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INTERPELLANZA – È NECESSARIO REGOLAMENTARE L’APERTURA DI NUOVE REALTÀ COMMERCIALI, COME GLI ‘ASILI PER CANI’

Il sottoscritto Consigliere Comunale,

PREMESSO CHE

–           un numero sempre più crescente di persone decide di tenere animali domestici;

–        coi ritmi di vita di oggi è anche difficile garantire un’adeguata gestione dei bisogni degli animali stessi;

–        nuove realtà stanno nascendo per venire incontro alle esigenze dei proprietari di animali domestici, dando loro la possibilità di lasciarli in luoghi dedicati;

CONSIDERATO CHE

–        a seguito della presentazione di una Scia – Segnalazione Certificata di Inizio Attività di “Asilo per cani” un’attività commerciale ha ricevuto comunicazione dell’avvio del procedimento finalizzato al divieto di prosecuzione dell’attività di “Asilo per cani” ed alla rimozione degli eventuali effetti dannosi;

–        il parere precisa che i locali in oggetto ricadono, secondo il Piano Regolatore, in “Zone urbane consolidate per attività produttive” nelle quali risulta insediata la piccola, media e grande industria avendo le stesse destinazione produttiva” … “Sono consentite: le attività di cui all’articolo 3, punto 4, lettera B (attività per il commercio all’ingrosso), le attività di ricerca di cui all’articolo 3 punto 8 (Centri di ricerca attività finalizzate alla ricerca scientifica, teologica e industriale) e le attività ed i servizi di cui all’articolo 3, punto 7 lettera A (servizi sociali, assistenziali, sanitari – esclusi ospedali e cliniche) centri civici e sedi amministrative decentrate, sedi per l’associazionismo, politiche, sindacali, attrezzature culturali e per il culto, attività per il tempo libero e l’attività sportiva), lettera I (istruzione inferiore), lettera s (istruzione superiore), lettera cr (centri ricerca), lettera t (impianti tecnici e tecnologici), lettera p (parcheggi). Alla luce di quanto sopra esposto non risulta esservi compatibilità tra le destinazioni ammesse all’area IN (edifici o complessi di edifici a destinazione produttiva), e la destinazione proposta (Asilo per cani) in contrasto con le prescrizioni del P.G.R. vigente;

–        da approfondimenti effettuati (parere Regione Piemonte 24 febbraio 2014) risulta che l’attività in oggetto da un punto di vista urbanistico sia compatibile nelle aree a destinazione agricola salvo diversa classificazione del P.G.R.;

RILEVATO CHE

senza una chiara decifrazione del P.G.R. si corre il rischio che potrebbero sorgere degli asili per cani sotto forma di Associazione, raggirando così l’ostacolo e non rispondendo agli standard sanitari necessari, invece, per l’apertura dell’attività specifica;

INTERPELLA

La Sindaca e l’Assessore competente per sapere:

1)      come intenda agire l’Amministrazione nei confronti di tutte le richieste che sono pervenute e che perverranno rispetto alla richiesta di apertura di tali attività commerciali;

2)      se sia possibile prendere contatti con la Regione Piemonte affinché si modifichi in modo inequivocabile il P.G.R..

F.to  Silvio Magliano