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INTERPELLANZA – Schiuma nel Po: quali motivi e quali soluzioni?

RILEVATO CHE

– numerosi cittadini hanno recentemente desiderato contattare lo scrivente per segnalare un fenomeno che da alcuni mesi investe il fiume Po in un ampio tratto del suo percorso cittadino;

– da alcuni mesi le acque superficiali del fiume presentano un’ampia diffusione di schiume, con particolare evidenza nel tratto adiacente al ponte di corso Regina Margherita;

– secondo quanto narrato, ciò avverrebbe principalmente nelle ore mattutine e con particolare accentuazione nei giorni feriali;

CONSIDERATO CHE

– alcuni siti di informazione hanno riferito (nel mese di marzo) di un interessamento al fenomeno da parte di ARPA: “Secondo le ricerche dell’Arpa, la provenienza dei versamenti è individuabile negli scarichi degli impianti di depurazione, Che rilasciando una quantità minore di acqua, aumentano la concentrazione di detersivi. Ma non solo, a volte si tratta invece di scarichi industriali, che ovviamente non sono completamento depurati, così come anche sversamenti illeciti. I controlli sono andati principalmente a interessare le acque del Sangone e del Chisola, i tecnici infatti sono riusciti a individuare diverse irregolarità, per le quali sono stati poi multati i responsabili. […] Adesso l’agenzia e il Comune di Torino lavoreranno per formulare un piano di monitoraggio del livello di inquinamento, con lo scopo di risolvere un problema che in ogni caso si trova a monte del tratto torinese del fiume.” (da “mole24.it” del 20 marzo 2021);

– come riferito da ARPA nel proprio sito istituzionale con una nota del 16 aprile 2021: “Con il progressivo aumento della quantità di acqua all’interno dei bacini idrici superficiali a monte di Torino, grazie alle piogge cadute in questi giorni, sono riapparse le schiume nel tratto di Po che attraversa la città di Torino. Le cause della presenza di queste schiume sono da ricercarsi nella gran quantità di tensioattivi che sono recapitati nel Po e nei suoi affluenti principali attraverso gli scarichi idrici dei depuratori ed in parte dalle attività industriali e zootecniche che nonostante la depurazione determinano condizioni di deterioramento della qualità delle acque anche a causa della ridotta diluizione. Oltre al tratto a monte di Moncalieri del Po contribuisce alla formazione di queste schiume l’acqua riversata dal torrente Sangone e Chisola, che sono bacini idrici caratterizzati da una elevata densità abitativa in particolare nel tratto terminale e dalla presenza di attività industriali e agricole. Il contributo degli scarichi diretti nel Po nel tratto torinese risultano residuali e minoritari rispetto all’intero corso del fiume. Nei vari campionamenti che si sono succeduti in questi giorni da parte di Arpa si è sempre rilevata la presenza di tensioattivi non ionici (detergenti) all’interno del fiume con concentrazioni comprese tra 0,3 mg/ litro e 0,8 mg/litro. Tali concentrazioni, pur non essendo particolarmente elevate, formano in prossimità di un cambio di regime idrico, da calmo a turbolento, la formazione di schiume dovute all’inglobamento di aria all’interno dell’acqua. Siamo quindi in presenza di una serie di sorgenti diffuse disposte lungo diversi tratti di fiumi e di torrenti che sono stati individuati, ma che per la loro natura presentano una certa difficoltà risolutiva se non con interventi tecnologici mirati al momento in fase di studio.”;

– il fiume Po è un bene prezioso per la Città e per la collettività e va preservato e protetto sia dal punto di vista biologico/antropico sia da tutte le esternalità di altra natura;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. se si abbia conferma dell’origine “non naturale” delle schiume;
  2. se l’osservazione del fenomeno sopra sinteticamente descritto sia proseguita anche nelle ultime settimane (da parte dei tecnici e degli uffici competenti) e con quali modalità;
  3. se vi siano aggiornamenti da riferire in merito alla soluzione della questione attraverso “interventi tecnologici mirati al momento in fase di studio.”;
  4. a quale punto sia il lavoro congiunto tra Civica Amministrazione e ARPA in merito al “piano di monitoraggio del livello di inquinamento, con lo scopo di risolvere un problema che in ogni caso si trova a monte del tratto torinese del fiume” e quali i risultati raggiunti.

Silvio Magliano