infra-trentaduenni direttamente nei ruoli della categoria D, a fronte di molti anni trascorsi in assenza di selezioni interne per progressioni verticali di categoria da C a D, possa impedire ai dipendenti in categoria C (spesso laureati) sviluppi verticali di carriera e allo stesso tempo faccia andare persa e non messa a sistema la conoscenza, l’esperienza e la professionalità acquisita;

– la questione assume uno specifico rilievo se si osserva la situazione del Corpo di Polizia Municipale: l’ultima selezione/concorso interno per progressione verticale (da categoria C a D) parrebbe risalire al 2006; inoltre, con la cd Riforma Brunetta della P.A. viene impedito l’accesso alla categoria D a coloro che non siano laureati, con conseguenze di un totale congelamento delle posizioni di carriera per il personale della Polizia Municipale in possesso di diploma di scuola superiore;

– in tale stato di immobilismo, molti dipendenti del Corpo (inquadrati in categoria C) hanno deciso di investire sulla loro professionalità iscrivendosi ad un corso universitario, immaginando di poter un giorno concorrere per posizioni di funzionario (categoria D);

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. quanti siano i candidati risultati idonei e attualmente in graduatoria per la selezione FL 01/18 (Selezione pubblica per la copertura, tramite contratto di Formazione e Lavoro della durata di 12 mesi, di 50 posti nel profilo specifico di Agente di Polizia Municipale, cat. C);
  2. quante siano state le risorse assunte ad oggi e quante si preveda di assumerne entro la scadenza della graduatoria (24 febbraio 2022);
  3. se e quando l’Amministrazione intenda valorizzare i dipendenti del Corpo di Polizia Municipale, laureati e inquadrati in categoria C, prevedendo un bando per la progressione verticale (da categoria C a D);
  4. se l’Amministrazione preveda di essere in grado di sostenere l’onere finanziario per la stabilizzazione di tutto il personale assunto (e che verrà assunto nei prossimi mesi) tramite C. F. L..

Silvio Magliano

INTERPELLANZA – Contributi alle Associazioni di Volontariato di Protezione Civile: anche quest’anno i soliti ritardi dell’Amministrazione?

PREMESSO CHE

– la Protezione Civile svolge un ruolo fondamentale esercitando attività di pubblico soccorso in situazioni di calamità naturali, incidenti ed emergenze sanitarie;

– come enunciato nella deliberazione di Giunta comunale del 15 aprile 2020 (mecc. 2020 00945): “L’attuale situazione mondiale vede tutte le Istituzioni, ciascuna per la propria sfera di competenza, impegnate a contenere e contrastare i rischi sanitari derivanti dalla diffusione del virus COVID-19. […] Particolare importanza nel contesto operativo assume la Protezione Civile chiamata ad uno sforzo straordinario e di primo piano nella gestione e nel coordinamento delle operazioni che dal 23 febbraio (2020) sono attive senza soluzione di continuità. [.] Inoltre, essa deve coordinare un numero considerevole di volontari che fanno capo alle diverse associazioni con cui necessita interazione.”;

– come risposto dalla Direzione Ambiente il 24 aprile 2020 a formale istanza di accesso atti dello scrivente: “Per l’anno 2019: con deliberazione della Giunta comunale del 12 luglio 2019 (mecc. 2019 02526) era stata approvata la quota annuale, a titolo di rimborso spese, a favore delle Associazioni di Volontariato di Protezione Civile convenzionate con la Città, per un importo pari a € 50.000, al lordo delle eventuali ritenute di legge. Con determinazione dirigenziale del 16 luglio 2019 (mecc. 2019 02957) è stata impegnata la somma di € 15.000, corrispondente alla quota base, pari al 30% della somma complessiva disponibile e con successiva determinazione dirigenziale del 24 dicembre 2019 (mecc. 2019 006686) è stata impegnata la quota di saldo. Le somme relative alla quota di acconto sono state liquidate nel corso dell’anno 2019; per la quota di saldo, per le prestazioni svolte dalle Associazioni a tutto il 31 dicembre 2019, è stata approvata la determina di liquidazione e si è in attesa dell’emissione dei relativi mandati di pagamento.”; “Per l’anno 2020: in considerazione delle disponibilità inserite a bilancio nell’anno in corso, tenendo altresì conto del costante e continuo impegno delle Associazioni dovuto all’emergenza sanitaria in corso per le attività di sostegno e di supporto alla popolazione, le risorse disponibili, ammontanti a complessivi € 70.000, verranno interamente riconosciute a titolo di rimborso spese a favore delle Associazioni di Volontariato di Protezione Civile convenzionate con la Città.”;

– con un’interpellanza presentata il 27 aprile 2020 (mecc. 2020 01031) lo scrivente aveva inteso sottolineare lo sforzo encomiabile profuso nella fase di emergenza epidemiologica dalle Associazioni di Volontariato di Protezione Civile, di rilevante significato e valore sia in quantità sia in qualità, a fondamentale e necessario supporto e integrazione di quanto svolto dagli Enti pubblici, ponendo all’Amministrazione i seguenti quesiti: “1) entro quale limite temporale l’Amministrazione intenda saldare i contributi 2019 alle Associazioni di Volontariato di Protezione Civile; 2) con quale tempistica verrà versato l’acconto per l’anno in corso; 3) in considerazione dell’eccezionalità della situazione derivante dall’emergenza epidemiologica tuttora in atto e dell’impegno profuso dalle Associazioni di Volontariato di Protezione Civile, se l’Amministrazione intenda riconoscere loro ulteriori e supplementari contributi.”;

– queste le risposte lette dall’Assessore competente per materia il 1° giugno 2020: “1) I contributi 2019 alle associazioni di volontariato di protezione civile risultano essere stati liquidati a seguito della determina di impegno del 24/12/2019 numero meccanografico 06686/028. In particolare, è stata impegnata la quota a saldo di euro 37.362,00 e, a seguito della verifica delle condizioni stabilite dal regolamento di erogazione dei contributi, è stato avviato l’iter per la liquidazione; 2) Per l’anno 2020 è stata implementato lo stanziamento proprio in considerazione dell’emergenza sanitaria con delibera n. 01008/28 del 28 aprile 2019. Sulla base di questo stanziamento è stato approvato l’impegno di spesa di 21.000,00 euro come quota base con proposta di determina n. 6785 del 29 aprile 2020 successivamente diventata esecutiva con atto 1441 del 12 maggio 2020; 3) Ai volontari è stata assicurata la somministrazione dei pasti, in considerazione della chiusura dei punti di somministrazione, l’erogazione dei buoni pasto (per il quale sono in corso i conteggi), la fornitura dei dispositivi di presidio sanitario, il comodato gratuito di alcuni mezzi dell’Amministrazione comunale, la stesura di specifici protocolli di intervento elaborati di concerto con gli organi dell’ASL.”;

RICORDATO CHE

– il 28 aprile 2020 veniva licenziata dalla Giunta comunale una deliberazione (mecc. 2020 01008) con cui si approvava, tra l’altro, “in considerazione delle risorse disponibili di bilancio nell’anno 2020, la quota annuale di rimborsi spese per un importo pari ad Euro 70.000,00 al lordo delle eventuali ritenute di legge, a favore delle Associazioni di Volontariato convenzionate con la Città (seguiva elenco, nda), di rinviare a successiva determinazione dirigenziale l’impegno di spesa per la quota base pari al 30% della somma complessiva disponibile e di rinviare a successiva determinazione dirigenziale l’impegno di spesa per la ripartizione definitiva del rimborso. La definizione della quota definitiva spettante a ciascuna Associazione di Volontariato avverrà a seguito di valutazione da parte di un gruppo di lavoro interno all’Ufficio, costituito con apposito atto dirigenziale, sulla base dei criteri specificati all’art. 4 punto 6 della convenzione;”;

RICORDATO INOLTRE CHE

– con un’interpellanza presentata il 16 dicembre 2020 (mecc. 2020 02877) lo scrivente domandava all’Amministrazione “1) se e quando l’Amministrazione intenda versare gli importi dei contributi alle Associazioni di Volontariato di Protezione Civile; 2) se – in considerazione dell’emergenza sanitaria in corso, del numero dei volontari impegnati, delle ore di servizio prestate – l’Amministrazione ritenga congruo l’importo annuale di Euro 70.000,00 a titolo di rimborso spese per le Associazioni; 3) se l’Amministrazione intenda incrementare l’importo dei contributi previsti a favore delle Associazioni, anche in considerazione del periodo emergenziale e delle molteplici aree di intervento; 4) quale sia il numero complessivo dei buoni pasto erogati nel corrente anno dall’Amministrazione alle Associazioni e se si intenda incrementarlo; 5) se l’Amministrazione intenda offrire contributi alle Associazioni per il graduale rinnovo del parco veicoli; 6) quale sia la dimensione finanziaria dei contributi/fondi erogati nel corrente anno dal Dipartimento Nazionale della Protezione Civile (e dall’ANCI) e come siano stati impiegati dall’Amministrazione; 7) se e in quali occasioni (incontri, riunioni o altro, sia in presenza sia da remoto) l’Amministrazione abbia coinvolto le Associazioni di Volontariato di Protezione Civile per definire, programmare, pianificare, organizzare gli interventi legati all’emergenza sanitaria in corso.”;

CONSIDERATO CHE

– le Associazioni di Volontariato di Protezione Civile impiegano circa 800 persone sul territorio torinese;

– pare tautologico dover ribadire l’importanza, il valore e il significato dell’impegno profuso dalle Associazioni di Volontariato di Protezione Civile in questi mesi di emergenza sanitaria e quanto esse stiano quotidianamente continuando a realizzare;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. quale sia l’impegno finanziario previsto dall’Amministrazione per l’annualità in corso in materia di rimborsi alle Associazioni di Volontariato di Protezione Civile;
  2. entro quale limite temporale verrà erogato il contributo a titolo di anticipo e quale sarà la percentuale rispetto all’entità integrale del rimborso: considerando che allo scrivente è giunta notizia di un impegno dell’Amministrazione a versare il 30% a titolo di anticipo entro il mese di marzo/aprile (termine non rispettato), si domanda se l’Amministrazione sia disponibile ad incrementare la percentuale dell’anticipo al 50%;
  3. quali siano gli aggiornamenti in merito al tema dell’eventuale intenzione dell’Amministrazione di incrementare l’importo dei contributi previsti a favore delle Associazioni, anche in considerazione del periodo emergenziale e delle molteplici aree di intervento (quesito posto al punto 3 dell’interpellanza mecc. 2020 02877), in considerazione della risposta dell’Amministrazione “la quantificazione dell’importo relativo all’anno 2021 potrà essere definita con maggiore dettaglio quando saranno meglio individuate le attività che dovranno essere svolte dalle Associazioni di Volontariato convenzionate, anche in considerazione della ragionevole previsione che l’attuale stato di emergenza, in scadenza al 31/01/2021, possa essere ulteriormente prorogato e, in ogni caso, nell’ambito delle disponibilità di bilancio per l’anno 2021.”;
  4. con riguardo al tema dei buoni pasto, in considerazione della risposta precedentemente fornita dall’Amministrazione “nel 2020 sono stati destinati all’operatività delle Associazioni di Volontariato convenzionate n. 2259 buoni pasto del valore nominale di Euro 7,00 cadauno; entro il mese di novembre 2020 sono stati effettivamente già consegnati 370 buoni. Con Determinazioni n. 3993 del 05/11/2020 e n. 5264 del 15/12/2020 sono stati acquistati i rimanenti 1889 buoni, che sono in corso di distribuzione.” (risposta al punto 4 dell’interpellanza mecc. 2020 02877), quali siano gli aggiornamenti dell’Amministrazione in materia, se siano stati tutti distribuiti i rimanenti 1889 buoni a cui si faceva cenno e quale sia la dimensione dell’impegno dell’Amministrazione per l’anno corrente.

Silvio Magliano

INTERPELLANZA – Se ci fosse ancora un po’ di vernice gialla servirebbe urgentemente una pista ciclabile in strada Castello di Mirafiori: se non ora quando?

PREMESSO CHE

– da tempo lo scrivente riceve numerose segnalazioni da parte di cittadini residenti nel quartiere Mirafiori Sud con specifico riferimento alla situazione di strada Castello di Mirafiori;

– le doglianze hanno avuto ed hanno ad oggetto sia l’indebito utilizzo del marciapiede da parte di biciclette e monopattini sia la situazione in cui da tempo versa l’ampia area verde antistante (ci si riferisce al tratto di strada Castello di Mirafiori compreso tra corso Unione Sovietica e strada delle Cacce);

– con una mail inviata ai competenti uffici comunali il 10 giugno 2020 lo scrivente, tramite la Segreteria del Gruppo, comunicava che: “questo Gruppo ha ricevuto molte segnalazioni provenienti da commercianti e cittadini residenti in strada Castello di Mirafiori relative alla pericolosità del marciapiede lato nord poiché spesso percorso pericolosamente da velocipedi, monopattini e similari. Si domanda se sia possibile installare dissuasori (transenne/parapetti o panettoni) al fine di impedire l’accesso sul marciapiede ai velocipedi a trazione umana o elettrica. Ci si riferisce con precisione al tratto di strada Castello di Mirafiori (pressi civico 105) compreso tra via Morandi e strada delle Cacce. Si coglie l’occasione per domandare se sia ancora in vigore il progetto per la realizzazione della pista ciclabile in strada Castello di Mirafiori (per congiungere corso Unione Sovietica al Parco Colonnetti) e gli altri interventi inerenti la creazione di parcheggi e la sistemazione delle sponde del Sangone.”;

– a tale richiesta gli uffici dell’Area Mobilità hanno così risposto in data 15 luglio 2020: “Mentre la posa di dissuasori su marciapiede risulta certamente efficace al fine di impedirne l’invasione da parte delle auto, non può ritenersi una misura altrettanto idonea a impedirne l’uso improprio da parte di velocipedi, monopattini e affini, avendo questi sagoma ridotta, assimilabile a quella di una persona. Tuttavia la presenza di tali elementi dovrebbe almeno indurre una riduzione della velocità da parte di coloro che abusano del marciapiede con detti mezzi, ma è anche vero che possono costituire un ostacolo per i legittimi fruitori del medesimo marciapiede ed in particolare per i disabili motori. Per quanto sopra esposto, questo Servizio ha provveduto a richiedere un parere alla Circoscrizione competente e al Corpo di Polizia Municipale, sulla base di una ipotesi progettuale, circa l’opportunità di collocare dei paletti dissuasori lungo il tratto di marciapiede di cui trattasi. Per quanto riguarda le altre informazioni richieste, premesso che il sistema ciclabile complessivo previsto nel Biciplan vigente comprende anche il collegamento ciclabile tra Corso Unione Sovietica e il parco Colonnetti, si trasmette la richiesta di Codesto Spett.le Gruppo Consiliare Moderati alla Divisione Ambiente, Verde e Protezione Civile, per quanto di competenza relativamente agli altri interventi citati.”;

– a integrazione del riscontro appena citato, in data 21 agosto 2020 perveniva allo scrivente la seguente nota della Direzione Verde-Ambiente-Protezione Civile: “Con riferimento all’oggetto e ad integrazione di quanto scritto dal Servizio Mobilità con nota prot. n. 9831 del 15/07/2020, si comunica che il progetto di completamento del parco Sangone prevede la costruzione di un marciapiedi di confine tra il parco e la viabilità veicolare nel tratto tra le vie Morandi e Cacce sul lato sud, compatibilmente con i restringimenti della sezione stradale. In parallelo, sul lato sinistro della sponda Sangone, vi sarà un percorso promiscuo ciclopedonale di collegamento tra il parco Colonnetti e la cascina Piemonte, collegando la passerella della ciclabile su strada Castello di Mirafiori e il boschetto di Nichelino. Inoltre, una pista di servizio permetterà l’accessibilità di sponda per i lavori di manutenzione in alveo tra la passerella e la parte più estesa del Parco Piemonte.”;

CONSIDERATO CHE

– in data 30 giugno 2020 la Giunta comunale ha licenziato una deliberazione (“PARCO SANGONE LOTTO A SUB AMBITO 1 TRATTA STRADA CASTELLO DI MIRAFIORI DA NUOVO PONTE DI VIA ARTOM A N. CIVICO 108 (mecc. 2020 01417) con cui ha approvato di “intervenire nella parte del Parco Sangone non interessata da precedenti interventi, liberandola da attività incompatibili, migliorando l’accessibilità e la fruibilità attraverso la creazione di nuovi accessi e percorsi ciclo-pedonali, completando il collegamento con i percorsi esistenti, eseguendo la messa in sicurezza del tratto spondale, con interventi di riprofilatura e di ingegneria naturalistica, senza interessare l’alveo di piena ordinaria. Il progetto prevede l’esecuzione dei necessari interventi di pulizia, di fondamentale importanza per la restituzione alla collettività delle aree, previa ricollocazione degli orti spontanei, già in parte avviata a seguito della realizzazione di nuovi orti regolamentati da parte della Associazione Coefficiente Clorofilla concessionario, a seguito di bando pubblico, dell’edificio rurale Cascina Piemonte e terreni circostanti di proprietà comunale. […] Ulteriori interventi in progetto riguardano la realizzazione di percorsi ciclo-pedonali, che costituiscono il completamento della rete di percorsi esistenti, anche attraverso la realizzazione di nuovi accessi dalla Strada Castello di Mirafiori, che miglioreranno l’accessibilità e la connessione con le aree urbanizzate poste sul lato nord della strada Castello di Mirafiori. – Si prevede inoltre la realizzazione di piste di servizio, necessarie sia per l’esecuzione degli interventi in progetto che per la demolizione degli orti spontanei e contestuale rimozione del materiale di risulta, oltre a interventi di rifacimento dello strato di finitura di percorsi esistenti, di riordino e recupero della viabilità esistente, con formazione di piazzole che svolgeranno la funzione di collegamento tra differenti percorsi e in alcuni casi anche di aree di sosta e punti di osservazione, con messa a dimora di alberi, realizzazione di pavimentazione in lastre di pietra posate su letto di sabbia e posa di sedute e tavoli. [.] Si provvederà inoltre alla formazione di una banchina marciapiede sul margine sud della Strada Castello di Mirafiori, a completamento di quella esistente, con implementazione degli stalli parcheggio, principalmente destinati ai visitatori del parco, da realizzarsi nella fascia prossima all’asse viario.”;

INTERPELLA

  1. se e quando verrà realizzata la pista ciclabile che collegherà via Artom a corso Unione Sovietica transitando per strada Castello di Mirafiori;
  2. quanti siano stati gli interventi e le sanzioni comminate negli ultimi 3 anni dalla Polizia Municipale per uso improprio dei marciapiedi di strada Castello di Mirafiori da parte di bici e monopattini (in corrispondenza del civico 103 e altri condomini ed esercizi limitrofi);
  3. se, nelle more della realizzazione della pista ciclabile, siano previsti interventi per la messa in sicurezza dei marciapiedi di strada Castello di Mirafiori a tutela della incolumità fisica dei pedoni nonché degli esercenti (in corrispondenza e nei pressi del civico 103);
  4. quale sia la motivazione per l’istituzione del divieto di transito lungo strada Castello di Mirafiori (tra strada delle Cacce e corso Unione Sovietica) per i veicoli destinati al trasporto merci e se l’Amministrazione sia consapevole che tale divieto va a penalizzare gli esercizi commerciali e di somministrazione presenti lungo la strada.

Silvio Magliano

INTERPELLANZA – Parco del Valentino: sicurezza e accessibilità per i mezzi di soccorso

RICORDATO CHE

– la mattina di domenica 10 gennaio 2021 è avvenuto il decesso dell’Avvocato Luca Zambelli mentre faceva jogging presso il Parco del Valentino;

– secondo le fonti giornalistiche, pare che il decesso sia da attribuire ad un infarto che ha colto lo stimato professionista durante l’attività motoria;

– sempre secondo quanto riportato dalla stampa, pare che i mezzi del 118 siano giunti in tempi strettissimi presso il luogo dell’evento ma che abbiano incontrato difficoltà ad accedere al Parco del Valentino a causa dei dissuasori mobili attivi e dell’impossibilità di intervenire per liberare il passaggio: situazione risolta grazie ad un “passaggio” fornito ai sanitari da una pattuglia della Guardia di Finanza, anch’essa nell’impossibilità di intervenire per disattivare i dissuasori mobili;

SOTTOLINEATO CHE

– lo scrivente si è già occupato, nel corso del corrente mandato consiliare, di stimolare l’Amministrazione ad una maggiore attenzione per la sicurezza dei fruitori dei parchi cittadini, sia con un’interpellanza discussa ad aprile 2017 sia con mail inviate alla Polizia Municipale per conoscere quali fossero i servizi del Corpo presso i maggiori parchi cittadini (iniziando proprio dal Parco del Valentino);

– si ritiene sia compito primario dell’Amministrazione comunale garantire l’incolumità personale di ciascun cittadino, anche ricorrendo alle tecnologie di ultima generazione (quali, ad esempio, la videosorveglianza, i punti di chiamata di soccorso) e che sia necessario intervenire al fine di rimuovere le barriere che possono determinare ritardi nei soccorsi;

EVIDENZIATO CHE

– già nel corso dei mesi estivi (estate 2020) lo scrivente era venuto a conoscenza di un paio di episodi nei quali i mezzi del soccorso sanitario erano rimasti bloccati al varco di ingresso del Parco del Valentino (fronte Castello) proprio dalle barriere mobili attive e avevano dovuto provvedere ad accedere tramite il varco situato nei pressi di corso Cairoli;

– con una formale istanza di accesso atti proposta tramite la Segreteria del Gruppo in data 13 gennaio 2021 lo scrivente domandava ai competenti uffici “quante siano le barriere mobili (“pilomat” e manufatti similari) presenti nel territorio cittadino, se sia possibile avere un elenco con indicazione del loro posizionamento e chi siano e quanti siano i soggetti abilitati al funzionamento di tali dispositivi (attivazione e disattivazione).”;

– in data 17 febbraio 2021 allo scrivente veniva proposto quale riscontro una nota della Società 5T datata 8 aprile 2019 avente ad oggetto “Modifica orari paracarri mobili Murazzi del Po” e un prospetto della Divisione Infrastrutture contenente “la lista delle barriere mobili (“pilomat” e manufatti similari) presenti nel territorio cittadino. La lista contiene esclusivamente le barriere mobili installate da Città di Torino in aree aperte al pubblico passaggio. Nella lista sono riportate la posizione, l’orario funzionamento dei dissuasori mobili (cilindro alzato), i soggetti abilitati all’apertura (abbassamento del cilindro) ed il soggetto individuato dalla Città per la manutenzione dei dissuasori mobili.” da cui si evince che i “soggetti abilitati all’apertura (abbassamento del cilindro) dei dissuasori mobili” delle 9 postazioni sono praticamente sempre “Corpo di Polizia Municipale Città di Torino, 5T s.r.l., residenti (in 5 postazioni, nda), Polizia di Stato, VV. F., Guardia di Finanza, Carabinieri, mezzi di soccorso, Amiat S.p.a., GTT S.p.A (in 7 postazioni, nda), Taxi autorizzati, Attività commerciali frontiste (in 8 postazioni, nda), SMAT (in 2 postazioni, nda).”;

– spiccava l’assenza dalla lista ricevuta dei “pilomat” presenti al Parco del Valentino;

CONSIDERATO CHE

– con un’interpellanza presentata in data 24 febbraio 2021 (n. 107-2021) lo scrivente domandava: “1) quale sia lo stato attuale della videosorveglianza nei maggiori parchi cittadini; 2) se presso i parchi cittadini siano presenti e funzionanti punti di soccorso dotati di defibrillatori e postazioni per la chiamata dei soccorsi (oltre all’apparecchio salvavita installato presso il Parco del Valentino grazie all’Associazione italiana Cuore e Rianimazione Lorenzo Greco e a Specchio dei Tempi e inaugurato il 24 gennaio 2021); 3) se l’Amministrazione abbia svolto una mappatura delle barriere, artificiali e non, presenti nei parchi e che potrebbero ostacolare o ritardare l’intervento dei mezzi di soccorso; 4) se l’Amministrazione verifichi periodicamente l’effettiva disponibilità, in capo a chi pare averne secondo il tenore letterale dei riscontri ricevuti dallo scrivente, dei dispositivi per la disattivazione delle barriere mobili (“pilomat” o similari) presenti nei parchi cittadini; 5) come avvenga il funzionamento dei “pilomat”, se tramite telecomando e/o se a chiamata o se in entrambe le modalità; se anche a chiamata, quale sia il numero, dove sia indicato, chi sia il destinatario della chiamata e se vi sia una procedura operativa protocollata; 6) da chi siano gestite le barriere mobili (“pilomat”) presenti al Parco del Valentino, chi sia abilitato all’attivazione/disattivazione (alzamento/abbassamento) e con quali modalità ciò avvenga; 7) se, oltre alle nove postazioni indicate nel riscontro ricevuto dallo scrivente, nel territorio cittadino siano presenti altre barriere mobili (“pilomat”), dove siano e da chi siano gestite (nel senso più ampio e completo del termine).”;

– l’interpellanza veniva assegnata dalla Segreteria della Sindaca alla competenza dell’Assessore all’Ambiente che, con specifico riferimento al Parco del Valentino, in data 12 aprile 2021 forniva il seguente riscontro: “Parco del Valentino: vi sono alcune telecamere per i varchi pilomat e di altri Enti, per motivi di sicurezza urbana. Attualmente, sul Parco del Valentino, è in corso una valutazione dei cosiddetti “cavidotti” presenti sia per l’alimentazione elettrica che per il cavo in fibra di “connettività”, ed uno “studio di fattibilità” che, stante la complessità e vastità del territorio consenta un’ipotesi mista tra varie soluzioni integrate tra di loro ivi comprese “telecamere alimentate da pannelli solari e batterie tampone” con connettività a bordo. Il Parco è anche stato individuato come una “possibile area di test” in alcune sue parti per la sicurezza dei runner, delle persone, dei turisti, ecc., attraverso l’utilizzo di droni in volo “automatico”, come possibile scenario da sottoporre ad ENAC per la “safety and security“ dei grandi parchi cittadini, per cui in quella parte di parco idonea sotto un profilo aeronautico al test saranno introdotti sensori e telecamere che serviranno anche per la sicurezza delle persone oltre che ad integrare aree non raggiungibili dalle camere a bordo drone (esempio sotto gli alberi). Potrà essere opportuno per i Parchi della Città usufruire dello “studio di fattibilità” in corso d’opera per il Valentino, poiché in quella sede saranno affrontate tutte le criticità (cavidotti, alimentazione elettrica, connettività) presenti in tutti i parchi, per cui la soluzione integrata che sarà individuata per il Parco del Valentino potrà essere poi riutilizzabile anche per gli altri. Inoltre, presso i parchi cittadini sono presenti 2 defibrillatori: un apparecchio è installato presso il Parco del Valentino, davanti al Circolo Canottieri Cerea, grazie all’Associazione italiana Cuore e Rianimazione Lorenzo Greco e a Specchio dei tempi, con inaugurazione avvenuta il 24 gennaio 2021; il secondo è posizionato presso il Parco della Pellerina dal 30 marzo 2021, in virtù della donazione effettuata dall’”APS Cittadini nel mondo” al gestore del chiosco “La tana del lupo”, di corso Appio Claudio 176. […] Nel 2007, con l’introduzione della “ZTL Valentino”, sono stati installati due pilomat: uno di fronte alla Facoltà di Architettura, che può essere movimentato direttamente da loro o con una telefonata degli operatori della Centrale (invio di un comando inverso alza/abbassa al momento della chiamata, senza telecamera di visione); si evidenzia che non risultano essere mai pervenute richieste in tal senso. Il secondo pilomat è posizionato di fronte al Castello ed è comandato da remoto. Il Comandante conclude la sua relazione precisando che tutte le strutture del parco sono raggiungibili in ogni momento accedendo dall’ingresso di  Viale Virgilio, regolato dalle telecamere.”;

INTERPELLA

Il  Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. quando terminerà lo studio di fattibilità in corso in tema di videosorveglianza presso il Parco del Valentino e secondo quale scadenza temporale si prevede di poter dotare il Parco del nuovo assetto infrastrutturale;
  2. da chi siano gestite le barriere mobili (“pilomat”) presenti al Parco del Valentino, chi sia abilitato all’attivazione/disattivazione (alzamento/abbassamento), con quali modalità ciò avvenga (se vi sia un protocollo operativo) e se esista un calendario per i controlli periodici di manutenzione ordinaria per verificarne l’effettivo funzionamento (a quando risalga l’ultima verifica presso i pilomat del Valentino);
  3. se all’Amministrazione/Polizia Municipale risultino tentativi di accesso/chiamate in data 10 gennaio 2021 da parte di mezzi di soccorso per l’abbassamento dei pilomat del Valentino e quali siano stati, e a chi siano riconducibili, i motivi della mancata disattivazione dei dissuasori;
  4. quante chiamate risultino giunte all’Amministrazione/Polizia Municipale nel corso degli ultimi tre anni da parte dei mezzi di soccorso per la disattivazione dei pilomat del Valentino;
  5. se l’Amministrazione stia valutando l’ipotesi di dotarsi di pilomat automatici, capaci di disattivarsi “in autonomia” al giungere dei mezzi di soccorso.

Silvio Magliano