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INTERPELLANZA – MOTOVELODROMO DI CORSO CASALE 144, QUALE FUTURO?

Il sottoscritto Consigliere Comunale,

PREMESSO CHE

–        il Motovelodromo Fausto Coppi è un impianto sportivo situato in corso Casale 144; inaugurato nel 1920, nei primi anni ospitò, oltre alle competizioni ciclistiche, partite di rugby, di calcio e numerose gare di ciclismo su pista;

–        nell’aprile 2011 il Motovelodromo ha iniziato ad essere riutilizzato da un gruppo di appassionati ciclisti, i quali stanno cercando soluzioni per garantirne una degna tutela e manutenzione e farlo tornare, per quanto possibile, agli antichi fasti;

–        nel mese di maggio 2016 è stato firmato dal Comune di Torino e dai rappresentanti di dodici associazioni sportive (che, insieme, si sono date come nome “Pezzi di Motovelodromo”) un accordo di collaborazione per l’utilizzo temporaneo della struttura;

–        il Motovelodromo torna quindi a ospitare manifestazioni di ciclismo su pista, triathlon, rugby, calcio e badminton;

–        il motovelodromo è una struttura storica, vincolata dalla Soprintendenza , oltre che dal piano regolatore;

PRESO ATTO

che le attuali condizioni della struttura necessitano un intervento immediato da parte dell’Amministrazione pubblica;

CONSIDERATO

che la struttura è attualmente utilizzata come deposito mezzi della Protezione Civile, e utilizzata da alcune associazioni culturali di territorio che saltuariamente praticano attività sportive;

PRESO ATTO

che il degrado e la mancanza di un’adeguata manutenzione rischiano di far sì che, in un futuro non remoto, anche le aree ancora agibili diventino inutilizzabili;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

1)      se l’Amministrazione sia a conoscenza di quanto esposto in narrativa;

2)      quale sia il progetto dell’attuale Giunta nei confronti del Motovelodromo;

3)      se siano state valutate idee sul futuro dell’area in oggetto.

F.to  Silvio Magliano

INTERPELLANZA – CONTRASSEGNO EUROPEO E PERMESSI SOSTA ZONE BLU PER DISABILI: LE STRANE RICHIESTE DELL’AMMINISTRAZIONE

Il sottoscritto Consigliere Comunale,

PREMESSO CHE

–        il “Contrassegno o Permesso invalidi” consiste in un’autorizzazione rilasciata dalla Città di Torino ai sensi dell’articolo 381 del D.P.R. 16 dicembre 1992 n. 495 e s.m.i.;

–        il D.P.R. n. 151 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 203 del 31 agosto 2012, recante modifiche al D.P.R. 16 dicembre 1992 n. 495 e concernente il Regolamento di esecuzione del Codice della Strada in materia di strutture, contrassegni e segnaletica, per facilitare la mobilità delle persone in condizioni di disabilità, ha previsto l’entrata in vigore dal 15 settembre 2012 del nuovo contrassegno di sosta per disabili e l’adeguamento di tutti i permessi entro tre anni dall’entrata in vigore del Decreto. A partire quindi da tale data, questo nuovo contrassegno (conforme al Modello previsto con Raccomandazione del Consiglio dei Ministri europei del 4 giugno 1998) vale in tutti i paesi membri dell’Unione Europea, e fa riferimento al simbolo internazionale di accessibilità;

–        l’Amministrazione Comunale dovrebbe salvaguardare i diritti delle persone con disabilità e facilitare la “vita burocratica” delle famiglie, che già vivono situazioni più o meno complesse;

RILEVATO CHE

–        la Città di Torino, con deliberazione della Giunta Comunale del 4 giugno 2003 (mecc. 2003 03663/006) ha approvato l’istituzione del permesso gratuito per disabili per tutte le sottozone di sosta a pagamento della Città.

“Hanno diritto al rilascio dell’attestato le seguenti categorie di persone fisiche in possesso del permesso H con validità di almeno 5 anni:

persone disabili munite di patente

persone disabili NON abilitate alla guida

persone disabili minorenni

persone disabili incapaci.

Consente la sosta nella zona a pagamento senza limiti di orario.

L’attestato ha validità annuale e il rilascio è gratuito.

La richiesta deve essere presentata personalmente dalla persona disabile”.

http://www.comune.torino.it/pass/informadisabile/permesso-di-sosta-gratuito-nelle-sottozone-a-pagamento-strisce-blu/ ;

–        i destinatari del permesso sosta zone blu sono gli stessi ai quali è già stato assegnato contrassegno CUDE con tutte le procedure previste dal D.P.R. n. 151/2012 compresa la presenza del titolare per la firma sul documento come riportato sul sito del Comune di Torino “ATTENZIONE il D.P.R. n. 151/2012 prevede espressamente sul retro la firma del disabile richiedente PERTANTO NON E’ POSSIBILE PROCEDERE AL RILASCIO DEL CONTRASSEGNO PER DELEGA. Per i richiedenti impossibilitati a firmare la normativa stablisce che un cittadino è nella condizione di “impossibilità alla firma” solo per motivi relativi ad impedimenti fisici o di analfabetismo (sono esclusi, quindi, i casi di incapacità di intendere e volere, per i quali la sottoscrizione va fatta da chi esercita la patria potestà o la tutela)”;

CONSIDERATO CHE

–        i requisiti per ottenere il permesso annuale per la sosta e il parcheggio nelle zone a pagamento identificate strisce blu sono gli stessi per ottenere il rilascio del CUDE (tra cui la fondamentale presenza e firma del titolare);

–        un’ulteriore richiesta di firma e presenza della persona con disabilità per il rilascio e il rinnovo annuale ha generato e genera degli oggettivi disagi nei casi in cui si tratti di persone incapaci di intendere e volere o persone affette da pluridisabilità o disabilità complesse;

–        l’attuale regolamentazione riguardante i permessi di sosta e parcheggio in zone a pagamento è sancita dalla deliberazione della Giunta Comunale del 4 giugno 2003 (mecc. 2003 03663/006) che è antecedente al D.P.R. 151/2012 riferito al CUDE (D.P.R. n. 151/2012);

INTERPELLA

La Sindaca e l’Assessore competente per sapere:

1)      se l’Amministrazione sia a conoscenza della situazione sopra descritta;

2)      se la Giunta intenda adeguare ed aggiornare il contenuto della deliberazione Comunale del 4 giugno 2003 (mecc. 2003 03663/006), a quanto già previsto dal D.P.R. 151/2012 riferito al CUDE e che estenda la validità di tale contrassegno anche alle zone di parcheggio (strisce blu) del territorio cittadino senza gravare ulteriormente con eccessivi e ripetitivi atti burocratici la condizione dei richiedenti.

F.to  Silvio Magliano

INTERPELLANZA – MISTERIOSA ATTIVITÀ IN UN CONTAINER IN VIA SCOTELLARO

Il sottoscritto Consigliere Comunale,

PREMESSO CHE

–        i cittadini vivono ormai da diversi anni situazioni insostenibili, legate ai roghi (con relativi fumi tossici) provenienti dal campo rom di via Germagnano;

–        nella zona circostante al suddetto campo rom si riscontrano ulteriori problematiche tra cui diffuso degrado e furti particolarmente frequenti all’interno delle abitazioni;

–        il 16 settembre 2016 il PM Andrea Padalino ha chiesto e ottenuto dal GIP un provvedimento di sequestro preventivo relativamente all’area di via Germagnano, dove si sono trasferite alcune famiglie rom, accanto al deposito dell’Amiat e non lontano dal fiume Stura;

–        le analisi dell’Arpa sui terreni dove vengono costantemente appiccati incendi per bruciare rifiuti e stoccati materiali nocivi ha rilevato presenza di piombo, zinco, idrocarburi e stagno in quantità di molto superiori ai limiti consentiti;

–        il giudice La Rosa, che ha ordinato lo sgombero del campo nomadi di via Germagnano, parla esplicitamente di rischio ambientale;

RILEVATO CHE

–        sono state numerose le segnalazioni e le relative richieste di approfondimento, nell’ultimo periodo, che indicano la presenza di un container che sosta nei pressi delle abitazioni e che è spesso oggetto di operazioni di carico/scarico merci di vario genere;

–        le segnalazioni di cui al punto precedente sono state inviate al Comando dei Vigili Urbani;

CONSIDERATO

che i cittadini sono esasperati dalla situazione descritta in narrativa e chiedono di non essere abbandonati dalle istituzioni;

INTERPELLA

La Sindaca e l’Assessore competente per sapere:

1) se l’Amministrazione sia a conoscenza della situazione sopra descritta;

2) quale riscontro abbia dato l’Amministrazione ai cittadini che chiedevano conto della presenza del container in zona residenziale;

3) se sia stato riscontrato qualche tipo di attività illecita;

4) quali misure si intendano mettere in atto per porre rimedio alla situazione descritta in narrativa.

 

F.to  Silvio Magliano

INTERPELLANZA – VIA CECCHI E ALTRE VIE DELLA ZONA AURORA, QUALI STANDARD DI QUALITÀ PER GLI SCAVI PER IL POSIZIONAMENTO DELLA FIBRA OTTICA E DELLA BANDA LARGA?

Il sottoscritto Consigliere Comunale,

PREMESSO CHE

–        con l’interpellanza numero (mecc. 2017 00174/002) si esponevano alcune criticità all’interno del quartiere Aurora;

–        a seguito di un sopralluogo dello scrivente in data 14 gennaio 2017 sono state rilevate problematiche rispetto allo stato dell’asfalto in via Cecchi (problema comune a tutta la zona Aurora);

–        in accordo con il Comune di Torino, Metroweb sta realizzando una rete di telecomunicazioni in fibra ottica a banda ultra larga nella città di Torino (ordinanza n. 2017-80232);

RILEVATO CHE

–        in molti casi l’asfalto, dopo i lavori per il collocamento dei cavi e per la fibra ottica e la chiusura dei relativi scavi, è stato steso in maniera palesemente approssimativa e frettolosa;

–        evidenti sono, su via Cecchi e in altre vie del quartiere, i segni – sulle carreggiate, sui marciapiedi e sugli attraversamenti pedonali – del fatto che si sono utilizzate diverse e non compatibili tipologie di asfalto;

–        conseguenza dell’esecuzione frettolosa dei lavori è la formazione di dossi, avvallamenti, buche e cunette sulla superficie stradale, sui marciapiedi e sugli attraversamenti;

CONSIDERATO CHE

–        dossi, avvallamenti, buche e cunette non costituiscono soltanto un problema estetico, ma soprattutto un problema di sicurezza per automobilisti e pedoni;

–        lavori fatti al risparmio portano con sé il rischio di ulteriori spese, dal momento che spesso è necessario intervenire successivamente dopo il primo e non risolutivo intervento;

INTERPELLA

La Sindaca e l’Assessore competente per sapere:

1)      se l’Amministrazione sia a conoscenza della situazione descritta in narrativa;

2)      quali siano stati i criteri adottati durante la fase di copertura dell’asfalto a chiusura degli scavi per il posizionamento della fibra ottica in zona Aurora;

3)      con quale criterio siano stati svolti i lavori, quale materiale sia stato impiegato;

4)      se sia prevista un’azione di monitoraggio sia durante lo svolgimento dei lavori sia dopo la loro conclusione, per verificare che siano rispettati gli standard di qualità;

5)      in che modo intenda intervenire la Giunta al fine di migliorare la situazione creatasi.

 

F.to  Silvio Magliano

INTERPELLANZA – È NECESSARIO REGOLAMENTARE L’APERTURA DI NUOVE REALTÀ COMMERCIALI, COME GLI ‘ASILI PER CANI’

Il sottoscritto Consigliere Comunale,

PREMESSO CHE

–           un numero sempre più crescente di persone decide di tenere animali domestici;

–        coi ritmi di vita di oggi è anche difficile garantire un’adeguata gestione dei bisogni degli animali stessi;

–        nuove realtà stanno nascendo per venire incontro alle esigenze dei proprietari di animali domestici, dando loro la possibilità di lasciarli in luoghi dedicati;

CONSIDERATO CHE

–        a seguito della presentazione di una Scia – Segnalazione Certificata di Inizio Attività di “Asilo per cani” un’attività commerciale ha ricevuto comunicazione dell’avvio del procedimento finalizzato al divieto di prosecuzione dell’attività di “Asilo per cani” ed alla rimozione degli eventuali effetti dannosi;

–        il parere precisa che i locali in oggetto ricadono, secondo il Piano Regolatore, in “Zone urbane consolidate per attività produttive” nelle quali risulta insediata la piccola, media e grande industria avendo le stesse destinazione produttiva” … “Sono consentite: le attività di cui all’articolo 3, punto 4, lettera B (attività per il commercio all’ingrosso), le attività di ricerca di cui all’articolo 3 punto 8 (Centri di ricerca attività finalizzate alla ricerca scientifica, teologica e industriale) e le attività ed i servizi di cui all’articolo 3, punto 7 lettera A (servizi sociali, assistenziali, sanitari – esclusi ospedali e cliniche) centri civici e sedi amministrative decentrate, sedi per l’associazionismo, politiche, sindacali, attrezzature culturali e per il culto, attività per il tempo libero e l’attività sportiva), lettera I (istruzione inferiore), lettera s (istruzione superiore), lettera cr (centri ricerca), lettera t (impianti tecnici e tecnologici), lettera p (parcheggi). Alla luce di quanto sopra esposto non risulta esservi compatibilità tra le destinazioni ammesse all’area IN (edifici o complessi di edifici a destinazione produttiva), e la destinazione proposta (Asilo per cani) in contrasto con le prescrizioni del P.G.R. vigente;

–        da approfondimenti effettuati (parere Regione Piemonte 24 febbraio 2014) risulta che l’attività in oggetto da un punto di vista urbanistico sia compatibile nelle aree a destinazione agricola salvo diversa classificazione del P.G.R.;

RILEVATO CHE

senza una chiara decifrazione del P.G.R. si corre il rischio che potrebbero sorgere degli asili per cani sotto forma di Associazione, raggirando così l’ostacolo e non rispondendo agli standard sanitari necessari, invece, per l’apertura dell’attività specifica;

INTERPELLA

La Sindaca e l’Assessore competente per sapere:

1)      come intenda agire l’Amministrazione nei confronti di tutte le richieste che sono pervenute e che perverranno rispetto alla richiesta di apertura di tali attività commerciali;

2)      se sia possibile prendere contatti con la Regione Piemonte affinché si modifichi in modo inequivocabile il P.G.R..

F.to  Silvio Magliano